lulap
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Non ho mai scritto un diario di bordo, perché non sono tanto sicuro che a qualcuno possano interessare i miei racconti. Questa volta ci provo…
Lo farò a puntate: se la prima puntata riscuote qualche interesse, continuerò volentieri !
16 NOVEMBRE – Domenica
Abbiamo deciso di partire presto, anzi prestissimo….
Ieri infatti le notizie sul web erano allarmanti! Tutto il Savonese colpito da una alluvione straordinaria.
Mia moglie, Claudia, preoccupatissima. Io ho passato la giornata di sabato davanti al computer a monitorare la situazione, che risultava drammatica. L’autostrada dei Fiori interrotta tra Pegli e Voltri e tra Vado e Ventimiglia. Code sul Turchino. Frane ovunque. Savona allagata. Chiusi gli svincoli di Celle e Albisola….
Avevo pensato di andare a Savona in treno, ma peggio che peggio ! La linea ferroviaria interrotta e la circolazione ferma.
Nel pomeriggio di sabato avevo chiamato Costa Crociere e mi veniva confermato che la situazione era molto difficile. Infatti, la partenza di Diadema è stata posticipata di alcune ore. Mi dicono però che per il giorno dopo le previsioni meteo danno un netto miglioramento e che non ci dovrebbero essere problemi. Serena e Mediterranea sono previste in arrivo a Savona come da programma.
Comunque: meglio essere prudenti e previdenti, e quindi si parte alle 6,30 da Baveno.
Sulla A26 il cielo è plumbeo e piove a tratti. Poi, verso Casale Monferrato incontriamo fitti banchi nebbia. L’autostrada è comunque deserta e si viaggia senza problemi. Salendo verso il passo del Turchino le nubi si diradano velocemente, e arrivati in cima si apre davanti a noi il panorama del Mar Ligure sul quale splende il sole. Ci fermiamo all’area di servizio di Piani d’Invrea per un caffè. L’aria è tersa e il sole è caldo. Sembra primavera. Sembra impossibile che solo 24 ore prima ci fosse l’inferno…
E invece è proprio così: il personale dell’autogrill ci conferma che ieri hanno avuto momenti di paura!
Riprendiamo la marcia, usciamo ad Albisola e proseguiamo verso Savona. Le strade sono pulite e non le città non mostrano apparentemente nessun segno del disastro del giorno prima.
Alle 10,00 siamo al porto. Mediterranea è attraccata davanti al nuovo terminal mentre Serena è davanti a quello “vecchio”. Siamo arrivati talmente presto che non sarà necessario andare alla reception per far valere la nostra qualifica di Pearl e farci cambiare il numero: ci danno direttamente il numero 1.
Alle 13,00 chiamano l’imbarco. Saliamo a bordo tra i primi e andiamo subito nella ns. cabina, ponte 9 lato sinistro. Troviamo regolarmente la bottiglia di spumante, il cesto di frutta, e sul letto una bella sorpresa: non c’è il diario di bordo, ma il caro, vecchio “today” !
Come già sappiamo, il ristorante è chiuso e quindi andiamo al buffet per il pranzo.
Nessun affollamento, la solita ampia scelta di piatti, ben cucinati. A chi si lamenta della ristorazione vorrei chiedere cosa sono abituati a mangiare a casa loro…..
Il pomeriggio passa con le solite cose da fare: disfare le valigie, registrare la carta di credito, esercitazione di emergenza… Per quest’ultima una novità rispetto alla ns. ultima crociera: non c’è più la drill card, ma gli addetti passano con gli scanner portatili a registrare i presenti.
Poi un giro d’orizzonte per tutta la nave che conosciamo, perché abbiamo già navigato sulla Serena.
Non manchiamo di far visita alla Cappella, dove un cartello avverte che il Santissimo Sacramento non c’è più. Ci coglie un velo di tristezza: mancando il Cappellano manca anche ovviamente l’Eucarestia.
Continuiamo il nostro giro di ispezione. Quà e là, Serena mostra tutti i suoi sette anni. Le centinaia di migliaia di persone che sono state a bordo hanno lasciato qualche segno…
La moquette in cabina è un po’ logora, la tenda altrettanto. La porta del balcone non chiude più in maniera perfetta e durante la navigazione sentiremo il sibilo del vento che si insinua tra la porta e l’infisso. Una piastrella dei bagni situati nell’atrio di poppa, al ponte 5 è rotta. I braccioli dei divani in pelle dell’atrio centrale al ponte 3 sono logori…
Piccole cose che non ci disturbano affatto. Nel complesso la nave è in ordine, pulita ed elegante come sempre.
Al ritorno in cabina troviamo l’invito alla cena presso il ristorante club. Ci precipitiamo alla reception per prenotare la cena, avendo cura di scegliere una sera che non sia di gala.
Dopo il primo spettacolo andiamo a cena. Ristorante Vesta (centrale), secondo turno. Cena come sempre ottima.
Dopo cena un po’ do musica all’atrio centrale e poi ci ritiriamo in cabina.
Domani saremo a La Spezia. Abbiamo previsto una gita fai da te alle Cinque Terre.
