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Costa Deliziosa Caraibi Magici 02/02/2018 - 12/02/2018

Stato
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Matt76

Member
Doverosa premessa.
io e la mia mamma facciamo (almeno!) una crociera all'anno, ne abbiamo fatte una decina insieme. Mia moglie purtroppo soffre tremendamente il mal di mare... Andiamo sempre in suite, con tutti i vantaggi che ciò comporta (all inclusive sulle bevande, pasti al ristorante club eccetera). Sulla deliziosa (la nostra nave preferita), poi, le suite sono di 42MQ e si sta divinamente.
Entrambi parliamo molto bene l'inglese (fondamentale per chi volesse fare questa crociera: le escursioni in lingua italiane, anche organizzate da Costa, sono pochissime).

2 Febbraio – partenza: Milano/Miami
Quest’ anno abbiamo esagerato e deciso di volare dall’altra parte del mondo!
La mia mamma è un po’ malata (diverticoli che danno fastidio, solito mal di testa incombente e sotto antibiotici quindi con un po’ di nausea) ci svegliamo alle 5 e 30. Prendiamo il taxi alle 6:05 e ci dirigiamo a Cadorna per prendere il Malpensa express alle 6:30. Viaggio tranquillo, treno vuoto e in poco più di mezz’ora siamo in aeroporto dove ci dirigiamo agli imbarchi per gli USA che sono in fondo al terminal, preceduti da un controllo bagagli a campione ai raggi X. Ovviamente ci controllano le valigie perché sembriamo dei trafficanti di droga…. Cerchiamo, poi, senza successo, di fare il check in alla United Airlines per poi scoprire che il nostro volo è American….. Furbi, ma forse anche un po’ assonnati. Cambiamo banco di check e cominciamo a fare la prima coda… sarà un po’ il tema della giornata! Check in organizzato in modo pessimo: avevamo già fatto il web checkin, ci tocca comunque rifarlo alla macchinetta e poi fare ancora coda per depositare il bagaglio. No comment.
Sbarazzatici delle valigie cominciamo a camminare alla ricerca di una farmacia. Si trovava ovviamente dall’altra parte del terminal al piano sotto. Due km dopo la troviamo ed acquistiamo un paio di cose. Ci dirigiamo quindi all’imbarco dove, passato un altro controllo di sicurezza, ci sediamo e facciamo un minimo di colazione (croissant mappazza e cappuccino). Veniamo chiamati a gruppi e vengo casualmente scelto per essere controllato da cima a fondo tipo Airport Security compreso il tampone per la droga: ma che faccia dovevo avere? Saliamo a bordo di un aereo un po’ vetusto ma tutto sommato largo e abbastanza comodo. Facciamo due chiacchiere con la vicina di posto e con una simpatica famiglia che speriamo di ritrovare a bordo.
Undici ore dopo, tra pennichelle, cibo da aeroplano e un po’ di noia, atterriamo a Miami…. con 6 ore di differenza di fuso !
E qui si fanno ancora code: prima scanner del passaporto e delle impronte, poi check del passaporto con il funzionario, impronte e foto… si perde un sacco di tempo e infatti quando arriviamo alla consegna bagagli le valigie sono già lì che ci aspettano (almeno una cosa positiva!). Superiamo indenni la dogana anche se ci aspettavamo di essere fermati ancora e usciamo verso la libertà. Ci attendono gli impiegati Costa che ci assegnano ad un autobus. E si aspetta. Preso il bus, freddissimo e con una colonna sonora pessima, ci immettiamo nel traffico mortale di Miami: una cosa incredibile. Per fare 18 miglia ci abbiamo messo 1 ora. Il tutto alle ore 15, chissà che casino alle 18…
Finalmente arriviamo a Fort Lauderdale e compare la nostra piccolina (la nave, ovviamente)! Ci sbrighiamo a salire e scattiamo verso la camera soprattutto per controllare che il ristorante sia quello giusto… Gaudio e tripudio ceneremo al ristorante club!
Andiamo subito a registrare le carte e poi aperitivo e configurazione wifi. Finito il mio martini (per la mamma causa antibiotici …il succo di pomodoro!) andiamo a cena : come sempre molto buona. Per digerire ci propinano il drill che eseguiamo senza problemi, ormai siamo abituati. Riflettiamo se sia il caso di fare un po’ di vita di bordo ma cominciamo ad essere stanchi. Torniamo in camera, disfiamo le valigie e si dorme… con buoni propositi per l’indomani. La nave salpa.

