Magellano
Utente livello Platinum
Tripoli ha deciso per la chiusura delle frontiere ai cittadini dell'area Schengen. Nuove difficoltà per le navi da crociera? Vediamo come evolverà la situazione..
Qualche stralcio da Rassegna.it
La Commissione Ue "deplora la decisione unilaterale e sproporzionata delle autorità libiche di sospendere la concessione di visti a cittadini di paesi dell'area Schengen". Lo afferma, in una nota, il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom.
Intanto, sale a sei il numero degli italiani respinti dalla Libia. Lo ha riferito il Console Generale d'Italia in Libia, Francesca Tardioli, precisando che sono scesi a 7 invece i connazionali ancora bloccati in aeroporto.
E da Tgcom
Libia, scoppia nuovo caso diplomatico
Stop ingressi Ue, Frattini "preoccupato"
Ad essere stati rimandati indietro sono stati tutti i passeggeri con la qualifica di "manager" con visti business, per quanto riguarda gli italiani
La Libia ha sospeso da ieri i visti di ingresso ai cittadini provenienti da Paesi europei. Immediate le conseguenze: di fatto sono scattati i "respingimenti" al contrario, e 6 italiani e 9 portoghesi sono stati bloccati all'aeroporto dalle autorità libiche e rimpatriati. Allo scalo internazionale di Tripoli è caos: tutti i passeggeri provenienti da Paesi europei sono stati sottoposti a stretti controlli, e alcuni trattenuti per ore. La Farnesina esprime preoccupazione
Rimpatriati italiani diretti a Tripoli
La Libia ha sospeso da ieri i visti di ingresso ai cittadini provenienti da Paesi europei. Immediate le conseguenze: di fatto sono scattati i "respingimenti" al contrario, e sei italiani e 9 portoghesi sono stati bloccati all'aeroporto dalle autorità libiche e rimpatriati. Allo scalo internazionale di Tripoli è caos: tutti i passeggeri provenienti da Paesi europei sono stati sottoposti a stretti controlli, e alcuni trattenuti per ore.
Ad essere stati rimandati indietro sono stati tutti i passeggeri con la qualifica di "manager" con visti business, per quanto riguarda gli italiani, mentre erano invitati dello stesso governo libico i 9 portoghesi che arrivavano a Tripoli in occasione della Lipo, la fiera libico-portoghese. "E' iniziato tutto nella serata di domenica - spiega Gianluca DellaTorre, Country Manager Alitalia in Libia - quando hanno fermato al loro ingresso in aeroporto 40 passeggeri provenienti da Tunisi e Malta".
"Poi è stata la volta del volo Alitalia delle 24 e 45. Gli ultimi ad uscire sono stati rilasciati dalle autorità libiche intorno alle 4 e 45 di lunedì mattina". Secondo quanto appreso in aeroporto, dai vettori di tutte le compagnie aeree vengono fatti scendere prima i passeggeri non europei e solo in un secondo momento tutti gli altri che vengono poi fermati al controllo passaporti dove inizia una lunga trafila che in molti casi porta al rimpatrio.
Il quotidiano on line "Oea", vicino a Seif Al Islam, figlio del leader libico Muammar Gheddafi, ha reso pubblica la notizia spiegando che "domenica un funzionario libico aveva confermato la decisione della Libia di sospendere la concessione dei visti ai cittadini di tutti i paesi europei, non solo ai turisti". Questa procedura si applica a tutti gli Stati che concedono visti Schengen. Il provvedimento non riguarda, quindi, i cittadini del Regno Unito. "Oea" conclude ricordando che il fatto "sarebbe legato ad una "black list", stilata dalla Svizzera, che vieterebbe ad alcune personalità libiche di entrare in territorio elvetico.
Fino al tardo pomeriggio 22 italiani, arrivati a Tripoli con voli dell'Air Malta e dell'Air Afriquiya, sono rimasti bloccati nello scalo libico. Tre di loro sono stati rimandati indietro e 12 sono stati fatti passare. In aeroporto restano dunque sette connazionali. Lo ha riferito il console generale d'Italia Francesca Tardioli. "Stiamo dando assistenza e stiamo cercando di risolvere tutti i casi singolarmente", ha detto Tardioli, "ma non è stata fornita alcuna spiegazione circa il rifiuto opposto al loro ingresso in territorio libico".
''Stiamo lavorando basandoci sulle liste delle prenotazioni - ha spiegato il console - spalla a spalla con le autorità libiche che a tratti ci hanno consentito di entrare in contatto diretto con i nostri connazionali". Il Console ha assicurato che attenderà in aeroporto l'arrivo del prossimo volo Alitalia proveniente da Roma.
Farnesina: "No ai viaggi in Libia"
La Farnesina "sconsiglia" ai cittadini italiani tutti i viaggi verso la Libia a seguito delle "improvvise e non annunciate misure restrittive" adottate da Tripoli. Lo si legge in un 'avviso particolare' pubblicato sul sito www.viaggiaresicuri.it curato dall'Unità di crisi del ministero degli Esteri.
Frattini "preoccupato"
E' una decisione per la quale abbiamo espresso seria preoccupazione, abbiamo chiesto ai libici di ripensarci". Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini a Sky Tg24, aggiungendo che la Svizzera va aiutata a ''risolvere una questione bilaterale'', ma ''non a spese'' di tutti. Di fatto la decisione della Svizzera di bandire in una 'black list' 188 personalita' libiche tra cui lo stesso Muammar Gheddafi ''prende in ostaggio tutti i Paesi dell'area Schengen'', ha poi aggiunto il titolare della Farnesina.
