NicolaFank
Fondatore & Forum Master
Costa Crociere battuta pagherà maxi-penale da 30 milioni di euro ai cantieri Cammel Laird
Mancati lavori sulla "Classica" (http://www.ilsecoloxix.it)
Genova Costa Crociere dovrà pagare una penale di 30 milioni di euro al cantiere inglese Cammel Laird di Liverpool per i mancati lavori a bordo di "Costa Classica". Lo ha deciso il collegio arbitrale presieduto dal prof. Pietro Trimarchi, docente di Diritto Civile presso la Statale di Milano e composto dall'avv. Lucio Crispo per Cammel Laird e dal prof. Guido Alpa per Costa Crociere, entrambi di Genova. Le parti in causa si sono avvalse anche dell'assistenza legale dello studio Balestra-Orione-Vaccari (Cammel Laird) e dello studio Andrea D'Angelo (Costa Crociere) anch'essi di Genova.
Oggetto del contendere la motonave "Costa Classica" di Costa Crociere per la quale alla fine del 1999 era stato previsto un intervento di chirurgia navale attraverso l'allungamento dello scafo, nella parte centrale, di ben 48 metri con l'inserimento di un "troncone" (mid-body section) che avrebbe consentito un aumento del numero delle cabine. Cantiere prescelto, dopo una serie di gare d'appalto a livello internazionale, quello inglese della Cammel Laird. Valore della commessa 80 milioni di euro (circa 160 miliardi delle vecchie lire). Consegna della nave entro il 22 marzo del 2001.
Costa Crociere il 23 novembre 2000 (quattro mesi prima del termine previsto per la consegna) disdiceva il contratto avendo preso atto "dell'incapacità tecnica del cantiere di procedere entro i termini previsti al completamento del mid-body section" presentando "numerosi vizi e difformità" per cui si avvaleva delle clausole risolutive del contratto (articoli 17.2 e 17.3).
Il cantiere inglese precisava che "nel caso di inadempienza nella consegna assumeva l'impegno di pagare una penale di 500 mila euro netti al giorno per 90 giorni" e che il "troncone" al momento della disdetta del contratto era già stato "varato" e che comunque il ritardo dei lavori era anche da attribuirsi al fatto "che la fornitura di due generatori e dei disegni architettonici da parte di Costa Crociere era avvenuta con molto ritardo" lamentando anche la mancata approvazione del sistema di aria condizionata.
Costa Crociere rimaneva sulla sua posizione volendo evitare che "Costa Classica", una volta tagliata in due parti, rischiasse di rimanere "ostaggio" del cantiere per cui avrebbe subito un notevole danno nella programmazione crocieristica 2001. Il cantiere inglese ribatteva chiedendo un risarcimento di 80 milioni di euro oltre ai danni da determinarsi in via equitativa conseguenti l'insolvenza di tutte le società del gruppo.
Non pervenendo subito ad un accordo le parti, alle aule di un Tribunale, decidevano di risolvere privatamente la vertenza affidandosi ad un collegio arbitrale che, come detto, ha accolto parzialmente le richieste del cantiere inglese.
Ecco perché i lavori di ampliamento della Costa Classica nel 2001 non vennero svolti riducendo il tutto ad un normale restyling...
:wink:
Mancati lavori sulla "Classica" (http://www.ilsecoloxix.it)
Genova Costa Crociere dovrà pagare una penale di 30 milioni di euro al cantiere inglese Cammel Laird di Liverpool per i mancati lavori a bordo di "Costa Classica". Lo ha deciso il collegio arbitrale presieduto dal prof. Pietro Trimarchi, docente di Diritto Civile presso la Statale di Milano e composto dall'avv. Lucio Crispo per Cammel Laird e dal prof. Guido Alpa per Costa Crociere, entrambi di Genova. Le parti in causa si sono avvalse anche dell'assistenza legale dello studio Balestra-Orione-Vaccari (Cammel Laird) e dello studio Andrea D'Angelo (Costa Crociere) anch'essi di Genova.
Oggetto del contendere la motonave "Costa Classica" di Costa Crociere per la quale alla fine del 1999 era stato previsto un intervento di chirurgia navale attraverso l'allungamento dello scafo, nella parte centrale, di ben 48 metri con l'inserimento di un "troncone" (mid-body section) che avrebbe consentito un aumento del numero delle cabine. Cantiere prescelto, dopo una serie di gare d'appalto a livello internazionale, quello inglese della Cammel Laird. Valore della commessa 80 milioni di euro (circa 160 miliardi delle vecchie lire). Consegna della nave entro il 22 marzo del 2001.
Costa Crociere il 23 novembre 2000 (quattro mesi prima del termine previsto per la consegna) disdiceva il contratto avendo preso atto "dell'incapacità tecnica del cantiere di procedere entro i termini previsti al completamento del mid-body section" presentando "numerosi vizi e difformità" per cui si avvaleva delle clausole risolutive del contratto (articoli 17.2 e 17.3).
Il cantiere inglese precisava che "nel caso di inadempienza nella consegna assumeva l'impegno di pagare una penale di 500 mila euro netti al giorno per 90 giorni" e che il "troncone" al momento della disdetta del contratto era già stato "varato" e che comunque il ritardo dei lavori era anche da attribuirsi al fatto "che la fornitura di due generatori e dei disegni architettonici da parte di Costa Crociere era avvenuta con molto ritardo" lamentando anche la mancata approvazione del sistema di aria condizionata.
Costa Crociere rimaneva sulla sua posizione volendo evitare che "Costa Classica", una volta tagliata in due parti, rischiasse di rimanere "ostaggio" del cantiere per cui avrebbe subito un notevole danno nella programmazione crocieristica 2001. Il cantiere inglese ribatteva chiedendo un risarcimento di 80 milioni di euro oltre ai danni da determinarsi in via equitativa conseguenti l'insolvenza di tutte le società del gruppo.
Non pervenendo subito ad un accordo le parti, alle aule di un Tribunale, decidevano di risolvere privatamente la vertenza affidandosi ad un collegio arbitrale che, come detto, ha accolto parzialmente le richieste del cantiere inglese.
Ecco perché i lavori di ampliamento della Costa Classica nel 2001 non vennero svolti riducendo il tutto ad un normale restyling...
:wink: