Username: micky1977
Armatore: Costa Crociere
Nome Nave: Costa Europa
Nome Crociera: Tè nel deserto
Data Partenza: 18/06/2007
Porto di imbarco: Savona
Porto di sbarco: Savona
Giorni di crociera: 12
Occupazione nave: Piena
Crociere fatte(esclusa questa): 0
voti (da 0 a 10)
Voto servizi a terra ed eventuali transfert: 8
Voto servizi alberghieri: 10
Voto ristorazione e bar: 10
Voto gastronomia: 9
Voto attività di bordo: 9
Voto organizzazione nave: 9
Voto nave: 9
DIARIO DI VIAGGIO:
Questa è stata la nostra prima crociera ed era anche il nostro viaggio di nozze.
La cabina che abbiamo preso è una gran suite con balcone (cabina 1105).
Primo giorno: Savona
Siamo partiti in macchina di mattina abbastanza presto: al casello autostradale di Albisola avevamo appuntamento con Il Generale che ci ha accompagnato al Palacrociere. Abbiamo lasciato le valigie alle hostess della Costa Europa che ci hanno indicato dove dovevamo parcheggiare l’auto. Peccato che la fila di auto non fosse quella giusta: era quella della Concordia! Quindi usciamo dalla fila e ci dirigiamo dall’altra parte del porto dove c’è la fila giusta. Lasciamo lì l’auto e paghiamo 99 euro in contanti (il parcheggio l’avevo prenotato una decina di gg prima su internet). Siccome questo parcheggio è un po’ distante dal Palacrociere, prendiamo la navetta gratuita di Costa per raggiungerlo.
Assieme a Il Generale ci facciamo un giretto nei dintorni di Savona e poi in città. Devo dire che Savona è molto bella e poi Il Generale è uno splendido cicerone!
Nel pomeriggio, verso le 16, decidiamo di imbarcarci. Avendo una suite abbiamo l’imbarco privilegiato anche se comunque la fila non è poi così lunga: la maggior parte delle persone è già salita a bordo. Ci controllano i documenti di viaggio e di identità e passiamo sotto il metal detector proprio come in aeroporto. All’ingresso della nave un addetto in divisa ci accompagna in suite (e mi porta pure un sacchettino che avevo in mano: gentilissimo!).
Le valigie sono già in cabina e non ci resta che esplorarla per bene: si entra su un piccolo corridoio dove a destra c’è il bagno mentre a sinistra c'è la camera da letto. Il bagno è abbastanza spazioso, è dotato di vasca jacuzzi che però è grande come una vasca normale, cioè non è di quelle enormi. Con nostro grande disappunto manca il bidet: certo, il bidet è usato praticamente solo in Italia… ma ci siamo comunque rimasti un po’ male! La camera da letto è isolata dal soggiorno, nel senso che ha una porta e una parete di legno che si può aprire e chiudere: la trovo una bella idea, non mi piacciono gli open space! In camera il letto è comodo e abbastanza grande e c’è una tv lcd (credo da una trentina di pollici). Il soggiorno è molto grande: sulla sinistra ci sono due divani con in mezzo un tavolino dove ogni giorno c’era lo spumante (che noi non abbiamo mai bevuto visto che siamo astemi ) e il cesto di frutta. Di fronte un mobile lungo dove c’era un’altra tv come quella della camera. Sulla destra invece c’è il tavolo con due sedie dove abbiamo sempre fatto colazione o cenato. E vicino ovviamente il frigo bar. Il balcone è molto grande: ci stanno due sdraio, un tavolino e un lettino.
Poco dopo il nostro arrivo, si presenta il nostro maggiordomo: Edsil. Ci fa vedere dove sono le chiavi della cabina e le nostre tessere Costa che ci consentiranno di pagare tutti gli extra e di scendere o salire a bordo durante gli scali. Eddy (come lo ribattezziamo noi) è molto gentile. Credo sia di nazionalità indiana… non approfondiamo più di tanto visto che non parla molto bene italiano. Poco dopo arriva la nostra cabinista: Clara. E’ una ragazza molto molto bella! Credo fosse indonesiana… comunque lei non parla italiano… comunicheremo con loro solo in inglese. Ecco il primo appunto che faccio a Costa: com’è possibile che non facciano fare dei corsi di italiano abbastanza approfonditi ai loro dipendenti? Capisco quando non hanno contatti con il pubblico… ma queste due figure devono riuscire ad esprimersi in italiano… ho subito pensato ai miei genitori che non parlano nemmeno una parola di inglese: come avrebbero comunicato??? :?
Oggi ci tocca l’esercitazione: comunque tutto finisce in pochi minuti e possiamo tornare il cabina.
Dopo un po’ torna Eddy con le canapes… ci volevano proprio! Prenoto con Eddy le escursioni. In cabina ci consegnano anche il pacchetto dei drink analcolici. Apro la valigia, ci cambiamo e arriva subito ora di cena. Abbiamo il secondo turno. Ci rechiamo al Ristorante Orion al piano 4 e un cameriere ci accompagna al nostro tavolo. Ordiniamo e ceniamo: il servizio è molto veloce, diciamo che in un’ora abbiamo finito. Al ristorante ci portano anche i pacchetti acqua che avevamo ordinato.
