Rodolfo
Super Moderatore
Ancora oggi, tra i Comandanti più anziani, circola il vecchio ritornello "Il Comandante viene subito dopo Dio" o simili " Dopo Dio chi comanda sono io". Niente di più anacronistico al giorno d'oggi; se un tempo l'esercizio di questo potere assoluto era una cosa abbastanza scontata e giustificata ora non ha più ragione di esistere.
Quando i sistemi di comunicazione erano pressoché assenti, i viaggi duravano mesi senza o con rari contati contatti con terra, quando il Comandante doveva decidere in assoluta autonomia sulla navigazione, sulla disciplina di bordo, sulle scelte più favorevoli da adottare per l'Armatore, allora, probabilmente, in quel ristretto ambito, il refrein poteva anche avere qualche fondamento di verità; alla fine tutto gravava sulle spalle di una unica persona; un Uomo "Solo", nel senso di solitudine, al Comando.
Oggi la tecnologia che accompagna la navigazione si è evoluta enormemente così come la sicurezza. I contatti con terra sono rapidissimi ed efficienti, le consultazioni con l'Armatore sulle scelte da adottare quasi immediate e condivise, la rotta da seguire precisa, monitorata e controllata anche da terra.
Come conseguenza logica, viene a cadere quello stato di isolamento, quell'enorme carico di responsabilità di un tempo, e quindi la figura del comando muta anche se, secondo il Codice della Navigazione, il Comandante rimane sempre e comunque il responsabile della spedizione.
Un passo indietro quindi del Comandante e un passo avanti dello Staff di Ufficiali; nasce così il Bridge Team Management, il BTM, che diventa un collettivo per gestire le decisioni, le scelte, gli apparati di bordo, la nave in sintesi, nel suo complesso.
Il Comandante si trasforma in una specie di manager aziendale, un direttore di orchestra che si avvale di tanti collaboratori che partecipano alla missione per il conseguimento del miglior risultato, ma la "poltrona della dirigenza" e la "bacchetta" rimane sempre nelle mani di un unico personaggio, per la decisione finale.
Quando i sistemi di comunicazione erano pressoché assenti, i viaggi duravano mesi senza o con rari contati contatti con terra, quando il Comandante doveva decidere in assoluta autonomia sulla navigazione, sulla disciplina di bordo, sulle scelte più favorevoli da adottare per l'Armatore, allora, probabilmente, in quel ristretto ambito, il refrein poteva anche avere qualche fondamento di verità; alla fine tutto gravava sulle spalle di una unica persona; un Uomo "Solo", nel senso di solitudine, al Comando.
Oggi la tecnologia che accompagna la navigazione si è evoluta enormemente così come la sicurezza. I contatti con terra sono rapidissimi ed efficienti, le consultazioni con l'Armatore sulle scelte da adottare quasi immediate e condivise, la rotta da seguire precisa, monitorata e controllata anche da terra.
Come conseguenza logica, viene a cadere quello stato di isolamento, quell'enorme carico di responsabilità di un tempo, e quindi la figura del comando muta anche se, secondo il Codice della Navigazione, il Comandante rimane sempre e comunque il responsabile della spedizione.
Un passo indietro quindi del Comandante e un passo avanti dello Staff di Ufficiali; nasce così il Bridge Team Management, il BTM, che diventa un collettivo per gestire le decisioni, le scelte, gli apparati di bordo, la nave in sintesi, nel suo complesso.
Il Comandante si trasforma in una specie di manager aziendale, un direttore di orchestra che si avvale di tanti collaboratori che partecipano alla missione per il conseguimento del miglior risultato, ma la "poltrona della dirigenza" e la "bacchetta" rimane sempre nelle mani di un unico personaggio, per la decisione finale.