Rodolfo
Super Moderatore
Una notizia importantissima, se confermata, per l'industria cantieristica italiana: acquisizione cantieristica negli States e possibile acquisizione del 51% di Lloyd Werft di Bremerhaven entro fine anno.
30 luglio 2008
L’INDISCREZIONE; FINCANTIERI ACQUISTA NEGLI STATES
In attesa della quotazione in Borsa, Fincantieri scende in campo da protagonista sullo scenario mondiale delle costruzioni e riparazioni navali con una triplice acquisizione sul mercato americano. Secondo indiscrezioni raccolte dal Secolo XIX, la società cantieristica a controllo pubblico guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Bono avrebbe raggiunto un accordo con il gruppo statunitense Manitowoc per l’acquisizione della sua divisione marine.
L’operazione – i cui dettagli dovrebbero essere resi noti nel giro di pochi giorni – è stata conclusa in partnership con Lockheed Martin Corporation, il contractor al quale il governo americano ha affidato la realizzazione 55 littoral combact ships (Lcs), navi ad alta velocità concepite per operare sotto costa nate proprio sul progetto “Destriero” di Fincantieri. A Lockheed Martin Corporation andrebbe una quota di minoranza.
Con l’acquisizione di Manitowoc Marine, Fincantieri entra dunque in un mercato, quello americano, che inseguiva da anni. E lo fa di prepotenza, insediandosi in un solo colpo in tre realtà strategiche della cantieristica statunitense. A Manitowoc fanno capo, infatti, tre storici stabilimenti navalmeccanici: il Bay Shipbuilding, il Marinette Marine (nella foto) e il Cleveland Shiprepair. Il Bay Shipbuilding, situato a Sturgeon Bay, nello Stato del Wisconsin, è specializzato in portarinfuse, rimorchiatori, navi cisterna e chiatte. Il Marinette Marine si trova lungo il fiume Menominee a Marinette (Wisconsin): dall’anno della sua costruzione, il 1942, ha realizzato più di 1.300 unità. È considerato uno dei cantieri tecnologicamente più avanzati al mondo. Le navi vengono interamente realizzate (arredi compresi) al suo interno. «Siamo stati scelti dalla Marina Militare americana grazie al fatto che rispettiamo i costi e tendiamo a consegnare le navi prima della data stabilita sul contratto», si legge nella presentazione del cantiere Marinette curata da Manitowoc. Il Cleveland Shiprepair, infine, situato nell’omonima città dell’Ohio, è specializzato nelle riparazioni di qualsiasi tipo di unità navale ed è in grado di operare 24 ore al giorno.
L’interesse per la cantieristica nordamericana non è mai stato nascosto dal management di Fincantieri. Due anni fa la stampa Usa aveva annunciato (per poi essere smentita) l’imminente acquisizione del cantiere navale di Filadelfia, spingendosi fino a ipotizzare un’alleanza fra Fincantieri e Aker Yards, proprietaria di un altro stabilimento nella città della East Coast. E di un interesse per il Grand Bahama Shipyard ha parlato in più di un’occasione Giuseppe Bono. La trattativa, in questo caso, non andò a buon fine per l’opposizione del gruppo crocieristico Royal Caribbean, azionista del cantiere americano ma non cliente di Fincantieri.
Dal maggio del 2006 Fincantieri detiene il 21,05% del capitale della società tedesca Lloyd Werft-Bremerhaven con un’opzione - da esercitare entro la fine del 2008 - che le potrebbe permettere di salire al 51%.
(da Shippingonline)
30 luglio 2008
L’INDISCREZIONE; FINCANTIERI ACQUISTA NEGLI STATES
In attesa della quotazione in Borsa, Fincantieri scende in campo da protagonista sullo scenario mondiale delle costruzioni e riparazioni navali con una triplice acquisizione sul mercato americano. Secondo indiscrezioni raccolte dal Secolo XIX, la società cantieristica a controllo pubblico guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Bono avrebbe raggiunto un accordo con il gruppo statunitense Manitowoc per l’acquisizione della sua divisione marine.
L’operazione – i cui dettagli dovrebbero essere resi noti nel giro di pochi giorni – è stata conclusa in partnership con Lockheed Martin Corporation, il contractor al quale il governo americano ha affidato la realizzazione 55 littoral combact ships (Lcs), navi ad alta velocità concepite per operare sotto costa nate proprio sul progetto “Destriero” di Fincantieri. A Lockheed Martin Corporation andrebbe una quota di minoranza.
Con l’acquisizione di Manitowoc Marine, Fincantieri entra dunque in un mercato, quello americano, che inseguiva da anni. E lo fa di prepotenza, insediandosi in un solo colpo in tre realtà strategiche della cantieristica statunitense. A Manitowoc fanno capo, infatti, tre storici stabilimenti navalmeccanici: il Bay Shipbuilding, il Marinette Marine (nella foto) e il Cleveland Shiprepair. Il Bay Shipbuilding, situato a Sturgeon Bay, nello Stato del Wisconsin, è specializzato in portarinfuse, rimorchiatori, navi cisterna e chiatte. Il Marinette Marine si trova lungo il fiume Menominee a Marinette (Wisconsin): dall’anno della sua costruzione, il 1942, ha realizzato più di 1.300 unità. È considerato uno dei cantieri tecnologicamente più avanzati al mondo. Le navi vengono interamente realizzate (arredi compresi) al suo interno. «Siamo stati scelti dalla Marina Militare americana grazie al fatto che rispettiamo i costi e tendiamo a consegnare le navi prima della data stabilita sul contratto», si legge nella presentazione del cantiere Marinette curata da Manitowoc. Il Cleveland Shiprepair, infine, situato nell’omonima città dell’Ohio, è specializzato nelle riparazioni di qualsiasi tipo di unità navale ed è in grado di operare 24 ore al giorno.
L’interesse per la cantieristica nordamericana non è mai stato nascosto dal management di Fincantieri. Due anni fa la stampa Usa aveva annunciato (per poi essere smentita) l’imminente acquisizione del cantiere navale di Filadelfia, spingendosi fino a ipotizzare un’alleanza fra Fincantieri e Aker Yards, proprietaria di un altro stabilimento nella città della East Coast. E di un interesse per il Grand Bahama Shipyard ha parlato in più di un’occasione Giuseppe Bono. La trattativa, in questo caso, non andò a buon fine per l’opposizione del gruppo crocieristico Royal Caribbean, azionista del cantiere americano ma non cliente di Fincantieri.
Dal maggio del 2006 Fincantieri detiene il 21,05% del capitale della società tedesca Lloyd Werft-Bremerhaven con un’opzione - da esercitare entro la fine del 2008 - che le potrebbe permettere di salire al 51%.
(da Shippingonline)