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Il dopo Concordia continua?

Grazie del link Rodolfo.
Sinceramente non saprei....ma tanti...troppi scossoni...e tutti di natura "internazionale"....e neanche tanto lentamente....in casa Costa....
 
Mi viene da pensare che siano scelte per lo più caldeggiate dal nuovo CEO, che vorrà circondarsi da persone di sua fiducia...
Se fosse questa la motivazione, pur con tutte le considerazioni specifiche del caso, non ci sarebbe nulla di nuovo...E' sempre accaduto, e sempre accadrà.......

Certo, l'amarezza accennata da Rodolfo rimane, eccome....
 
Sì questo è assolutamente vero Gabriele; ognuno tende ad avere i propri collaboratori, è una cosa normale. Ma continuano ad esserci tanti elementi, più o meno manifesti, che portano a pensare che all'interno la situazione non sia stabile, ma in continua evoluzione.

"Cambio" di navi, disarmi, continue voci di cambio bandiera, e di altri provvedimenti, che probabilmente non si verificheranno mai, che portano a pensare ad un momento di transizione e di "ristrutturazione" della Compagnia.
 
So benissimo che rientra nella normalità farsi la propria squadra...il problema è che così tanti cambiamenti in così poco tempo rischiano di "snaturare" troppo la compagnia...

Rimane appunto l'amarezza di veder buttar via 65 anni di storia...
 
Ma pensate proprio sia una conseguenza del disastro? Oppure una opportunità per mettere in atto, programmi già studiati.
 
Un po' alla volta, a parte la Bandiera, per ora, rimane poco dell'Italia. Una lenta, ma costante "internazionalizzazione" e una estromissione delle figure dirigenziali di casa?

Un marchio, come tanti altri di famosi, che stan lasciando l'Italia?

http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../AQe8qyX-piccinini_comunicazione_lascia.shtml

...penso di si, anche se in parte già lo era, ma penso che sia un distacco lento ma inesorabile dovuto soprattutto alla Concordia .......

...nel senso che, per esempio, Tu Rodolfo ti metti nei panni del Ceo Carnival e devi gestire, da Miami, la situazione creata da un cogl.... che fatto quello che ha fatto,

inizi a mettere nei posti chiave persone di fiducia che a loro volta consiglieranno altre persone di fiducia, ....che saranno verosimilmente sempre non italiani ......

ciao
Giuseppe
 
Sicuramente Giuseppe. Ricordiamo che nelle prime ore del dopo cogl..., sull'onda del disastro, perdita di vite, economico, d'immagine, sembrava addirittura potesse essere cancellato il marchio.

Poi raffreddate le emozioni, prevalsa la razionalità si è messo probabilmente in moto l'obbiettivo di "ridisegnare" la Compagnia nel suo complesso.

Ripeto, oggi, con mia "tristezza", sono coinvolti tutti i grandi nomi delle Aziende italiane che conservano il nome ma alla cui direzione ci son solo stranieri; basta che i cambi di proprietà alla fine non diventino un "saccheggio".
 
Di fatto lo è. Cosa rimane di Costa? Solo una paventata e falsa italianità.
E le cose simulate portano poco lontano, si hanno soltanto prodotti edulcorati.
Preferisco di gran lunga andare su una nave americana vera e respirare quell'atmosfera che andare su una nave americana che finge di essere italiana. Diventerà un prodotto per stranieri...come la pizza surgelata o il sugo bolognese.
 
Concordo che non è "raro" che un nuovo CEO si porti in casa i suoi collaboratori più "fidati".....soprattutto in realtà americane....ed infatti spesso i "giocattoli" si rompono proprio per questo...
Quindi...riassumendo....in neanche due anni...una società che si vende come "italiana"....che fà della sua italianità un "vanto"...che ha nell'Italia il suo primo mercato di riferimento (con tutte le particolarità "locali" che questo comporta in termini di "gusti" e quindi di "strategie") e che è "retta" di fatto da un vertice in ITALIA (a Genova) che è tedesco/internazionale......mah...a me un pò lascia perplesso.....visto che la concorrenza fa esattamente l'opposto....e che in realtà aziendali legate al territorio e che non vendono un prodotto "standard" ciò è raro che avvenga.....
Io ...quando ricevo le comunicazioni del Costa Club a firma tedesca e dove si parla di 65 anni di "tradizione".....un pò sorrido....ma la cosa "stride"....come il gessetto "nuovo" appena cominci a scrivere sulla lavagna....
Concordo con Rodolfo...ci sono tanti elementi "strani"...
 