Torniamo in cabina e troviamo subito una sorpresa: Clara ha sistemato il letto e con i pigiami ha fatto degli origami! Sarà così tutte le sere, e anzi ogni tanto li comporrà a forma di animali: una volta un elefante e una volta una tartaruga!
Leggiamo il today: il comandante è Ignazio Giardina e il direttore di crociera è Michele Trambusti.
Decidiamo di fare colazione in cabina il giorno dopo e quindi mettiamo fuori dalla porta il biglietto.
Secondo giorno: Napoli
Oggi abbiamo l’escursione con Costa: Capri in funicolare. Quindi ci alziamo e all’ora prestabilita Eddy ci porta la colazione. Le brioshe e il caffè sono ancora caldi!
Ci prepariamo e facciamo un giro per la nave e al ponte 8 diamo un’occhiata ai negozi. La mia attenzione è subito catturata dal centro estetico: peccato che i prezzi siano davvero esorbitanti e quindi desisto. In compenso mio marito apprezza il duty free: almeno risparmiamo sulle sigarette!
Ci facciamo un giro sui ponti esterni, beviamo qualcosa nei bar dei solarium e poi è ora di pranzo. Decidiamo di andare al buffet del ponte 11. Oggi si mangia presto (alle 11.30) perché poi ci dobbiamo radunare nel punto di ritrovo per l’escursione. C’è un po’ di fila che si risolve però nel giro di pochi minuti. La scelta è molto ampia: si comincia con le pietanze fredde per poi passare a quelle calde e poi c’è l’angolo della pasta con due scelte di primi.
Le escursioni sono ben organizzate: ci raduniamo al punto di ritrovo e poi tutti insieme scendiamo. Lì vicino ci aspetta l’aliscafo che ci porterà in circa 45 minuti a Capri. Arriviamo al porto e prendiamo la funicolare che ci porta di fianco alla celebre piazzetta. Le nostre guide, due ragazze di Capri, ci raccontano un po’ di storia e poi ci lasciano liberi di seguirle oppure di farci un giro per conto nostro. Siccome il caldo e la sete si fanno sentire, decidiamo di sederci in un bar. Sapevamo già che i prezzi a Capri erano alti, quindi non ci spaventiamo di spendere 12 euro per un tè freddo e una spremuta!
Ci dirigiamo verso i giardini di Augusto e vediamo uno splendido scorcio dei faraglioni. L’acqua del mare a Capri è davvero trasparente…
A metà pomeriggio torniamo verso il porto.
Per cena decidiamo di provare con il servizio in camera. Scegliamo il menu, chiamiamo Eddy e glielo comunichiamo assieme all’ora della cena. All’ora prestabilita Eddy apparecchia la tavola e poi comincia a portarci l’antipasto e il primo. In un secondo momento ci porta il secondo e il dolce. Il servizio è buono, le pietanze rimangono calde e quindi decidiamo di cenare sempre così. Oltretutto questa sera abbiamo cenato vedendo l’isola di Capri di fianco a noi. Lo spettacolo merita davvero!
Clara mi chiede se può disfare le valigie: santa donna! Come farò senza di lei a casa?
Terzo e quarto giorno: navigazione
Queste giornate sono all’insegna dell’ozio e del relax.
Il terzo giorno ci siamo svegliati all’alba (senza volerlo) e ci siamo goduti il passaggio nello stretto di Messina! Che meraviglia!
Abbiamo registrato la carta di credito e in una decina di minuti abbiamo fatto. La sera c’è la cena di gala. Io e mio marito ci vestiamo piuttosto eleganti… ma c’è qualcuno in giro che non ha proprio ritegno: sul today c’è scritto abbigliamento elegante/gala. Ma come fai a metterti i jeans e una maglietta? Boh, comunque la cena di gala non mi sembra particolarmente diversa rispetto alle altre cene. Probabilmente il buffet di mezzanotte sarà spettacolare ma noi non partecipiamo mai… di giorno si mangia talmente tanto che non ce la facciamo a partecipare pure al buffet di notte.
Quinto giorno: Alessandria (Egitto)
Ci svegliamo abbastanza presto per l’escursione “Il Cairo, Piramidi di Gizah e pranzo sul fiume Nilo”.
Ci aspettano un bel po’ di pullman: non sono propriamente l’ultimo modello in fatto di tecnologia, ma almeno hanno l’aria condizionata e il bagno.
La nostra guida, Mohammed, è molto simpatico e anche molto preparato. E’ laureato e prima di fare la guida ha insegnato all'università. Parla italiano benissimo anche se non è mai stato in Italia. Ci presenta anche il nostro “angelo custode”: un militare in abiti civili con una mitraglietta sotto la giacca… va bè, rimaniamo un po’ impressionati ma partiamo senza dire nulla.
