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Crociera negli emirati con Costa Fortuna 03/01/2014-10/01/14

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

ilaria78

New member
Ciao a tutti! Sono tornata ieri dalla crociera "le mille e una notte" con Costa Fortuna e ancora sono un po' frastornata.
E' stata indubbiamente un'esperienza interessante e indimenticabile. Ho avuto la possibilità di conoscere dei luoghi dalle caratteristiche e tradizioni completamente diverse dalle nostre. La fantasia che supera la realtà.
Isole create dal nulla, piste da sci all’interno di centri commerciali, acquari giganti dove si ha la possibilità di veder nuotare sinuosamente squali, razze, mante, cernie, ecc. ecc. sopra la propria testa. Grattacieli altissimi, di cui, osservandoli dal basso, non se ne riesce a scorgere la fine. Posti dove sembra che tutto sia possibile, dove ogni limite umano sembra essere stato superato, ma anche luogo delle contraddizioni. L’alta tecnologia, il futuro accanto al passato e alle tradizioni. Donne coperte dalla punta dei capelli fin sotto alle caviglie alla guida di lussuose e immense automobili.
Quartieri futuristici, dove svettano grattacieli di ogni forma e dimensione, accanto a luoghi dove la civiltà sembra ancora non essere arrivata.
Non si può che rimanere stupiti da tutto ciò e anche se il viaggio, come nel mio caso, possa essere risultato lungo ed estenuante, fatto di interminabili attese, in fondo penso valga comunque la pena per avere la possibilità di vedere da vicino quei luoghi dal fascino irresistibile.

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continua....
 
Bell'inizio, questa crociera per capodanno è stata scartata solo visti i prezzi, ma un domani chissà .... o questa o quella nei fiordi norvegesi .... restano un sogno nel cassetto .... sicuramente dopo la crociera sul Nilo .... ti leggo cmq con molto interesse .... la prima foto rende molto l'idea delle contraddizioni di cui parli.

"Viaggio risultato lungo ed estenuante, fatto di interminabili attese" cosa è successo??
 
Confermo per il viaggio lungo ed estenuante (parlo del ritorno in Italia).
Ma confermo anche su tutto il resto...sono più o meno le mie stesse sensazioni.....
Aggiungo il contrasto nell'essere circondato da Ferrari e Lamborghini (una targa personalizzata negli Emirati..arriva a costare svariate centinaia di migliaia di euro...e solo la targa..) ed il vedere i pakistani e gli indiani che si lavano con i secchi per strada, all'ingresso del porto...coperti solo da uno straccio...

Bella foto.

Buon proseguimento e grazie.
 
il viaggio, specialmente quello di ritorno è stato veramente estenuante:
ore 15,00 abbiamo dovuto lasciare la cabina
ore 17,45 cena!!
ore 20,30 appuntamento in teatro per transfer per aereporto di abu Dhabi
ore 21,00 ci hanno fatto scendere, quindi ricerca bagagli e saliti su autobus
ore 22,45 circa arrivo ad Abu Dhabi
ore 23,05 fatto chek-in
ore 03,20 partito aereo per Roma! Dunque abbiamo aspettato in aeroporto più di quattro ore
0re 10,00 (7,00 italiane) arrivo a Roma fiumicino!
Io ho trovato questa giornata davvero stancante e credo anche gli altri buttati per terra in aereporto ad aspettare.
Non voglio dare tutte le colpe alla compagnia, si sa che in aeroporto l'attesa è lunga, però la costa ci ha portato anche un'ora prima delle tre ore obbligatorie! Inoltre abbiamo dovuto lasciare la cabina alle 15,00 e quelli che dovevano sbarcare erano ad aspettare tutte quelle ore nei vari bar della nave. L'orario del volo è davvero impossibile! Mi chiedo se non ci siano voli ad orari migliori!
 
