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Da New York ad Halifax la nostra avventura in America dal 29 agosto al 7 settembre per la prima volta su una nave Royal Caribbean.

Stato
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Nancy71

Well-known member
Salve a tutti, siamo appena tornati dalla nostra vacanza in America e non vedo l'ora di raccontarvi quest' avventura. Avrei voluto fare una diretta, ma linea della Wind stavolta mi ha delusa, e mi reso abbastanza difficile comunicare via internet soprattutto in Canada. Ad oggi modo l' itinerario, scelto per quest' anno, ci ha portato in Canada e New England con partenza da New York e tappe a Boston Portland Saint John ed Halifax con la liberty of the seas. Inizialmente avevamo prenotato con la MSC meraviglia, ma la compagnia annullò la crociera sostituendola con un viaggio alle Bahamas, che, però, a noi non interessava, così decidemmo di recedere dal contratto e chiedere il rimborso dell'acconto. La delusione era grande, soprattutto per i ragazzi, così cerca cerca alla fine abbiamo trovato questo itinerario della Royal, che partiva più o meno negli stessi giorni, e così ci siamo lanciati in questa nuova avventura. Il nostro viaggio è iniziato con un pre crociera di quasi tre giorni a New York, per avere almeno un assaggio della grande mela. Abbiamo optato per un volo da Roma con la Aer Lingus con scalo di circa 1 ora e mezza a Dublino trovato a dicembre ad un prezzo eccezionale. La compagnia si è rivelata ottima sia per la qualità del servizio a bordo, che per la possibilità di fare il controllo immigrazione negli USA a Dublino (nel tempo di attesa della coincidenza per New York), che ci permesso , una volta giunti a New York, di ritirare la valigia e uscire subito dall' aeroporto senza ulteriori controlli con un grande risparmio di tempo. Per il soggiorno abbiamo prenotato un albergo di nuova costruzione a Brooklyn (non so se si può dire il nome), dove ci siamo trovati sorprendente bene sia per il servizio che per la vicinanza a due fermate della metro, che ci hanno consentito di arrivare a Manhattan in 15/20 minuti massimo di metro. Cosa importante a New York aveva la colazione inclusa, che ci ha fatto risparmiare tempo e soldi perché negli Usa i prezzi sono davvero proibitivi. To be continued.....
 
Il nostro viaggio inizia con l'arrivo all' aeroporto JFK alle 14.25 ora locale. Come ho detto sopra, avendo già fatto il controllo immigrazione a Dublino, recuperiamo le valigie e ci dirigiamo all' albergo. Per raggiungere l'hotel abbiamo deciso di utilizzare i mezzi pubblici, in modo da cominciare a prendere confidenza soprattutto con la metro, che ci avrebbe accompagnato a spasso per città nei giorni successivi. Il tragitto è stato molto semplice air train green fino ad Howard beach, metro A fino a Jay st - metro tech , metro R fino alla stazione 25 st., 5 minuti a piedi fino all' hotel. Qui una volta sbrigate le formalità abbiamo lasciato le valigie in camera e come da programma siamo usciti subito diretti al ponte di Brooklyn. Dalla stazione 25 st abbiamo preso la metro R fino alla fermata City Hall, che si trova a poche decine di matre dall' ingresso pedonale del ponte. Noi lo abbiamo percorso quasi tutto prima di tornare indietro, e dopo una passeggiata in zona con la stessa metro R siamo tornati in albergo, non prima di aver acquistato qualcosa per cena. Subito dopo a nanna perché la stanchezza del viaggio era tanta. Vi lascio qualche foto del ponte di Brooklyn.IMG_20240826_174350.jpgIMG_20240826_174403.jpgIMG_20240826_175216.jpg
 
