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ISLAND PRINCESS - Iceland & Norwegian Fjords

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salabc

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Alcune note preliminari

Era la ns prima crociera dalla fine della pandemia e la voglia di provare altre compagnie era forte in particolare celebrity oppure HAL ma come al solito gli itinerari di princess sono vincenti

Nel mese di luglio Celebrity offriva solo crociere di 11 gg per Islanda mentre Holland l’unica che ci attraeva come itinerario aveva comedate fine luglio

Pertanto, la scelta è ricaduta di nuovo su princess

Ed il giorno arrivò ovvero martedì 11 il viaggio è risultato essere lungo ad estenuante anche per un viaggiatore abituale; a cause di un incidente avvenuto la domenica (un pullman bruciato in galleria) il tratto della A12 tra rapallo e nervi era affetto da lunghissime code che ha consigliato di anticipare la partenza di 90 minuti

Il volo scelto con princess prevedeva l’uso dei voli ITA pertanto milano /amsterdam/ copenhagen , quest’ultimo un code sharing di KLM

Il volo Milano / Amsterdam è partito con 45 minuti di ritardo (creando qualche apprensione per i bagagli)

All’arrivo i bagagli si sono fatto attendere perché la polizia aveva bloccato la sala arrivi non permettendo a nessuno di lasciarla ricercando alcune persone in arrivo da pristina la cosa è durata per quasi un ora, alla fine siamo riusciti ad uscire dal terminal quasi a mezzanotte dalle 2230 che eravamo atterrati
 
Mercoledi 12 ovvero l’imbarco

Al mattino ci siamo svegliati sotto un cielo grigio e piovoso ( a tratti anche forti) che purtroppo ha condizionato la ns mattinata, poco male Copenaghen la conoscevamo già per cui ci siamo limitati ad un giro sul hop on hop off bus ed un giro in battello per tirare le 1300 ora di inizio dell’imbarco

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la ben nota nyhaven




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Ultima modifica da un moderatore:
Giunti sottobordo verso le 1430 consegnate le valigie abbiamo avuto l’esperienza del check-in più rapido che qualcuno possa immaginare

Dopo i controlli di sicurezza dove non c’era coda siamo entrati in un terminal praticamente senza passeggeri siamo stati diretti ad un banco dove ci è stata chiesto il nr di cabina, di controllare i passaporti dopodiché ci è stato consegnato il medallion ( per noi è stata la prima esperienza) facendoci salire a bordo

Se tutto questo è stato grazie al medallion non lo so ma effettivamente le foto per il pass, le carte di credito, i dati del passaporto e quant’altro viene caricato dall’interessato a casa con comodo pertanto giunti sottobordo non bisogna fare alcuna pratica se non mostrare il passaporto e ritirare il medallion ( gli americani lo ricevono a casa)

Entrati in cabina abbiamo iniziato a sistemarci, dopo qualche minuto si è presentato il ns cameriere, Remigo (Indiano), chiedendo se tutto era a ok confermandoci che si sarebbe preso cura della cabina al mattino e alla sera e mostrandoci il tasto sul telefono per chiamarlo per qualsiasi necessità

Abbiamo chiesto di avere come al solito gli accappatoi, confermandoci che li avrebbe portati ci assicurava che avrebbe anche controllato i bagagli decidevamo pertanto di dirigerci all’Horizon court ovvero il buffet per mangiare qualcosa ( dato l’ora ci siamo trattenuti)

Al ns rientro effettivamente Remigo si è presentato con i bagagli

la ns indirizzo per 2 settimane "Caribe 712"

