Rodolfo
Super Moderatore
Per Daewoo un bacino galleggiante record
Il costruttore navale sud-coreano Daewoo Shipbuilding realizzerà il più grande bacino galleggiante al mondo. La struttura misurerà 438 metri di lunghezza e 84 di larghezza, con una superficie pari a cinque volte quella di un campo da calcio. Sfornerà ogni anno sette scafi per portacontainer da 12.600 teu e verrà costruito a partire da luglio 2009 all’interno nel cantiere di Okpo, dove Daewoo ha già intrapreso un programma di ampliamento delle strutture esistenti. Per il suo quarto bacino galleggiante, la società di Seul prevede una spesa di oltre 160 milioni di dollari. Negli ultimi tempi queste strutture sono state particolarmente apprezzate dai costruttori di navi mercantili: rispetto agli impianti fissi, il loro smantellamento è più facile, soprattutto più economico, e sono quindi in grado di fronteggiare meglio balzi in avanti o contrazioni del mercato. Una soluzione quasi obbligata, almeno secondo Song Jae Hak, analista della Woori Investment & Securites, società finanziaria che ha avvallato l’investimento di Daewoo: “I cantieri, se vogliono espandersi, devono fare i conti anche con il rischio potenziale di un eccesso nell’offerta”. Rischio che almeno nel breve termine sembra lontano, considerato che Daewoo sta progressivamente accumulando lavoro in arretrato da quattro anni e che negli ultimi mesi il portafoglio ordini ha macinato un record dopo l’altro. (da il Secolo XIX).
Una qualsiasi nave passeggeri esistente ci "sguazza" dentro. Questo significa investire. Sfornare sette scafi di portacontainer all'anno, mediamente sui 350 metri di lunghezza, significa produrre quasi come una catena di montaggio, con costi di produzione sempre minori. Ci vorrà molto tempo, ma se riescono ad entrare anche nel campo delle navi passeggeri, ci daranno tanto filo da torcere.
Il costruttore navale sud-coreano Daewoo Shipbuilding realizzerà il più grande bacino galleggiante al mondo. La struttura misurerà 438 metri di lunghezza e 84 di larghezza, con una superficie pari a cinque volte quella di un campo da calcio. Sfornerà ogni anno sette scafi per portacontainer da 12.600 teu e verrà costruito a partire da luglio 2009 all’interno nel cantiere di Okpo, dove Daewoo ha già intrapreso un programma di ampliamento delle strutture esistenti. Per il suo quarto bacino galleggiante, la società di Seul prevede una spesa di oltre 160 milioni di dollari. Negli ultimi tempi queste strutture sono state particolarmente apprezzate dai costruttori di navi mercantili: rispetto agli impianti fissi, il loro smantellamento è più facile, soprattutto più economico, e sono quindi in grado di fronteggiare meglio balzi in avanti o contrazioni del mercato. Una soluzione quasi obbligata, almeno secondo Song Jae Hak, analista della Woori Investment & Securites, società finanziaria che ha avvallato l’investimento di Daewoo: “I cantieri, se vogliono espandersi, devono fare i conti anche con il rischio potenziale di un eccesso nell’offerta”. Rischio che almeno nel breve termine sembra lontano, considerato che Daewoo sta progressivamente accumulando lavoro in arretrato da quattro anni e che negli ultimi mesi il portafoglio ordini ha macinato un record dopo l’altro. (da il Secolo XIX).
Una qualsiasi nave passeggeri esistente ci "sguazza" dentro. Questo significa investire. Sfornare sette scafi di portacontainer all'anno, mediamente sui 350 metri di lunghezza, significa produrre quasi come una catena di montaggio, con costi di produzione sempre minori. Ci vorrà molto tempo, ma se riescono ad entrare anche nel campo delle navi passeggeri, ci daranno tanto filo da torcere.