27 Agosto, il nostro secondo giorno a New York sarà dedicato alla visita di Times Square e central Park. Dalla stazione 25 st prendiamo la metro R per scendere alla fermata 42 st Time Square . Da qui andiamo alla scoperta del cuore della grande mela. Descrivere Time Square a parole è più difficile di quanto credessi, è tutto un susseguirsi di grattacieli, uno sfavillio di insegne luminose e pannelli pubblicitari, che ti lasciano a bocca aperta. Non credevo che sarebbe successo anche a me, che sono un' amante della storia e dell' arte e invece sono rimasta colpita dalle mille luci di questo luogo simbolo di New York. Dopo Time Square, non poteva mancare una puntata alla 5 strada con suoi magnifici negozi e alla chiesa di St. Patrick. Nel primo pomeriggio, dopo aver mangiato in un fast food fortemente voluto da mia figlia, abbiamo raggiunto a piedi central . Qui , dopo un meritato riposo all'ombra dei suoi grandi alberi, abbiamo passeggiato lungo i suoi viali fino al tardo pomeriggio. Stanchi morti, una cena veloce e a nanna domani ci aspetta Wall street. IMG_20240827_100747.webpIMG_20240827_100817.webpIMG_20240827_100754.webp
 
28.08.2024 Eccoci al terzo giorno a New York oggi il programma inizia con la visita al più famoso monumento di New York ovvero la Statua della Libertà. Anche se inizialmente avevamo pensato di prenotare il battello per Ellis Island, successivamente, poiché tale scelta ci avrebbe portato via almeno mezza giornata se non di più, abbiamo deciso di optare per lo Staten Island ferry. Si tratta di un traghetto che in circa 30 minuti collega Manhattan con Staten, pensato per i pendolari è gratuito e fa continuamente la spola tra i due quartieri cittadini con corse che partono ogni 30 minuti in ciascuna direzione. Sempre con la solita metro R presa alla 25 st. Raggiungiamo la fermata di Whitehall - south ferry, che si trova a pochi passi dal punto di imbarco del traghetto e in dieci minuti siamo a bordo. La corsa in direzione Staten Island dura circa trenta minuti, una volta arrivati per tornare indietro bisogna scendere e prendere la corsa in direzione opposta. Noi, però, prima di ripartire decidiamo di fare un giro al famoso outlet di Staten Island . Qui i miei figli non si lasciano sfuggire l'occasione di qualche acquisto a prezzi davvero convenienti ( abbiamo pagato jeans Lewis marcati più di 100 dollari appena 6 dollari nello store della Lewis, mia figlia avrebbe voluto portarsi a casa metà dei negozi). Tornati da Staten Island ci siamo diretti al quartiere finanziario che è vicinissimo a Whitehall. Qui abbiamo osservato con il naso all' interno su gli spettacolari grattacieli che caratterizzano Wall street. Abbiamo visitato la bella Trinity Church, che nonostante le alte guglie, al confronto dei grattacieli che la circondano sembra la chiesa dei puffi. Dopo l'immancabile foto alla bambina di bronzo e al famoso toro di Wall street ci siamo diretti al Word trade center, dove abbiamo reso omaggio alle vittime dell' 11 settembre visitando il monumento del memoriale . A questo punto essendo ormai stanchi morti siamo rientrati in albergo, anche perché domani ci imbarchiamo e bisogna risistemare i bagagli. Così , mentre i ragazzi restano in albergo, io e mio marito usciamo per comprare la cena e, avendo adocchiato una lavanderia a gettoni proprio vicino all' albergo decido di farvi tappa in modo da salire a bordo con tutti gli abiti puliti. Dopo cena subito a letto domani ci aspetta il viaggio fino al cape liberty Cruise Port , non prima però di aver compilato il questionario sulla salute sull'app della royal, che è necessario per completare il check in on line.
 