Io partito da Dubai all'una di notte locali....
Ma aereo con serbatoio troppo piccolo per fare tutta la tratta (Milano Malpensa, solitamente meno di sei ore...)... e quindi scalo tecnico a Cipro...ed arrivo in Italia alle ore nove orario di Dubai...
Lo scalo era però specificato nel biglietto...anche se non in maniera "lampante"...:)
 
Venerdi' partiro' da Milano Malpensa per Dubai ma per la crociera MSC e ho letto volo diretto sia andata che ritorno con Emirates il ritorno dovrebbe essere alle 9.00 con arrivo verso le 13 a Milano
 
Bentornata Ilaria.
Effettivamente la giornata che hai descritto sembra proprio un incubo. Purtroppo capita spesso con i transfer verso i Caraibi e il medio oriente.
Spero che ci racconterai anche qualcosa di positivo. Aspetta il resto.
 
A Fulky: effettivamente gli orari dei voli msc credo siano migliori, in particolar modo quello del ritorno.

Bene inizio ora con il diario vero e proprio:

Arrivo ad Abu Dhabi e navigazione.
Appena arrivati in aeroporto ad Abu Dhabi, siamo stati trasferiti con autobus a Dubai, per l’imbarco.
Il viaggio è stato interessante. Dopo la stanchezza dell’attesa in aeroporto a Roma e dopo le lunghe ore di volo, finalmente ci trovavamo davanti quel posto tanto sognato.
Era notte inoltrata negli Emirati (ci sono tre ore di fuso) e le luci scintillanti dei mille grattacieli di Abu Dhabi hanno subito catturato la nostra attenzione.
La strada che collega la capitale a Dubai è un ampio rettilineo a sei corsie per senso di marcia.
Intorno il deserto e piccoli alberi.
A quell’ora di notte, quella grande strada, era tutta per il nostro pullman, che la percorreva lentamente (immagino per la numerosa presenza di autovelox), permettendoci di godere del panorama esterno.
Quando si arriva a Dubai, la prima costruzione che si può scorgere è l’avveniristica metropolitana sopraelevata, che fiancheggia per un lungo tragitto l’autostrada. Ogni tanto, ad interrompere il lungo ponte, edifici futuristici che accolgono le varie stazioni.
Poco dopo, finalmente, abbiamo potuto vedere i primi incredibili grattacieli di Dubai che, grazie all’appariscente illuminazione notturna, risultavano ancor più spettacolari ai nostri occhi.
Colossi ultramoderni, di forme e altezze diverse, frutto inequivocabile della sconsiderata ricchezza della città araba. Osservandoli da vicino, nella loro magnificenza, nella loro esagerazione, la prima cosa che mi è venuta in mente di dire è stata “Qui davvero non sanno come spendere i soldi!”.
Attraversato la zona dei grattacieli, ci siamo avvicinati al centro e finalmente siamo arrivati in porto.
La “Fortuna”, tutta illuminata, era lì ad aspettarci.
Abbiamo fatto rapidamente il chek-in, la foto di rito e finalmente siamo saliti. Erano le tre passate, però ci attendeva al ponte nove ancora un ricco buffet.
Abbiamo stuzzicato velocemente qualcosa e subito a nanna. Ho visto il Today e, come immaginavo, alle dieci di mattina, prima della partenza della nave, già ci aspettava l’esercitazione. Non fui molto felice all’idea di dovermi svegliare con la voce degli altoparlanti che avrebbero sicuramente annunciato la prassi ormai nota.
Dunque, alle dieci in orario, abbiamo svolto la solita procedura di dovere e poi, finalmente è iniziata la nostra crociera. La nave partiva per Muscat, capitale dell’Oman.
Quella giornata è stata fortunatamente di navigazione, così abbiamo potuto rilassarci dopo il viaggio del giorno prima.
Abbiamo visitato la nave, che però già conoscevamo bene, in quanto già stati in viaggio di nozze. Nel tardo pomeriggio abbiamo approfittato delle jacuzzi vuote e coperte, del ponte di poppa, per darci ad un rilassante idromassaggio. Quella purtroppo è stata una delle poche volte che siamo riusciti ad usufruirne dato che per tutta la crociera, hanno ben pensato di chiuderne la maggior parte a turno, per manutenzione. Una volta ne chiudevano alcune, un’altra volta ne chiudevano delle altre e per molto tempo ne rimaneva aperta una soltanto, che ovviamente era sempre piena di gente.
Questa è stata indubbiamente per me una pecca da parte della compagnia. Ero contenta di viaggiare con quella nave, proprio perché ha una ponte piscina coperto per fare il bagno anche in condizioni meteo non ottimali. Però tale ponte rimaneva quasi sempre scoperto, anche di sera, e le jacuzzi quasi sempre chiuse. Erano sempre in manutenzione però non si vedeva mai nessuno che faceva questa benedetta manutenzione! I misteri della vita!
Comunque, Jacuzzi a parte, abbiamo trascorso la nostra prima giornata in pieno relax, per ricaricare le pile ed essere pronti alla prima escursione in Oman, prevista nel giorno successivo.

