A dire la verità, intervista un pò banale, nelle domande e nelle risposte, tipo quelle che vengono fatte ai calciatori nei noiosissimi programmi sportivi.
Fossi stato nel giornalista, avrei dato un taglio più "internazionale" alle domande, aveva davanti il CO di Carnival, non Thamm.
Infatti le due navi LNG sono citate nella domanda del giornalista, non nella risposta, e sono solo quelle di Costa, ma se stai parlando al CO di un gruppo con 10 brand, sarebbe stato meglio dire 6 navi per fare riferimento all'intero gruppo. Come giustamente sottolineava Rodolfo.
L'ultima domanda poi..... boh...... in che senso corrono meno nella rincorsa al gigantismo? I loro brand sono mass, premium e luxury, a me non sembra che le nuove navi dei brand mass e premium siano più piccole rispetto al passato..... non vedo nessuna frenata...e parlare di frenata al gigantismo facendo un minestrone ed infilandoci le luxury...sarebbe comunque ridicolo (e stimola ironia...vista la risposta di Donald....)
Tra le righe, ci sono comunque degli spunti interessanti:
- La prima frase, dove Donald descrive le sfide da vincere per le compagnie: l'incapacità di viaggiare, e la paura di viaggiare. La seconda purtroppo è risaputa, la prima non banale nel significato. Concordo con lui.
- Tra le righe, si conferma la sovrastima di crescita del mercato cinese da parte di Carnival. Ed aggiungo, da parte di tutti, analisti ed altre compagnie. Non sarei stupito nel vedere un ridimensionamento dei programmi futuri di dislocamento in quei mari di nuove navi
- I limiti infrastrutturali dei porti nel rifornire le nuove navi LNG. Argomento ampiamente dibattuto nel forum (da Rodolfo e Matteo in primis). Interessante scoprire che alcuni armatori (chi? nomi please..) contribuiscono in prima persona agli investimenti per colmare questo Gap.
Grazie per il link Rodolfo. Sono certo che tu avresti posto domande più interessanti....