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Explora I _ Giro di boa ... _ dal 7 al 26 Settembre 2023

Stato
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azoto63

Well-known member
Ed ecco la vera svolta!

Siamo alla crociera numero 41 e, complice il nostro 35° anniversario di nozze, vogliamo fare qualcosa di speciale.
Tutti sul forum parlano delle eccellenze dello YC MSC, ma noi vogliamo abbinare anche una meta fantastica ... quale migliore occasione per farne quattro in un colpo solo!
Explora I dall'Islanda a New York, toccando Groenlandia e Canada, alla scoperta di lati di questo pianeta assolutamente unici.

Un grande ringraziamento ad Anna, la mia agente di viaggio, che come sempre mi ha seguito in tutte le fasi della cruise.

Come al solito, tutti i giudizi che esprimeremo sono personali, dettati dalle nostre esperienze.
Sarà un diario scritto a quattro mani, la parte tecnica sarà scritta da me ed il racconto vero e proprio da mia moglie Sonia (in corsivo).
Cominciamo col dire che è stata una crociera 'beyond', oltre tutte le nostre aspettative!

La prenotazione avviene oltre un anno prima, così riesco a trovare gli aerei che voglio: all'andata quelli bianchi ed arancio ed al ritorno quelli diretti JFK-MXP delle 22,20.


PROLOGO:


Sbrigate le pratiche del check in ci accingiamo a fare una buona colazione a base di cappuccino e brioche che per noi non è una consuetudine (a casa preferisco mantenere un regime alimentare più sano e mi limito ad un budino di soia al cioccolato fondente e un paio di cucchiai di avena con cappuccio, mentre Sandro inizia la sua giornata con granola di cereali integrali e frutti di bosco e doppio caffè), ecco perché anche questo momento ci fa sentire praticamente già in vacanza.

Dopo la solita attesa davanti al gate, che di solito faccio passare piacevolmente trascorrendo questo tempo in libreria dell'aeroporto (quanto mi piace stare in libreria!), annunciano il nostro imbarco. Destinazione Reykjavik.

Allo scopo di rendere proprio speciale questo viaggio, abbiamo organizzato di partire con due giorni di anticipo rispetto all'imbarco in crociera, così avremo modo di tornare nella piccola ma molto carina capitale islandese ... quella benedetta nostalgia dei posti belli!

Percorro in fretta il piccolo corridoio dell'aereo cercando di evitare le solite gomitate che le persone alte danno, più o meno inconsapevolmente, a quelle piccole come me agitandosi nel porre il bagaglio a mano in alto, e, dopo aver mancato per un pelo di essere schiacciata contro i primi bagni, raggiungiamo finalmente i nostri posti. Mi siedo, mentre Sandro aggiusta la posizione dello zaino sopra di noi, respiro profondamente e chiudo gli occhi ...

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Quando li riapro stiamo frenando sulla pista di atterraggio scura di pioggia di Reykjavik.

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Dopo un'oretta di fila in piedi davanti alla pensilina del pullman che ci porterà al nostro Hotel ..... mi accorgo di avere un po' freddo, d'altronde siamo in Islanda, la mia Terra tra le terre.

L'altra volta ci ho lasciato il cuore. Questa terra mi ha travolto di emozioni. Di profumi di erba bagnata e acqua pura di cascate immense. Di agnellini al pascolo che succhiavano il latte dai seni pregni delle loro madri. Di cieli sconfinati tra vallate di cui non si scorge la fine. Di semplicità nell'essere uomo o animale, quella in cui dietro ad ogni vita, si può scorgere l'anima.

Dopo un'ora di viaggio arriviamo alla nostra fermata. Scendiamo dal pullman un po' goffi per la stanchezza, recuperiamo i bagagli (per me sempre troppo pesanti da trascinare), e imbocchiamo la via dell'hotel.
Un rapido e cordiale check in, e ci apprestiamo ad andare in camera per sciacquarci il viso, posare i bagagli, raddrizzare la schiena, coprirci bene, e tornare fuori tra le raffiche ghiacciate di vento e pioggia per cercare un locale ove poter pranzare ad un prezzo accettabile.
I paesi del nord hanno prezzi molto alti, c'è da stare molto attenti a non cadere nell' errore di pranzare con un piatto di fish&chips con bibita o acqua e trovarsi a pagare un conto degno di un cenone di Natale!


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Dopo aver camminato per una buona mezz'ora, durante la quale non perdiamo l'occasione di scattare qualche foto, decidiamo di entrare in un luogo pieno di piccoli ristorantini, pizzerie, bar in cui (lo sentiamo per istinto), troveremo di certo qualcosa da mettere sotto i denti.