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Muscat:
La nave ha sostato nel porto omanita per due giorni.
Il primo giorno ci siamo alzati presto di buon mattino e, dopo aver fatto un’abbondante colazione al buffet, siamo andati al ponte esterno, per farci un’idea del posto che ci accingevamo a visitare.
Il sole risplendeva incontrastato, annunciando una bella giornata.
Da lontano potemmo scorgere il famoso “incensiere” che tante volte avevamo visto nei diari letti in questo sito. Dopo aver goduto per qualche istante del panorama intorno a noi, caratterizzato da montagne rocciose, completamente prive di vegetazione a causa ovviamente del clima arido, abbiamo deciso di andarci a preparare per scendere.
Per questa tappa, dopo aver letto nella sezione “ufficio escursioni” attentamente tutte le esperienze degli altri crocieristi, abbiamo optato di prendere un taxi per farci portare alla Grande moschea del sultano Qaboos e al palazzo del sultano.
La loro tariffa è di 25,00 euro l’ora e siamo riusciti a contrattare ben poco. Ci siamo accordati per 45,00 euro per due ore, salvo poi, vista la simpatia e la grande disponibilità del tassista, dargli comunque 50,00 euro.
L’Oman, da quello che siamo riusciti a percepire in quelle poche ore, rispetto agli emirati, è più ancorata alle tradizioni. Anche se pure lì se la passano piuttosto bene, non ho visto i grattacieli e le altre costruzioni futuristiche, presenti negli emirati.
Gli uomini che si incontravano per strada erano tutti rigorosamente vestiti con le loro tuniche bianche e i tassisti non facevano eccezione.
Il nostro era un ragazzo, con il sorriso sempre stampato sulla bocca, molto gentile e disposto a darci le informazioni, che riuscivamo a comprendere, in inglese.
Arrivati alla moschea, è sceso dall’auto e ci ha accompagnato, indicandoci dove entrare, invitandoci ovviamente a toglierci le scarpe prima di varcare la porta della moschea, rigorosamente, prima con il piede destro .
In quel frangente credo di aver invidiato il loro stile di vita, la loro semplicità. Noi eravamo lì a sciogliere lacci, a combattere con giacchetti e calzoni stretti, a sistemarci i calzini. Lui si è sfilato i suoi sandaletti in un battibaleno e, a piedi nudi, ha continuato a camminare e a darci illustrazioni, con la massima naturalezza.
Credo che quella gente non cambierà mai abitudini. Immagino quanto tempo impieghino ogni mattina per prepararsi. Indossano il loro lungo vestitino e il turbane in testa, infilano i sandaletti e il gioco è fatto! Di certo non credo perdano tempo in shopping sfrenato o a misurarsi vestiti in stretti camerini come noi! Conoscendo la poca predisposizione della maggior parte degli uomini, e di mio marito in particolare, a scegliere, misurare e acquistare vestiti, credo che quello ad aver provato più invidia sia stato lui!
Scherzi a parte, dopo una lunga sosta alla moschea, dove il tassista, oltre ad averci mostrato tutti gli interni, ci ha portato anche in uno stanzino dove delle donne gentilissime, rigorosamente ricoperte da capo a piedi, ci hanno offerto datteri e bevande, donandoci anche un libricino sui segreti dell’islam, siamo andati davanti al palazzo del sultano. Lì abbiamo fatto qualche foto di rito dall’esterno, dato che l’ingresso non è consentito e infine ci siamo fatti riportare sotto la nave.
Quindi, dopo una breve passeggiata, siamo saliti, prefiggendoci di andare a visitare il souk poco distante, il giorno dopo.

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Bel diario e belle foto.A giugno parto con costa fortuna volevo chiederti le piscine a che ora vengono chiuse?

dovrebbero chiudere intorno alle 20,00, se non sbaglio.

ora posto qualche foto dei piatti serviti al ristorante. Ho notato in questa crociera una particolare cura per la presentazione dei piatti. Forse sono consapevoli che molte foto dei loro piatti navigano sul web!!! Anche la qualità del cibo non era male! Ricordo di aver mangiato peggio in passato.

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Khasab.
In questo porto purtroppo non siamo riusciti a scendere. Pioveva a dirotto e, a nostro parere, era impossibile andare a fare l’escursione che avevamo pensato, la famosa crociera in dhow. Anche scendere per andare a fare un giro non sembrava possibile, vista la pioggia incessante. Dunque abbiamo deciso di riposarci, prima dei giorni a venire, che già sapevamo, sarebbero stati pieni di cose da fare.
Di mattina abbiamo dunque approfittato delle jacuzzi vuote per fare un bell’idromassaggio. Era piacevole godersi le mille bollicine, immersi nell’acqua calda, mentre sul tetto di vetro, sopra le nostre teste, vedevamo scrosciare l’acqua.
Il resto della giornata è trascorso tranquillamente; questo è stato l’ultimo giorno in cui abbiamo potuto goderci la nave. Ci aspettavano Abu Dhabi e Dubai.

qualche foto della nave...

