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Declino GNV, ma c'è ancora speranza, dipende solo da loro.

Sinon

Member
Salve,

mi scuso per la mia ineesperienza nell'utilizzo del forum. Spero di aver inserito la mia discussione in una sezione adeguata.
Ho sentito parlare più volte del declino delle GNV, sono un viaggiatore accanito ed ho esperienza nel settore delle tecnologie dei trasporti, desidero dire la mia.

Ho viaggiato con GNV e con quasi tutte le Compagnie di Navigazione (traghetti) nazionali, anche con le minori. Ho anche viaggiato con compagnie di navigazione estere e sono stato in crociera.
Praticamente prendo la nave 3/4 volte l’anno. Cerco sempre di accontentarmi ed essere comprensivo, anche verso chi offre i servizi, ma ho inevitabilmente notato il sensibile ed ingiustificabile degrado di GNV. Inevitabile dire che questo è un vero peccato, perché parliamo di una compagnia che era riuscita ad offrire una interessante alternativa alla monotona filosofia di “traghetto=problemi”, fornendo ai propri passeggeri elevati standard qualità. In termini di cortesia, pulizia, qualità, efficienza. I prezzi erano spesso più alti rispetto a quelli di altre compagnie, ricordo dovetti pagare quasi il doppio rispetto alla Tirrenia, ma a mio avviso era una politica che non faceva una piega: paghi il doppio, ricevi il doppio, ed io ho scelto tranquillamente di pagare quasi il doppio. Oggi si è perso anche il diritto di scegliere il meglio, perché anche la compagnia “Top” offre servizi in declino, dunque tanto vale forse scegliere una compagni minore.
Certo ancora oggi ci si chiede perché ogni cosa che galleggi debba inevitabilmente divenire sinonimo di maleducazione e sporcizia. Sembra quasi contrattuale, ma non deve ovviamente essere così. Se vai in un grande albergo i garagisti ed i camerieri generalmente non sono scortesi, e la moquette non puzza di urina. Sarebbe uno scandalo nazionale. Sulle navi dovrebbe essere uno scandalo alla pari.
Ma questa non può che essere colpa dei vertici e dei responsabili. Di fatto se lasci il personale libero di fare quello che vuole, ovvio che preferisce essere poco cortese o andare a fumare una sigaretta sul ponte piuttosto che pulire la moquette. Mi rendo perfettamente conto che fra i maleducati c’è una moltitudine di persone che svolge il proprio lavoro con serietà e cortesia, alla quale rendo merito e ringrazio, ma questo non deve mai giustificare la presenza di coloro che rovinano il valore della fatica dei colleghi ed il nome dell’azienda. E’, come detto, a mio avviso la responsabilità sta sempre nelle mani dei responsabili (non è difficile, lo dice la risonanza del termine stesso).
Sembra quasi un dilemma storico, ma penso sia solo banale mancanza di volontà a far funzionare le cose e a svolgere bene il proprio lavoro. Non è una impresa, bastano poche cose, semplici. Se un passeggero trova residui di sporcizia nel proprio water o peli sul lenzuolo, si alza, esce dalla cabina, va alla reception e fa presente il problema. A quel punto UN UFFICIALE ADDETTO (e non la prima figura che capita) SI ALZA (e non resta comodamente seduto a dire “si..si, ha ragione”) si RECA IN CABINA, prende visione dello stato igienico della stessa e, se c’è corrispondenza con quanto reclamato, non si limita a disporre la pulizia ed il cambio immediato (perché così tutto rimarrà invariato e si potrà procedere all’infinito) ma consulta il registro delle assegnazioni, vede quale marinaio ha operato in quella cabina e gli attribuisce una nota di demerito UFFICIALE (non chiacchiere). Alla quinta nota di demerito il marinaio VA A CASA, ed al suo posto viene uno dei 2000 ragazzi che non vede l’ora di lavorare e di far bene il proprio lavoro. Punto, tutto è risolto. Non è un dilemma, è semplicissimo. Indiscussa fra l’altro l’opportunità che un ufficiale controlli in modo preventivo la qualità delle pulizie effettuate nelle cabine, visitandone un numero a saltare prima ancora che i passeggeri prendano posto. Stessa identica procedura per il personale che si comporta in modo scortese. Rigide note di demerito