3 Febbraio – Key West
Cominciamo a coccolarci con la colazione in cabina. Ho ottimi buoni propositi e mi lancio subito a fare la camminata mattutina. Subito dopo ci dirigiamo alla piscina per fare mezz’ora di stretching. La mamma si dimentica di aver partecipato alla estrazione di un trattamento gratuito alla spa, e avrebbe anche vinto ma purtroppo non era presente al momento della consegna dei premi e quindi niente da fare… Torniamo in cabina a rilassarci prima di pranzo. Subito dopo scenderemo a passeggiare a Key West.
Pranzo ottimo come sempre. Scendiamo dalla nave, prendiamo la navetta gratuita che ci porta a Mallory Square. Il nostro autista è John ed è simpaticissimo. Tempo bello, caldo con un bel venticello. Key West è una cittadina molto carina con tante “trappole per turisti” e abbastanza costosa (birra piccola 6$), e tutto “+tax”. Troviamo un bellissimo barettino sul mare (Sunset Pier) che fa parte di un hotel… da tenere presente casomai si volesse fare vacanza qui (dopo aver vinto alla lotteria!). Tutti sono gentili e simpatici e molto spiritosi, quando si capisce quello che dicono… (causa accento!)
Tornati in nave ci dedichiamo alla vita di bordo: un paio di quiz e aspettiamo di arrivare all’orario dell’aperitivo… ovviamente Martini cocktail per me. Ci dirigiamo a cena e successivamente vediamo lo spettacolo “magico”, abbastanza carino. E’ poi la volta del karaoke all’Excite: nonostante le insistenze di mia madre non mi esibisco: ho già dato l’anno scorso con “the voice of the sea”). Così andiamo a dormire per mezzanotte; cominciamo ad abituarci al fuso.

4 Febbraio – Navigazione
Sveglia “naturale” intorno alle 7 e colazione in camera alle 8.
giornata tranquilla passata in nave. Conferenza sui Caraibi alle 11, pranzo, riposino, quiz sport (io con 9 risposte giuste arrivo in finale ma, come sempre, perdo al tiro del dado…).
Nel pomeriggio poco da fare, a parte il quiz geografico dove si potevano vincere due escursioni. Serata di gala con cena molto buona al ristorante club, inframmezzata dal superbowl e poi un po’ di buona musica nell’atrio al ponte 2 dove troviamo un bravissimo chitarrista che ci delizia con Dire Straits (mio gruppo preferito in assoluto) ed Eric Clapton: diventerà il nostro posticino abituale. Disertiamo quindi la serata revival e alle 23 siamo in camera a riposare. Domani Georgetown!

5 febbraio – Cayman Island
Colazione in camera e attesa rilassante per scendere a terra con le lance. Ci presentiamo con calma e appena siamo saliti la lancia completa parte. Arriviamo a Georgetown all’avventura! Snobbiamo le escursioni Costa e quelle locali che riguardano razze e tour delle spiagge e veniamo fermati da un simpatico ragazzo di colore (Hapton) che ci propone un tour (identico a quello proposto da Costa che veniva circa 50$) a 20$. Saliamo sull’autobus un po’ scassato e ci facciamo trasportare verso le attrazioni di Cayman Island. La prima tappa è l’inferno! Così è chiamata una formazione rocciosa molto particolare non vulcanica ma che lo sembra. Proseguiamo il giro mentre la guida ci fa vedere varie case e hotel importanti e arriviamo alla degustazione di torta al rhum: buonissima! Ripartiamo alla volta del delfinario dove possiamo vedere i delfini alle prese con alcuni turisti che hanno deciso di fare il bagno con loro e l’istruttore. Molto teneri! Io so molto felice di aver prenotato l’escursione a Cozumel dove presumibilmente farò le stesse cose. Terminiamo il giro con una sosta a ‘7 miles (anche se le miglia sono 5 e mezzo) beach’ ma decidiamo di non fermarci in spiaggia perché molto affollata. Torniamo vicino al terminal e ci facciamo un giretto nei negozietti dove vengono religiosamente acquistati appiccichino e piattino. Torniamo in nave all’ ora di pranzo e mi concedo finalmente Hamburger, patatine e birra! Segue relax in piscina deserta (come sempre la nave vuota è fantastica).
Incredibilmente siamo rimasti in piscina un po’ a prendere il sole, poi un quiz e relax generale. Serata tranquilla con cena. Molto contenti per aver ritrovato il chitarrista (si chiama Stefano Raineri) che si è cimentato nuovamente nei Dire Straits! Persona simpatica e molto disponibile. Dopo un po’ di musica ci ritiriamo nelle nostre stanze.