Andiamo a dormire ignari del destino che ci attende……
Lo farò a puntate: se la prima puntata riscuote qualche interesse, continuerò volentieri !
16 NOVEMBRE – Domenica
Abbiamo deciso di partire presto, anzi prestissimo….
Ieri infatti le notizie sul web erano allarmanti! Tutto il Savonese colpito da una alluvione straordinaria.
Mia moglie, Claudia, preoccupatissima. Io ho passato la giornata di sabato davanti al computer a monitorare la situazione, che risultava drammatica. L’autostrada dei Fiori interrotta tra Pegli e Voltri e tra Vado e Ventimiglia. Code sul Turchino. Frane ovunque. Savona allagata. Chiusi gli svincoli di Celle e Albisola….
Avevo pensato di andare a Savona in treno, ma peggio che peggio ! La linea ferroviaria interrotta e la circolazione ferma.
Nel pomeriggio di sabato avevo chiamato Costa Crociere e mi veniva confermato che la situazione era molto difficile. Infatti, la partenza di Diadema è stata posticipata di alcune ore. Mi dicono però che per il giorno dopo le previsioni meteo danno un netto miglioramento e che non ci dovrebbero essere problemi. Serena e Mediterranea sono previste in arrivo a Savona come da programma.
Comunque: meglio essere prudenti e previdenti, e quindi si parte alle 6,30 da Baveno.
Sulla A26 il cielo è plumbeo e piove a tratti. Poi, verso Casale Monferrato incontriamo fitti banchi nebbia. L’autostrada è comunque deserta e si viaggia senza problemi. Salendo verso il passo del Turchino le nubi si diradano velocemente, e arrivati in cima si apre davanti a noi il panorama del Mar Ligure sul quale splende il sole. Ci fermiamo all’area di servizio di Piani d’Invrea per un caffè. L’aria è tersa e il sole è caldo. Sembra primavera. Sembra impossibile che solo 24 ore prima ci fosse l’inferno…
E invece è proprio così: il personale dell’autogrill ci conferma che ieri hanno avuto momenti di paura!
Riprendiamo la marcia, usciamo ad Albisola e proseguiamo verso Savona. Le strade sono pulite e non le città non mostrano apparentemente nessun segno del disastro del giorno prima.
Alle 10,00 siamo al porto. Mediterranea è attraccata davanti al nuovo terminal mentre Serena è davanti a quello “vecchio”. Siamo arrivati talmente presto che non sarà necessario andare alla reception per far valere la nostra qualifica di Pearl e farci cambiare il numero: ci danno direttamente il numero 1.
Alle 13,00 chiamano l’imbarco. Saliamo a bordo tra i primi e andiamo subito nella ns. cabina, ponte 9 lato sinistro. Troviamo regolarmente la bottiglia di spumante, il cesto di frutta, e sul letto una bella sorpresa: non c’è il diario di bordo, ma il caro, vecchio “today” !
Come già sappiamo, il ristorante è chiuso e quindi andiamo al buffet per il pranzo.
Nessun affollamento, la solita ampia scelta di piatti, ben cucinati. A chi si lamenta della ristorazione vorrei chiedere cosa sono abituati a mangiare a casa loro…..
Il pomeriggio passa con le solite cose da fare: disfare le valigie, registrare la carta di credito, esercitazione di emergenza… Per quest’ultima una novità rispetto alla ns. ultima crociera: non c’è più la drill card, ma gli addetti passano con gli scanner portatili a registrare i presenti.
Poi un giro d’orizzonte per tutta la nave che conosciamo, perché abbiamo già navigato sulla Serena.
Non manchiamo di far visita alla Cappella, dove un cartello avverte che il Santissimo Sacramento non c’è più. Ci coglie un velo di tristezza: mancando il Cappellano manca anche ovviamente l’Eucarestia.
Continuiamo il nostro giro di ispezione. Quà e là, Serena mostra tutti i suoi sette anni. Le centinaia di migliaia di persone che sono state a bordo hanno lasciato qualche segno…
La moquette in cabina è un po’ logora, la tenda altrettanto. La porta del balcone non chiude più in maniera perfetta e durante la navigazione sentiremo il sibilo del vento che si insinua tra la porta e l’infisso. Una piastrella dei bagni situati nell’atrio di poppa, al ponte 5 è rotta. I braccioli dei divani in pelle dell’atrio centrale al ponte 3 sono logori…
Piccole cose che non ci disturbano affatto. Nel complesso la nave è in ordine, pulita ed elegante come sempre.
Al ritorno in cabina troviamo l’invito alla cena presso il ristorante club. Ci precipitiamo alla reception per prenotare la cena, avendo cura di scegliere una sera che non sia di gala.
Dopo il primo spettacolo andiamo a cena. Ristorante Vesta (centrale), secondo turno. Cena come sempre ottima.
Dopo cena un po’ do musica all’atrio centrale e poi ci ritiriamo in cabina.
Domani saremo a La Spezia. Abbiamo previsto una gita fai da te alle Cinque Terre.
Andiamo a dormire ignari del destino che ci attende……