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In pochi giorni due casi di MOB

Rodolfo

Super Moderatore
Due casi di fuori bordo a distanza di pochi giorni su due navi: coinvolte Carnival Glory e MSC Seascape.
Su Glory un passeggero è scomparso mentre la nave aveva da poco lasciato New Orleans, mentre sul Seascape si tratta di un crew.
Senza esito nel frattempo, in entrambe i casi, le ricerche sia da parte delle navi che dalla Guardia Costiera.

 

Blueyes

Well-known member
:(
Stavo per scriverlo io... ormai non fan piu gran notizia, nonostante "dietro" si saranno di sicuro sofferenze e chissà che altro a portare ua bersona a buttarsi; i MOB relativi a veri incidenti saranno una piccola percentuale e non per questo meno strazianti per le famiglie.

E' brutto vedere come ormai ci sia di fatto una consolidata "routine" per i tentativi di soccorso oltre le procedure ma si sa, si fa di necessità virtù.
 

RIC

Well-known member
una cosa che mi sono sempre domandato è se le compagnie fanno dei test e danno un supporto psicologico ai dipendenti sulle navi...visto l'ambiente di lavoro lontano da casa ecc....sarebbe una cosa importante..
 

Gabriele C.

Well-known member
una cosa che mi sono sempre domandato è se le compagnie fanno dei test e danno un supporto psicologico ai dipendenti sulle navi...visto l'ambiente di lavoro lontano da casa ecc....sarebbe una cosa importante..
Su Costa, prima che la figura professionale fosse stata abolita e rimossa, era il Cappellano di bordo ad avere l'incarico di "welfare" verso tutti i membri del crew, indipendentemente dal credo religioso professato. Era disponibile per colloqui, per consegna posta, per organizzazione piccoli eventi.
Ricordo che il Cappellano di Costa Victoria, nel 2010, aveva in gestione e deposito un certo numero di biciclette che erano utilizzate per passeggiate dai membri dell'equipaggio, liberi da turni di servizio, quando la nave sostava in porto.
Piccole cose, ma utili e apprezzate da chi si trova a disagio lontano da casa per diversi mesi.
 

RIC

Well-known member
Concordo Gabriele, indipendentemente dal credo era un luogo dove l'equipaggio poteva riflettere e trovare dialogo con il cappellano per confessare le proprie paure, i propri problemi ecc... Ho sempre pensato che le compagnie hanno sbagliato clamorosamente a rimuovere le cappelle dove anche gli ospiti andavano a firmare il librone all'ingresso lasciando un pensiero...e poi vengono tenute zone inutili/inutilizzate come sale convegni ecc...
Mi sembra di capire quindi che il supporto psicologico non c'è sulle navi o secondo voi viene svolto dal dottore di bordo?
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Dal punto di vista mio, un "medico" (inteso come dottore che cura le malattie fisiche) non sarà mai uno psicologo.
Probabilmente, era meglio il cappellano (o un imam, uno sciamano, un pope) in assenza di un professionista specifico.
La scorsa settimana ero su Fascinosa.
Per una ricorrenza ci siamo recati nella piccola Cappella al ponte 4; c'era una persona dell'equipaggio raccolto in preghiera, il cui viso era lo specchio di una grande sofferenza.
Forse una persona con cui parlare in momenti particolari della vita, non sarebbe una cattiva idea.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
La scorsa settimana ero su Fascinosa.
Per una ricorrenza ci siamo recati nella piccola Cappella al ponte 4; c'era una persona dell'equipaggio raccolto in preghiera, il cui viso era lo specchio di una grande sofferenza.
Forse una persona con cui parlare in momenti particolari della vita, non sarebbe una cattiva idea.
Su Costa, prima che la figura professionale fosse stata abolita e rimossa, era il Cappellano di bordo ad avere l'incarico di "welfare" verso tutti i membri del crew, indipendentemente dal credo religioso professato. Era disponibile per colloqui, per consegna posta, per organizzazione piccoli eventi.
Ricordo che il Cappellano di Costa Victoria, nel 2010, aveva in gestione e deposito un certo numero di biciclette che erano utilizzate per passeggiate dai membri dell'equipaggio, liberi da turni di servizio, quando la nave sostava in porto.
Piccole cose, ma utili e apprezzate da chi si trova a disagio lontano da casa per diversi mesi.

