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Taglio, incollo e assemblo dai seguenti articoli:
Comandante di Edoardo De Angelis, sceneggiatura di Sandro Veronesi con protagonista Pierfrancesco Favino, è il film d'apertura del Festival di Venezia 2023, al Lido dal 30/8-9/9.
Racconta la storia vera di Salvatore Todaro, uno degli eroi dimenticati della Seconda Guerra Mondiale.
Salvatore Todaro nasce nel 1908 a Messina. Ma è a Sottomorina di Chioggia, dove cresce, che s'innamora perdutamente del mare. Già a 15 anni è a Livorno per frequentare l'Accademia navale. Fino poi a diventare ufficiale della Regia Marina.
Nel 1933, durante un'esercitazione, un incidente gli procura la lesione della colonna vertebrale. Questo gli avrebbe consentito di poter godere di un congedo illimitato e di ricevere una pensione d'invalidità. Todaro invece preferisce restare nella Marina ricorrendo a un busto rigido per il resto della vita.
Tra il '36 e il '37 ottiene il grado di Capitano di Corvetta e guida diverse spedizioni a bordo di sommergibili.
Un mese dopo l'entrata in guerra dell'Italia, nel luglio 1940 Todaro diventa comandante del nuovissimo sommergibile Comandante Cappellini. Il 16 ottobre, l'episodio che cambia la vita del militare. Al largo di Madera, il Cappellini incrocia il piroscafo belga Kabalo. Attaccato, Todaro risponde silurando il mercantile: si scoprirà che portava ricambi militari per gli inglesi (il Belgio all'epoca era neutrale).
Dopo l'affondamento, Todaro offre aiuto e cibo a 26 sopravvissuti. Quando la zattera affonda decide di farli salire a bordo. Secondo, appunto, le leggi del mare. Li porterà sani e salvi fino alle Azzorre.
Karl Dönitz, comandante in capo dei sommergibilisti tedeschi, lo appellerà "il Don Chisciotte dei mari”. Il comandante del piroscafo belga dopo la guerra racconterà che, quando chiese a Todaro il perché di un gesto che lui non avrebbe fatto, la sua risposta fu: «Sono italiano. Lo facciamo da 2000 anni e continueremo a farlo».
Nel novembre 1941 Todaro passa al servizio della X Flottiglia MAS (non ancora divenuta l'efferata pattuglia che rastrellerà ebrei e partigiani italiani dopo l'8 settembre 1943), con cui prende parte al blocco del porto di Sebastopoli nel Mar Nero contro le forze della marina sovietica.
Di ritorno nel Mediterraneo dopo questa spedizione, Salvatore Todaro muore all’età di 34 anni durante un attacco al porto tunisino di Bona, raggiunto nel sonno da una raffica di mitraglia sparata da uno Spitfire inglese.
Nel corso della sua carriera aveva ottenuto una Medaglia d’Oro, tre Medaglie d’Argento e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
Il film Comandante si concentra proprio sulla vicenda dell'affondamento del Kabalo e della conseguente decisione di Todaro di trarre in salvo i superstiti e accoglierli a bordo, salvandoli così da morte certa nel pieno della seconda guerra mondiale.
Un film coraggioso che ha ricevuto il pieno sostegno della Marina Militare, al punto da concedere alla produzione la possibilità di accedere ai suoi archivi e al diario di bordo del sommergibile Cappellini.
Le riprese del film si sono svolte negli ultimi mesi del 2022 tra Taranto, il Belgio e i Cinecittà Studios di Roma, quando Pierfrancesco Favino aveva da poco compiuto 53 anni. Gli eventi raccontati nel film sono ambientati nel 1940, quando il comandante Salvatore Todaro aveva 32 anni, 21 in meno rispetto al suo interprete nel film di De Angelis, ma si è deciso di non usare trucco o effetti speciali per ringiovanire Favino.