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Abu Dhabi.
Finalmente siamo arrivati nel porto di Abu Dhabi.
La sera prima, sul Today, abbiamo visto che veniva data possibilità ai crocieristi di acquistare i biglietti del bigbus direttamente a bordo, e dato che già da casa avevamo preventivato di muoverci con questo mezzo, la mattina, appena alzati, siamo andati ad acquistarli all’ufficio escursioni.
Da casa ero preoccupata sul come raggiungere la fermata del bus turistico, avevo visto che non doveva essere molto lontano dal porto, ma nemmeno troppo vicino. Ho scoperto invece con gioia che i bus, grazie alla collaborazione con la Costa, erano sotto al porto che aspettavano i crocieristi.
Una volta scesi, ci hanno consegnato il biglietto che avremmo dovuto esibire ogni volta che saremmo saliti sul pullman e un foglio dove c’erano scritti gli orari per il rientro al porto. Era stato messo un bus apposito che faceva spola tra una fermata del big bus e il porto, indubbiamente una bella organizzazione, che ci ha fatto apprezzare particolarmente questo modo di muoversi, tanto da sceglierlo anche per Dubai.
Forse con i taxi avremmo potuto risparmiare qualcosa, però essendo soltanto in due, e per avere la certezza di poterci muovere senza la preoccupazione di andare alla ricerca di un taxi, abbiamo optato per questo mezzo, a nostro avviso più sicuro. Con il senno di poi, effettivamente abbiamo visto che fuori ad ogni luogo di interesse c’era un gran numero di taxi disposti a scorazzare i turisti ed i prezzi erano veramente vantaggiosi! Comunque non abbiamo rimpianto troppo la nostra scelta, perché gli autobus erano comodi, ad Abu Dhabi passavano ogni 30 minuti, mentre a Dubai ogni 20, si aveva la possibilità di visitare i posti secondo i propri tempi e a bordo, inserendo le cuffiette, si aveva una spiegazione dei luoghi man mano raggiunti e della città in generale.
Inoltre abbiamo potuto scegliere cosa vedere mettendo insieme delle tappe che non erano previste in un'unica escursione.
Dunque, la prima fermata dove l’autobus ci ha condotto è stata la Grande Moschea.
Ci hanno fatto varcare l’ingresso soltanto dopo aver appurato che io coprissi il capo con il foulard e chiuso la zip del giacchetto.
Già dall’esterno, alzando gli occhi, s’intuisce da quello che si ha davanti, la grande ricchezza degli emirati. Di certo è lampante che non sia stata fatta economia per la costruzione di questo sito.
Una immensa costruzione, una delle moschee più grandi nel mondo, che risplende e cattura l’attenzione dei visitatori per il candido del marmo e per l’oro, utilizzati per la sua realizzazione.
Dall’esterno, dunque, grandi cupole bianche, lunghi colonnati di marmo ricoperti di decorazioni dorate, immense piscine d’acqua cristallina che riflettono lo splendore della struttura.
Dentro lo stupore è anche maggiore.
Decorazioni meravigliose, lampadari giganteschi placcati d’oro a 24 carati e impreziositi da migliaia cristalli swarowski e sfere di cristallo colorate. Abbassando lo sguardo ai piedi si può invece ammirare il tappeto più grande del mondo, intessuto a mano da 1200 artigiani iraniani.
Lo sfarzo esagerato è sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo goduto di tutta quella magnificenza, abbiamo scattato foto, realizzato filmati per avere immagini impresse di quello splendore, quindi abbiamo seguito il percorso delimitato per i turisti.
Siamo stati nel sito per circa un’oretta, quindi abbiamo ripreso il bus alla fermata, per arrivare alla prossima tappa.
Abbiamo deciso di fermarci all’Abu Dhabi mall, in centro città, dove però, rendendoci conto che non ci fosse nulla di veramente interessante, siamo rimasti giusto il tempo di prendere il prossimo bus, diretto stavolta all’isola Di Saadiyat, per vedere Manarat al Saadiyat, che è un centro visitatori dove ci sono dei musei e dove c’è il plastico dell’Abu Dhabi del futuro; come sarà la città nel 2030.
Luogo indubbiamente interessante. Il plastico e i vari video mostrano l’isola di Saadiyat con le opere che saranno ultimate nel 2030. Strutture residenziali, giardini, un porto turistico e il museo del Louvre.
Visitato questo sito, visto che ci trovavamo nella fermata di raccordo, quella dalla quale era possibile riprendere il bus navetta per la nave, abbiamo pensato di tornare a bordo per pranzare e poi ripartire. Effettivamente non è stata una grande idea, perché il tempo a disposizione per rifocillarci era veramente poco. I bus da e per il porto passavano ogni ora e per non perdere troppo tempo abbiamo dovuto fare davvero le corse! Comunque siamo riusciti a riprendere il pullman in tempo per proseguire le nostre visite.
La prossima tappa è stata l’Heritage village. La ricostruzione di un tipico villaggio beduino della Abu Dhabi del passato.
Anche questo luogo si è rivelato molto interessante. In netto contrasto con il resto della città futuristica. In effetti proprio da lì abbiamo potuto realizzare belle foto, dove in primo piano c’erano le costruzioni del passato e sullo sfondo gli incredibili grattacieli della città moderna.
Dopo aver gironzolato per il sito, abbiamo ripreso il bus per la Marina Mall, dove, con il biglietto del bigbus, avevamo l’ingresso gratuito per l’ascensore che portava alla torre panoramica del centro commerciale.
Dunque siamo scesi, abbiamo raggiunto la base della torre, mostrato il biglietto e l’addetta ci ha fatto salire sull’ascensore. Davvero molto carino. L’ascensore era trasparente ed abbiamo potuto goderci la salita fin sopra la cima. Scesi dall’ascensore abbiamo trovato un bar, posto in cerchio come la torre e grandi vetrate che davano la possibilità di ammirare la città dall’alto. Abbiamo scattato come al solito diverse foto, quindi siamo riscesi per l’ultima tappa, le Etihad towers, una sorta di torri gemelle.
Scesi dall’autobus ci siamo trovati davanti l’ingresso di un hotel di lusso, ma anche centro commerciale sempre di un certo di livello. Abbiamo fatto un giro, quindi usciti, scattato foto all’Emirates palace, il famoso albergo di lusso, che era di fronte; però era troppo distante, noi troppo stanchi e il tempo a disposizione davvero poco, per andare a visitarlo.
Dunque abbiamo atteso l’arrivo dell’autobus mentre davanti a noi continuavano a fermarsi grandi auto di lusso dove gente facoltosa scendeva con nonchalance, lasciando chiavi e auto agli addetti dell’albergo, per andarle a parcheggiare.
Preso l’autobus, abbiamo fatto una piccola tappa per prendere quello diretto al porto e finalmente siamo tornati sulla nostra nave. Eravamo stanchi ma soddisfatti e ci attendeva un’altra faticosa ma entusiasmante giornata, stavolta a Dubai.