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Infatti dopo aver fatto una veloce ma accurata perlustrazione dei prezzi sui menù, scegliamo di pranzare ...... e, a questo punto molto affamati, su suggerimento della gentile signorina, scegliamo di prendere il piatto del locale, che è un tagliere ricco di assaggi dei piatti tipici islandesi. Nell'attesa ci scambiamo un'occhiata soddisfatta!

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I colori e la composizione del tagliere non lasciano che sperare al meglio! Dio...è meraviglioso! Talmente curato e colorato da sembrare un quadro d'autore! Brindiamo con una birra ghiacciata, che ci sta sempre bene! Ci guardiamo ancora una volta e siamo molto soddisfatti di noi! È l'inizio del nostro viaggio speciale! Tra tre giorni sarà il nostro trentacinquesimo anniversario di nozze e siamo ancora qui, noi, dopo mille avventure, saldi come due rocce!

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Sta andando tutto bene! Siamo più che felici! Ce la vogliamo proprio godere! Il rintocco del nostro brindisi dà il via alla nostra ennesima sfida, ad un altro sogno, alla realizzazione di tanta aspettativa. La vita non è solo problemi, a volte è una meravigliosa favola a lieto fine.

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Riprendiamo la via del ritorno verso l'hotel. Adesso che abbiamo mangiato e bevuto la stanchezza, quella vera, si fa sentire. Decidiamo di riposarci un pochino. Giusto un paio d'ore. Poi usciremo di nuovo per una cenetta, forse a lume di candela. Sono le 16,30 di giovedì 7 settembre. Ci risvegliamo alle 6 del mattino dopo, pronti per una escursione da sogno …
 
Quell' escursione alla ‘Laguna glaciale di Jökulsárlón' .. era stata programmata da tempo. Da molti giorni Sandro teneva d'occhio il meteo attraverso la webcam installata proprio sopra la baia e fino all'ultimo aveva aspettato a prenotarla visto che la previsione per quel giorno aveva dato brutto, anzi pessimo! Ma proprio poco prima di partire, un ultimo sguardo alle previsioni meteo avevano dato bello e ci avevano convinti a prenotare.

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... Apro gli occhi e mi accorgo di aver dormito per molte ore. Giro lo sguardo verso Sandro, si sta svegliando anche lui. Sono le sei del mattino e siamo in hotel a Reykjavik, ci metto qualche secondo a realizzarlo. Tempo di coprirci bene (la temperatura è vicino allo zero e piove ma abbiamo anche abbigliamento tecnico), che siamo giù in reception.
Proviamo ad affacciarci sul marciapiede nella speranza di vedere arrivare il nostro pullman e siamo subito travolti da una raffica di vento ghiacciato e pioggia fresca in faccia.
Noi, sempre positivi, non ci facciamo scoraggiare anche se ci sarebbe da tornare sotto a quel piumone caldo. Non vedendo nessuno decidiamo di attendere all'interno, in reception, ma pare che si siano dimenticati di noi, visto che aspettiamo ormai da più di venti minuti ed iniziamo ad essere leggermente preoccupati.
Tempo di questo pensiero che vediamo spuntare dall'angolo della strada il nostro van. Sorridiamo tra noi nel vedere che è piccolo e nuovissimo, questo significa essere pochi e stare comodi. Salgo per prima e mi fiondo sui due sedili liberi proprio dietro l'autista. Abbiamo una stupenda visuale visto che i sedili sono molto alti rispetto alla nostra guida. Cavolo, ci aspetta una giornata straordinaria! … ci diciamo guardandoci sorridendo.
Dopo aver riempito il pullman di tutti coloro che, come noi, avevano prenotato il tour, ci accingiamo a percorrere molti chilometri nel corso dei quali potremo godere di uno stupendo panorama. Per essere rapidi non abbiamo fatto colazione.


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Contiamo di farla alla prima sosta e un po' di fame adesso si fa sentire, d'altronde ieri sera non abbiamo cenato. Dopo circa un'ora e mezza di viaggio, l'autista mette la freccia a destra, ci fermiamo in una sorta di autogrill. Credo di aver "marcato il territorio" in ogni sosta che io abbia fatto in giro per il mondo! Fare la pipì sempre per paura di non poterla fare, diviene un'esigenza che supera la fame di un digiuno di quasi ventiquattr'ore! La priorità per eccellenza! L'unica cosa al mondo per me indispensabile!
Dopo la sosta al bagno passiamo in rassegna rapida tutte le brioches che sono esposte al banco del bar e ovviamente la fame prevale sul nostro buon senso salutistico, vai per quelle più grandi e traboccanti di creme e due cappuccini bollenti e con molta schiuma, come piace a me.