20.08.2024 Eccoci al giorno dell' imbarco. Ci alziamo con calma e dopo una tranquilla colazione in albergo, ci dirigiamo armi e bagagli alla stazione 25 st dovre prendiamo la metro R fino a courtland street. Pochi passi e raggiungiamo l'Oculus la spettacolare stazione dei treni e della metro del Word trade center, da qui prenderemo il Path, il comodo Treno che collega New York con il new jersey, per scendere ad Exchange place. Da qui prenotiamo una corsa con lift fin sotto la nave. Consegnati i bagagli agli addetti, ci hanno fatto entrare in un grande capannone che era stato allestito per il check-in. Mentre aspettavo il nostro tramite l' app ho visto il video dell' esercitazione di sicurezza, secondo le indicazioni inviate dalla compagnia. Le operazioni di imbarco sono state molto veloci e in meno di un quarto d'ora eravamo a bordo. Qui ci siamo recati al punto di raccolta indicato sui nostri seapass per completare la procedura dell' esercitazione di sicurezza. Subito dopo poiché le cabine sarebbero state pronte alle 14.00 e ormai erano le 12.30 abbiamo optato per pranzo al buffet windjammer ponte 11. La nave che condurrà in questo viaggio è la liberty of the seas, classe Freedom, varata nell' ormai lontano 2007, che a noi è piaciuta molto. Pur avendo un' impostazione tradizionale, con molti locali e spazi comuni dove poter sorseggiare una bevanda guardando l'oceano o dedicarsi ad una buona lettura piuttosto che partecipare ai tanti giochi o tornei di carte che venivano organizzati giornalmente, la liberty è dotata di una serie di attrazioni in grado di soddisfare il desiderio di divertimento dei più giovani. In particolare i miei figli hanno apprezzato gli scivoli del perfec storm e quello con i gommoncini, la pista di pattinaggio e la parete di arrampicata. Vi lascio qualche foto della nave.IMG_20240906_065416_copy_765x1020.webpIMG_20240906_065431_copy_765x1020.webpIMG_20240906_065444_copy_1020x765.webpIMG_20240906_065449_copy_765x1020.webpIMG_20240906_065505_copy_765x1020.webpIMG_20240906_065526_copy_1020x765.webpIMG_20240830_073707_copy_765x1020.webpIMG_20240830_073739_copy_765x1020.webpIMG_20240830_073812_copy_1020x765.webpIMG_20240830_073838_copy_765x1020.webp
 
Finalmente un po' di tempo da dedicare al diario. Una volta saliti a bordo, dopo aver pranzato e gironzolato per la nave, ci recati nella nostra cabina per sistemare i bagagli e prepararci per la serata. In fase di prenotazione abbiamo scelto il secondo turno per la cena alle 19.45 ( il primo alle 17.45 per noi è davvero improponibile) così verso le 19.30 siamo al ponte 4 dove era il ristorante MDR assegnato alla nostra cabina. La sala ristorante era dislocata su 2 piani ed era molto classica con i suoi grandi lampadari di cristallo i tavoli rotondi apparecchiati di tutto punto con il tovagliato bianco che da sempre un tocco di eleganza. Il servizio al tavolo è stato sempre puntuale e veloce garantito da un cameriere e un aiuto cameriere, che sono stati estremamente attenti e solerti per tutta la crociera. Il cameriere ci ha anche raccontato di aver lavorato in passato per la MSC e di essere stato anche in Italia. Le pietanze sono state sempre ottime e ben presentate. Approfitto del momento per fare una piccola digressione sulla ristorazione offerta dalla Royal. I menù del ristorante hanno un tema diverso per ogni sera, che si ispira alle cucine più famose, lo stesso tema viene rispettato anche dal buffet, che, però, offre pietanze diverse dal ristorante sia a pranzo che a cena. Durante la nostra crociera abbiamo avuto il menù di benvenuto con cucina americana, menù francese, italiano, asiatico, caraibico, indiano(perché c'erano molti indiani a bordo), spagnolo, mediterraneo (con piatti greci marocchini turchi e di altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo, menù Royal. Devo dire che la qualità della cucina mi ha sorpreso in positivo sia per la qualità delle materie prime che per la fattura. Tralasciando la pasta, che non si poteva guardare (ma questo lo sapevamo), il resto è stato tutto buono, la carne in particolare era eccezionale sia al buffet che al ristorante( e non era il solito pollo, ma bistecche e filetto di vitello che davvero si scioglieva in bocca soprattutto quello del buffet era buonissimo). A differenza di MSC il buffet ha offerto sempre pietanze diverse non solo ogni giorno, ma anche a pranzo e cena. Le bevande offerte al buffet, nella pizzeria, e al caffè promenade ( quindi disponili tutto il giorno) comprendevano acqua con ghiaccio e senza, limonata con ghiaccio e senza ( fatta con succo di limone e molto rinfrescante soprattutto al ritorno dalle escursioni) , tè freddo o con ghiaccio, al ristorante l' acqua veniva servita al bicchiere dai camerieri che li riempivano costantemente (anche questa con o senza ghiaccio, gli americani amano il ghiaccio). Un' ultima cosa, lo scorso anno si è parlato del fatto che la MSC facesse pagare il bis della portata principale nelle crociere in America, beh qui non è così, si poteva ordinare tutto il menù e fare il bis di tutto senza pagare nulla, l' unico bis a pagamento era l' aragosta nel menù Royal. dimenticavo la colazione , che noi abbiamo fatto sempre al buffet perché al mattino adoro mangiare davanti al mare , offre un menù internazionale/ americano con brioches di vario tipo, waffle pancake muffin french toast , yogurt, cereali ( di tutti i tipi perfino quelli colorati per i bambini) , latte bianco , senza lattosio e al cioccolato (nei brick da 200ml che si vedono nei telefilm), e poi salmone affumicato, tartine salate con crema di avocado, salumi , formaggi, bagel salati con salmone cream fresh , salsicce, hamburger, pasta di salsiccia ( non so come si possa mangiarla di mattina) omelette, uova in tutte forme, frutta e Dolci, nel nostro caso poiché vi erano molti Ospiti di origine indiana c'era anche un angolo con piatti indiani. Vi lasciò qualche foto della sala da pranzo.
 