6 Febbraio - Navigazione
Oggi nessun impegno! Con calma andiamo a fare colazione al buffet con uova e bacon. Faccio un minimo di ginnastica mentre la mamma ha prenotato il parrucchiere alla Spa. Le attività della mattina si concludono con due quiz e la conoscenza di due signore gemelle molto simpatiche che girano il mondo sempre insieme e sono state in un sacco di posti! Ed è anche il loro compleanno. Pranzo al club e relax fino all’ora dell’interessante conferenza sui Garifuna e i Maya alla discoteca. Moriamo praticamente di freddo, così è d’bbligo salire al 9 per un bel the caldo, con dolcetto (visto che soffriamo sempre la fame…). Segue riposino e cena al club previo aperitivo dal nostro (ormai) amico barista al bar Alcazar. Andiamo poi alla disperata ricerca di un po’ di musica dal vivo ma sono tutti in pausa fino alle 10 e io ho sonno quindi si orna in cabina.

7 Febbraio – Costa Maya
Niente Honduras. Causa meteo avverso e potenziale pericolo con lo sbarco in lance viene cambiata la tappa e finiamo in Messico in un piccolo porto turistico. Colazione in cabina e scendiamo per i fatti nostri. La sera precedente avevamo chiesto al Maitre di darci qualche consiglio e lui ci ha suggerito di restare al porto in piscina!
In effetti scendiamo e troviamo un bellissimo “village” turistico con piscina e wifi gratuiti (si pagano solo le consumazioni, non obbligatorie).
Ce ne stiamo in piscina tutta la mattina e ce ne torniamo in nave per pranzo.
Pomeriggio all’insegna del relax totale. Aperitivo, cena e poi la mamma va a vedere the Voice of the Sea, io invece me ne resto nell’atro ad ascoltare Stefano.
Si va a dormire presto, domani ho una escursione impegnativa, in teoria.

8 Febbraio – Belize City
Come non detto, l’escursione di cave tubing a cui dovevo partecipare viene annullata perché nella giornata precedente ha piovuto e non si può andare nelle grotte causa acqua troppo alta. Mi unisco quindi a mia madre che aveva prenotato per la crociera sul fiume Belize.
Siamo in rada, si prende la lancia intorno alle 8:30 e il tragitto dura circa 20 minuti. Arrivati al porto (molto modesto) trasbordiamo su una piccola barchetta. La crociera sul fiume è esattamente quello che ci aspettavamo, si va nel fiume a cercare di vedere qualche bestia. Avvistiamo un paio di volte un Lamantino (di cui si vede solo il naso), qualche iguana sugli alberi e un pigro coccodrillo che prende il sole e aspetta di mangiare qualcosa. Niente di particolare ma la guida è simpatica e noi facciamo amicizia con una coppia (Lorenzo e Mary) con cui poi passeggiamo in porto, invano cercando piattini…. Torniamo in nave e andiamo a pranzo al Club. Segue riposino.
Ci aspetta una bella serata musicale con lo speciale Eric Clapton e Dire Straits che seguiamo religiosamente nell’atrio del ponte 2 dopo aver cenato (sempre bene) al club Deliziosa.

9 Febbraio – Cozumel
Io passo una splendida giornata al parco acquatico di Cozumel dove nuoto coi delfini: esperienza bellissima. Resto poi a mangiare per merito del trattamento “vip” a cui ho diritto grazie all’escursione Costa che, scopriamo, è per una volta più conveniente rispetto al fai da te (140$ contro 160$). Felice per aver anche risparmiato ritorno in nave per vedere Fiorentina Juventus e aspetto mia madre che invece va a Tulum. Il viaggio in autobus da Cozumel(isola) a Tulum, sito archeologico molto importante sulla terra ferma, prevede un trasferimento con traghetto di circa 3/4 d’ora, l’autobus per un’ora, una guida un po’ noiosa che però parla italiano e dei compagni di escursione per lo più romani. All’arrivo dopo un breve acquazzone, ci ritroviamo sotto un sole accecante. Il sito è molto ben curato ed è un po’ speciale perché l’unico in riva al mare, su di una collinetta. Al di là del dirupo scende una scala che arriva alla spiaggetta. Ci danno due ore libere e molti vanno a fare il bagno. Finalmente è ora di avviarsi al pulman sul piazzale enorme, affollato da ogni genere di mezzi di trasporto. Dopo il rientro e riposo, cena e spettacolo in teatro (Rock the boat: molte canzoni, molti balli e molti costumi: tutto eseguito molto bene), cena (di gala) al club e un po’ di musica in compagnia di una nuova nostra conoscenza fatta a Tulum, Cristina, che è in crociera con figlio e nipote, all’Atrio delle delizie. Facciamo poi una puntatina all’Excite, pieno zeppo, dove c’è la serata Blues. Ascoltiamo qualche canzone ma facciamo fatica a resistere per la stanchezza e domani avremo una gita impegnativa.

