Rodolfo
Super Moderatore
L'ULTIMO RAPPORTO DELL'EUROPEAN CRUISE COUNCIL (da Avvisatore Marittimo)
Le crociere raddoppiano i passeggeri
La spesa diretta creata dalle compagnie tocca quota 10,6 miliardi di euro
L'industria crocieristica gode di ottima salute. Aumenta la spesa diretta creata dalle compagnie, raddoppia la domanda, aumenta il numero degli addetti, l'Italia si conferma meta preferita e Costa Crociere leader del settore.
Nel 2006 la spesa diretta creata in Europa dalle compagnie, cantieri navali e passeggeri è aumentata del 27%, raggiungendo i 10,6 miliardi di euro. Lo rivela il secondo rapporto dell'European Cruise Council (Ecc), l'associazione europea delle industrie del settore, presentato ieri a Bruxelles. Per ogni milione di euro investito, l'industria delle crociere ha prodotto 2,2 milioni di euro di indotto e 21 posti di lavoro (con un retribuzione media di 33.500 euro). Tale crescita, evidenzia il rapporto European Cruise Contribution, è sostenuta dalla leadership a livello mondiale dell'Europa nel campo della progettazione e della costruzione navale. Si stima che l'industria delle crociere abbia investito, nel 2006, oltre 4,1 miliardi di euro per la costruzione e la manutenzione di navi in Europa e che alla fine dell'anno i cantieri europei avessero in ordine 36 nuove navi, per un valore complessivo di 14,9 miliardi di euro: il 20% era rappresentato dalle 8 navi allora in ordine per il gruppo Costa Crociere presso Fincantieri in Italia e Meyer Werft in Germania (4 navi per il marchio Costa Crociere e 4 per quello tedesco Aida Cruises).
Viaggiare in crociera piace sempre di più. A livello mondiale la domanda è più che raddoppiata. Tra il 1995 e il 2006 i passeggeri sono passati da 5,7 a 15,15 milioni. Nello stesso periodo, i cittadini europei che hanno scelto vacanze in crociera sono più che triplicati, da uno a 3,4 milioni, portando al 23% la percentuale di crocieristi europei sul totale mondiale (dieci anni fa era il 19%).
Gli esperti prevedono che la crescita continui, con 4,1 milioni di europei in crociera entro il 2010 e 5,5 milioni entro il 2015. L'Italia si conferma destinazione crocieristica preferita in Europa, con 3,4 milioni di passeggeri in transito nei suoi porti, seguita da Spagna (2,7 milioni), Grecia (2,5 milioni) e Francia (1,3 milioni). Nel 2006 sono stati 517mila gli italiani ad andare in crociera.
Il settore tira e dunque anche i livelli occupazionali crescono. Nel 2006, in Europa, il comparto ha arruolato 225.600 lavoratori, il 20% in più rispetto l'anno precedente.
L'Italia è il Paese europeo che trae i maggiori benefici dall'industria crocieristica: supera le altre nazioni su molti fronti, in termini di numero di navi costruite, passeggeri imbarcati e in transito.
Alla fine del 2007 i cantieri navali italiani stavano lavorando alla costruzione di 20 delle 43 nuove navi da crociera in ordine allora (di queste, 5 erano in cantiere per il gruppo Costa).
Sempre in Italia, nel 2006, il comparto ha impiegato oltre 74mila dipendenti (il 21% in più rispetto al 2005) e ha registrato una spesa diretta pari a 3,2 miliardi di euro (il 28% in più rispetto al 2005), di cui 1,45 miliardi spesi dall'industria crocieristica mondiale, in cantieri italiani, per l'ampliamento e l'ammodernamento della flotta.
In questo positivo contesto, Costa Crociere si conferma la compagnia leader, con una flotta di 12 navi, altre 5 in consegna entro il 2012, una cifra record di 1.100.000 ospiti totali nel 2007 e 1.500.000 previsti per il 2010.
Gilda Ferrari
Le crociere raddoppiano i passeggeri
La spesa diretta creata dalle compagnie tocca quota 10,6 miliardi di euro
L'industria crocieristica gode di ottima salute. Aumenta la spesa diretta creata dalle compagnie, raddoppia la domanda, aumenta il numero degli addetti, l'Italia si conferma meta preferita e Costa Crociere leader del settore.
Nel 2006 la spesa diretta creata in Europa dalle compagnie, cantieri navali e passeggeri è aumentata del 27%, raggiungendo i 10,6 miliardi di euro. Lo rivela il secondo rapporto dell'European Cruise Council (Ecc), l'associazione europea delle industrie del settore, presentato ieri a Bruxelles. Per ogni milione di euro investito, l'industria delle crociere ha prodotto 2,2 milioni di euro di indotto e 21 posti di lavoro (con un retribuzione media di 33.500 euro). Tale crescita, evidenzia il rapporto European Cruise Contribution, è sostenuta dalla leadership a livello mondiale dell'Europa nel campo della progettazione e della costruzione navale. Si stima che l'industria delle crociere abbia investito, nel 2006, oltre 4,1 miliardi di euro per la costruzione e la manutenzione di navi in Europa e che alla fine dell'anno i cantieri europei avessero in ordine 36 nuove navi, per un valore complessivo di 14,9 miliardi di euro: il 20% era rappresentato dalle 8 navi allora in ordine per il gruppo Costa Crociere presso Fincantieri in Italia e Meyer Werft in Germania (4 navi per il marchio Costa Crociere e 4 per quello tedesco Aida Cruises).
Viaggiare in crociera piace sempre di più. A livello mondiale la domanda è più che raddoppiata. Tra il 1995 e il 2006 i passeggeri sono passati da 5,7 a 15,15 milioni. Nello stesso periodo, i cittadini europei che hanno scelto vacanze in crociera sono più che triplicati, da uno a 3,4 milioni, portando al 23% la percentuale di crocieristi europei sul totale mondiale (dieci anni fa era il 19%).
Gli esperti prevedono che la crescita continui, con 4,1 milioni di europei in crociera entro il 2010 e 5,5 milioni entro il 2015. L'Italia si conferma destinazione crocieristica preferita in Europa, con 3,4 milioni di passeggeri in transito nei suoi porti, seguita da Spagna (2,7 milioni), Grecia (2,5 milioni) e Francia (1,3 milioni). Nel 2006 sono stati 517mila gli italiani ad andare in crociera.
Il settore tira e dunque anche i livelli occupazionali crescono. Nel 2006, in Europa, il comparto ha arruolato 225.600 lavoratori, il 20% in più rispetto l'anno precedente.
L'Italia è il Paese europeo che trae i maggiori benefici dall'industria crocieristica: supera le altre nazioni su molti fronti, in termini di numero di navi costruite, passeggeri imbarcati e in transito.
Alla fine del 2007 i cantieri navali italiani stavano lavorando alla costruzione di 20 delle 43 nuove navi da crociera in ordine allora (di queste, 5 erano in cantiere per il gruppo Costa).
Sempre in Italia, nel 2006, il comparto ha impiegato oltre 74mila dipendenti (il 21% in più rispetto al 2005) e ha registrato una spesa diretta pari a 3,2 miliardi di euro (il 28% in più rispetto al 2005), di cui 1,45 miliardi spesi dall'industria crocieristica mondiale, in cantieri italiani, per l'ampliamento e l'ammodernamento della flotta.
In questo positivo contesto, Costa Crociere si conferma la compagnia leader, con una flotta di 12 navi, altre 5 in consegna entro il 2012, una cifra record di 1.100.000 ospiti totali nel 2007 e 1.500.000 previsti per il 2010.
Gilda Ferrari