L'amarezza che proviamo nel vedere la "nostra" Costa coinvolta in un inesorabile processo di "denazionalizzazione" è normale ma, a parte la velocità con cui sta avvenendo tutto, era tutto in programma. Forse la tragedia della Concordia ha solo favorito il susseguirsi veloce dei passaggi.
 
Certe notizie fanno sempre tanta rabbia, ormai abbiamo messo l'italia nelle mani degli stranieri sotto tutti i punti di vista, moda, tecnologia, adesso anche nel settore turistico... invece dovremmo mettere altro nelle mani degli stranieri ... magari risolviamo qualche problema...
 
Di fatto lo è. Cosa rimane di Costa? Solo una paventata e falsa italianità.
E le cose simulate portano poco lontano, si hanno soltanto prodotti edulcorati.
Preferisco di gran lunga andare su una nave americana vera e respirare quell'atmosfera che andare su una nave americana che finge di essere italiana. Diventerà un prodotto per stranieri...come la pizza surgelata o il sugo bolognese.

Credo che, purtroppo, la tua disamina sia aderente alla realtà attuale. La sensazione di questa falsa italianità l'ho percepita anche io proprio nell'ultima crociera fatta con Costa che, se non ricordo male, risale al mese di agosto 2011, quindi pre-concordia per intenderci.
 
Di fatto lo è. Cosa rimane di Costa? Solo una paventata e falsa italianità.
E le cose simulate portano poco lontano, si hanno soltanto prodotti edulcorati.
Preferisco di gran lunga andare su una nave americana vera e respirare quell'atmosfera che andare su una nave americana che finge di essere italiana. Diventerà un prodotto per stranieri...come la pizza surgelata o il sugo bolognese.

concordo in pieno ......sensazione gìà percepita a bordo da tempo..........
 
personalmente e con piacere , trovo molta più italianità anzi napoletanità e solarita sulle navi MSC che battono bandiera Panamense .
 
Se penso all'italianità che si respirava nei primi anni '90 sulle navi Costa, anzi per quanto mi riguarda tanta pugliesità! E vabbè, prima sulle navi, ora negli uffici dirigenziali. Se pensiamo alla situazione economica di Italia e Germania in questo momento direi che mi fido più di un dirigente tedesco che di uno italiano! Lo dico come simpatica provocazione!
Credo che ormai di italiano la Costa abbia solo il nome, la sede centrale, la lingua ufficiale a bordo e la gran parte degli home ports delle proprie crociere.
 
Concordo con quanto scritto da tutti voi.
La cosa che secondo me fa piu' rabbia e' la presa in giro, volerti far credere a tutti i costi un italianita' che realmente non esiste. Questo e' grave.. Ma ormai lo si vede in molti settori, il famoso "made in Italy" ormai quasi sparito.. Nel mio campo lavorativo ad esempio sentire la Ferilli che pubblicizza gli "artigiani della qualita'" mi fa venire ribrezzo.. Sapendo cosa in realta' c'e' dietro.
Ma tutto questo viene accettato, dire "mela" invece di "pera" in Italia e' uguale, ed anche tollerato.
Non so cosa restera' di italiano per le generazioni future.
Scusate se sono andata OT.
 
Mi spiegate cosa intendete per "falsa italianità", io e' 10 anni che viaggio con Costa ho visto una diminuzione dei servizi, una flessione sulla qualità del cibo, il personale inteernazionale c'è sempre stato la dirigenza pure, e allora dove è il problema perché adesso il CEO è tedesco? Anche i vestiti di Valentino o Ferre sono "falsa italianità"? Sono arabi.
 
Nel mio campo lavorativo ad esempio sentire la Ferilli che pubblicizza gli "artigiani della qualita'" mi fa venire ribrezzo.. Sapendo cosa in realta' c'e' dietro.

Scusate se sono andata OT.

infatti era meglio quando le lasciavano dire " beato chi se o fa er sofà" ^_*

chiuso ot e mi scuso anche io
 
Noemi, introduce concetti più generali.
Bisogna però distinguere: un conto è una società Italiana espressione del made in Italy che passa ad un capitale straniero, ma mantiene "produzione" e "management" Italiano, altra cosa è una società Italiana, espressione del made in Italy, con capitale straniero e management straniero (molto più raro).
Il marchio "Valentino" è di capitale straniero, ma l'AD è Italiano (Sassi), Idem Ducati-Audi....insomma...io in merito a Costa, non la ritengo una situazione "normale". Anche il mio AD è Italiano....ma il capitale è straniero...;)
Mi ripeto....marchi di "Italianità", pur con capitali stranieri, solitamente, ma non è una regola, "conservano" un "vertice" italiano....anche per preservarne la "caratteristica" di italianità....(e se a "vendertela" è un tedesco....insomma...obbiettivamente diventi poco credibile...)

Un saluto
 
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