Usciti da Alessandria, sentiamo un tanfo insopportabile: la guida ci spiega che sono delle fogne a cielo aperto. Peccato che lì ci peschino… e infatti vediamo dei pescatori: Mohammed ci spiega che il canale è molto pescoso. Io e mio marito decidiamo che è meglio evitare qualsiasi pietanza con il pesce! 8)
Intanto la guida ci racconta delle usanze del posto e del fatto che i ragazzini, dentro quei canali, facciano anche il bagno. Purtroppo queste acque sono impestate da dei batteri che si attaccano alla pelle dei malcapitati e quando questi si grattano, i batteri vanno in circolo e provocano la morte delle persone. Ci viene spiegato che l’ignoranza della gente non permette loro di capire che non si può fare il bagno lì.
Per arrivare a Il Cairo facciamo un’autostrada: non è proprio come da noi, ai cigli dell’autostrada si vedono delle persone camminare, degli animali pascolare…
Arriviamo alle piramidi. La guida ci spiega che verremo assaliti dai venditori, ci dice quali sono i prezzi giusti se dobbiamo comprare qualcosa e ci consiglia di non salire sui cammelli: lo faremo dopo, in sua presenza, in modo che lui possa contrattare sul prezzo. Il rischio a salire adesso senza di lui è questo: i cammellieri allettano i turisti dicendo che salire costa un euro. Peccato che nel prezzo non è compresa la discesa! :lol:
Comunque, scendiamo e la situazione è molto peggio di come ce l’aspettavamo: gli ambulanti che troviamo in italia non sono niente a loro confronto! Questi sono assillanti, ti seguono… sono veramente insopportabili!
Risaliamo sul pullman per arrivare alla piana di Gizah e lì finalmente salgo sul cammello!!!! Paghiamo 5 euro alla guida e poi torniamo al pullman. Ora è il turno della sfinge.
Finalmente è arrivata l’ora di mangiare! Arriviamo sul Nilo dove ci attende un battello. Il cibo è buono… a me piace tantissimo il cous cous (l’avevo già provato in un ristorante arabo a Milano). La ballerina del ventre è brava… e ha una bella pancetta! Gli uomini sono molto divertiti e cercano di far muovere anche la loro pancia… bè, il risultato è un po’ diverso! :roll:
Dopo pranzo andiamo alla moschea e poi usciamo da Il Cairo per tornare ad Alessandria. Uscendo, la guida ci mostra un cimitero dove vivono circa 170.000 abusivi. Lì si trovano molti spacciatori e la zona è molto pericolosa anche per la gente del luogo. Lo spaccio di droga pesante viene punito con la pena di morte.
Finalmente torniamo alla nave… tutte queste informazioni e la vista di Alessandria e Il Cairo mi fanno amare ancora di più la nostra Italia!
Sesto giorno: Limassol (Cipro)
A Cipro scendiamo per conto nostro. Abbiamo comunque acquistato i biglietti per la navetta di Costa al prezzo di 5 euro a testa A/R. Il pullman ci lascia in una piazza e da lì proseguiamo a piedi sul lungo mare. Quello che mi lascia subito senza parole sono le auto: ce ne sono molte preparate (almeno esteticamente) e sgommano pure! Ma sul lungo mare è pieno di semafori pedonali e le auto sono molto rispettose.
Il lungo mare offre molto verde e panchine dove rilassarsi. I Ciprioti mi sembrano piuttosto calmi! E’ tutto molto ordinato e pulito.
Quello che vogliamo visitare qui a Cipro è il parco comunale e lo zoo. Nel parco troviamo dei mici, uno dei quali è davvero molto affettuoso! Allo zoo bisogna per forza pagare con le lire cipriote, quindi decidiamo di andare in un bar e bere qualcosa per farci cambiare gli euro in lire cipriote.
Lo zoo non è molto grande e ospita, a mio parere, anche animali salvati dal bracconaggio: infatti c’erano dei falchi o altri tipi di uccelli con ali rotte o atrofizzate. Gli altri animali sono dei mufloni, delle papere, dei cigni, delle cicogne, delle scimmie, una zebra (che ho scoperto essere nera a strisce bianche e non bianche a strisce nere… almeno così dice Focus), un dromedario, dei leopardi e una tigre.
Torniamo sul lungo mare e mi faccio un bagnetto veloce veloce nel mare. Lì l’acqua non è un granchè… ma non so se andando più lontano avrei trovato di meglio.
Ci rechiamo nella piazza dove ci aveva lasciato il pullman e poi torniamo in nave.
Settimo giorno: Rodi
Rodi è davvero una bellissima città. Il porto è molto vicino alla città vecchia e quindi ci andiamo a piedi. Ci sono tantissimi negozietti e tutti parlano anche italiano! Compro a mia mamma una bellissima collana e orecchini di ambra… il prezzo è molto migliore rispetto al negozio duty free in nave.
Giriamo la città vecchia alla ricerca… dei gatti! Sapevamo già che a Rodi i gatti sono molto ben voluti, e infatti in ogni angolino troviamo delle ciotole di acqua per loro. I gatti sono molto affettuosi e passiamo buona parte del pomeriggio a coccolarli!
