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Il mercato delle crociere naviga in cattive acque

lingoss

Active member

Articolo da LA Stampa
[h=2]Contrazione tra il 15 e il 22% delle prenotazioni. Gli operatori
sperano in una schiarita nel 2012[/h]FABIO POZZO


Una contrazione tra il 15 e il 22% delle prenotazioni, secondo Astoi Confindustria, con punte sino al 50%. Questo l’effetto del sul settore delle crociere. Ma gli operatori, riuniti in questi giorni al Cruise Shipping Miami Tradeshow and Conference, sperano nella schiarita. Anche perché i dati sul 2011 sono stati positivi. Anzitutto per il mercato Europa, dove il numero dei passeggeri ha superato per la prima volta i 6 milioni, con una crescita del 9% rispetto al 2010.

A dirlo è l’European Cruise Council (ECC), l’associazione che riunisce i principali player continentali, che ha anche fornito la classifica delle nazioni con più clienti delle love boat: al primo posto continuano ad essere i cittadini del Regno Unito (1,7 milioni, +5% rispetto al 2010), seguiti da tedeschi e da francesi (1,4 milioni, + 14%). Ma anche gli italiani sono in cresciuti: 0,9 milioni, pari a un +9% rispetto al 2010, davanti a Spagna (0,7 milioni, +9%) e Svizzera. “Una crescita complessiva del 9% del mercato europeo nonostante i tempi di crisi - commenta il segretario generale di ECC, Tim Making - è un riconoscimento del grande lavoro fatto da tutti gli addetti del comparto. È la prova che l’industria crocieristica europea fornisce qualità, innovazione e una grande ventaglio di scelte». E l’Italia? Nel 2011, si legge nel report della società di consulenze “Risposte e Turismo”, il traffico nei porti crocieristici italiani – tra sbarchi, imbarchi e transiti – ha superato quota 11 milioni di passeggeri, facendo segnare un +18,9% rispetto al 2010. Tre scali hanno fatto registrare una variazione negativa (Olbia, Genova e Catania), mentre hanno superato il milione di passeggeri (2,6 milioni), Venezia (1,8 milioni) e Napoli (1,3 milioni), mentre altri come Livorno e Savona hanno sfiorato tale quota. E nel 2012? Secondo l’indagine “Il traffico crocieristico in Italia nel 2011” curata dall’Osservatorio nazionale del turismo saranno gli scali di Savona, Palermo, Civitavecchia, Napoli e Catania a risentire di più dei mancati accosti della nave Costa Concordia. Le previsioni per parlano di un -7% di movimenti a Civitavecchia, per Palermo addirittura si prevede un -40% di toccate nave e -40% di movimenti. Fortemente negative anche le previsioni per il porto di La Spezia, dove si prevede un -78% di toccate nave. Ci sono però anche porti, come quelli di Trieste e Brindisi, per i quali sono stimati quest’anno forti aumenti di toccate nave (rispettivamente +152 e +286%).

Più ottimistica invece la previsione complessiva di Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, che vede nel 2012 l’Italia ancora leader europeo degli scali crocieristici, con 10.748.000 passeggeri movimentati (-0,76% rispetto al 2011) e 4.891 approdi (-5,59% rispetto al 2011). «Il mercato crocieristico conferma la propria solidità e l’appeal di sempre, nonostante la contingenza economica sfavorevole ed i recenti accadimenti - dichiara Senesi -. Abbiamo inoltre voluto effettuare verifiche ulteriori e una prima analisi del 2013 ci consente di ipotizzare un imminente ritorno alla crescita, grazie soprattutto alle nuove unità che verranno consegnate, dopo questa stagione di sostanziale assestamento, sia in termini di movimentazione passeggeri che di approdi». Senesi promuove Civitavecchia, che conferma quale principale porto crocieristico italiano anche nel 2012, con 2.420.000 passeggeri movimentati, seguita da Venezia (1.798.000 pax) e da Napoli (1.207.000 pax): i tre scali, insieme, gestiscono oltre il 50% del traffico crocieristico nazionale. Al quarto posto ancora il porto di Livorno, che per la prima volta supererà il milione di passeggeri. A seguire, Savona, Genova, Bari, Messina, Palermo, Catania, Salerno, Olbia e Cagliari. La stagione crocieristica in Italia, ha indicato ancora Senesi, quest’anno coinvolgerà 47 compagnie di navigazione, 148 navi e 66 porti.

http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/446217/
 
Erano dati che in larga parte si conoscevano già.

E le percentuali negative derivano da 2 fattori: le ripercussioni sul settore degli incidenti di Costa e la grave crisi economica mondiale. Passati questi... il settore tornerà a crescere nuovamente.
 
Erano dati che in larga parte si conoscevano già.

E le percentuali negative derivano da 2 fattori: le ripercussioni sul settore degli incidenti di Costa e la grave crisi economica mondiale. Passati questi... il settore tornerà a crescere nuovamente.

A luglio partirò per una crociera, chissà se la nave sarà piena oppure no :shock:
 
Paolo io ne aggiungerei un terzo per quanto riguarda i nuneri: certe contrazioni di scali e transiti dipendono "solo" dalla mancanza di Concordia.
 
