Fairyele28
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Premesso che i ricordi potrebbero essere labili, cercherò di riproporre tutto il viaggio e ricordare le esperienze provate per il primo impatto con questo mondo!
1° Giorno - Imbarco dal porto di Bari
La fortuna vuole che avendo i genitori in città, ho potuto arrivare con tutta calma al porto, restare in giro per i giorni precedenti e successivi la crociera, per cui non ho avuto problemi di spostamenti e hotel vari. Ma che qualcosa sarebbe andato storto, l'avrei già dovuto intuire in fase di attesa del check-in.
A quanto pare un problema ai terminali ha impedito l'imbarco dei passeggeri, rallentando il tutto di un bel paio di ore. I tendoni di Costa Crociera sono solo un paio e la gente in coda il 13 di agosto inizia ad essere tanta. Non c'era un riparo, non c'erano punti dove poter recuperare un paio di bottigliette d'acqua fresca e le valigie erano l'unico punto d'appoggio per sedersi.
Lentamente, ma molto lentamente, la coda inizia a scorrere, procediamo fino a raggiungere finalmente i tendoni per ripararci dal sole, e sì, avevo già preso un po' di colore nell'attesa. Vediamo la meta in lontananza, approfittiamo del tempo per fare amicizia con perfetti sconosciuti con cui condivideremo esperienze a bordo successivamente, e in prossimità della fine (o inizio) della coda, insorgono i problemi con alcuni passeggeri che, arrivati all'ultimo, pretendevano di superare le code per l'orario d'imbarco segnato sui biglietti. Peccato che tutti eravamo nella stessa situazione. Ma comunque, biglietti presentati, test negativo presentato, superiamo la prima foto, la seconda foto, la terza foto, finalmente siamo a bordo della nave.
Inspiro! Bellissima. Forse un po' datata, un po' old style, ma mi piace. L'impatto è sicuramente un lato positivo.
Peccato che nessuno mi avesse accennato nulla. Non sapevo dove dirigermi per la stanza, non sapevo che mi sarei dovuta preoccupare di caricare i contanti sui totem - non avendo con me la carta di credito - o come muovermi in generale. Le persone conosciute in fila, crocieristi di lunga data (alcuni alla quindicesima crociera!!) hanno preso sotto la loro ala protettrice me e la mia amica e ci hanno dato delucidazioni. Finalmente raggiungiamo la camera, una modesta cabina interna - prima crociera, abbiamo pensato "Quando mai saremo in camera, approfittiamo per escursioni e altre esperienze che siano a bordo o meno". Quindi recuperata la nostra camera, proviamo a recuperare un paio di piatti dal buffet per un pranzo rapidissimo. LE code interminabili, il buffet era disposto male. Non c'era un lungo corridoio da cui servirsi, ma bensì tre, con piatti diversi, e senza indicazioni, ho finito più volte per dover fare più volte la fila e cercare qualcosa che rientrasse nei miei gusti.
Pomeriggio inoltrato, finalmente, si parte. Da che c'era il sole, lasciamo il porto di Bari con un po' di pioggerella leggera.
Decidiamo di girovagare, incontriamo i crocieristi di prima e optiamo per un apericena. Anche qui, scopriamo solo ora cosa comprende il nostro pacchetto My Drink e come funziona. Totalmente ignare e impreparate.
Prima serata, stravaganza, quindi tiriamo fuori qualche vestito a tema e ci dirigiamo a cena. Tavolo da sei, ma siamo solo in quattro. Conosciamo un paio di ragazzi con cui condivideremo diverse esperienze nel corso della settimana e iniziamo subito a fare amicizia.
Serata si svolge tranquilla, finalmente torniamo in camera.
All'inizio non ci rendiamo conto subito del problema, però non sembra esserci fresco nella camera. Non ci pensiamo, sarà solo una sensazione, motivo per cui lasciamo correre.