moschea

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Abu Dhabi mall

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Manarat al Saadiyat

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heritage village

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Marina mall

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Etihad towers

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Emiratese palace

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Dubai.
Finalmente siamo a Dubai. La mattina, come al solito ci svegliamo presto, andiamo a fare una ricca colazione al buffet e poi si parte per la giornata più importante della crociera.
Prima di scendere andiamo sul ponte esterno a dare una sbirciatina. Il sole è alto, il cielo è terzo: Dubai arriviamo!
Anche qui Big bus; scegliamo la linea blu, che porta alle spiagge e alle zone più periferiche. Da casa ci eravamo già prefissati dove scendere: Per primo al souk Madinat jumeirah, una ricostruzione della Dubai vecchia, molto caratteristica, consigliata da altri crocieristi, poi all’Atlantis su Palm Island, per vedere il famoso hotel, quindi al Mall of the Emirates, il centro commerciale con la pista da sci ed infine al Dubai Mall, per salire al 124 piano del Burj Khalifa, vedere l’acquario e le fontane danzanti.
Dunque siamo scesi alla nostra prima fermata: Souk madinat jumeirah. Però se posso dare un consiglio è meglio scendere anche alla fermata prima, la spiaggia dalla quale si ha la vista della Vela. Dal souk abbiamo dovuto fare un bel pezzo a piedi per tornare indietro e fotografare da fuori il famoso hotel: inconvenienti del fai da te! Pazienza!
Dunque siamo tornati verso il souk e lo abbiamo visitato. Il posto è davvero incantevole come avevo letto in alcuni post. Ci sono molti negozi e banchetti con souvenir vari, soprattutto situati nelle zone interne. Queste ricordano, nella loro struttura, i vecchi souk arabi anche se il complesso, a differenza dei souk caotici e disordinati, risulta accogliente e ben tenuto.
Ciò che colpisce maggiormente è la parte esterna. Tutto il complesso infatti è costruito intorno a dei canali, che ricordano indubbiamente il creek, il lungo canale che divide il cuore della città vecchia.
C’è anche la possibilità di fare un giro su delle barchette di legno, ricostruzioni dei famosi abra. Noi avremmo voluto farlo ma abbiamo rinunciato quando ci è stato detto che il primo giro sarebbe iniziato alle 11,00. Ancora mancava molto tempo e noi avevamo tante cose da vedere. Dunque abbiamo fatto una passeggiata nel souk, scattate foto varie e poi siamo tornati alla fermata del bus, prossima tappa Palm Island.
Ero davvero curiosa di vedere da vicino quest’isola, completamente costruita dall’uomo. In realtà me la immaginavo diversa… mentre l’attraversavamo ci guardavamo intorno e davvero non si aveva la percezione di trovarsi su di una piccola isola artificiale. Innanzi tutto parlare di piccola è inappropriato. Nella parte centrale ci sono grossi palazzoni e interi quartieri da attraversare, prima di arrivare all’hotel che si trova sul frangiflutti e che è raggiungibile percorrendo un tunnel sotto l’acqua che collega la palma al frangiflutti appunto. Io immaginavo tante casette basse e quelle ci sono ma sono collocate nelle estremità, diciamo sui rami. Era possibile scorgerle aguzzando lo sguardo verso destra e verso sinistra, dove si diramavano le varie stradine delle fronde. Verso di là si intravedevano delle villette adagiate in riva al mare molto carine: non oso immaginarne il costo!
Arrivati davanti all’Atlantis, siamo andati a fare un giro nel centro commerciale che avevamo davanti, abbiamo visto l’acquario da fuori però abbiamo deciso di tornare indietro perché il tempo stringeva: avevamo l’ingresso, prenotato su internet, all’ascensore per il Burj Khalifa alle 14,30.
Dunque siamo ripartiti per il Mall of Emirates. Questo è il centro commerciale dove è stata costruita la famosissima pista di sci.
Abbiamo camminato a lungo e finalmente ce la siamo trovata davanti. Davvero incredibile! Dalla grossa vetrata era possibile ammirare quella perfetta ricostruzione di un ambiente montano. Non solo la pista da sci ma anche dei percorsi tortuosi e in pendenza da effettuarsi con i bob, finti pupazzi di neve, alberi innevati, costruzioni in legno, la seggiovia…
davvero incredibile dove può arrivare la fantasia di alcuni progettisti! Diciamo che Dubai è veramente il luogo dove la realtà riesce a superare l’immaginazione!
Anche qui siamo stati circa un’oretta e poi siamo ripartiti per il Dubai Mall.
