Taglio del nastro per la “rinnovata” banchina Calata delle Vele e per il terminal 1 del palacrociere.Per il porto storico di Savona investimento di 22 milioni di euro.
L’investimento complessivo per il rinnovo della banchina, a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e del terminal, eseguito invece da Costa Crociere, è pari a circa 22 milioni di euro.
Completati nei tempi previsti i lavori, che hanno garantito alla principale banchina dedicata agli accosti crocieristici di adeguarsi alle esigenze delle navi di nuova generazione. Costa Crociere è ritornata così ad avere a disposizione il suo approdo storico, che da una quindicina di anni ha visto sbarcare stabilmente nel centro storico della città milioni di passeggeri, facendo dell’hub di Savona uno dei principali porti crocieristici in Italia e in Europa.
Per consentire alla banchina di accogliere le navi da crociera di ultima costruzione è stato necessario portare i fondali dai -9 metri iniziali ai -11 con un intervento di consolidamento delle banchine nove e dieci e la realizzazione di un impalcato sostenuto da colonne sul fronte della banchina 8. L’investimento di 17 milioni di euro da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stato realizzato rispettando in pieno il cronoprogramma di progetto, con l’attracco dell’ammiraglia Costa Diadema.
Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, afferma: “L’attenzione al settore delle crociere è una priorità dell’Autorità di Sistema. Priorità condivisa con Costa Crociere che ha sostenuto considerevoli investimenti necessari per adeguare le strutture di accoglienza del suo home port, rappresentando questo un ulteriore tappa di successo nel solco della proficua collaborazione che c’è sempre stata”. Prosegue il presidente Signorini: “Savona e Genova sono nella top 10 dei porti italiani con un trend positivo per l’anno in corso e con previsioni ottime per il 2020 che rafforzano questa tendenza, portando addirittura la Liguria ad essere la prima regione italiana per numero di crocieristi accolti. Gli sforzi fatti per parte di Autorità di Sistema e della compagnia Costa Crociere sono una conferma importante, arrivata alla fine di un anno difficile che ha visto tutte le istituzioni impegnate a ripartire con slancio dopo il crollo del Ponte Morandi”.
Costa Crociere ha investito complessivamente quasi 5 milioni di euro per i lavori di adeguamento al terminal 1 del Palacrociere. I cantieri all’interno della struttura sono stati affidati, tramite gare di appalto, a sei aziende del savonese. Hanno riguardato la riorganizzazione del salone di ingresso, dove è stata rimossa la fontana, ristrutturato il bancone della reception ed allargata la parte retrostante dedicata ai controlli di sicurezza per l'imbarco dei crocieristi, dotata di quattro macchine ai raggi X. Sempre per regolare l'aumento del flusso, una parte della terrazza, pari a circa 130 metri quadrati, è stata coperta con una struttura in vetro e verrà utilizzata come area di accesso per i crocieristi in transito, con ulteriori quattro macchine ai raggi X. È stata completamente rivista anche la segnaletica ed è stato costruito un bridge di collegamento tra i due piani rialzati. L'investimento più consistente ha riguardato i due “finger”, ovvero i passaggi sospesi che collegano il terminal alla nave. Si tratta di strutture in metallo e vetro, del peso di 96 tonnellate, di dimensioni di 30 metri per 10 e 18 metri di altezza.
Inoltre per regolare in maniera più efficiente e sicura il flusso pedonale in Via Gramsci, in prossimità dell'attraversamento sito di fronte al ponte mobile della Darsena, Costa Crociere finanzierà l’acquisto e l’installazione di un nuovo impianto semaforico “a chiamata”.
“L’inaugurazione di queste nuove infrastrutture portuali, frutto della proficua collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale, rappresenta un consolidamento dei nostri piani di sviluppo strategico a Savona. I lavori al terminal e alla banchina consentiranno infatti di accogliere al meglio Costa Smeralda, la nostra nuova ammiraglia alimentata a LNG, destinata a segnare un vero e proprio punto di svolta nel settore, in quanto garantisce una riduzione significativa dell’impatto ambientale senza compromettere gli aspetti di sicurezza per noi imprescindibili. Siamo lieti di portare questa tecnologia innovativa, in cui abbiamo creduto per primi, proprio a Savona, una città a cui siamo molto legati da oltre 20 anni. Grazie all’arrivo di Costa Smeralda nel 2020 prevediamo una nuova crescita del nostro traffico a Savona, con 900.000 passeggeri movimentati.” – dichiara Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere.
"Abbiamo dimostrato una grande capacità di lavoro, la nuova banchina Calata delle Vele nel Porto di Savona è pronta ad accogliere tante navi ammiraglie, a partire dalla Costa Smeralda, che arriverà pochi giorni prima di Natale. Il mercato delle crociere è straordinariamente effervescente e la nostra Liguria si conferma la piattaforma privilegiata per questo mercato: le stazioni crocieristiche di Savona, Genova e La Spezia crescono, gli ordinativi di navi aumentano, si tratta di situazioni virtuose che portano ricchezza e lavoro sul territorio. Il settore dell’economia marittima nel suo complesso è in crescita: crescono come detto i numeri delle crociere, i passeggeri dei traghetti e anche i contenitori. Grazie a una attività di sistema e alla sinergia tra tutti le realtà del territorio, la Liguria, con la sua vocazione alla logistica e i suoi scali, sta diventando il maggior porto del Mediterraneo.” – dichiara Giovanni Toti, presidente Regione Liguria.
I lavori alla banchina e al terminal 1 del Palacrociere sono stati effettuati in previsione dell’arrivo di Costa Smeralda, nuova ammiraglia che a partire dal 21 dicembre 2019 farà scalo a Savona tutti i sabati. Costa Smeralda rappresenta una vera e propria svolta sul piano della minimizzazione dell’impatto ambientale, perché sarà alimentata, sia in porto sia in navigazione, a gas naturale liquefatto (LNG), il combustibile fossile più pulito al mondo. L’utilizzo dell’LNG permette infatti di eliminare quasi totalmente le emissioni di ossidi di zolfo e particolato, oltre a ridurre significativamente anche le emissioni di ossido di azoto e di anidride carbonica.