10 Febbraio – Progreso
Sbarchiamo per primissimi nonostante mezz’ora di ritardo per l’immigrazione. Ci troviamo a Progreso, località dello Yucatan il cui molo è lungo ben 7km! Ci vuole quindi uno shuttle bus per raggiungere l’uscita del porto. Giriamo un po’ disorientati per il mercato dove ci lascia il bus per trovare il nostro tour operator che ho prenotato dall’Italia grazie alle recensioni di trip advisor: siamo un po’ dubbiosi… Subito però arriva la nostra guida/driver Santiago che si rivela molto simpatico, competente e che parla un inglese quasi perfetto. Ci porta dopo un’oretta di auto in un sito Maya (chiamato Mayapan) molto suggestivo anche se piccolino: pieno però di cose interessanti da vedere e soprattutto letteralmente deserto, c’eravamo solo noi e una famiglia francese! Si può anche salire sulla piramide, cosa che ovviamente facciamo mentre Santiago ci spiega tutto dei Maya e del sito. Facciamo quindi un bel giro esplorativo e ammiriamo i “sassi”. E’ quindi ora di dirigersi al villaggio Maya dove conosciamo Carlos, il “capofamiglia” che ci accompagna al Cenote Nahya: una grotta piena d’acqua cristallina purificata della roccia calcarea. Mi cimento nel lancio dall’alto con la corda e addirittura mia madre fa un piccolo bagnetto. Ci asciughiamo e ci rivestiamo ed è il momento su cui nutrivamo più dubbi. Torniamo infatti a ‘casa’ (diciamo casa) di Carlos e vediamo come vive la sua famiglia a contatto con la natura, contornato di animali e in modo che definire “rustico” è un eufemismo! Sono tutti molto gentili e ci preparano un tipico pranzo Maya: tortillas, pollo, e una specie di tortina di patate molto buona. Da segnalare un altro piatto (dal nome impronunciabile) che consta di una specie di tortilla (di grano e pasta di fagioli) con sopra straccetti di pollo, cipolle e cavolo bianco: tutto buonissimo! Belli pieni salutiamo Carlos e la sua famiglia e risaliamo sul pulmino e ci dirigiamo al porto. Un’esperienza bellissima che ha sorpassato ampiamente le aspettative! Ci congediamo da Santiago con un abbraccio e risaliamo in nave.

11 febbraio – Navigazione
Oggi ancora relax; cioè non facciamo niente! Ci esibiamo solo nei quiz Astronomia, Inni nazionali e Paesaggi. Ne vinciamo ben due e mi porto a casa un bel cappellino. E’ ora di fare la valigia .
E’ l’ultima sera e ci ritroviamo con Cristina Lorenzo e Mary (per un po’ si unisce anche Stefano) per bere insieme la bottiglia di Ferrari Perlato che avevamo in cabina. Dopo il brindisi andiamo a cena e ci ritroviamo ad ascoltare per l’ultima volta Stefano. Domani si scende tutti insieme (faremo tutti la stessa escursione a Miami) già alle 7.30- Noi prenderemo poi lo stesso volo Luftansa Miami/Francoforte/Malpensa. Cristina invece volerà Virgin e passa da Londra, con una lunga attesa per atterrare poi a Bologna.
Arrivano le 23 e chiudiamo la serata

12 febbraio – Miami
La discesa dalla nave, il riconoscimento delle valige, il passaggio di nuovo all’immigration control saranno un ricordo fantozziano…. Fila infinita, controllore che se ne va proprio prima del nostro turno… un’ora e 30 di attesa. Ma poi pulman, con una guida simpatica e gentile che ci scarrozza per Miami, in lungo e in largo. Passeggiata di rito a Ocean Drive, giro nei vari quartieri moderni, ricchi, messicani: insomma Miami ha mille facce. Arriviamo in aeroporto verso le 14, in tempo per salutare Cristina e dopo aver fatto il check in – con carta d’imbarco già emessa anche per la coincidenza per Milano (e questo ci rassicura) – ce ne andiamo da Mac Donald’s per gustarci un bel paninozzo. L’aereo che ci aspetta è un airbus A380, un gigante con 500 posti su due piani. Imbarco rapidissimo e si va.
Il volo è stato abbastanza gradevole. Avevamo molta scelta di filmati, giochi e video, nonché un opportuno stilnox grazie al quale abbiamo dormito qualche ora. Non commento l’orribile cena che ci è stata servita…. So solo che anche sul successivo volo lo snack che ci han dato era davvero pietoso ma tutto si è svolto con tempi precisi, e siamo arrivati a Malpensa in una splendida giornata di sole bella fredda. Il taxi ci ha portato a casa e così è terminata anche questa bella avventura
 
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