Stasera c’è un’altra cena di gala a cui però decidiamo di non partecipare.
Ottavo giorno: navigazione
Anche oggi la giornata è dedicata al relax. Ci facciamo qualche giro, giochiamo un po’ a carte. Mio marito ha conosciuto dei ragazzi con cui ha giocato a ping pong e a calciobalilla… Sono giovani e all’inizio ci danno del lei!!!!! Abbiamo 30 anni, mica 80!!!! :evil:
Nono giorno: La Valletta (Malta)
Questa città proprio non mi piace. Mi sembra tutto fuorché una città di mare. E’ troppo commerciale. Insomma, sono contenta di non aver fatto la crociera+il soggiorno a malta.
Comunque, a parte queste considerazioni: scesi dalla nave abbiamo preso un pullman cittadino che costava un euro A/R. Ci ha portato in centro e da lì abbiamo girato per conto nostro. All’inizio abbiamo visitato i baracca garden e poi siamo andati in un bar citato sul Traveller per mangiarci un “pastizzi”: in pratica è un panzerotto con la ricotta. Non è niente di che, a Milano, i panzerotti di Luini sono molto meglio!
Poi abbiamo visitato la cattedrale: è davvero molto bella!
Contrariamente agli altri posti che abbiamo visitato, qui l’afa si sente e decidiamo di tornare in nave piuttosto presto.
Stasera usufruiamo dell’invito al Ristorante Club: è ricavato dal ristorante buffet al ponte 11 ma è apparecchiato così bene che non sembra nemmeno lui! Il cibo è davvero ottimo e il personale molto preparato. Abbiamo mangiato del prosciutto crudo favoloso.
Decimo giorno: Tripoli (Libia)
Un altro rimprovero a Costa: se avessimo saputo, prima di prenotare l’escursione, che il visto turistico collettivo non ci avrebbe permesso di allontanarci nemmeno un po’ dal gruppo, sicuramente non l’avremmo prenotata. L’escursione dura parecchie ore e sinceramente non ce la sentivamo di affrontare una camminata così lunga senza nemmeno avere la possibilità di poterci fermare e far andare avanti gli altri.
Quindi, pur avendo pagato, siamo rimasti sulla nave e ce la siamo goduta davvero. Eravamo davvero in pochi e, quando gli altri crocieristi sono risaliti, ho sentito molti lamentarsi della difficoltà dell’escursione.
Tutto sommato, abbiamo tirato un sospiro di sollievo.
Stasera c’è l’ultima cena di gala: dopo cena, tutto il personale di servizio sfila e vengono presentate delle torte di panna squisite. Vediamo anche il nostro maggiordomo.
Undicesimo giorno: navigazione
La vacanza sta per finire: siamo davvero molto dispiaciuti. Mio marito alla partenza era molto titubante. Non sapeva se gli sarebbe piaciuta come vacanza. Siamo rimasti tutti e due molto soddisfatti, siamo stati serviti come in un grand’hotel, abbiamo mangiato bene (anche troppo), ci siamo divertiti. Quello che non è piaciuto a mio marito sono le escursioni guidate, nel senso che, per farti vedere il più possibile, ti fanno correre e non si riescono ad ammirare veramente i luoghi. Però penso che fare un’escursione dedicata solo ad un posto probabilmente sarebbe per molti troppo pesante… e comunque gli scali durano troppe poche ore per vedere di più.
Dodicesimo giorno: sbarco a Savona
Anche questa mattina abbiamo fatto colazione in cabina. Frequentare questo forum mi è servito tantissimo! Ci sono delle cose di cui non avrei usufruito se non le avessi sapute sul forum! Quindi da una parte sono riconoscente verso tutti voi che mi avete aiuto, mentre dall’altra devo rimproverare Costa perché alcune informazioni dovrebbero essere scritte. Ad esempio, la colazione del giorno di sbarco: se non lo avessi saputo da voi, sarei andata a fare colazione come tutti al buffet visto che sul today c’era scritto che non si poteva richiedere la colazione in cabina. Non potevano mandare una comunicazione per chi ha la suite dicendo che per noi la colazione viene comunque servita?
Considerazioni generali:
La nave funziona bene. Il servizio è ottimo. Il personale si fa davvero in 4 per la clientela.
Della suite, quello che più mi è piaciuto è lo spazio a disposizione, il maggiordomo e la possibilità di mangiare in cabina.
Il cibo è stato molto buono, sempre vario, la pasta cotta al dente (cosa per noi molto importante). L’unica cosa che non ci è piaciuta è la pizza: era davvero orribile! Le grosse catene tipo spizzico la fanno davvero molto molto meglio.
Credo che la crociera sia un tipo di vacanza da fare almeno una volta nella vita: all’inizio, quando me l’hanno proposta, pensavo ci saremmo annoiati, pensavo di trovare gente anziana o comunque con cui avremmo avuto difficoltà a socializzare. Invece è davvero bella… quasi quasi non saremmo scesi! Peccato che per la suite si spenda così tanto e che sia necessario prenotarla così tanto tempo prima.
