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Crisi cantieristica mondiale

Re: Crisi cantieristica mondiale

Credo che i nostri politici stanno dirigendo l´Europa come se fosse una grande banca senza guardare i problemi reali.
Credo che ci stanno distruggendo.
Mi dispiace sentire che un grande cantiere ha dei problemi, pero con questo sistema non manca tanto che ci caderanno gli altri.

Un saluto.
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

Rodolfo purtroppo non e' crisi solo dei cantieri, purtroppo anche alcune Compagnie stanno facendo dei tagli del personale.... e la cosa assurda che le navi continuano ad uscire. Mi e' stato anche detto che sembra che alcune navi vogliano anticipare i rientri perche' come si dice non sono a tappo.

Se ho news le posto
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

la cosa positiva è che STX chiude, Fincantieri ci guadagna e magari vedrai nascere una bella Royal a Monfalcone :wink:

Ma visto che tutto il mondo è paese (dicono che solo l' Italia unge le proprie aziende) con gli € che il governo Finlandese regalerà a STX (e i Coreani guadagnano :mrgreen: ) bisognerà pensare a cosa costruire :roll: :roll: :roll: :roll: una 3 Oasis o una 4° Freedom per il Mediterraneo :P oppure una nuova classe :?:

:roll: :roll: :roll: da qualche parte lo avevo scritto, per aumentare i guadagni si taglia :wink:
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

tayla_74 ha detto:
Rodolfo purtroppo non e' crisi solo dei cantieri, purtroppo anche alcune Compagnie stanno facendo dei tagli del personale.... e la cosa assurda che le navi continuano ad uscire. Mi e' stato anche detto che sembra che alcune navi vogliano anticipare i rientri Perchè come si dice non sono a tappo.
Se ho news le posto
Questa è una notizia interessante, Tayla, ma solo dal punto di vista delle iniziative che stanno adottando le Compagnie; dal punto di vista occupazionale, son tragiche, se verranno portate avanti. Facci sapere e auguri per il tuo impiego.

Mauro, e hai scoperto l'acqua calda? :wink: E' evidente che i tagli sono la prima cosa cui si mette mano per far "quadrare i conti". Tutte le compagnie nel corso del 2009 hanno operato in questo senso, con l'adozione di tariffe promozionali, tagli ai costi (che si ripercuotono in maniera più o meno evidente in tutte le attività di bordo), al fine di mantenere l'operatività delle proprie flotte e di conseguenza gli obiettivi finanziari ed economici in equilibrio. Ma quando il sistema diventa critico e confuso, e l'asticella che divide tali compromessi non è più in equilibrio e cade, bisogna ricorrere a soluzioni più drastiche: e son quelle cui si riferisce Tayla. Il rientro anticipato di qualche nave in mari lontani è già successo nel corso di questi ultimi anni.
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

Rodolfo ha detto:
Il rientro anticipato di qualche nave in mari lontani è già successo nel corso di questi ultimi anni.
ed infatti, tutti riducono l' Alaska, RCL ha eliminato le Hawaii e Celebrity l' Oceania, Carnival non viene in Europa (come l' anno scorso del resto), ma se continua così MSC dove se le mette le sue navi il prossimo inverno :?: ce ne sono già 5 in SudAmerica (se non erro) e la prossima la Magnifica è sempre senza piscina coperta :roll: :roll:
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

Credo occorra distinguere tra crisi reale, percepita e.. voluta!!
Una massa di società ch in crisi non sono hanno approfittato di questi ultimi due anni per chiedere 'sacrifici' al personale in nome della crisi..
Il risultato è che tanti diritti sono andati al cestino..

Tornando a noi:
tano ha detto:
Credo che i nostri politici stanno dirigendo l´Europa come se fosse una grande banca senza guardare i problemi reali.
Mi associo, perchè c'è crisi? A parere mio (che sono relativamente preparato però) perchè da una parte si è scambiata l'economia virtuale con quella reale, dall'altra il 'prodotto', il vero risultato e scopo del lavoro umano non interessa ai grandi strateghi..
Ci metto un terzo motivo, non mi sembra si voglia capire che cosa serve e cosa no..
Che la Fiat doveva fondersi con altra gente e chiudere degli stabilimenti si sa almeno da dieci anni, ed allora perchè nessuno si è preoccupato di chiuderli con continuità? In dieci anni non trovi un prodotto alternativo all'auto che possa nascere in quegli stessi stabilimenti?
Non prepari un futuro?

E le reazioni attuali? Incentivi per le auto, ma quante ne vogliamo? Tre a persona?

Solo l'Italia dovrebbe sviluppare un sistema di porti, treni, navi, tali da far fuori il traffico su gomma ed ammazzare l'aumento di inflazione conseguente ad ogni aumento di benzina.. si dice da decenni non da giorni..

Se lo facevi Monfalcone stava tranquillo, magari produceva traghetti ma aveva lavoro..
Era un prodotto che serviva..

Mi sembra invece che tutta Europa voglia riproporre lo stesso schema che l'ha buttata giù: incentivi sulle auto, rate per ogni prodotto ecc.
Ripeto, parer mio..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

Rodolfo purtroppo non e' crisi solo dei cantieri, purtroppo anche alcune Compagnie stanno facendo dei tagli del personale.... e la cosa assurda che le navi continuano ad uscire. Mi e' stato anche detto che sembra che alcune navi vogliano anticipare i rientri Perchè come si dice non sono a tappo.

Questa notizia mi spaventa, perche in generale le navi si vedono piene, mi fa paura pensare che ormai la gente che imbarca la grande maggioranza lo fa a prezzi saldi.
Mi sembra che i mercati sono troppo saturi e la crisi ha aiutato a farla precipitare.
In SudAmerica a fine anni ´90 c´era la Allegra, Marina e Monterrey al massimo 3000 persone, in Europa Riviera ed altre navi piccole di compagnie non cosí importanti.
Attualmente Fantasia, Splendida, Serena, Pacifica , Jade, e Brillance ne fanno sui 20000 persone, sul mercato Europeo.
In SudAmerica c´ é Costa, MSC, Princess, Celebrity, NCL, Pullmantur, Iberocruceros, ed altre, con piú di 20000 persone, troppe navi per un mercato cosí piccolo.( Princess, Celebrity, NCl hanno un mercato piú Americano ed Europeo).

Un saluto.
 
Re: Crisi cantieristica mondiale

Per me più che una crisi cantieristica, c'è solo una saturazione del mercato. Doveva succedere; troppe navi costruite in relazione ai potenziali clienti. Si è giunti al termine della corsa. I dati relativi alle compagnie non mi sembra dimostrino una crisi, o per lo meno, non così marcata come in altri settori. Forse dilazionando la costruzione di nuove unità in un lasso di tempo molto più lungo non si sarebbe arrivati a questo. Credo che anche nell'imprenditoria si dovrebbe saper rinunciare ad un guadagno immediato per non compromettere il futuro.
Ciao
 
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