2° Giorno - Catania
A Catania non abbiamo prenotato nessuna escursione, decidiamo di poter fare da noi, in qualche modo. Così scendiamo dalla nave e scopriamo che ci sono dei pulmini turistici che ci portano in giro per la città, lasciandoci in centro e poi ci riportano nuovamente al porto, con tanto di voce turistica per raccontarci le bellezze immediate del luogo. Incontriamo il gruppo dei single (I crocieristi iniziali? Sì, erano un gruppo ber fornito di single che viaggiavano in compagnia) e ci lanciamo tutti su questo trenino. La città mi sembra vuota, mi dico che forse è la zona che stiamo visitando. Ci parlano delle chiese, delle rovine. Volevo visitare la chiesa di sant'Agata, giunta in centro, ma era chiusa. I negozi erano tutti chiusi. Le piazze vuote.
Mi rassegno? No. Troviamo un bel bar. Non saremmo andate via da Catania senza aver mangiato la classica granita e la brioche, approfittando per rifarmi gli occhi con le cassate. Quindi pistacchio in una coppa, gelsi e limone in un'altra, vediamo il sole ricoprire la piazza e abbassarsi un po'. E' il momento di rientrare, la sosta a Catania è stata brevissima, si è visto ben poco, ma non dispero.
Tornati in camera inizio ad avvertire come l'aria condizionata avesse dei problemi.
Mi rivolgo al ragazzo delle pulizie, di una dolcezza e gentilezza unica, a cui spiego il problema. Si attiva nell'immediato cercando di risolvere quanto prima il disagio che ci veniva fornito.
Accettiamo, il tecnico passerà in camera in nostra assenza, durante la serata.
Cena, tema della serata floreale, non disdegno nemmeno gli spettacoli teatrali. Tutti diversi, tutti nuovi. Incontriamo gli ultimi due ospiti del nostro tavolo, facciamo nuovamente amicizia (E vi dirò, alla fine della crociera, è ciò che ho più apprezzato: le persone conosciute a bordo).
3° Giorno - La Valletta
Colazione in fretta e furia. Io e il buffet continuiamo ad avere problemi, ma scoprirò ben presto che il peggio deve ancora arrivare in tal senso. Qualcuno di voi potrà dirmi "Perché non sei andata al ristorante?" - Risposta: Abbiamo scoperto di poter andare anche per la colazione e per il pranzo al ristorante solo il penultimo giorno di crociera. Totalmente impreparate, chiaro, troppo inesperte.
Ci presentiamo al punto di incontro per l'escursione in perfetto orario, senza sapere che non c'è modo di partire o salire perlomeno sugli autobus finché tutti i partecipanti non si sono presentati e, inutile dire, che non tutti hanno avuto la stessa accortezza. Umidità percepita 1000%.
Finalmente ci accomodiamo, benediciamo l'aria condizionata, le mascherine sono un tormento, ma averle ci protegge, quindi non ci lamentiamo per il momento. La gita è duplice, un giro in "battello" per le grotte azzurre e una visita al villaggio dei pescatori. Guida non italiana, che mastica l'italiano, riempiendo frasi di "ehm" e discorsi politici che riguardano la città. Sarà il giro compiuto dall'autobus, sarà che avevo aspettative più alte, ma la città di non mi fa una buona impressione. Ricordo di aver pensato, tutto il tempo, come possa la gente scegliere Malta come meta turistica estiva. Ci sono solo costruzioni e campagna. Arriviamo al sito delle grotte, non c'era stato detto che per raggiungere il battello dovevamo affrontare una discesa, con conseguente salita al ritorno che ha messo in crisi anche i più fisicati! Giuro. Il battello, comunque, altro non erano che delle barche da 6/7 persone, mosse con motore, che portavano i passeggeri a guardare le grotte, entrando di poco solo in una. Sole in piena testa, salvagenti ingombranti, purtroppo niente bagno in quelle acque, il giro risulta essere troppo breve. E' stata più lunga l'attesa per salire sulla barca, che il giro effettivo. Con un po' di sconforto ci avviamo verso la salita per raggiungere il nostro autobus, chiedendo di aprirlo prima per ripararci dal sole e dall'umidità, nella speranza di avere un po' d'aria condizionata.