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Riprendiamo il viaggio, ha smesso di piovere, la strada bagnata prosegue tra valli sconfinate in cui il verde dell'erba umida si alterna a macchie di terra scura come una riga grigio scuro perfetta disegnata col lapis fino alla nostra prima vera tappa, Skogafoss Waterfall.


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Scendo velocemente dal pullman e cammino tra sassi e poltiglia, non vedo l'ora di arrivare sotto alla cascata, è immensa, altissima, viva più che mai con quella forza sovrannaturale dell'acqua che sgorga dall' alto, gli spruzzi portati dal vento che inumidiscono ogni cosa come una benedizione, e il rumore che tutto sovrasta e che ti rende muto nell' ammirare tanta potente energia. Mi avvicino fino al limite, guardo in alto, la parete d'acqua che mi si para davanti mi fa paura per quanto impetuosa. Il rumore assordante copre tutto, mi sento piccola e sola di fronte a tanta immensità.

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... comprendo quanto siamo piccoli, anche quando ci sentiamo grandi, al cospetto della natura e del suo spettacolo che ogni volta mi ricorda il miracolo di questa vita.
 

Allegati

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Eccomi pronta a seguirvi!
Bellissimo inizio!
Cosa potrei chiedere di meglio da un nuovo diario??...avete fatto un itinerario meraviglioso e per di più a bordo di una nave (o un hotel sul mare, come dicono loro??!!) sulla quale salirò presto!
 
Eccomi pronta a seguirvi!
Bellissimo inizio!
Cosa potrei chiedere di meglio da un nuovo diario??...avete fatto un itinerario meraviglioso e per di più a bordo di una nave (o un hotel sul mare, come dicono loro??!!) sulla quale salirò presto!
Bravissima, e non te ne pentirai ... anzi ...
 
Intanto è uscito il sole! Guardo fuori dal finestrino e mi accorgo dell'arcobaleno che si vede in lontananza, sarà il primo di vari arcobaleni di questo nostro viaggio, tra pioggia e sole abbiamo avuto la fortuna di godere di cieli da favola!

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Dopo aver percorso altri chilometri, arriviamo alla nostra seconda tappa il canyon Fjaðrárgljúfur .... , una faglia che è un quadro di colori e che, per la sua grandezza, ti fa sentire come un moscerino sulla spaccatura di una grossa anguria!

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Il rumore dell'acqua verde (il fiume Fjaðrá) che ci scorre dentro, mi porta ancora a riflettere su quanto questo nostro pianeta sia vivo, esuberante, puro, soprattutto quando noi ne siamo tenuti alla larga. Un senso di grande rispetto mi viene da dentro, la consapevolezza di essere così fragile mi fa temere della nostra immodesta spavalderia. Tempo di qualche selfie avvolti nel tepore dei cappelli e della sciarpa per me immancabile, e si riparte verso la meta più ambita del tour, la laguna di Jökulsárlón.

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La laguna di Jökulsárlón è una famosa baia nel sud dell' Islanda, famosa per gli iceberg che la riempiono staccandosi dal ghiacciaio posto proprio a ridosso. Baia di acque rafferme, è, per tale motivo ricca di fauna e flora marina di cui si nutrono foche e cetacei che all'alba o al tramonto è piuttosto facile scorgere proprio sui pezzi di ghiaccio o nuotare nelle gelide acque.

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Abbiamo avuto fortuna, come sempre Sandro ci ha visto giusto con le previsioni meteorologiche, sole sole e ancora sole! Decidiamo per questo motivo di allargare la nostra esperienza prenotando una navigazione su mezzo anfibio intorno agli iceberg. Saliamo sulla barca con le ruote, molto eccitati. Ci danno un giubbotto salvagente e dopo averlo indossato ci danno alcune spiegazioni in lingua inglese di cosa andremo a fare. Poi, si parte.

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Non so se per il freddo o l'emozione io, un po', tremo. Mentre la barca scivola dolcemente in acqua ed io prego che resti a galla, scatto foto come non ci fosse un domani! E letteralmente lì, esattamente in quelle circostanze, sembra proprio non ci sia mai stato un "ieri" e non ci debba essere un "domani" nella vita, vista l'unicità di quell'esatto istante nel tempo.

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La nostra guida si fa portare un pezzo di iceberg dalle guardie del parco.
Sono quelle che seguono i mezzi anfibi sui gommoni neri (Zodiac), per qualsiasi emergenza in acqua.

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e lo fa vedere a tutti

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il ghiaccio disegna forme incredibili

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