Armatore: Costa Crociere
Nome Nave: Costa Europa
Nome Crociera: Tè nel deserto
Data Partenza: 18/06/2007
Porto di imbarco: Savona
Porto di sbarco: Savona
Giorni di crociera: 12
Occupazione nave: Piena
Crociere fatte(esclusa questa): 0
voti (da 0 a 10)
Voto servizi a terra ed eventuali transfert: 8
Voto servizi alberghieri: 10
Voto ristorazione e bar: 10
Voto gastronomia: 9
Voto attività di bordo: 9
Voto organizzazione nave: 9
Voto nave: 9
DIARIO DI VIAGGIO:
Questa è stata la nostra prima crociera ed era anche il nostro viaggio di nozze.
La cabina che abbiamo preso è una gran suite con balcone (cabina 1105).
Primo giorno: Savona
Siamo partiti in macchina di mattina abbastanza presto: al casello autostradale di Albisola avevamo appuntamento con Il Generale che ci ha accompagnato al Palacrociere. Abbiamo lasciato le valigie alle hostess della Costa Europa che ci hanno indicato dove dovevamo parcheggiare l’auto. Peccato che la fila di auto non fosse quella giusta: era quella della Concordia! Quindi usciamo dalla fila e ci dirigiamo dall’altra parte del porto dove c’è la fila giusta. Lasciamo lì l’auto e paghiamo 99 euro in contanti (il parcheggio l’avevo prenotato una decina di gg prima su internet). Siccome questo parcheggio è un po’ distante dal Palacrociere, prendiamo la navetta gratuita di Costa per raggiungerlo.
Assieme a Il Generale ci facciamo un giretto nei dintorni di Savona e poi in città. Devo dire che Savona è molto bella e poi Il Generale è uno splendido cicerone!
Nel pomeriggio, verso le 16, decidiamo di imbarcarci. Avendo una suite abbiamo l’imbarco privilegiato anche se comunque la fila non è poi così lunga: la maggior parte delle persone è già salita a bordo. Ci controllano i documenti di viaggio e di identità e passiamo sotto il metal detector proprio come in aeroporto. All’ingresso della nave un addetto in divisa ci accompagna in suite (e mi porta pure un sacchettino che avevo in mano: gentilissimo!).
Le valigie sono già in cabina e non ci resta che esplorarla per bene: si entra su un piccolo corridoio dove a destra c’è il bagno mentre a sinistra c'è la camera da letto. Il bagno è abbastanza spazioso, è dotato di vasca jacuzzi che però è grande come una vasca normale, cioè non è di quelle enormi. Con nostro grande disappunto manca il bidet: certo, il bidet è usato praticamente solo in Italia… ma ci siamo comunque rimasti un po’ male! La camera da letto è isolata dal soggiorno, nel senso che ha una porta e una parete di legno che si può aprire e chiudere: la trovo una bella idea, non mi piacciono gli open space! In camera il letto è comodo e abbastanza grande e c’è una tv lcd (credo da una trentina di pollici). Il soggiorno è molto grande: sulla sinistra ci sono due divani con in mezzo un tavolino dove ogni giorno c’era lo spumante (che noi non abbiamo mai bevuto visto che siamo astemi ) e il cesto di frutta. Di fronte un mobile lungo dove c’era un’altra tv come quella della camera. Sulla destra invece c’è il tavolo con due sedie dove abbiamo sempre fatto colazione o cenato. E vicino ovviamente il frigo bar. Il balcone è molto grande: ci stanno due sdraio, un tavolino e un lettino.
Poco dopo il nostro arrivo, si presenta il nostro maggiordomo: Edsil. Ci fa vedere dove sono le chiavi della cabina e le nostre tessere Costa che ci consentiranno di pagare tutti gli extra e di scendere o salire a bordo durante gli scali. Eddy (come lo ribattezziamo noi) è molto gentile. Credo sia di nazionalità indiana… non approfondiamo più di tanto visto che non parla molto bene italiano. Poco dopo arriva la nostra cabinista: Clara. E’ una ragazza molto molto bella! Credo fosse indonesiana… comunque lei non parla italiano… comunicheremo con loro solo in inglese. Ecco il primo appunto che faccio a Costa: com’è possibile che non facciano fare dei corsi di italiano abbastanza approfonditi ai loro dipendenti? Capisco quando non hanno contatti con il pubblico… ma queste due figure devono riuscire ad esprimersi in italiano… ho subito pensato ai miei genitori che non parlano nemmeno una parola di inglese: come avrebbero comunicato??? :?
Oggi ci tocca l’esercitazione: comunque tutto finisce in pochi minuti e possiamo tornare il cabina.
Dopo un po’ torna Eddy con le canapes… ci volevano proprio! Prenoto con Eddy le escursioni. In cabina ci consegnano anche il pacchetto dei drink analcolici. Apro la valigia, ci cambiamo e arriva subito ora di cena. Abbiamo il secondo turno. Ci rechiamo al Ristorante Orion al piano 4 e un cameriere ci accompagna al nostro tavolo. Ordiniamo e ceniamo: il servizio è molto veloce, diciamo che in un’ora abbiamo finito. Al ristorante ci portano anche i pacchetti acqua che avevamo ordinato.