E' il giorno di ferragosto, festa grande a quanto pare per Malta. Ci raccontano del villaggio dei pescatori, del grande mercato, di quello che potremo vedere, assaggiare. Raggiungiamo il villaggio. Tutto chiuso. Negozi chiusi, bancarelle esposte: 3. Non c'è nulla. La guida ci lascia percorrere la strada, non c'è nulla da fare, qualche passo per poi tornare indietro. Mi fermo in un negozio di souvenir per acquistare una calamita.
Veniamo lasciati fuori dal porto, senza indicazioni su come rientrare. Non vi dico quante volte abbiamo dovuto percorrere la stessa strada, io e gli altri, per capire da dove poter rientrare.
Insomma, controlli di rito, un paio di acquisti perché, tuttavia, voglio portare con me un bel ricordo e torniamo a bordo, in tempo per il pranzo. Circa. In lontananza vediamo un paio di fuochi d'artificio, effettivamente qualcuno che festeggia c'è.
Decidiamo di effettuare un cambio veloce di abiti e spostarci verso le piscine ma, nemmeno a dirlo, sembrava di dover prendere un ticket per potersi anche solo bagnare. Per non parlare delle piscine idromassaggio. Rinunciamo, optiamo per un paio di sdraio nei ponti più alti, in prossimità di una doccia per rinfrescarci e qui ci rilassiamo prima della cena.
Tornate in camera, post doccia e con il phon acceso, la situazione aria condizionata inizia a diventare più preoccupante. Non vi è un ricambio d'aria appropriato, essendo una cabina interna la situazione diventa più pressante. Chiamo di nuovo il ragazzo che questa volta richiama il tecnico in nostra presenza. Risposta: abbiamo sistemato, ci vuole solo un po' di pazienza.
Rassegnate andiamo a cena. Serata Ferrarosso, tema piuttosto chiaro. Il dopo cena è stato meraviglioso. Mi sono divertita tantissimo, tra cocktail a tema, anguria servita, bagni di mezzanotte in piscina, e dj, siamo riusciti a dimenticare la giornata passata.
1° Giorno - Imbarco dal porto di Bari
La fortuna vuole che avendo i genitori in città, ho potuto arrivare con tutta calma al porto, restare in giro per i giorni precedenti e successivi la crociera, per cui non ho avuto problemi di spostamenti e hotel vari. Ma che qualcosa sarebbe andato storto, l'avrei già dovuto intuire in fase di attesa del check-in.
A quanto pare un problema ai terminali ha impedito l'imbarco dei passeggeri, rallentando il tutto di un bel paio di ore. I tendoni di Costa Crociera sono solo un paio e la gente in coda il 13 di agosto inizia ad essere tanta. Non c'era un riparo, non c'erano punti dove poter recuperare un paio di bottigliette d'acqua fresca e le valigie erano l'unico punto d'appoggio per sedersi.
Lentamente, ma molto lentamente, la coda inizia a scorrere, procediamo fino a raggiungere finalmente i tendoni per ripararci dal sole, e sì, avevo già preso un po' di colore nell'attesa. Vediamo la meta in lontananza, approfittiamo del tempo per fare amicizia con perfetti sconosciuti con cui condivideremo esperienze a bordo successivamente, e in prossimità della fine (o inizio) della coda, insorgono i problemi con alcuni passeggeri che, arrivati all'ultimo, pretendevano di superare le code per l'orario d'imbarco segnato sui biglietti. Peccato che tutti eravamo nella stessa situazione. Ma comunque, biglietti presentati, test negativo presentato, superiamo la prima foto, la seconda foto, la terza foto, finalmente siamo a bordo della nave.
Inspiro! Bellissima. Forse un po' datata, un po' old style, ma mi piace. L'impatto è sicuramente un lato positivo.
