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Intervista a Farcus

Rodolfo

Super Moderatore
Per chi volesse conoscere il pensiero di Farcus.....

26 luglio 2008
l’intervista a Farcus: «così nasce una nave da crociera»

«AD OGNI NUOVA inaugurazione, molta gente dice che mi sono calmato, almeno rispetto a un tempo. Ma non è così, in realtà seguo solo le mie ispirazioni». Parola di Joe Farcus, il vulcanico architetto che da oltre trent’anni progetta gli interni del colosso crocieristico Carnival, e che da qualche tempo detta legge in materia di stile anche sulle nuove unità di Costa, la società genovese che da metà anni Novanta è nelle mani del gruppo guidato da Micky Arison. Qualcuno lo ha addirittura paragonato a Dalì, altri invece gli rimproverano di aver trasformato le navi da crociera in succursali galleggianti di Las Vegas. Ma intanto, Farcus va avanti per la sua strada. E quando all’inizio del progetto gli hanno detto che l’ultima unità da allestire si sarebbe chiamata Splendor, chiaro sinonimo di lusso e fastosità, è stato come invitarlo a nozze. Altroché calmarsi: l’architetto ha deciso di premere proprio sul tasto dello splendore, dell’esuberanza.

E così, mentre a Sestri Ponente la Splendor prendeva forma, Farcus progettava via via gli interni. Perle, foglie dorate, acciaio, legni pregiati, vetri di Murano, quadri di artisti contemporanei, ma soprattutto decine di migliaia di luci: si tratta dell’ammiraglia Carnival, 113.000 tonnellate per un investimento da mezzo miliardo di dollari. Non si può badare a spese. «In realtà, dietro c’è una filosofia ben precisa» spiega Farcus, seduto in uno degli oltre venti bar della Splendor, battezzata alla fine di giugno negli stabilimenti di Fincanteri. «Chi entra nella nave, deve avere la sensazione di vivere in un mondo a parte. E io tento di creare un ambiente variegato: nei giorni della sua permanenza, il crocerista potrà andare in esplorazione, e scoprire sempre angoli nuovi. Quasi come se affrontasse un grande museo» dice l’architetto americano, che evidentemente non è un modesto, ma ha il pregio di rendere chiare le sue idee. Per ogni spazio della Splendor, Farcus ha elaborato una variazione sull’«idea centrale dello splendore». Del resto, se un tempo la crociera era destinata soprattutto al pubblico di una certa età, oggi l’obbiettivo delle grandi compagnie è raccogliere clienti di tutte le generazioni.

Per quanto enorme, la nave deve riuscire a dispensare spazio e attrattive per tutti: negli ambienti privati, dove sono sempre più richieste le cabine con terrazzo, così come nelle aree pubbliche. All’interno della nave si sono sviluppati in misura sempre maggiore bar, club, discoteche, ristoranti che devono accontentare tutti i gusti e tutte le età. A ogni ambiente deve essere data una caratterizzazione forte: Farcus riesce bene in questo gioco, interpretando il tema del fasto in mille modi diversi. Si va infatti dai lussi sibaritici dell’enorme centro benessere, alla zona di poppa, dove teak e ottoni omaggiano i transatlantici della belle epoque, al bar con poltrone giganti che ricordano il “club dei miliardari” di Paperone e Rockerduck, fino alla discoteca, all’ingresso della quale Farcus ha piazzato persino dei paparazzi finti, che inondano di flash (veri) l’ignaro avventore del locale. L’architetto fa notare che la creatività produce indotto: «I passeggeri che salgono a bordo della nave si guardano attorno, e quasi sicuramente decretano che quello che li circonda è un “prodotto industriale”. In realtà è vero l’esatto contrario: ogni finitura, ogni ambiente, è stato creato in maniera artigianale, con l’aiuto di ditte specializzate». Che nella maggior parte dei casi sono aziende italiane. Intanto, mentre la Splendor affronterà le sue prime miglia nel mare del Nord, il programma di espansione per Carnival prosegue. A Monfalcone si lavora sodo per consegnare le due prossime unità, che sono la Dream (arriverà nel 2009) e la Magic (pronta nel 2011) che saranno navi da 130.000 tonnellate e 3600 passeggeri. L’obbiettivo della compagnia americana è farsi conoscere in Europa, mercato che in questo momento è molto promettente, soprattutto grazie al boom delle crociere nel Mediterraneo.
Alberto Quarati

(da Shippingonline)
 
Re: Intervista a Farcus

Non la penso proprio come lui!!
Però bisogna riconoscere che ha i suoi estimatori..
E' quasi un 'conflitto' culturale!!

Salutoni
Manlio
 
Re: Intervista a Farcus

Visto che da lavoro a tante aziende italiane , dico grazie Joe Farcus !
Per le crociere preferisco le navi raffinate , tradizionali , senza troppi fronzzoli , facio molto volentieri a meno dello stile "estroverso" di Farcus.
 
