Da La Repubblica, 27/10/2014
Msc Crociere, sequestrati 33 milioni di euro ai vertici del gruppo
La Guardia di finanza ha accertato la presenza all'interno del gruppo di una stabile organizzazione che non ha dichiarato redditi nel territorio nazionale, trasferendo risorse in Svizzera. La società italiana ha sottofatturato le prestazioni nei confronti della controllata ginevrina
Msc Crociere, sequestrati 33 milioni di euro ai vertici del gruppoNAPOLI - La guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato beni dal valore complessivo di 33,3 milioni di euro all'amministratore delegato della società ginevrina Msc Crociere s.a., Pierfrancesco Silvio Vago e al presidente della Msc Crociere spa di Napoli, Andrea Francesco Zuccarino. Il sequestro, spiega una nota della procura, eseguito nei confronti dell'amministratore della società ginevrina consegue all'accertamento dell'esistenza, nella sede della Msc di Napoli, "di una stabile organizzazione occulta che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro, cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni di euro".
Il sequestro nei confronti del presidente del cda della società napoletana scaturisce dalla relativa verifica fiscale conclusa dal locale nucleo di polizia tributaria che ha consentito di accertare che la società, allo scopo di ridurre indebitamente i redditi da assoggettare a imposizione nel territorio italiano, ha sottofatturato le prestazione di servizio rese nei confronti della società ginevrina. Le imposte dirette evase dalla Msc Crociere spa ammontano a oltre 22,6 milioni.
La cifra di 33,3 milioni copre fino al valore delle imposte ritenute evase, secondo quanto sottolinea il procuratore aggiunto della Repubblica, Fausto Zuccarelli. Le investigazioni hanno consentito di accertare che nell'ottobre 2006 la Msc Crociere spa con sede a Napoli ha modificato il proprio oggetto sociale (da tour operator a intermediario dei trasporti) 'trasferendo' l'attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere alla società ginevrina Msc Crociere S.A., ma mantenendo le stesse funzioni sino ad allora svolte con riferimento all'organizzazione e vendita di crociere nel territorio italiano".
Presso la sede napoletana della Msc Crociere spa - sottolinea Zuccarelli - "è rimasta invariata, nonostante la modifica dell'oggetto sociale, la struttura organizzativa esistente prima della ristrutturazione del 2006 e quindi la società ha continuato ad operare - in forza di appositi contratti stipulati con la Msc Crociere S.A. di Ginevra - con gli stessi precedenti compiti gestionali e amministrativi in modo tale da risultare una vera e propria 'sede di direzione, ossia una stabile organizzazione occulta della societa' svizzera".
Secondo Zuccarelli "sulla base di tali fatti, in applicazione della specifica disciplina tributaria in materia di rapporti commerciali con società controllanti estere, gli imponibili delle prestazioni di servizio in esame sono stati rivalutati al 'valore normale', così constatando una maggiore base imponibile ammontante complessivamente, per gli anni dal 2007 al 2012, a oltre 75 milioni di euro".
Msc Crociere, sequestrati 33 milioni di euro ai vertici del gruppo
La Guardia di finanza ha accertato la presenza all'interno del gruppo di una stabile organizzazione che non ha dichiarato redditi nel territorio nazionale, trasferendo risorse in Svizzera. La società italiana ha sottofatturato le prestazioni nei confronti della controllata ginevrina
Msc Crociere, sequestrati 33 milioni di euro ai vertici del gruppoNAPOLI - La guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato beni dal valore complessivo di 33,3 milioni di euro all'amministratore delegato della società ginevrina Msc Crociere s.a., Pierfrancesco Silvio Vago e al presidente della Msc Crociere spa di Napoli, Andrea Francesco Zuccarino. Il sequestro, spiega una nota della procura, eseguito nei confronti dell'amministratore della società ginevrina consegue all'accertamento dell'esistenza, nella sede della Msc di Napoli, "di una stabile organizzazione occulta che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro, cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni di euro".
Il sequestro nei confronti del presidente del cda della società napoletana scaturisce dalla relativa verifica fiscale conclusa dal locale nucleo di polizia tributaria che ha consentito di accertare che la società, allo scopo di ridurre indebitamente i redditi da assoggettare a imposizione nel territorio italiano, ha sottofatturato le prestazione di servizio rese nei confronti della società ginevrina. Le imposte dirette evase dalla Msc Crociere spa ammontano a oltre 22,6 milioni.
La cifra di 33,3 milioni copre fino al valore delle imposte ritenute evase, secondo quanto sottolinea il procuratore aggiunto della Repubblica, Fausto Zuccarelli. Le investigazioni hanno consentito di accertare che nell'ottobre 2006 la Msc Crociere spa con sede a Napoli ha modificato il proprio oggetto sociale (da tour operator a intermediario dei trasporti) 'trasferendo' l'attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere alla società ginevrina Msc Crociere S.A., ma mantenendo le stesse funzioni sino ad allora svolte con riferimento all'organizzazione e vendita di crociere nel territorio italiano".
Presso la sede napoletana della Msc Crociere spa - sottolinea Zuccarelli - "è rimasta invariata, nonostante la modifica dell'oggetto sociale, la struttura organizzativa esistente prima della ristrutturazione del 2006 e quindi la società ha continuato ad operare - in forza di appositi contratti stipulati con la Msc Crociere S.A. di Ginevra - con gli stessi precedenti compiti gestionali e amministrativi in modo tale da risultare una vera e propria 'sede di direzione, ossia una stabile organizzazione occulta della societa' svizzera".
Secondo Zuccarelli "sulla base di tali fatti, in applicazione della specifica disciplina tributaria in materia di rapporti commerciali con società controllanti estere, gli imponibili delle prestazioni di servizio in esame sono stati rivalutati al 'valore normale', così constatando una maggiore base imponibile ammontante complessivamente, per gli anni dal 2007 al 2012, a oltre 75 milioni di euro".