Blueyes
Well-known member
Ciao a tutti, appena rientrato da una folle avventura... alla "Blue"!
Devo rendervene conto... sul serio, finchè non crollo dal sonno.
Allora, l'ABC... il soggetto in questione è questo:
Si erge a cavallo tra i monti a nord di Gallio e a ovest di Enego.
Oggi, in pieno allarme meteo io, la Barbie e il bau, già in zona per manifestazioni ad Asiago, siamo partiti per andare a vederla (complice anche la Jeep presa da poco ;-) ).
Tutte e tre le strade di accesso, sia quelle gia precariamante asfaltate che quelle in terra battuta son devastate dai camion che da anni portan via da quota la legna tirata giu dalla nota tempesta.
Quella che passa per il centro di Marcesine era impraticabile per straripamenti e lavori. Scartata.
Partiti alle 10 da Foza (17 gradi) via Campomulo la abbiamo raggiunta dopo 2 ore di viaggio in mezzo alla tempesta (meno di 20 km!) tra buche impossibili per macchine "cittadine", alcune di 3 cm altre ben piu profonde. Cartellonistica da dimenticare, copertura GSM... non coperta da deviazione per Campomuletto in poi.
Sconsiglio a chiunque di usare questa via (una volta praticabile con la 124 di mio padre!).
A metà strada, comunque, entrambi abbiamo detto...vabbè, dai, potrebbe andare peggio!
Infatti, ha subito iniziato a nevicare come nei documentari... non erano fiocchi ma lenzuoli!
Arrivati all'aquila in questione, zero gradi, la nevicata montante ancora più ci ha fatto propendere per un immediato rientro attraverso la strada "normale", quella che passa per il centro sciistico di Enego.
Seee.... quello è il lato meno coperto, c'erano gia 7-8 cm di neve con alcuni tratti ghiacciati, altri tratti presentavano dei "paciughi" alti fin sopra ai fendinebbia.... vabbè dai giochiamo un po con Miss Trazione e piedino leggero leggero per non svegliare dal suo torpore la Fata Turbina, anche perché pure quella strada è rovinata di brutto e non volevo finire in una megabuca coperta da acqua coperta da neve.
Alla fine è stata una escursione divertente, specie limitandosi nella velocità ma se ci fossimo soffermati un po di piu avrei dovuto montare le catene a prescindere dai copertoni o fermarci in uno degli alberghetti in quota.
Vado a dormire, domani si va di lavaggio auto... manco 40 giorni di vita ed è inguardabile.
Blue
Devo rendervene conto... sul serio, finchè non crollo dal sonno.
Allora, l'ABC... il soggetto in questione è questo:
Dagli scarti di Vaia nasce in Trentino la più grande aquila in legno d'Europa: ecco l'ultima opera di Marco Martalar
TRENTO. Un'enorme aquila in legno che spiega le sue ali verso l'orizzonte, guardando i luoghi che tra l'ottobre ed il novembre 2018 hanno subito la furia della tempesta più devastante degli ultimi decenni: a Marcesina Barricata, nel territorio comunale di Grigno in Valsugana, è stata completata...
www.ildolomiti.it
Si erge a cavallo tra i monti a nord di Gallio e a ovest di Enego.
Oggi, in pieno allarme meteo io, la Barbie e il bau, già in zona per manifestazioni ad Asiago, siamo partiti per andare a vederla (complice anche la Jeep presa da poco ;-) ).
Tutte e tre le strade di accesso, sia quelle gia precariamante asfaltate che quelle in terra battuta son devastate dai camion che da anni portan via da quota la legna tirata giu dalla nota tempesta.
Quella che passa per il centro di Marcesine era impraticabile per straripamenti e lavori. Scartata.
Partiti alle 10 da Foza (17 gradi) via Campomulo la abbiamo raggiunta dopo 2 ore di viaggio in mezzo alla tempesta (meno di 20 km!) tra buche impossibili per macchine "cittadine", alcune di 3 cm altre ben piu profonde. Cartellonistica da dimenticare, copertura GSM... non coperta da deviazione per Campomuletto in poi.
Sconsiglio a chiunque di usare questa via (una volta praticabile con la 124 di mio padre!).
A metà strada, comunque, entrambi abbiamo detto...vabbè, dai, potrebbe andare peggio!
Infatti, ha subito iniziato a nevicare come nei documentari... non erano fiocchi ma lenzuoli!
Arrivati all'aquila in questione, zero gradi, la nevicata montante ancora più ci ha fatto propendere per un immediato rientro attraverso la strada "normale", quella che passa per il centro sciistico di Enego.
Seee.... quello è il lato meno coperto, c'erano gia 7-8 cm di neve con alcuni tratti ghiacciati, altri tratti presentavano dei "paciughi" alti fin sopra ai fendinebbia.... vabbè dai giochiamo un po con Miss Trazione e piedino leggero leggero per non svegliare dal suo torpore la Fata Turbina, anche perché pure quella strada è rovinata di brutto e non volevo finire in una megabuca coperta da acqua coperta da neve.
Alla fine è stata una escursione divertente, specie limitandosi nella velocità ma se ci fossimo soffermati un po di piu avrei dovuto montare le catene a prescindere dai copertoni o fermarci in uno degli alberghetti in quota.
Vado a dormire, domani si va di lavaggio auto... manco 40 giorni di vita ed è inguardabile.
Blue