Concordo Gabriele, indipendentemente dal credo era un luogo dove l'equipaggio poteva riflettere e trovare dialogo con il cappellano per confessare le proprie paure, i propri problemi ecc... Ho sempre pensato che le compagnie hanno sbagliato clamorosamente a rimuovere le cappelle dove anche gli ospiti andavano a firmare il librone all'ingresso lasciando un pensiero...e poi vengono tenute zone inutili/inutilizzate come sale convegni ecc...
Mi sembra di capire quindi che il supporto psicologico non c'è sulle navi o secondo voi viene svolto dal dottore di bordo?
A bordo il Cappellano e’stato sostituito da un’altra figura creata ad hoc, altamente professionale, che si dedica completamente all’equipaggio per supportarlo soprattutto sotto il profilo umano, ma anche per organizzare il tempo libero, essere un confidente, etc., etc.; sono figure dal grandissimo spessore e anche molto preparati sotto il profilo psicologico.
Oltre a questa figura vi e’ sempre il Com.te e moltissimi di loro sono molto, molto attenti ai problemi dell’equipaggio ed al loro benessere.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Human Resources....
Risorse umane...
Per il benessere non saprei
Quello è l'obiettivo. In ogni caso il suo lavoro è assistito da regole internazionali: dal 2006 è entrato progressivamente in funzione l'MLC (Maritime Labour Council) uno dei pilastri sui quali si basa il diritto marittimo internazionale.
In particolare l'MLC si propone di stabilire degli standard per garantire condizioni di lavoro soddisfacenti per tutti i marittimi del mondo.
 

Blueyes

Well-known member
Aggiungiamoci pure 'sto poveretto di 16 anni... ma che gli passa per la testa?????


Foxnews fa di tutta l'erba un fascio, lettura caotica... è possibile che sia stato chiesto agli ospiti di donare il sangue?


Una tranquilla crociera tra la Florida e le Bahamas si è trasformata in un dramma per la famiglia del 16enne, il cui nome non è stato reso noto, morto dopo essere precipitato dal balcone della nave \"Allure of the Seas\" della Royal Caribbean, in circostanze ancora da chiarire A quanto si apprende, il ragazzo è caduto da uno dei balconi degli ambienti interni, atterrando su uno dei ponti della nave, con un impatto che è risultato fatale. Gli sforzi dei soccorritori per rianimarlo sono stati invani, e gli inquirenti stanno al momento cercando di chiarire se si è trattato di una caduta accidentale o se l'adolescente si sia gettato intenzionalmente. L'ipotesi del suicidio viene accuratamente studiata sentendo le testimonianze dei genitori sugli ultimi giorni di vita dell'adolescente, mentre gli elementi certi sull'accaduto sono ancora pochi. Alcuni passeggeri della nave hanno riferito a TMZ che la crociera era iniziata da appena tre giorni e che l'imbarcazione si trovava tra Port Canaveral, in Florida, e Nassau, alle Bahamas. Le foto scattate dagli ospiti mostrano un nastro giallo di avvertenza sul balcone e un'area del ponte bloccata da una tenda. Sad #cruisenews to report as 16-year old dies after falling from balcony on Allure of the Seas to the deck below. The teen was taken to the hospital, but did not survive. Warning: post contains some disturbing images of blocked off area and caution tape.https:\/\/t.co\/7fQVFDWHWh — This Cruise Life (@thiscruiselife) November 29, 2023 Un portavoce di Royal Caribbean ha riferito che uno dei passeggeri era morto, senza aggiungere maggiori dettagli su quanto successo. «Siamo addolorati nell’apprendere della scomparsa di un ospite e il nostro pensiero è rivolto alla famiglia. In segno di rispetto nei loro confronti, non forniremo ulteriori commenti», ha dichiarato il portavoce. "

Il balcone non mi sembra compromesso...
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Io son assolutamente convinto che, in situazioni normali, sia impossibile cadere accidentalmente.
Cadere accidentalmente dal balcone di una nave è impossibile, è molto più alto di un balcone residenziale e non ci sono appigli per i bambini che consentano di "scalarlo". Purtroppo se si cerca in modo cosciente o agendo in maniera scriteriata, è sufficiente avvicinare il tavolinetto o la sedia che la follia si realizza.
 
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