Futuro di Costa.. e futuro dei suoi dipendenti?

[Rodolfo]

Finora abbiamo sempre parlato del futuro di Costa, ma dietro il suo futuro si nasconde anche quello di tanti suoi lavoratori.
Ogni volta che se ne va una nave, vengono mancare parecchie posizioni di lavoro.
Ogni posizione moltiplicata per due nel caso di figure uniche di bordo; 2 K1, 2 K2, 2 Direttori di Macchina, 2 Vice, 2HD, 2 Direttori Crociera ..... e via dicendo. Decine e decine di Ufficiali che rimarranno a terra.
Finora se ne è andata Luminosa, se ne andrà a breve Venezia, se ne andrà Firenze, a quanto si dice se ne andrà Magica e magari anche Fortuna.
Facile quantificare l'esubero di personale.
E il personale al momento cosa sta facendo? Aspetta il benservito o cerca altre soluzioni?

 

[capricorno]

Direi che il problema si pone eccome ed è abbastanza devastante calcolando l'immenso capitale umano che lavora a bordo delle navi. Ottimo argomento.

 

[Rodolfo]

Di recente sono stato smentito quando ho detto che in molti stanno cercando altre vie di uscita

 

[robi86_g]

C’è da dire che in un mercato che continua a sfornare navi possibilità di trovare un impiego ci sono. Soprattutto se il mercato crocieristico ripartirà a pieno ritmo.
Più difficile per il personale di terra, soprattutto quello di Genova. Meno navi avranno di certo un impatto sul numero complessivo dei dipendenti di molti settori (commerciali, logistici etc)

 

[tiziano]

Penso che le 'figure apicali' non abbiano problemi per essere inserite in altre compagnie, il problema lo avranno soprattutto a mio avviso il personale di terra, ossia impiegati addetti ai servizi ecc.

 

[Rodolfo]

Penso che le 'figure apicali' non abbiano problemi per essere inserite in altre compagnie, il problema lo avranno soprattutto a mio avviso il personale di terra, ossia impiegati addetti ai servizi ecc.

E non è quello che vado dicendo da tempo? MSC in testa nella campagna acquisti, non generalizzati, ma mirati.

 

[capricorno]

Sicuramente una compagnia in forte espansione deve per forza avere acquisti e se l'altra disarma, sposta, vende navi è ovvio e legittimo che chi sta a bordo qualche domanda sul suo futuro, se la ponga. Detto questo, spiace sicuramente per la Compagnia in recessione, ma non per chi ci lavora, sono legittimati a scegliere e sicuramente , se lo fanno a malincuore. Credo veramente che lo sia poiché in una nave e nel suo equipaggio , ci siano soprattutto oltre il rispetto, quel senso di appartenenza di essere una cosa sola, una famiglia...e non è poco.

 

[Gabriele C.]

Se una nave viene ceduta da una Compagnia ad un'altra, gran parte dell'equipaggio dovrebbe seguirla nella nuova flotta. Ripeto, "dovrebbe", parlo ovviamente in generale.
Possibile che il nuovo armatore mandi via tutti ed assuma nuove risorse, probabilmente non formate a sufficienza?
Nel settore dove ho lavorato, quello bancario, non è infrequente che alcune Filiali o sportelli vengano cedute da una banca ad un'altra, e cambino insegna con fusioni o accorpamenti. I dipendenti che però si trovano coinvolti vengono di norma assunti dal nuovo Istituto, e semplicemente "cambiano casacca". Questo favorisce anche la continuità del servizio e del processo lavorativo, senza stravolgimenti.

Capisco che mi sto riferendo a due settori ben diversi, ma in grandi linee la situazione è analoga, anche se ci può essere qualche "rimescolamento" dei dipendenti. Il problema, come già detto nei post precedenti, sta piuttosto nel personale di terra, dove si creano spesso esuberi.

Non accade così anche nello shipping?