Qualche stralcio da Rassegna.it
La Commissione Ue "deplora la decisione unilaterale e sproporzionata delle autorità libiche di sospendere la concessione di visti a cittadini di paesi dell'area Schengen". Lo afferma, in una nota, il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom.
Intanto, sale a sei il numero degli italiani respinti dalla Libia. Lo ha riferito il Console Generale d'Italia in Libia, Francesca Tardioli, precisando che sono scesi a 7 invece i connazionali ancora bloccati in aeroporto.
E da Tgcom
Libia, scoppia nuovo caso diplomatico
Stop ingressi Ue, Frattini "preoccupato"
Ad essere stati rimandati indietro sono stati tutti i passeggeri con la qualifica di "manager" con visti business, per quanto riguarda gli italiani
La Libia ha sospeso da ieri i visti di ingresso ai cittadini provenienti da Paesi europei. Immediate le conseguenze: di fatto sono scattati i "respingimenti" al contrario, e 6 italiani e 9 portoghesi sono stati bloccati all'aeroporto dalle autorità libiche e rimpatriati. Allo scalo internazionale di Tripoli è caos: tutti i passeggeri provenienti da Paesi europei sono stati sottoposti a stretti controlli, e alcuni trattenuti per ore. La Farnesina esprime preoccupazione
Rimpatriati italiani diretti a Tripoli
La Libia ha sospeso da ieri i visti di ingresso ai cittadini provenienti da Paesi europei. Immediate le conseguenze: di fatto sono scattati i "respingimenti" al contrario, e sei italiani e 9 portoghesi sono stati bloccati all'aeroporto dalle autorità libiche e rimpatriati. Allo scalo internazionale di Tripoli è caos: tutti i passeggeri provenienti da Paesi europei sono stati sottoposti a stretti controlli, e alcuni trattenuti per ore.
Ad essere stati rimandati indietro sono stati tutti i passeggeri con la qualifica di "manager" con visti business, per quanto riguarda gli italiani, mentre erano invitati dello stesso governo libico i 9 portoghesi che arrivavano a Tripoli in occasione della Lipo, la fiera libico-portoghese. "E' iniziato tutto nella serata di domenica - spiega Gianluca DellaTorre, Country Manager Alitalia in Libia - quando hanno fermato al loro ingresso in aeroporto 40 passeggeri provenienti da Tunisi e Malta".
"Poi è stata la volta del volo Alitalia delle 24 e 45. Gli ultimi ad uscire sono stati rilasciati dalle autorità libiche intorno alle 4 e 45 di lunedì mattina". Secondo quanto appreso in aeroporto, dai vettori di tutte le compagnie aeree vengono fatti scendere prima i passeggeri non europei e solo in un secondo momento tutti gli altri che vengono poi fermati al controllo passaporti dove inizia una lunga trafila che in molti casi porta al rimpatrio.
Il quotidiano on line "Oea", vicino a Seif Al Islam, figlio del leader libico Muammar Gheddafi, ha reso pubblica la notizia spiegando che "domenica un funzionario libico aveva confermato la decisione della Libia di sospendere la concessione dei visti ai cittadini di tutti i paesi europei, non solo ai turisti". Questa procedura si applica a tutti gli Stati che concedono visti Schengen. Il provvedimento non riguarda, quindi, i cittadini del Regno Unito. "Oea" conclude ricordando che il fatto "sarebbe legato ad una "black list", stilata dalla Svizzera, che vieterebbe ad alcune personalità libiche di entrare in territorio elvetico.
Fino al tardo pomeriggio 22 italiani, arrivati a Tripoli con voli dell'Air Malta e dell'Air Afriquiya, sono rimasti bloccati nello scalo libico. Tre di loro sono stati rimandati indietro e 12 sono stati fatti passare. In aeroporto restano dunque sette connazionali. Lo ha riferito il console generale d'Italia Francesca Tardioli. "Stiamo dando assistenza e stiamo cercando di risolvere tutti i casi singolarmente", ha detto Tardioli, "ma non è stata fornita alcuna spiegazione circa il rifiuto opposto al loro ingresso in territorio libico".
''Stiamo lavorando basandoci sulle liste delle prenotazioni - ha spiegato il console - spalla a spalla con le autorità libiche che a tratti ci hanno consentito di entrare in contatto diretto con i nostri connazionali". Il Console ha assicurato che attenderà in aeroporto l'arrivo del prossimo volo Alitalia proveniente da Roma.
Farnesina: "No ai viaggi in Libia"
La Farnesina "sconsiglia" ai cittadini italiani tutti i viaggi verso la Libia a seguito delle "improvvise e non annunciate misure restrittive" adottate da Tripoli. Lo si legge in un 'avviso particolare' pubblicato sul sito www.viaggiaresicuri.it curato dall'Unità di crisi del ministero degli Esteri.
Frattini "preoccupato"
E' una decisione per la quale abbiamo espresso seria preoccupazione, abbiamo chiesto ai libici di ripensarci". Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini a Sky Tg24, aggiungendo che la Svizzera va aiutata a ''risolvere una questione bilaterale'', ma ''non a spese'' di tutti. Di fatto la decisione della Svizzera di bandire in una 'black list' 188 personalita' libiche tra cui lo stesso Muammar Gheddafi ''prende in ostaggio tutti i Paesi dell'area Schengen'', ha poi aggiunto il titolare della Farnesina.