Giunti al centro commerciale siamo andati subito a cercare l’ingresso per il grattacielo.
Siamo arrivati lì davanti 15 minuti prima circa. Con i fogli della prenotazione su internet alla mano, abbiamo stampato i biglietti con il macchinario predisposto e atteso il nostro orario. Quindi ci siamo messi in fila per salire al 124 piano del Burj Khalifa!
Dopo diverse tappe, finalmente abbiamo preso l’ascensore che in un batter d’occhio ci ha fatto salire di 124 piani. Era incredibile vedere sul video i numeri dei piani che scorrevano velocemente! Giunti a destinazione, siamo usciti sulla grossa terrazza vetrata e ci siamo goduti quel panorama fantastico! Mio marito ha sistemato telecamere, iphone e macchinetta per immortalare quella visione unica. Da una parte gli altissimi grattacieli che visti da lì sembravano piccini. Dall’altra il deserto a dismisura e da un’altra ancora il mare e le isolette artificiali de il mondo..
Guardando in basso, le strade, le automobili ed i palazzi sembravano delle miniature, pareva di osservare un plastico!
Siamo rimasti a goderci il panorama per un bel po’, poi una volta discesi siamo andati a rifocillarci in un fast food. Che fame ragazzi, erano circa le 16,00!
Dopo quella breve pausa, siamo tornati indietro verso l’immenso acquario del centro commerciale. Abbiamo acquistato i biglietti e siamo entrati.
Davvero molto molto carino! Abbiamo avuto l’opportunità di passare sotto ad un tunnel vetrato e veder sopra le nostre teste grossi pescioni di ogni specie nuotare sinuosamente! Quindi siamo saliti al secondo piano dove altri acquari più piccoli accoglievano lontre, nutrie, pinguini, alligatori, serpenti e pesci di specie diversa. Visitato anche questo abbiamo guardato l’orologio e già si erano fatte quasi le 18,00!
Abbiamo fatto l’ultimo sforzo, e devo ammettere che io ero veramente allo stremo delle forze, e siamo tornati verso l’ingresso del grattacielo, dove avevamo visto una terrazza che dava sulle famose fontane danzanti.
Siamo arrivati e abbiamo preso posto sulla balconata. Pochi minuti dopo lo spettacolo meraviglioso ha avuto inizio. Schizzi d’acqua hanno cominciato a muoversi sinuosamente al ritmo di una melodia araba. Giochi di luci, di acqua, davvero una visione spettacolare, da non perdere! Terminato lo spettacolo siamo tornati verso l’ingresso del centro commerciale, per riprendere il bus. Si era fatto tardi, eravamo stremati e l’ultimo bus era per le 18,50.
Dunque siamo tornati finalmente, dopo un lunghissimo percorso, o almeno io l’ho percepito così, in nave.
Che dire la visita di Dubai è stata davvero entusiasmante ed è valsa la stanchezza provata!
Siamo andati a cena e a letto presto. Ancora non era finita, purtroppo la giornata più lunga della crociera ci aspettava: quella del rientro!
La mattina dopo abbiamo fatto le valigie e siamo usciti per fare un giro nel centro storico di Dubai. Sono contenta di aver relegato quella visita nelle poche ore disponibili nell’ultimo giorno perché le cose più interessanti della città, almeno a mio avviso, sono le strutture ultramoderne visitate il giorno prima.
Il centro di Dubai ci ha spiazzato. Non immaginavo di vedere tanta povertà e degrado in quella città! Il souk davvero caotico, più che in altri posti. I venditori veramente molto insistenti.
Abbiamo fotografato il creek, dopo aver fatto una bella passeggiata per raggiungerlo. In questo giorno avevamo deciso di muoverci con il taxi ma il tassista ci ha lasciato in una via e con gesti e parole incomprensibili ci ha indicato dove andare. Abbiamo dovuto chiedere più volte indicazione e camminare parecchio prima di trovare il grosso canale!
L’altra delusione è stata scoprire che praticamente il venerdì mattina è tutto chiuso per la preghiera. Abbiamo raggiunto il museo di Dubai ma anch’esso era purtroppo chiuso. Dunque dopo qualche altro giretto siamo tornati in nave per pranzare e poi avere la possibilità di riposarci un po’ prima di dover lasciare la cabina alle 15,00. Il resto è stato davvero poco interessante e ve lo risparmio! Soltanto un mucchio di lunghe attese, prima di poter rimettere piede finalmente sul suolo italiano il giorno dopo alle 7,00 locali!
Che dire, nel complesso un’esperienza più che positiva. Non si può andare a Dubai e non rimanerne affascinati. Indubbiamente degli inconvenienti sono inevitabili, ma sicuramente lo stupore di vedere quei posti così diversi e suggestivi vale la pena anche qualche disagio!
Scusate se mi sono un po’ allungata ma con questa città era inevitabile!
Dunque alla prossima crociera…