Marco per il TG5 sembrerebbe tutto il contrario; le crociere vanno a gonfie vele. Con enfasi si sottolinea che Costa dopo un'iniziale caduta del 90% sulle prenotazioni, ora si è assestata sul 50% :), mentre RCL ha subito un calo del 20%; meglio di così.
 
Marco per il TG5 sembrerebbe tutto il contrario; le crociere vanno a gonfie vele. Con enfasi si sottolinea che Costa dopo un'iniziale caduta del 90% sulle prenotazioni, ora si è assestata sul 50% :), mentre RCL ha subito un calo del 20%; meglio di così.

sempre giornalisti sono nel bene e nel male ...

PS: i dati sopra del SeaTrade sono riferiti al 2011 quindi Concordia navigava bene bene
 
Marco per il TG5 sembrerebbe tutto il contrario; le crociere vanno a gonfie vele. Con enfasi si sottolinea che Costa dopo un'iniziale caduta del 90% sulle prenotazioni, ora si è assestata sul 50% :), mentre RCL ha subito un calo del 20%; meglio di così.

Ho sentito anche io
 
Sicuramente ci sarà stato un calo, però devo dire che quando stavo prenotando la mia crociera ho chiesto la disponibiltà per le isole greche nel periodo tra maggio e giugno ma non ho trovato un buco a meno che sborsavo cifre molto più elevate per suite.
Quindi queste catastrofi economiche ancora non ci sono. meglio così.
 
La vendita delle automobili è crollata in tutta Europa.
La compravendita degli immobili è praticamente ferma.
Il consumo di generi alimentari è ai minimi da trent'anni.
Il consumo di carburanti è sceso del 10% in un mese.

Al di là di tutti gli effetti negativi dovuti a Concordia e Allegra, come si può pensare che le crociere possano andare a gonfie vele ??
 
Già Lulap, il fatto è che non ci sono due notizie che concordino sui dati.

Scusami Rodolfo, non capisco cosa vuoi dire.
Intanto cerco di spiegarmi io: tutte le fonti concordano sul fatto che i consumi, in Italia soprattutto, ma anche in Euro stanno diminuendo.
In quasi tutti i settori: dai beni durevoli agli investimenti immobiliari, dall'energia all'alimentare....
E' ovvio (e lo dico come AdV) che in questa fase recessiva anche il settore delle crociere e del turismo in generale (quindi non solo crociere) non possa vivere momenti di espansione.
 
Rileggendo quello che ho scritto, hai ragione a non aver capito. Mi riferivo al fatto dei dati che vengono sciorinati dai media in merito alle cadute delle prenotazioni per le varie compagnie; non ce ne sono due che coincidono. Si passa da un meno 90% a un meno 50%, a un 20% in ripresa, ad un 25% in ulteriore flessione, ad una ripresa già avvenuta, ad un'altra che inizierà con l'inizio dell'estate, scarso effetto Concordia, notevole effetto Concordia, ..................
 
La vendita delle automobili è crollata in tutta Europa.
La compravendita degli immobili è praticamente ferma.
Il consumo di generi alimentari è ai minimi da trent'anni.
Il consumo di carburanti è sceso del 10% in un mese.

Al di là di tutti gli effetti negativi dovuti a Concordia e Allegra, come si può pensare che le crociere possano andare a gonfie vele ??

Scusate la battuta ma forse con le vacanze buttiamo a mare i problemi!!!!

A parte gli scherzi io sono anni che faccio numerosi sacrifici a volte anche i salti mortali, rinuncio a tutto ciò che è superfluo ma non alla mia sacra settimana di vacanza.
 
Rileggendo quello che ho scritto, hai ragione a non aver capito. Mi riferivo al fatto dei dati che vengono sciorinati dai media in merito alle cadute delle prenotazioni per le varie compagnie; non ce ne sono due che coincidono. Si passa da un meno 90% a un meno 50%, a un 20% in ripresa, ad un 25% in ulteriore flessione, ad una ripresa già avvenuta, ad un'altra che inizierà con l'inizio dell'estate, scarso effetto Concordia, notevole effetto Concordia, ..................

Sì hai ragione i dati sono tutti diversi.
Ma anche perchè sono sicuramente diversi i parametri che si scelgono per fare i raffronti.
Si può prendere il numero delle prenotazioni effettuate in un mese e paragonarlo a quello dello stesso mese dell'anno precedente. O paragonarlo alla media dei due anni precedenti. O tre....... e vengono sempre fuori risultati diversi.
Oppure si può prendere come riferimento un periodo diverso (duwe msi, tre mesi...). Oppure, invece delle "prenotazioni" si può ragionare sul "partito" oppure sul "riempimento" oppure sul "fatturato" ecc. ecc.

Di sicuro c'è un calo in tutte le vendite del settore turistico. Poi dare delle cifre si rischia di essere contraddetti, ma il calo c'è !
 
Senza dubbio; il dato bisogna sempre capire come è stato ottenuto e, a seconda dei casi, lo stesso dato può assumere un significato positivo o negativo.
 
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