Chi è Salvatore Todaro: la storia vera di Comandante, il film con Favino campione di incassi
Chi era Salvatore Todaro, vero protagonista di Comandante: il film con Favino, dopo l'apertura della Mostra di Venezia, è uscito nei cinema.
style.corriere.it
Comandante, il film con Favino apre Venezia 80: la vera storia di Salvatore Todaro
Comandante con Pierfrancesco Favino è il film che apre Venezia 80 e che racconta la storia del comandante Salvatore Todaro durante la seconda guerra mondiale.
www.gazzetta.it
Comandante di Edoardo De Angelis, sceneggiatura di Sandro Veronesi con protagonista Pierfrancesco Favino, è il film d'apertura del Festival di Venezia 2023, al Lido dal 30/8-9/9.
Racconta la storia vera di Salvatore Todaro, uno degli eroi dimenticati della Seconda Guerra Mondiale.
Salvatore Todaro nasce nel 1908 a Messina. Ma è a Sottomorina di Chioggia, dove cresce, che s'innamora perdutamente del mare. Già a 15 anni è a Livorno per frequentare l'Accademia navale. Fino poi a diventare ufficiale della Regia Marina.
Nel 1933, durante un'esercitazione, un incidente gli procura la lesione della colonna vertebrale. Questo gli avrebbe consentito di poter godere di un congedo illimitato e di ricevere una pensione d'invalidità. Todaro invece preferisce restare nella Marina ricorrendo a un busto rigido per il resto della vita.
Tra il '36 e il '37 ottiene il grado di Capitano di Corvetta e guida diverse spedizioni a bordo di sommergibili.
Un mese dopo l'entrata in guerra dell'Italia, nel luglio 1940 Todaro diventa comandante del nuovissimo sommergibile Comandante Cappellini. Il 16 ottobre, l'episodio che cambia la vita del militare. Al largo di Madera, il Cappellini incrocia il piroscafo belga Kabalo. Attaccato, Todaro risponde silurando il mercantile: si scoprirà che portava ricambi militari per gli inglesi (il Belgio all'epoca era neutrale).
Dopo l'affondamento, Todaro offre aiuto e cibo a 26 sopravvissuti. Quando la zattera affonda decide di farli salire a bordo. Secondo, appunto, le leggi del mare. Li porterà sani e salvi fino alle Azzorre.
Karl Dönitz, comandante in capo dei sommergibilisti tedeschi, lo appellerà "il Don Chisciotte dei mari”. Il comandante del piroscafo belga dopo la guerra racconterà che, quando chiese a Todaro il perché di un gesto che lui non avrebbe fatto, la sua risposta fu: «Sono italiano. Lo facciamo da 2000 anni e continueremo a farlo».
Nel novembre 1941 Todaro passa al servizio della X Flottiglia MAS (non ancora divenuta l'efferata pattuglia che rastrellerà ebrei e partigiani italiani dopo l'8 settembre 1943), con cui prende parte al blocco del porto di Sebastopoli nel Mar Nero contro le forze della marina sovietica.
Di ritorno nel Mediterraneo dopo questa spedizione, Salvatore Todaro muore all’età di 34 anni durante un attacco al porto tunisino di Bona, raggiunto nel sonno da una raffica di mitraglia sparata da uno Spitfire inglese.
Nel corso della sua carriera aveva ottenuto una Medaglia d’Oro, tre Medaglie d’Argento e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
Il film Comandante si concentra proprio sulla vicenda dell'affondamento del Kabalo e della conseguente decisione di Todaro di trarre in salvo i superstiti e accoglierli a bordo, salvandoli così da morte certa nel pieno della seconda guerra mondiale.
Un film coraggioso che ha ricevuto il pieno sostegno della Marina Militare, al punto da concedere alla produzione la possibilità di accedere ai suoi archivi e al diario di bordo del sommergibile Cappellini.
Le riprese del film si sono svolte negli ultimi mesi del 2022 tra Taranto, il Belgio e i Cinecittà Studios di Roma, quando Pierfrancesco Favino aveva da poco compiuto 53 anni. Gli eventi raccontati nel film sono ambientati nel 1940, quando il comandante Salvatore Todaro aveva 32 anni, 21 in meno rispetto al suo interprete nel film di De Angelis, ma si è deciso di non usare trucco o effetti speciali per ringiovanire Favino.