Finalmente ho un po' di tempo per scrivere. Allora eravamo rimasti al giorno d'imbarco. Dopo la ceoal ristorante siamo andati a teatro dove abbiamo assistito ad uno spettacolo musicale con 6 artisti davvero molto bravi accompagnati da uno dei complessi della nave. Il primo giorno a bordo è stato di navigazione, ed io ne ho approfittato per riposare un po' e terminare di sistemare le ultime cose in camera. Al mattino, poiché era una bella giornata di sole mio marito e i ragazzi sono andati agli scivoli, mentre io ho preferito girovagare per la nave. Durante il pomeriggio prima di cena abbiamo assistito allo spettacolo sul ghiaccio. Prima di proseguire vi lascio qualche immagine della giornata.

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Buongiorno, mi scuso per l' assenza, ma ho preso un virus influenzale, che mi ha messo al tappeto per tutta la settimana e ancora la tosse non vuole andarsene. Tornando al mio diario, il terzo giorno siamo arrivati a Boston, qui abbiamo deciso di percorrere il famoso Freedom Trail , un percorso che si snoda attraverso il centro della città segnalato dalla presenza lungo il percorso di mattoncini rossi, che indicano la strada da seguire. Si tratta di un giro interessante e molto semplice da seguire soprattutto per chi è alla sua prima volta a Boston. Come d'abitudine siamo scesi appena possibile dalla nave e dopo un breve percorso a piedi siamo giunti alla fermata degli autobus su drydock avenue, dove siamo saliti sul bus sl2 , che ci ha portati in centro in circa 15 minuti. Scesi alla fermata south station seguendo le indicazioni di Google Maps in pochi minuti siamo giunti al Common Park. Qui si trova il centro informazioni turistiche dal quale parte il percorso dei mattoncini rossi. Abbiamo passeggiato lungo il percorso per circa 3/4 ore compresa una lunga sosta al Quincy market, il mercato più antico di Boston per pranzare, e perderci un po' tra le tante bancarelle e negozietti che caratterizzano la zona del marcato. Quindi abbiamo attraversato la Little Italy locale per poi imbatterci nel mercato settimanale, dove abbiamo acquistato mirtilli ed uva per uno spuntino rinfrescante sulla strada del ritorno. Boston a differenza di New York è una città molto British e quindi piuttosto sobria, a tratti quasi austera, ma che nella zona del Quincy market si mostra in tutta la sua vitalità, con tante famiglie e giovani che scelgono di trascorrere qui il sabato mattina. Il Quincy market è costruito da vari corpi di fabbrica, che attualmente sono in parte destinati a zona commerciale, mentre per il resto sono adibiti a deposito. Il fabbricato est è una sorta di mercato coperto, dove al piano terreno si trovano tutte attività commerciali dedite alla ristorazione, dalle gelaterie ai chioschi di aragosta passando per le pizzerie i fast food , le pasticcerie e chi più ne più ne metta. Il piano superiore, invece, è attrezzato con tavoli panche e sedie dove ci può accomodare per consumare il cibo acquistato di sotto o anche portato da casa. Ai lati del mercato lungo la strada ci sono molte bancarelle o meglio chioschi autorizzati, che vendono un po' di tutto per i turisti. La zona è inoltre ricca di negozi di tanti tipi, dall' abbigliamento, alle ceramiche, agli articoli sportivi, dove si potevano trovare oggetti particolari a prezzi discreti, considerato che Boston è davvero cara. Vi allego qualche foto della giornata.IMG_20240831_131322_copy_765x1020.webpIMG_20240831_123628_copy_616x820.webpIMG_20240831_123613_copy_765x1020.webpIMG_20240831_122523_copy_765x1020.webpIMG_20240831_131339_copy_765x1020.webp
 