Peccato che nessuno mi avesse accennato nulla. Non sapevo dove dirigermi per la stanza, non sapevo che mi sarei dovuta preoccupare di caricare i contanti sui totem - non avendo con me la carta di credito - o come muovermi in generale. Le persone conosciute in fila, crocieristi di lunga data (alcuni alla quindicesima crociera!!) hanno preso sotto la loro ala protettrice me e la mia amica e ci hanno dato delucidazioni. Finalmente raggiungiamo la camera, una modesta cabina interna - prima crociera, abbiamo pensato "Quando mai saremo in camera, approfittiamo per escursioni e altre esperienze che siano a bordo o meno". Quindi recuperata la nostra camera, proviamo a recuperare un paio di piatti dal buffet per un pranzo rapidissimo. LE code interminabili, il buffet era disposto male. Non c'era un lungo corridoio da cui servirsi, ma bensì tre, con piatti diversi, e senza indicazioni, ho finito più volte per dover fare più volte la fila e cercare qualcosa che rientrasse nei miei gusti.
Pomeriggio inoltrato, finalmente, si parte. Da che c'era il sole, lasciamo il porto di Bari con un po' di pioggerella leggera.
Decidiamo di girovagare, incontriamo i crocieristi di prima e optiamo per un apericena. Anche qui, scopriamo solo ora cosa comprende il nostro pacchetto My Drink e come funziona. Totalmente ignare e impreparate.
Prima serata, stravaganza, quindi tiriamo fuori qualche vestito a tema e ci dirigiamo a cena. Tavolo da sei, ma siamo solo in quattro. Conosciamo un paio di ragazzi con cui condivideremo diverse esperienze nel corso della settimana e iniziamo subito a fare amicizia.
Serata si svolge tranquilla, finalmente torniamo in camera.
All'inizio non ci rendiamo conto subito del problema, però non sembra esserci fresco nella camera. Non ci pensiamo, sarà solo una sensazione, motivo per cui lasciamo correre.
2° Giorno - Catania
A Catania non abbiamo prenotato nessuna escursione, decidiamo di poter fare da noi, in qualche modo. Così scendiamo dalla nave e scopriamo che ci sono dei pulmini turistici che ci portano in giro per la città, lasciandoci in centro e poi ci riportano nuovamente al porto, con tanto di voce turistica per raccontarci le bellezze immediate del luogo. Incontriamo il gruppo dei single (I crocieristi iniziali? Sì, erano un gruppo ber fornito di single che viaggiavano in compagnia) e ci lanciamo tutti su questo trenino. La città mi sembra vuota, mi dico che forse è la zona che stiamo visitando. Ci parlano delle chiese, delle rovine. Volevo visitare la chiesa di sant'Agata, giunta in centro, ma era chiusa. I negozi erano tutti chiusi. Le piazze vuote.
Mi rassegno? No. Troviamo un bel bar. Non saremmo andate via da Catania senza aver mangiato la classica granita e la brioche, approfittando per rifarmi gli occhi con le cassate. Quindi pistacchio in una coppa, gelsi e limone in un'altra, vediamo il sole ricoprire la piazza e abbassarsi un po'. E' il momento di rientrare, la sosta a Catania è stata brevissima, si è visto ben poco, ma non dispero.
Tornati in camera inizio ad avvertire come l'aria condizionata avesse dei problemi.
Mi rivolgo al ragazzo delle pulizie, di una dolcezza e gentilezza unica, a cui spiego il problema. Si attiva nell'immediato cercando di risolvere quanto prima il disagio che ci veniva fornito.
Accettiamo, il tecnico passerà in camera in nostra assenza, durante la serata.
Cena, tema della serata floreale, non disdegno nemmeno gli spettacoli teatrali. Tutti diversi, tutti nuovi. Incontriamo gli ultimi due ospiti del nostro tavolo, facciamo nuovamente amicizia (E vi dirò, alla fine della crociera, è ciò che ho più apprezzato: le persone conosciute a bordo).
3° Giorno - La Valletta
Colazione in fretta e furia. Io e il buffet continuiamo ad avere problemi, ma scoprirò ben presto che il peggio deve ancora arrivare in tal senso. Qualcuno di voi potrà dirmi "Perché non sei andata al ristorante?" - Risposta: Abbiamo scoperto di poter andare anche per la colazione e per il pranzo al ristorante solo il penultimo giorno di crociera. Totalmente impreparate, chiaro, troppo inesperte.