Torniamo in cabina e troviamo subito una sorpresa: Clara ha sistemato il letto e con i pigiami ha fatto degli origami! Sarà così tutte le sere, e anzi ogni tanto li comporrà a forma di animali: una volta un elefante e una volta una tartaruga!
Leggiamo il today: il comandante è Ignazio Giardina e il direttore di crociera è Michele Trambusti.
Decidiamo di fare colazione in cabina il giorno dopo e quindi mettiamo fuori dalla porta il biglietto.
Secondo giorno: Napoli
Oggi abbiamo l’escursione con Costa: Capri in funicolare. Quindi ci alziamo e all’ora prestabilita Eddy ci porta la colazione. Le brioshe e il caffè sono ancora caldi!
Ci prepariamo e facciamo un giro per la nave e al ponte 8 diamo un’occhiata ai negozi. La mia attenzione è subito catturata dal centro estetico: peccato che i prezzi siano davvero esorbitanti e quindi desisto. In compenso mio marito apprezza il duty free: almeno risparmiamo sulle sigarette!
Ci facciamo un giro sui ponti esterni, beviamo qualcosa nei bar dei solarium e poi è ora di pranzo. Decidiamo di andare al buffet del ponte 11. Oggi si mangia presto (alle 11.30) perché poi ci dobbiamo radunare nel punto di ritrovo per l’escursione. C’è un po’ di fila che si risolve però nel giro di pochi minuti. La scelta è molto ampia: si comincia con le pietanze fredde per poi passare a quelle calde e poi c’è l’angolo della pasta con due scelte di primi.
Le escursioni sono ben organizzate: ci raduniamo al punto di ritrovo e poi tutti insieme scendiamo. Lì vicino ci aspetta l’aliscafo che ci porterà in circa 45 minuti a Capri. Arriviamo al porto e prendiamo la funicolare che ci porta di fianco alla celebre piazzetta. Le nostre guide, due ragazze di Capri, ci raccontano un po’ di storia e poi ci lasciano liberi di seguirle oppure di farci un giro per conto nostro. Siccome il caldo e la sete si fanno sentire, decidiamo di sederci in un bar. Sapevamo già che i prezzi a Capri erano alti, quindi non ci spaventiamo di spendere 12 euro per un tè freddo e una spremuta!
Ci dirigiamo verso i giardini di Augusto e vediamo uno splendido scorcio dei faraglioni. L’acqua del mare a Capri è davvero trasparente…
A metà pomeriggio torniamo verso il porto.
Per cena decidiamo di provare con il servizio in camera. Scegliamo il menu, chiamiamo Eddy e glielo comunichiamo assieme all’ora della cena. All’ora prestabilita Eddy apparecchia la tavola e poi comincia a portarci l’antipasto e il primo. In un secondo momento ci porta il secondo e il dolce. Il servizio è buono, le pietanze rimangono calde e quindi decidiamo di cenare sempre così. Oltretutto questa sera abbiamo cenato vedendo l’isola di Capri di fianco a noi. Lo spettacolo merita davvero!
Clara mi chiede se può disfare le valigie: santa donna! Come farò senza di lei a casa?
Terzo e quarto giorno: navigazione
Queste giornate sono all’insegna dell’ozio e del relax.
Il terzo giorno ci siamo svegliati all’alba (senza volerlo) e ci siamo goduti il passaggio nello stretto di Messina! Che meraviglia!
Abbiamo registrato la carta di credito e in una decina di minuti abbiamo fatto. La sera c’è la cena di gala. Io e mio marito ci vestiamo piuttosto eleganti… ma c’è qualcuno in giro che non ha proprio ritegno: sul today c’è scritto abbigliamento elegante/gala. Ma come fai a metterti i jeans e una maglietta? Boh, comunque la cena di gala non mi sembra particolarmente diversa rispetto alle altre cene. Probabilmente il buffet di mezzanotte sarà spettacolare ma noi non partecipiamo mai… di giorno si mangia talmente tanto che non ce la facciamo a partecipare pure al buffet di notte.
Quinto giorno: Alessandria (Egitto)
Ci svegliamo abbastanza presto per l’escursione “Il Cairo, Piramidi di Gizah e pranzo sul fiume Nilo”.
Ci aspettano un bel po’ di pullman: non sono propriamente l’ultimo modello in fatto di tecnologia, ma almeno hanno l’aria condizionata e il bagno.
La nostra guida, Mohammed, è molto simpatico e anche molto preparato. E’ laureato e prima di fare la guida ha insegnato all'università. Parla italiano benissimo anche se non è mai stato in Italia. Ci presenta anche il nostro “angelo custode”: un militare in abiti civili con una mitraglietta sotto la giacca… va bè, rimaniamo un po’ impressionati ma partiamo senza dire nulla.