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Ultima modifica da un moderatore:
visto che si è parlato di horizon court ecco alcune foto
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come su tutte le navi il buffet è simmetrico ed uguale ovvero ci sono due percorsi uno a sinistra ed uno a dritta con le isole per i piatti caldi posizionati dal lato della cucina
a differenza delle altre navi della classe grand horizon court è posizionato a prua estrema permettendo una visuale molto suggestiva
nella parte prodiera sono posizionati i dipenser di bevande: caffe americano, caffe decaffeinati, acqua, the freddo e limonata , al mattino è disponibile anche il succo d'arancia,
da notare che dopo il covid ed in aggiunta al disinfettate alle due entrate sono stati istallati 3 lavandini per la lato con la richiesta di lavarsi le mani
 
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Dopo esserci sistemati giro orientativo della nave che dal resto ci è risultata familiare ( i locali e i bar e loro localizzazione sono simili su tutte le navi di princess ( fa sentire molto casa) anche se più in piccolo.

Bisogna ricordare che Island e Coral sono le “piccole” di casa Princess costruite ormai svariati anni addietro per poter transitare da panama

Infine avevamo prenotato la cena per le 1900 al ristorante bordeaux dove ci hanno dato un bellissimo tavolo attaccato ad una delle finestre

La cena è stata un po' deludente, le tagliatelle alfredo erano ok mentre le linguine alle vongole prese dalla moglie sapevano di poco ( le poche vongole nel piatto erano però buone) i medaglioni di vitello sono risultati essere troppo cotti

Alle 2015 finita la cena dal balcone ci siamo goduti il disormeggio dopodiché ci siamo diretti verso il teatro

Facendo un giro veloce dei negozi

In teatro davano uno spettacolo di un bravissimo clarinettista inglese che ha fatto un concerto di musiche di Benny Goodman

Al termine è suonata la ritirata

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2° Giorno

Puntuale la nave alle sette entrava nel porticciolo di skagen

Il paese si trova nella punta settentrionale della Danimarca demarcando ad occidente il mare del nord e a oriente il Baltico

Il paesino è stato reso famoso da diversi artisti danesi che hanno immortalato i paesaggi locali su tela diventando un centro di vacanza alla moda (la famiglia reale ha una villa dove passa le vacanze estive)

Il paese storicamente è il principale porto peschereccio della Danimarca con un importante e famoso mercato del pesce

Il paese è formato dalle tipiche case di colore giallo la cui tonalità prende proprio il nome di giallo skagen

Alle 8 puntuali ci recavamo al punto di ritrovo per l’escursione

Non avendo trovato nessun tour operator ci siamo affidati alla nave prenotando il tour marcato “il meglio di skagen”

Iniziato attraversando il villaggio con la guida che spiegava il paese la prima tappa ci portava a grenen dove con un mezzo adatto venivamo portati ( dopo avere attraversato le famose dune) sulla punta estrema dove “finisce l’Europa” ovvero a sinistra il mare del nord e a destra il mar baltico

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tutti sulla punta dell'europa
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La seconda fermata è stata alla “chiesa sommersa” si tratta dei resti di una chiesa (dedicata a san Lorenzo) costruita nel 1400 e che a causa dei movimenti delle dune è stata praticamente sommersa

Nel 1700 ci si è resi conto che non era più possibile mantenere la chiesa aperta pertanto la stessa è stata demolita lasciando solamente le fondamenti e le tombe nonché la torre che ora risulta esser per quasi metà altezza sommersa dalla sabbia

La guida spiegava inoltre che nel ‘800 nel tentativo di fermare il movimento delle dune si piantarono degli alberi alieni (principalmente dei pini) creando ora un bosco che però è formato da forme aliene alla zona oggi nello spirito ecologico è stato deciso di tagliare questi alberi lasciando crescere solo le specie originarieDSC_0273.webp

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tutta la zona è segnata dalle dune

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La terza sosta è stata alla duna mobile si tratta di una duna di circa 2 km2 alta 40 m che si è inizialmente formata sulla sponda del mare del nord ed alla velocità di 10 km all’anno si sposta verso il mar baltico sommergendo tutto quello che si trova sul suo cammino: fattorie, strade e tra qualche anno la ferrovia

La duna è stata dichiarata parco naturale

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