 

[Rodolfo]

Se una nave viene ceduta da una Compagnia ad un'altra, gran parte dell'equipaggio dovrebbe seguirla nella nuova flotta. Ripeto, "dovrebbe", parlo ovviamente in generale.
Possibile che il nuovo armatore mandi via tutti ed assuma nuove risorse, probabilmente non formate a sufficienza?
Nel settore dove ho lavorato, quello bancario, non è infrequente che alcune Filiali o sportelli vengano cedute da una banca ad un'altra, e cambino insegna con fusioni o accorpamenti. I dipendenti che però si trovano coinvolti vengono di norma assunti dal nuovo Istituto, e semplicemente "cambiano casacca". Questo favorisce anche la continuità del servizio e del processo lavorativo, senza stravolgimenti.

Capisco che mi sto riferendo a due settori ben diversi, ma in grandi linee la situazione è analoga, anche se ci può essere qualche "rimescolamento" dei dipendenti. Il problema, come già detto nei post precedenti, sta piuttosto nel personale di terra, dove si creano spesso esuberi.

Non accade così anche nello shipping?

Carnival Luminosa risponde al tuo interrogativo.

Scambio di consegne fra Comandante Costa Nicolantonio Palombella e nuovo Comandante Carnival Adriano Binacchi e con lui gran parte delle figure di bordo. Se ricordi, poi, a Dubai, nel suo trasferimento verso l'Australia, ha imbarcato il nuovo equipaggio.

 

[Gabriele C.]

Non ricordavo infatti.
Se accade questo, evidentemente le logiche sono diverse, che non conosciamo. La figura apicale, il Comandante, ci può stare che sia sostituito con una risorsa di fiducia del nuovo Armatore, ma per tutti gli altri membri del crew sinceramente non riesco a comprendere le motivazioni.

 

[Rodolfo]

Anche altre posizioni di fiducia, alle quali dar sviluppo, possono essere individuate dal nuovo Armatore nell'ambito della propria struttura; poi bisogna sempre vedere il cambio di contratto per il personale, se viene accettato. Per Atlantica e Mediterranea parte dell'equipaggio è di provenienza Costa, che ha scelto di passare dal contratto italiano a quello extracomunitario.

 

[tiziano]

Ma i contratti che parli nel post precedente Rodolfo che differenza hanno? Solo a livello previdenziale o anche salariale. Quale è se ne sei a conoscenza quello migliore? Grazie

 

[Leonardo Carboni]

Credo che alla fine ci sarà una ridistribuzione di tutti gli equipaggi nelle varie compagnie e, forse, verrà premiato il merito.
Msc ha bisogno di personale e, da quello che so, quel che ha trovato ad esempio nella ristorazione al momento non è proprio ai vertici della categoria.
Il grande problema sarà per l'amministrazione e la gestione a terra dove vedo difficile trovare una ricollocazione, come è accaduto con gli uffici di Royal Caribbean qualche anno fa.
Peraltro la crisi della pandemia ha portato alla chiusura di molte adv e all'ingigantirsi delle on line.
Le adv on line hanno meno spese, fanno prezzi migliori e si avvalgono delle over commission, il che innesca una spirale di problemi per tutte le piccole agenzie.
Di fatto, spesso, le mega adv on line vendono biglietti al prezzo netto che la compagnia vende alle adv vivendo proprio con le over commission.
E' la legge dei grandi numeri, di Amazon e di tutte le vendite on line.
Insomma se osserviamo tutta la situazione ci si rende conto che le conseguenze sono varie e su più livelli.

 

[Rodolfo]

Tiziano, il discorso è molto lungo da fare, e ognuno si fa i suoi calcoli in base al contratto extracomunitario che viene loro proposto.

Aspetti salienti:

Per il personale non esiste la continuità del rapporto di lavoro; quando sbarchi sei liquidato e nel periodo a terra non si percepisce retribuzione. Devi provvedere per tuo conto a forme previdenziali ed assitenziali. Di contro se imbarchi per piu di 183 giorni su 365 in Italia non si paga IRPEF, quindi da quel punto di vista è un beneficio. Ognuno si fa i suoi calcoli di convenienza.

 

[tiziano]

Leonardo io quando acquisto il viaggio per la crociera non trovo queste "grandi' differenze di prezzo tra una ADV di terra o una on line, forse su certe compagnie ci saranno queste differenze ma su Costa non trovo differenze. Coaoy