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Grazie per questo bel contributo. Io ero a bordo di Fortuna nella settimana prima della tua.

Concordo in tante cose da te scritte (sulla ristorazione a bordo ad esempio, la migliore che abbia trovato in una crociera Costa), ma soprattutto sul fatto che sia stato un viaggio si stancante, si con un viaggio di ritorno a tratti allucinante, ma...in tutta onestà...ne valeva la pena...
A Dubai, rispetto a te, ho deciso di vedere la parte vecchia della città (con il museo) ed i vari souk vicino al creek la mattina...per poi stare fino a tarda notte in giro nella zona del Burj khalifa (con 4 spettacoli delle fontane visti consecutivamente...entusiasmante..) ed in altre zone...spostandomi con la metropolitana sopraelevata.......
Si, Dubai, forse piu' "vera" di Abu Dhabi, ha anche povertà e contraddizioni...
Incredibile vedere enormi barconi in legno, degradati come lo erano i poveri individui imbarcati, all'ancora sul creek, che provenivano dall'India carichi di merci....
come avessero fatto ad arrivare a Dubai in quelle condizioni...è un mistero...
Ma ci sarebbe tanto da dire....
Di grande contenuto e ricca di "misticismo" la visita alla grande moschea ad Abu Dhabi....sono stato fortunato...ci sono arrivato all'imbrunire...ed il gioco di luci sui marmi bianchi e quell'atmosfera da "mille e una notte" mi è rimasta dentro....

Un saluto e grazie
 
Stato
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