AleMaxRoma
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Eccomi di ritorno dalla mia prima crociera in assoluto. Imbarco a Savona per poter avere la cabina Samsara, la cabina era al ponte 8, con balcone.
Inizio col dire che sicuramente non sarà questa l'unica crociera che farò e che l'esperienza, complessivamente, mi ha più che soddisfatto.
La nave era la Costa Deliziosa, che molti di voi conosceranno. L'arredamento mi è parso un filo kitsch un po' ovunque (vogliamo parlare di quella incredibile decorazione a cuori presso la scala a chiocciola nel salone dove si balla???), con elementi di arredo che mi hanno fatto pensare a scarti degli anni ottanta, non potendo persuadermi che la nave potesse avere così pochi anni. Mi chiedo chi e perchè scelga in questo modo. Si può essere accattivanti e "appealing" anche nella sobrietà. I lampadari del ristorante Samsara, ristorante di cui parlerò più dettagliatamente, sembrano provenire da un qualunque salone di un palazzo della Russia pre muro di Berlino. Stenderò un velo sulle composizioni di maschere e cappellini nelle teche al ponte due e quelle di simil-uncinetto nelle vetrine dei bar. Per non parlare dell'esilarante "Galleria d'arte" che nella realtà si compone di alcuni poster dello stesso (pessimo) gusto già visto nelle cabine, almeno nella mia nel quadro sopra il letto, e nelle scale tra i diversi ponti.
Avevo letto qualche critica alla quantità di cibo che sarebbe stata ridotta rispetto al passato. Non so di cosa si parlasse ma certo il cibo non manca: tanto, troppo, a tutte le ore e per tutti i gusti. Anche qui c'è da dire qualcosa. Se c'è un ingrediente che non manca in quasi nessuna delle preparazioni, ebbene questo è l'aglio. Il mio primo pasto al buffet è consistito di una serie di piccoli assaggi, ma certo il piatto di cui ho serbato "il ricordo" è stato il salmone al salmoriglio visto che la quantità di aglio presente mi ha accompagnato almeno fino all'ora di cena. Stessa cosa al ristorante Samsara dove ho cenato tutte le sere tranne una. Il ristorante Samsara nasce come un'offerta di un'esperienza curata e con un occhio alla leggerezza e dunque alla salute.
La quantità di sale nei piatti è davvero eccessiva. Una sera ho rimandato indietro, perchè davvero immangiabile, un salatissimo risotto ai crostacei. Mi è stato riportato identico, e la salsa che ne costituiva il condimento è stata utilizzata come base, la sera dopo, per un condimento di raviolini. Anche il sale era quello del giorno prima. Ora un ristorante inserito in un percorso benessere dovrebbe, anzi deve tenere conto anche della razione di sale. Per quanto riguarda il pane, Costa si fa un vanto del tipo di pane offerto nel ristorante Samsara: chiamarlo pane è un complimento. Si tratta di piccolissimi paninetti per lo più sfogliati e croccanti, biscottati, che vengono pedissequamente proposti sera dopo sera e, ho scoperto in un paio di occasioni, identici anche a colazione o pranzo. Una fetta di pane bianco o nero l'avrei gradita di più. Detto questo la scelta è ottima e variata - tranne una riproposta per tre giorni di fila per la "tilapia" che evidentemente era stata comprata in eccesso - le quantità giustissime per alzarsi da tavola senza avere fame.
Il pacchetto Samsara prevede l'accesso alla SPA illimitato e due trattamenti inclusi, uno viso e uno corpo. Ho utilizzato tantissimo l'accesso alla Spa e i vari solarium e saune di diverso tipo. Ho fatto anche i due trattamenti e puntualmente alla fine di quello per il corpo mi è stato proposto l'acquisto di prodotti specifici per la mia pelle e la mia salute. Ora mi chiedo: perchè dover comprare a prezzi fuori controllo prodotti sconosciuti ai più? Avrei capito una proposta più accattivante e ragionevole dal punto di vista economico, una via di mezzo. Comunque ho ringraziato e declinato.
Ho fatto una sola escursione con Costa, Efeso e la casa di Maria, preferendo la massima libertà per le altre tappe. Sono contento di averla fatta con Costa perchè l'esperienza è stata ottima, la guida più che gentile e interessante e tutto si è svolto con tempi rilassati, senza dover correre tra una cosa e l'altra. Mi chiedo però se non fosse il caso di inserire, al ritorno, una tappa intermedia magari in Sicilia tra Atene e Civitavecchia: sono state ore lunghe per lo più funestate da vento forte e mare grosso.