Re: Intervista a Farcus

Altro che succursali di Las Vegas.... quest'ultima implallidisce di fronte a certe creazioni di Farcus ! :wink:
 
Re: Intervista a Farcus

Farcus sarà anche un genio... ma di certo non è originale. Troppo citazionista... e da qualche anno a questa parte troppo fissate con il ricorso sfrenato a copie di opere d'arte. Che abbia avuto successo non c'è dubbio... visto che è più di 30 anni che progetta interni di navi... ma francamente avrei di gran lunga preferito che avesse messo le mani sulle unità Aida, Iberocruceros, ed Ocean Village... e non su quelle Costa ! :wink:
 
Re: Intervista a Farcus

Ma anzi tutto spero che non esista mai una...Costa Splendore, pero sí una Costa Tranquilla o adirittura una Costa Zoncada. :mrgreen:
Identifico al 100 % quello raccontato da lui da parte di Rodolfo e credo che sará ricordato como uno dei grandi dell´archittetura navale, anche se in Italia non piace.

Un saluto.
 
Re: Intervista a Farcus

Magari passerà alla storia come un designer d'interni di grido ! :wink: Comunque rimango convinto del fatto che anche in futuro gli sarà rimproverata la scarsa originalità, la smania nel citazionismo, l'uso sin troppo disinvolto delle riproduzioni di opere d'arte, la volontà di stupire a tutti i costi.
 
Re: Intervista a Farcus

Penso sarà considerato la versione moderna dei Coppedè: i Coppedè erano evidentemente apprezzatissimi in Italia, le loro navi erano considerate spettacolari ed originali, ma oggi il commentatore moderno chiama Pulitzer e Zoncada Artisti, ed i Coppedè al massimo 'Citazionisti'.

Però bisogna riconoscere che se lui ha successo è evidente che il clima attuale gli è favorevole, come a suo tempo lo era ai fratelli di cui sopra..
Visto da molti sembra strano, ma per la maggioranza delle persone una nave è quello che vede Farcus, e questo a parer mio è un discorso sociale complesso, che al di là del mondo navale..

In ogni caso la decorazione navale si è sempre mossa tra gli estremi Coppedè/Pulitzer, o se volete Costa Concordia/Costa Victoria: erano decorate in modo elegante ma sobrio le navi antiche, fino a che Gerone di Siracusa prima, e Caligola poi, non realizzarono veri palazzi galleggianti arredati in stile Ellenistico, splendidi ma.. Farcussiani.
Nel cinquecento si iniziò a decorare in modo 'pesante' le navi, per giungere alle esagerazioni del Settecento: alla fine si iniziò ad alleggerire le decorazioni ed a creare navi più leggere anche come impostazione architettonica degli interni ed esterni..
Poi con i Liner è ricominciato tutto il ciclo..

Salutoni
Manlio
 
Re: Intervista a Farcus

bibilica ha detto:
Grazie Manlio , è chiaro che la moda è ciclica , il cattivo gusto sembra essere perenne !

Possiamo leggerla al contrario: tra una pausa e l'altra il buon gusto è perenne!! :P

Salutoni
Manlio
 
Re: Intervista a Farcus

Grande Pmanlio, ottima citazione. Propio ieri ho scritto che sul magnifico Conte Di Savoia viene in qualsiasi libro citato piú il salone Colonna del Coppodé che tutto il resto della nave, rivoluzionaria in quel momento, opera del Pulitzer Finali.
Sono d´accordo con te.

Un saluto
 
Re: Intervista a Farcus

Alla fine quello che mi domando... e parlo dei miei gusti personali... è dove sia il Buon Gusto nelle creazioni di Farcus ! :?: Io vedo solo la volontà di stupire a tutti i costi... Tocco Barocco in chiave Las Vegas ! :mrgreen:
 
Re: Intervista a Farcus

Italian Cruiser ha detto:
Alla fine quello che mi domando... e parlo dei miei gusti personali... è dove sia il Buon Gusto nelle creazioni di Farcus ! :?: Io vedo solo la volontà di stupire a tutti i costi... Tocco Barocco in chiave Las Vegas ! :mrgreen:

Per me non c'è buon gusto..
Per sapere se ce ne fosse dai Coppedè credo si debba salire su una delle loro navi, ma qui.. 8)

Salutoni
Manlio
 
Re: Intervista a Farcus

Italian Cruiser ha detto:
Alla fine quello che mi domando... e parlo dei miei gusti personali... è dove sia il Buon Gusto nelle creazioni di Farcus ! :?: Io vedo solo la volontà di stupire a tutti i costi... Tocco Barocco in chiave Las Vegas ! :mrgreen:

DIciamo che persiste comunque la volontà di stupire, di far ricordare la nave a tutti i costi.
Mi metto nei panni di una famiglia media italiana, che va in vacanza una volta all'anno e magari in crociera una volta nella vita. Gli rimarrà per sempre impresso il casinò stile LasVegas, gli atri scintillanti di vetri colorati, putti e angelo a gò gò, lo svavillio di luci nel teatro. Racconteranno ad amici e parenti della maestosità degli arredi, degli ambienti coloratissimi adatti a tutti, grandi e bambini. Sicuramente si ricorderanno di più una nave così, e magari faranno di tutto per tornarci una seconda volta. Ma per queste persone una crociera è una vacanza nè più nè meno pari a quella in un villaggio turistico.
Poi ci sono gli amanti nel mare quelli veri, quegli appassionati che amano la crociera per il viaggio in sè che rappresenta e amano arredamenti sobri, eleganti nei toni e nei colori, che ricordano l'atmosfera degli anni passati, quando l'andar per mare era un lusso destinato a pochi e quindi ci si comportava di conseguenza.
Forse è per questo che Farcus riscuote comunque il suo successo da 30 anni e che, forse, continuerà a farlo.
 
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