Usciti da Alessandria, sentiamo un tanfo insopportabile: la guida ci spiega che sono delle fogne a cielo aperto. Peccato che lì ci peschino… e infatti vediamo dei pescatori: Mohammed ci spiega che il canale è molto pescoso. Io e mio marito decidiamo che è meglio evitare qualsiasi pietanza con il pesce! 8)
Intanto la guida ci racconta delle usanze del posto e del fatto che i ragazzini, dentro quei canali, facciano anche il bagno. Purtroppo queste acque sono impestate da dei batteri che si attaccano alla pelle dei malcapitati e quando questi si grattano, i batteri vanno in circolo e provocano la morte delle persone. Ci viene spiegato che l’ignoranza della gente non permette loro di capire che non si può fare il bagno lì.
Per arrivare a Il Cairo facciamo un’autostrada: non è proprio come da noi, ai cigli dell’autostrada si vedono delle persone camminare, degli animali pascolare…
Arriviamo alle piramidi. La guida ci spiega che verremo assaliti dai venditori, ci dice quali sono i prezzi giusti se dobbiamo comprare qualcosa e ci consiglia di non salire sui cammelli: lo faremo dopo, in sua presenza, in modo che lui possa contrattare sul prezzo. Il rischio a salire adesso senza di lui è questo: i cammellieri allettano i turisti dicendo che salire costa un euro. Peccato che nel prezzo non è compresa la discesa! :lol:
Comunque, scendiamo e la situazione è molto peggio di come ce l’aspettavamo: gli ambulanti che troviamo in italia non sono niente a loro confronto! Questi sono assillanti, ti seguono… sono veramente insopportabili!
Risaliamo sul pullman per arrivare alla piana di Gizah e lì finalmente salgo sul cammello!!!! Paghiamo 5 euro alla guida e poi torniamo al pullman. Ora è il turno della sfinge.
Finalmente è arrivata l’ora di mangiare! Arriviamo sul Nilo dove ci attende un battello. Il cibo è buono… a me piace tantissimo il cous cous (l’avevo già provato in un ristorante arabo a Milano). La ballerina del ventre è brava… e ha una bella pancetta! Gli uomini sono molto divertiti e cercano di far muovere anche la loro pancia… bè, il risultato è un po’ diverso! :roll:
Dopo pranzo andiamo alla moschea e poi usciamo da Il Cairo per tornare ad Alessandria. Uscendo, la guida ci mostra un cimitero dove vivono circa 170.000 abusivi. Lì si trovano molti spacciatori e la zona è molto pericolosa anche per la gente del luogo. Lo spaccio di droga pesante viene punito con la pena di morte.
Finalmente torniamo alla nave… tutte queste informazioni e la vista di Alessandria e Il Cairo mi fanno amare ancora di più la nostra Italia!
Sesto giorno: Limassol (Cipro)
A Cipro scendiamo per conto nostro. Abbiamo comunque acquistato i biglietti per la navetta di Costa al prezzo di 5 euro a testa A/R. Il pullman ci lascia in una piazza e da lì proseguiamo a piedi sul lungo mare. Quello che mi lascia subito senza parole sono le auto: ce ne sono molte preparate (almeno esteticamente) e sgommano pure! Ma sul lungo mare è pieno di semafori pedonali e le auto sono molto rispettose.
Il lungo mare offre molto verde e panchine dove rilassarsi. I Ciprioti mi sembrano piuttosto calmi! E’ tutto molto ordinato e pulito.
Quello che vogliamo visitare qui a Cipro è il parco comunale e lo zoo. Nel parco troviamo dei mici, uno dei quali è davvero molto affettuoso! Allo zoo bisogna per forza pagare con le lire cipriote, quindi decidiamo di andare in un bar e bere qualcosa per farci cambiare gli euro in lire cipriote.
Lo zoo non è molto grande e ospita, a mio parere, anche animali salvati dal bracconaggio: infatti c’erano dei falchi o altri tipi di uccelli con ali rotte o atrofizzate. Gli altri animali sono dei mufloni, delle papere, dei cigni, delle cicogne, delle scimmie, una zebra (che ho scoperto essere nera a strisce bianche e non bianche a strisce nere… almeno così dice Focus), un dromedario, dei leopardi e una tigre.
Torniamo sul lungo mare e mi faccio un bagnetto veloce veloce nel mare. Lì l’acqua non è un granchè… ma non so se andando più lontano avrei trovato di meglio.
Ci rechiamo nella piazza dove ci aveva lasciato il pullman e poi torniamo in nave.
Settimo giorno: Rodi
Rodi è davvero una bellissima città. Il porto è molto vicino alla città vecchia e quindi ci andiamo a piedi. Ci sono tantissimi negozietti e tutti parlano anche italiano! Compro a mia mamma una bellissima collana e orecchini di ambra… il prezzo è molto migliore rispetto al negozio duty free in nave.
Giriamo la città vecchia alla ricerca… dei gatti! Sapevamo già che a Rodi i gatti sono molto ben voluti, e infatti in ogni angolino troviamo delle ciotole di acqua per loro. I gatti sono molto affettuosi e passiamo buona parte del pomeriggio a coccolarli!