Ci presentiamo al punto di incontro per l'escursione in perfetto orario, senza sapere che non c'è modo di partire o salire perlomeno sugli autobus finché tutti i partecipanti non si sono presentati e, inutile dire, che non tutti hanno avuto la stessa accortezza. Umidità percepita 1000%.
Finalmente ci accomodiamo, benediciamo l'aria condizionata, le mascherine sono un tormento, ma averle ci protegge, quindi non ci lamentiamo per il momento. La gita è duplice, un giro in "battello" per le grotte azzurre e una visita al villaggio dei pescatori. Guida non italiana, che mastica l'italiano, riempiendo frasi di "ehm" e discorsi politici che riguardano la città. Sarà il giro compiuto dall'autobus, sarà che avevo aspettative più alte, ma la città di non mi fa una buona impressione. Ricordo di aver pensato, tutto il tempo, come possa la gente scegliere Malta come meta turistica estiva. Ci sono solo costruzioni e campagna. Arriviamo al sito delle grotte, non c'era stato detto che per raggiungere il battello dovevamo affrontare una discesa, con conseguente salita al ritorno che ha messo in crisi anche i più fisicati! Giuro. Il battello, comunque, altro non erano che delle barche da 6/7 persone, mosse con motore, che portavano i passeggeri a guardare le grotte, entrando di poco solo in una. Sole in piena testa, salvagenti ingombranti, purtroppo niente bagno in quelle acque, il giro risulta essere troppo breve. E' stata più lunga l'attesa per salire sulla barca, che il giro effettivo. Con un po' di sconforto ci avviamo verso la salita per raggiungere il nostro autobus, chiedendo di aprirlo prima per ripararci dal sole e dall'umidità, nella speranza di avere un po' d'aria condizionata.
E' il giorno di ferragosto, festa grande a quanto pare per Malta. Ci raccontano del villaggio dei pescatori, del grande mercato, di quello che potremo vedere, assaggiare. Raggiungiamo il villaggio. Tutto chiuso. Negozi chiusi, bancarelle esposte: 3. Non c'è nulla. La guida ci lascia percorrere la strada, non c'è nulla da fare, qualche passo per poi tornare indietro. Mi fermo in un negozio di souvenir per acquistare una calamita.
Veniamo lasciati fuori dal porto, senza indicazioni su come rientrare. Non vi dico quante volte abbiamo dovuto percorrere la stessa strada, io e gli altri, per capire da dove poter rientrare.
Insomma, controlli di rito, un paio di acquisti perché, tuttavia, voglio portare con me un bel ricordo e torniamo a bordo, in tempo per il pranzo. Circa. In lontananza vediamo un paio di fuochi d'artificio, effettivamente qualcuno che festeggia c'è.
Decidiamo di effettuare un cambio veloce di abiti e spostarci verso le piscine ma, nemmeno a dirlo, sembrava di dover prendere un ticket per potersi anche solo bagnare. Per non parlare delle piscine idromassaggio. Rinunciamo, optiamo per un paio di sdraio nei ponti più alti, in prossimità di una doccia per rinfrescarci e qui ci rilassiamo prima della cena.
Tornate in camera, post doccia e con il phon acceso, la situazione aria condizionata inizia a diventare più preoccupante. Non vi è un ricambio d'aria appropriato, essendo una cabina interna la situazione diventa più pressante. Chiamo di nuovo il ragazzo che questa volta richiama il tecnico in nostra presenza. Risposta: abbiamo sistemato, ci vuole solo un po' di pazienza.
Rassegnate andiamo a cena. Serata Ferrarosso, tema piuttosto chiaro. Il dopo cena è stato meraviglioso. Mi sono divertita tantissimo, tra cocktail a tema, anguria servita, bagni di mezzanotte in piscina, e dj, siamo riusciti a dimenticare la giornata passata.