e controllo preventivo sulla condotta non possono che eradicare il problema. Inoltre abbatterei quel sempre più diffuso clima di improduttiva familiarità fra ufficiali e personale. Mi dispiace per coloro che ostentano una filosofia “democratica” come estensibile ad ogni settore, ma non deve essere così. Non lo è in esercito, non lo è in marina militare, non deve esserlo nemmeno in quella civile. Se sei il responsabile di bordo e ti dai del tu e scherzi con chi deve pulire i saloni, è normale che al momento di richiamarlo ne nascerà una discussione familiare di 5 ore, in cui emergerà polemica ed imbarazzo, senza arrivare ad un dunque. In una nave non si è in famiglia, si è in una complessa struttura che funziona solo se c’è disciplina e gerarchia. Chi lascia dei residui in bagno o fa a modo suo con un passeggero, deve ritrovarsi di fronte un ufficiale quasi sconosciuto con carta e penna in mano, non un complice con cui 10 minuti prima a fumato una sigaretta chiacchierando. Io comprendo benissimo le difficoltà del personale di bordo, le comprendo molto bene, e comprendo anche che molti passeggeri sono difficili, ma la soluzione non può essere far piangere le conseguenze anche ai bravi passeggeri. In una struttura ricettiva turistica gli operatori prendono lo stipendio per 2 sole ragioni: 1 svolgere la propria mansione (lavare, cucinare, servire ai tavoli, etc.) 2 per farlo in modo cortese. La cortesia non è un optional facoltativo, è proprio il succo del proprio lavoro. Se lavori e sei scortese e come se non lavori, perché sei pagato per essere cortese, te lo hanno detto quando sei entrato, lo sapevi e ti pendi i soldi per quello, allora fallo e basta, abbi pazienza. Ogni lavoro è difficile, questo è il tuo. Nessuno ti obbliga, è solo il tuo lavoro,. Difficile come tutti, ma è il tuo lavoro. Se vuoi fare la faccia brutta, essere scorbutico e non dare conto alla gente, puoi sempre fare altri 1000 lavori che non richiedono cortesia, nessuno ti trattiene. Inoltre si ricordi che lavorare male va a danno dei 1000 colleghi che, con fatica e pazienza, lavorano bene. E ci sono, e sono in tanti, e vanno ringraziati e forse loro, più che altri, soffrono del cattivo operato di chi gli sta accanto. Tutti lavoriamo, tutti sappiamo quanto sia difficile guadagnarsi 2 lire, ma non si può dire che possiamo di conseguenza stare con le mani in mano, e per un operatore nel settore del turismo, essere scortese, è come stare con le mani in mano.
Di questo, ovviamente, devono prenderne più che altro atto i responsabili. Si intensifichi la comunicazione volta a far comprendere al personale che non è li a caso o solo perché magari raccomandato, ma che è li soprattutto per essere cortese con il passeggero. Si svolgano corsi di aggiornamento e formazione e si inoltri al personale il messaggio che chi si permette di essere scostante e di saltare un cambio lenzuola, può anche andarsene a casa, come sopra esposto.
Sull’ aspetto igiene non da meno penso siano responsabili gli organi preposti al controllo.
Anche qui le cose potrebbero funzionare in modo semplicissimo.
In aggiunta a tutti gli altri controlli, basterebbero rimedi semplici ed efficaci. Due Ufficiali Sanitari salgono a bordo IN INCOGNITO (non dopo preavviso e consentendo di modificare ogni condotta bordo), dunque prendono posto in due cabine. Se riscontrano condizioni igieniche inadeguate, come bagno poco pulito, moquette sporca, lenzuola non cambiate, etc., non hanno nulla da fare che prendere carta e penna, scrivere, consegnare una copia all’Ufficiale Responsabile, salutare e sbarcare. Una bella sanzione pecuniaria di 50000,0 – 100000,0 euro può solo far “risvegliare” l’attenzione di GNV verso l’igiene. Peggio per problemi igienici più gravi, come quelli, per esempio, legati al cibo. Leggevo di una persona che si lamentava di aver ricevuto acqua sporca per il tè e di aver trovato un cameriere per giunta scortese. Nulla di più utile che quell’ acqua sporca l’avesse trovata un ufficiale sanitario a bordo IN INCOGNITO. Tanti bei sigilli al ristorante e la neve ferma al porto per un giorno per una ispezione completa. E’ così che funzionano le cose, altrimenti si rimane sempre fermi. Infatti queste mie parole sono rivolte anche direttamente all’amministrazione GNV ed alle autorità preposte per i controlli. Nessuno è escluso, tutti responsabili.