Stasera c’è un’altra cena di gala a cui però decidiamo di non partecipare.
Ottavo giorno: navigazione
Anche oggi la giornata è dedicata al relax. Ci facciamo qualche giro, giochiamo un po’ a carte. Mio marito ha conosciuto dei ragazzi con cui ha giocato a ping pong e a calciobalilla… Sono giovani e all’inizio ci danno del lei!!!!! Abbiamo 30 anni, mica 80!!!! :evil:
Nono giorno: La Valletta (Malta)
Questa città proprio non mi piace. Mi sembra tutto fuorché una città di mare. E’ troppo commerciale. Insomma, sono contenta di non aver fatto la crociera+il soggiorno a malta.
Comunque, a parte queste considerazioni: scesi dalla nave abbiamo preso un pullman cittadino che costava un euro A/R. Ci ha portato in centro e da lì abbiamo girato per conto nostro. All’inizio abbiamo visitato i baracca garden e poi siamo andati in un bar citato sul Traveller per mangiarci un “pastizzi”: in pratica è un panzerotto con la ricotta. Non è niente di che, a Milano, i panzerotti di Luini sono molto meglio!
Poi abbiamo visitato la cattedrale: è davvero molto bella!
Contrariamente agli altri posti che abbiamo visitato, qui l’afa si sente e decidiamo di tornare in nave piuttosto presto.
Stasera usufruiamo dell’invito al Ristorante Club: è ricavato dal ristorante buffet al ponte 11 ma è apparecchiato così bene che non sembra nemmeno lui! Il cibo è davvero ottimo e il personale molto preparato. Abbiamo mangiato del prosciutto crudo favoloso.
Decimo giorno: Tripoli (Libia)
Un altro rimprovero a Costa: se avessimo saputo, prima di prenotare l’escursione, che il visto turistico collettivo non ci avrebbe permesso di allontanarci nemmeno un po’ dal gruppo, sicuramente non l’avremmo prenotata. L’escursione dura parecchie ore e sinceramente non ce la sentivamo di affrontare una camminata così lunga senza nemmeno avere la possibilità di poterci fermare e far andare avanti gli altri.
Quindi, pur avendo pagato, siamo rimasti sulla nave e ce la siamo goduta davvero. Eravamo davvero in pochi e, quando gli altri crocieristi sono risaliti, ho sentito molti lamentarsi della difficoltà dell’escursione.
Tutto sommato, abbiamo tirato un sospiro di sollievo.
Stasera c’è l’ultima cena di gala: dopo cena, tutto il personale di servizio sfila e vengono presentate delle torte di panna squisite. Vediamo anche il nostro maggiordomo.
Undicesimo giorno: navigazione
La vacanza sta per finire: siamo davvero molto dispiaciuti. Mio marito alla partenza era molto titubante. Non sapeva se gli sarebbe piaciuta come vacanza. Siamo rimasti tutti e due molto soddisfatti, siamo stati serviti come in un grand’hotel, abbiamo mangiato bene (anche troppo), ci siamo divertiti. Quello che non è piaciuto a mio marito sono le escursioni guidate, nel senso che, per farti vedere il più possibile, ti fanno correre e non si riescono ad ammirare veramente i luoghi. Però penso che fare un’escursione dedicata solo ad un posto probabilmente sarebbe per molti troppo pesante… e comunque gli scali durano troppe poche ore per vedere di più.
Dodicesimo giorno: sbarco a Savona
Anche questa mattina abbiamo fatto colazione in cabina. Frequentare questo forum mi è servito tantissimo! Ci sono delle cose di cui non avrei usufruito se non le avessi sapute sul forum! Quindi da una parte sono riconoscente verso tutti voi che mi avete aiuto, mentre dall’altra devo rimproverare Costa perché alcune informazioni dovrebbero essere scritte. Ad esempio, la colazione del giorno di sbarco: se non lo avessi saputo da voi, sarei andata a fare colazione come tutti al buffet visto che sul today c’era scritto che non si poteva richiedere la colazione in cabina. Non potevano mandare una comunicazione per chi ha la suite dicendo che per noi la colazione viene comunque servita?
Considerazioni generali:
La nave funziona bene. Il servizio è ottimo. Il personale si fa davvero in 4 per la clientela.
Della suite, quello che più mi è piaciuto è lo spazio a disposizione, il maggiordomo e la possibilità di mangiare in cabina.
Il cibo è stato molto buono, sempre vario, la pasta cotta al dente (cosa per noi molto importante). L’unica cosa che non ci è piaciuta è la pizza: era davvero orribile! Le grosse catene tipo spizzico la fanno davvero molto molto meglio.
Credo che la crociera sia un tipo di vacanza da fare almeno una volta nella vita: all’inizio, quando me l’hanno proposta, pensavo ci saremmo annoiati, pensavo di trovare gente anziana o comunque con cui avremmo avuto difficoltà a socializzare. Invece è davvero bella… quasi quasi non saremmo scesi! Peccato che per la suite si spenda così tanto e che sia necessario prenotarla così tanto tempo prima.