Per quanto riguarda l'intrattenimento direi che sorvolo sul gusto imperante, che non ha incontrato il mio, ma sono stato però contento di vedere tanta gente che si divertiva ad essere intrattenuta tra un corso di bachata e una sfilata di vestiti di carta crespa - con tante, troppe zone disgraziatamente "a vista" - culminante in una sorta (ma non ne sarei certo visto che passavo...) di gioco con i membri dell'intrattenimento vestiti da bambini. Ripeto: a ciascuno i propri gusti ma per l'intrattenimento si dovrebbe tenere conto delle diverse esigenze del pubblico a bordo. Carini gli spettacoli, io ne ho visti tre o quattro, con nota di merito per quello tenuto dall'equipaggio: bravissimi. Peccato la caduta di gusto sulla tarantella napoletana col tamburello, il tricolore e l'omicidio perpetrato ai danni della'Aida di Verdi, messa a forza nella fantasia musicale. Mi ripeto: non c'è bisogno di tirare fuori il tamburello e il Vesuvio per un omaggio all'Italia. Lo si può fare tenendo anche un occhio al buon gusto. Divertentissimo, e coinvolgente nonostante lo spazio ridotto, l'omaggio a Raffaella Carrà che ha fatto divertire e ballare tante persone ma che era stato confinato al bar sul ponte tre quello più vicino ai ristoranti dove solitamente la cantante si esibiva accompagnata alla tastiera.
Unica cosa che avrei voluto tanto fare sarebbe stato quello di ballare un cha-cha o un valzer ma non avendo con me una partner non ho avuto coraggio di invitare una delle tante signore sedute al bar.
Io comunque mi sono intrattenuto benissimo coi miei libri e la mia musica, su sdraio vista mare dando fondo al mio all-inclusive per le bevande, scelta questa che mi pare ottima per godere della vacanza senza stare a farsi conti di quanto costa un cocktail o una pepsi. Oppure giocando, con moderazione, la sera al Casinò la cui atmosfera è davvero gradevole e rilassata.
Eccezionale lo staff di servizio, a partire dal responsabile di cabina che è stato fin troppo gentile e ossequioso, ma mai sopra le righe, passando per i camerieri del ristorante Samsara davvero encomiabili per le loro attenzioni e la loro professionalità e per i ragazzi e le ragazze nei bar: tutti veloci, efficienti, simpatici senza esagerare. Dev'essere difficilissimo mantenere quei livelli di efficienza con la nave piena di gente.
E' stata una bella esperienza, interessante e intensa (i due giorni a Istanbul non hanno prezzo) e sicuramente in futuro mi regalerò un bis, magari nel Mediterraneo occidentale, vedremo.
Buona serata,
Alessio
Inizio col dire che sicuramente non sarà questa l'unica crociera che farò e che l'esperienza, complessivamente, mi ha più che soddisfatto.
La nave era la Costa Deliziosa, che molti di voi conosceranno. L'arredamento mi è parso un filo kitsch un po' ovunque (vogliamo parlare di quella incredibile decorazione a cuori presso la scala a chiocciola nel salone dove si balla???), con elementi di arredo che mi hanno fatto pensare a scarti degli anni ottanta, non potendo persuadermi che la nave potesse avere così pochi anni. Mi chiedo chi e perchè scelga in questo modo. Si può essere accattivanti e "appealing" anche nella sobrietà. I lampadari del ristorante Samsara, ristorante di cui parlerò più dettagliatamente, sembrano provenire da un qualunque salone di un palazzo della Russia pre muro di Berlino. Stenderò un velo sulle composizioni di maschere e cappellini nelle teche al ponte due e quelle di simil-uncinetto nelle vetrine dei bar. Per non parlare dell'esilarante "Galleria d'arte" che nella realtà si compone di alcuni poster dello stesso (pessimo) gusto già visto nelle cabine, almeno nella mia nel quadro sopra il letto, e nelle scale tra i diversi ponti.
Avevo letto qualche critica alla quantità di cibo che sarebbe stata ridotta rispetto al passato. Non so di cosa si parlasse ma certo il cibo non manca: tanto, troppo, a tutte le ore e per tutti i gusti. Anche qui c'è da dire qualcosa. Se c'è un ingrediente che non manca in quasi nessuna delle preparazioni, ebbene questo è l'aglio. Il mio primo pasto al buffet è consistito di una serie di piccoli assaggi, ma certo il piatto di cui ho serbato "il ricordo" è stato il salmone al salmoriglio visto che la quantità di aglio presente mi ha accompagnato almeno fino all'ora di cena. Stessa cosa al ristorante Samsara dove ho cenato tutte le sere tranne una. Il ristorante Samsara nasce come un'offerta di un'esperienza curata e con un occhio alla leggerezza e dunque alla salute.
