Rodolfo
Super Moderatore
A quasi un anno dallo scoppio dell'epidemia, e con un o scenario futuro tutt'altro che roseo e promettente, cosà cambierà nel mondo delle crociere? Credo che gli interrogativi siano numerosi e di difficile e complicata soluzione.
Noi aspettiamo che le crociere possano riprendere da un momento all'altro e ci rammarichiamo quando una partenza viene annullata o posticipata, ma quanto pesano sulle Compagnie tutti questi rinvii, prolungamenti di inattività?
Non si fa altro che leggere di stagione a rischio, in forse, cancellata in ogni parte del mondo e a qualsiasi latitudine. Le timide ripartenze di MSC e Costa, più di facciata che di convenienza, continuano ad arenarsi per un motivo o per l'altro, altre son state sospese per casi di contagio nonostante i protocolli messi a punto.
Le quattro grandi, Carnival, Royal, NCL e MSC stan letteralmente bruciando capitali di giorno in giorno per il mantenimento delle navi e di parte del personale richiesto in servizio. Ma altri fiumi di denaro si accumulano per i pagamenti delle commesse che si cerca di diluire nel tempo, E gli interventi di radiazione del patrimonio navi continua a manifestarsi ogni giorno per le navi più datate, che alla fine non trovano che la strada della rottamazione, perchè in un intero comparto che soffre, per venderle ci vuole anche chi le compra e abbiamo visto che alcuni acquisti a buon prezzo portati a casa da Compagnie minori si stanno a loro volta rivelando impraticabili con l'unica soluzione economica possibile; lo spiaggiamento. E più navi si spiaggiano, per una semplice legge di mercato, fan crollare i prezzi di vendita a tonnellata del materiale ferroso; valgono "zero"..
Nel contempo le Compagnie devono investire ingenti capitali per l'adeguamento e la ristrutturazione delle navi in servizio, adattandole alle nuove esigenze pandemiche; revisione/adeguamento/sostituzione degli impianti di climatizzazione, per evitare ricircolo aria viziata, revisione flussi e facilitazione rispetto distanze sociali, riduzione numero ospiti a bordo.
Qui si apre un altro capitolo; le mega navi da 6000/7000/8000/9000 passeggeri che fine faranno alla luce di queste prospettive? Si potranno mantenere con una rilevante riduzione degli ospiti?
La situazione, per lo meno dal mio punto di vista è peggiore di quanto si possa immaginare. Io stesso avevo immaginato una ripresa verso fine 2020, ma l'ho "ciccata" in pieno, come l'hanno probabilmente sbagliata quelli che han previsto che tutto si sarebbe risolto nel corso del 2021.
Credo dovremo assistere a tante altre "sorprese" che mineranno il "Gigante con i piedi di argilla", come lo avevo definito una decina di anni fa su queste pagine.
Noi aspettiamo che le crociere possano riprendere da un momento all'altro e ci rammarichiamo quando una partenza viene annullata o posticipata, ma quanto pesano sulle Compagnie tutti questi rinvii, prolungamenti di inattività?
Non si fa altro che leggere di stagione a rischio, in forse, cancellata in ogni parte del mondo e a qualsiasi latitudine. Le timide ripartenze di MSC e Costa, più di facciata che di convenienza, continuano ad arenarsi per un motivo o per l'altro, altre son state sospese per casi di contagio nonostante i protocolli messi a punto.
Le quattro grandi, Carnival, Royal, NCL e MSC stan letteralmente bruciando capitali di giorno in giorno per il mantenimento delle navi e di parte del personale richiesto in servizio. Ma altri fiumi di denaro si accumulano per i pagamenti delle commesse che si cerca di diluire nel tempo, E gli interventi di radiazione del patrimonio navi continua a manifestarsi ogni giorno per le navi più datate, che alla fine non trovano che la strada della rottamazione, perchè in un intero comparto che soffre, per venderle ci vuole anche chi le compra e abbiamo visto che alcuni acquisti a buon prezzo portati a casa da Compagnie minori si stanno a loro volta rivelando impraticabili con l'unica soluzione economica possibile; lo spiaggiamento. E più navi si spiaggiano, per una semplice legge di mercato, fan crollare i prezzi di vendita a tonnellata del materiale ferroso; valgono "zero"..
Nel contempo le Compagnie devono investire ingenti capitali per l'adeguamento e la ristrutturazione delle navi in servizio, adattandole alle nuove esigenze pandemiche; revisione/adeguamento/sostituzione degli impianti di climatizzazione, per evitare ricircolo aria viziata, revisione flussi e facilitazione rispetto distanze sociali, riduzione numero ospiti a bordo.
Qui si apre un altro capitolo; le mega navi da 6000/7000/8000/9000 passeggeri che fine faranno alla luce di queste prospettive? Si potranno mantenere con una rilevante riduzione degli ospiti?
La situazione, per lo meno dal mio punto di vista è peggiore di quanto si possa immaginare. Io stesso avevo immaginato una ripresa verso fine 2020, ma l'ho "ciccata" in pieno, come l'hanno probabilmente sbagliata quelli che han previsto che tutto si sarebbe risolto nel corso del 2021.
Credo dovremo assistere a tante altre "sorprese" che mineranno il "Gigante con i piedi di argilla", come lo avevo definito una decina di anni fa su queste pagine.