La seconda tappa del nostro viaggio è Portland nel Maine. Oggi purtroppo mio figlio si è svegliato con un forte raffreddore (sicuramente grazie al vento preso sugli scivoli) così abbiamo optato per una semplice passeggiata in città. Portland è una località di villeggiatura molto frequentata in estate (infatti molti Ospiti della nave ci erano già stati), che tuttavia non ci ha colpito molto. Ci è parsa una cittadina tranquilla (forse complice lo scalo di domenica) , a tratti un po' sonnacchiosa, con strade pulite, viali alberati, e le abitazioni in stile un po' British un po' nordico. La passeggiata nel complesso è stata piacevole, io avrei continuato la visita ancora un po', ma visto il venticello fresco che soffiava abbiamo preferito rientrare in nave per evitare che il raffreddore diventasse febbre. Abbiamo pranzato al buffet e per il resto della giornata ci siamo goduti la nave.

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Eccomi qui per continuare il nostro viaggio, la prossima tappa è Saint John dove la nave farà un over night. Il primo giorno siamo arrivati verso le 10.00 del mattino e siamo scesi verso le 10.30 con l' intenzione di vedere le reversing falls, che tradotto alla lettera vuol dire cascate rovesciate. In effetti si tratta di un fenomeno naturale unico, che si verifica qui in concomitanza con l' alta marea. Saint John e la baia di fundy , infatti, sono famosi proprio perché qui si verificano le maree più alte del mondo e ciò permette di ammirare una serie di fenomeni naturali particolarmente rari. Confesso che organizzare questa sosta non è stato facile soprattutto perché le previsioni meteo non erano buone. Così dopo aver stilato alcuni itinerari di massima abbiamo deciso che ci saremmo regolati al momento. Il primo giorno siamo stati fortunati perché, benché le temperature con 20 gradi di massima per noi fossero autunnali, il cielo era illuminato da un bel sole, che complice la camminata fino alle cascate ci ha permesso di fare una bella escursione. Scesi dalla nave ci siamo incamminati sul lungo mare percorrendo un viale pedonale che costeggiando il fiume ci ha portati fino alle cascate. La passeggiata è piacevole anche se un po' lunga , noi abbiamo impiegato circa tre ore andata e ritorno. In ogni caso c'è il bus numero 1 che porta alle cascate dal porto . Il fenomeno delle reversing falls si può ammirare per circa due ore dal momento in cui la marea tocca il punto più alto. In pratica accade che a causa dell' alta marea l' acqua del mare risale la corrente del fiume, per cui anziché vedere il fiume scorrere verso il mare è il mare che invade il letto del fiume con l'acqua che scorre in senso opposto.


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