La quantità di sale nei piatti è davvero eccessiva. Una sera ho rimandato indietro, perchè davvero immangiabile, un salatissimo risotto ai crostacei. Mi è stato riportato identico, e la salsa che ne costituiva il condimento è stata utilizzata come base, la sera dopo, per un condimento di raviolini. Anche il sale era quello del giorno prima. Ora un ristorante inserito in un percorso benessere dovrebbe, anzi deve tenere conto anche della razione di sale. Per quanto riguarda il pane, Costa si fa un vanto del tipo di pane offerto nel ristorante Samsara: chiamarlo pane è un complimento. Si tratta di piccolissimi paninetti per lo più sfogliati e croccanti, biscottati, che vengono pedissequamente proposti sera dopo sera e, ho scoperto in un paio di occasioni, identici anche a colazione o pranzo. Una fetta di pane bianco o nero l'avrei gradita di più. Detto questo la scelta è ottima e variata - tranne una riproposta per tre giorni di fila per la "tilapia" che evidentemente era stata comprata in eccesso - le quantità giustissime per alzarsi da tavola senza avere fame.
Il pacchetto Samsara prevede l'accesso alla SPA illimitato e due trattamenti inclusi, uno viso e uno corpo. Ho utilizzato tantissimo l'accesso alla Spa e i vari solarium e saune di diverso tipo. Ho fatto anche i due trattamenti e puntualmente alla fine di quello per il corpo mi è stato proposto l'acquisto di prodotti specifici per la mia pelle e la mia salute. Ora mi chiedo: perchè dover comprare a prezzi fuori controllo prodotti sconosciuti ai più? Avrei capito una proposta più accattivante e ragionevole dal punto di vista economico, una via di mezzo. Comunque ho ringraziato e declinato.
Ho fatto una sola escursione con Costa, Efeso e la casa di Maria, preferendo la massima libertà per le altre tappe. Sono contento di averla fatta con Costa perchè l'esperienza è stata ottima, la guida più che gentile e interessante e tutto si è svolto con tempi rilassati, senza dover correre tra una cosa e l'altra. Mi chiedo però se non fosse il caso di inserire, al ritorno, una tappa intermedia magari in Sicilia tra Atene e Civitavecchia: sono state ore lunghe per lo più funestate da vento forte e mare grosso.
Per quanto riguarda l'intrattenimento direi che sorvolo sul gusto imperante, che non ha incontrato il mio, ma sono stato però contento di vedere tanta gente che si divertiva ad essere intrattenuta tra un corso di bachata e una sfilata di vestiti di carta crespa - con tante, troppe zone disgraziatamente "a vista" - culminante in una sorta (ma non ne sarei certo visto che passavo...) di gioco con i membri dell'intrattenimento vestiti da bambini. Ripeto: a ciascuno i propri gusti ma per l'intrattenimento si dovrebbe tenere conto delle diverse esigenze del pubblico a bordo. Carini gli spettacoli, io ne ho visti tre o quattro, con nota di merito per quello tenuto dall'equipaggio: bravissimi. Peccato la caduta di gusto sulla tarantella napoletana col tamburello, il tricolore e l'omicidio perpetrato ai danni della'Aida di Verdi, messa a forza nella fantasia musicale. Mi ripeto: non c'è bisogno di tirare fuori il tamburello e il Vesuvio per un omaggio all'Italia. Lo si può fare tenendo anche un occhio al buon gusto. Divertentissimo, e coinvolgente nonostante lo spazio ridotto, l'omaggio a Raffaella Carrà che ha fatto divertire e ballare tante persone ma che era stato confinato al bar sul ponte tre quello più vicino ai ristoranti dove solitamente la cantante si esibiva accompagnata alla tastiera.
Unica cosa che avrei voluto tanto fare sarebbe stato quello di ballare un cha-cha o un valzer ma non avendo con me una partner non ho avuto coraggio di invitare una delle tante signore sedute al bar.
Io comunque mi sono intrattenuto benissimo coi miei libri e la mia musica, su sdraio vista mare dando fondo al mio all-inclusive per le bevande, scelta questa che mi pare ottima per godere della vacanza senza stare a farsi conti di quanto costa un cocktail o una pepsi. Oppure giocando, con moderazione, la sera al Casinò la cui atmosfera è davvero gradevole e rilassata.
Eccezionale lo staff di servizio, a partire dal responsabile di cabina che è stato fin troppo gentile e ossequioso, ma mai sopra le righe, passando per i camerieri del ristorante Samsara davvero encomiabili per le loro attenzioni e la loro professionalità e per i ragazzi e le ragazze nei bar: tutti veloci, efficienti, simpatici senza esagerare. Dev'essere difficilissimo mantenere quei livelli di efficienza con la nave piena di gente.
E' stata una bella esperienza, interessante e intensa (i due giorni a Istanbul non hanno prezzo) e sicuramente in futuro mi regalerò un bis, magari nel Mediterraneo occidentale, vedremo.
Buona serata,
Alessio