E non vuole essere un clima di troppe pretese, ma un clima che protegge un povero passeggero da cose assurde, ormai inconcepibili, come sporcizia (o anche solo pulizia inadeguata) e maleducazione. Siamo nel ventunesimo secolo, finiamola, per favore.
Dal mio canto, ovviamente, massimo rispetto al contempo, per gli aspetti positivi della compagnia e per il lavoro di chi è paziente e responsabile.
A tal proposito sono sempre propugnatore del principio della gratificazione. Se da un lato ci vuole grande disciplina e sanzioni severe dove necessario, dall’altro ci vuole gratificazione dove meritata. La compagnia ed il passeggero gratifichino il marinaio gentile e responsabile. Personalmente credo che premi sulla qualità del proprio operato possano motivare i dipendenti.
Dovrebbe essere aperto un canale di comunicazione su ampio spettro, e non solo di reclamo. Dovrebbe essere possibile, per esempio, poter segnalare un marinaio particolarmente professionale e gentile, in modo da mettere la compagnia in condizioni di premiarlo. Personalmente, dopo (e solo dopo) aver valutato la cortesia di un lavoratore e la qualità del suo operato, elargisco gratificanti mance. Lo ritengo un modo per apportare il mio contributo.
C’è poi la questione manutenzione. Molto si è parlato di questo importante aspetto. Questo ovviamente esula quasi del tutto ogni dipendente (salvo casi di inadempienza delle varie singole figure, sulle,quali comunque ritorno a dire che dovrebbero vigilare i responsabili) e riguarda principalmente la politica della compagnia.
Inutile sperare che un’ammiraglia sia sfavillante dopo 10 anni così come lo era il primo anno, senza muovere un dito per combattere gli effetti del tempo.
Inutile continuare a parlare solo di budget limitati, come fosse l’unica risposta. Bisogna definitivamente capire una cosa: o tieni una nave benissimo, ho come compagnia hai chiuso. Una nave nel 21 secolo deve essere un salotto, luccicante di nuovo e profumato di pulito. Punto.
Non puoi ne pensare che la manderai a breve alla revisione totale ne che la butterai. Nessuna delle due ragioni è sufficiente a giustificare la logica della mancata manutenzione parziale e costante.
Se un tappeto si scolla devi incollarlo l’indomani, e farlo bene, riportandolo alle condizioni del nuovo. Se si macchia devi smacchiarlo, bene, definitivamente. Se 1 metro quadro di moquette di strappa, devi sostituirlo, punto e basta. Se una maniglia di una porta è graffiata, mettila nuova. Se un lavandino è rotto, mettilo subito nuovo, non mostrarlo nemmeno ad un solo passeggero. Non ospitare nessuno in una cabina rotta.
Non puoi attendere di restaurare tutta la nave, quello vale solo per le cose grosse, veramente grosse, ma tutto il resto, va tenuto costantemente sotto controllo, mantenuto nuovo. Se pensi di poter “tirare avanti” un’altra stagione senza sostituire un tappeto o una maniglia, sbagli, perché ad ogni porto saliranno 2000 passeggeri, e mostrerai a 2000 persone per ogni viaggio quella maniglia, e farai 2000 figuracce a viaggio. Come compagnia, ti stai solo facendo del male. Prendi subito la maniglia e buttala, ti conviene. La nave deve essere un salotto che profuma di nuovo, in ogni istante della sua vita.
Se GNV era una compagnia superiore ad altre lo si doveva a degli sforzi aziendali, a scelte intelligenti, se non si ricomincia immediatamente così, si chiude e basta.
In ultimo non posso che rigirare il messaggio anche e soprattutto ad MSC, che da poco è pienamente entrata in GNV. Non posso che dire che tutti stanno aspettando fiduciosi di vedere cosa MSC sarà in grado di apportare in termini di qualità, cortesia, igiene e costante manutenzione a bordo, e non un ipotetico domani, ma adesso, già dalla stagione estiva 2012.

Grazie.

Un saluto a tutti.
 
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