• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Rodolfo

Super Moderatore
23 ottobre 2007
Ai coreani di Stx il 39% di Aker Yards (da IL SECOLO XIX)

I cantieri navali asiatici vanno alla conquista dell’Europa e mettono un piede nel business della costruzione delle navi da crociera: ieri i coreani di Stx Group, casa madre di Stx Shipbuilding, hanno annunciato l’acquisto del 39,2% di Aker Yards per 800 milioni di dollari. Così facendo Stx diventa primo azionista dell’azienda norvegese, concorrente principale di Fincantieri nel mercato della navi da crociera.

Le azioni sono state pagate 97 corone norvegesi, il 38% in più del prezzo di chiusura di lunedì. Entrare in Aker permette ai cantieri coreani di acquisire l’expertise necessario a costruire le navi da crociera, mercato più profittevole di quello delle unità da carico e sinora appannaggio praticamente esclusivo degli europei, con Fincantieri in prima fila seguita proprio da Aker Yards e la tedesca Meyer Werft.

Tra gli storici clienti di Aker c’è la compagnia italo-ginevrina Msc Crociere (nella foto l’inaugurazione della Msc Musica), che da tempo affida le sue costruzioni ai cantieri francesi ex Chantiers de l’Atlantique passati al gruppo norvegese nei primi mesi del 2006.

Il gruppo coreano ha affermato che “intende rimanere un importante azionista di minoranza della Aker Yards” e che “valuterà Aker Yards in base a una prospettiva industriale a lungo termine e, a tempo debito, si riserverà il diritto di valutare opzioni disponibili relative alla propria partecipazione strategica in Aker Yards”. Parole felpate per non mettere in allarme nessuno, ma l’intenzione di entrare da protagonisti nel campo delle crociere è evidente nelle parole del presidente del gruppo, Duk-Soo Kang: “La nostra quota strategica - ha affermato - rappresenta una concreta possibilità per ottenere un’esposizione di rilievo nei confronti di interessanti segmenti del comparto”. Stx Shipbuilding, nello scorso anno, ha registrato un fatturato di 1,8 miliardi di dollari e ha un portafoglio ordini del valore di 13,5 miliardi di dollari.
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Ciao Rodolfo

Ma che brutta notizia !!!!Un volta ascoltavo in Rai un dirigente dei cantieri di St Nazeire dire che il mercato delle crociere era piccolo,piccolo rispetto agli altri settori navali in mano ormai dell´Asia.
Adesso incominciano a toglierci anche questo ? Spero che non ce la facciano.

Un saluto
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

tano ha detto:
Ciao Rodolfo

Ma che brutta notizia !!!!Un volta ascoltavo in Rai un dirigente dei cantieri di St Nazeire dire che il mercato delle crociere era piccolo,piccolo rispetto agli altri settori navali in mano ormai dell´Asia.
Adesso incominciano a toglierci anche questo ? Spero che non ce la facciano.

Un saluto

Non è questione di "togliere" qualcosa a noi Europei. Gli Asiatici hanno i capitali e giustamente li investono. Se certi investimenti sono utili a potenziare l'industria ben vengano ! :mrgreen: Con la stessa logica allora Micky Arison, Americano, comprandosi Costa, l'avrebbe tolta a noi Italiani ?
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Ma in un certo senso penso, che Tano non abbia tutti i torti. La cantieristica delle navi da crociera è praticamente in mano dell'Europa. Entrare in modo massiccio in uno dei più floridi Cantieri navali del mondo non è una cosa da poco conto. Certo benvenuti capitali freschi per potenziare ancora di più il settore, ma anche la possibilità in un futuro non lontano, di "importare" la costruzione di navi passeggeri nei cantieri asiatici. Del resto costruire bulk carrier, portacontainer, e navi cisterna, dal punto di vista economico non porta il massimo dei profitti. Anche se costruzioni di ridotto impiego di tecnologia, rispetto alle navi passeggeri, fino a pochi decenni orsono, erano appannaggio dell'occidente con in testa polacchi e slavi, seguiti a ruota da olandesi, tedeschi ecc. Unica eccezione, il Giappone. Ora hanno praticamente in mano il monopolio mondiale delle navi mercantili, grazie soprattutto agli enormi investimenti, alla produzione quasi in serie e soprattutto al ridotto costo della mano d'opera. Da qui, alla discesa in campo anche nella costruzione di navi passeggeri, mi sembra che il passo sia piuttosto breve. Del resto un piede nel settore l'hanno già messo con la costruzione di parecchi Traghetti della nuova generazione. E anche Fincantieri, leader per ora indiscussa del settore, avrà le sue gatte da pelare. Non a caso ha già rivolto lo sguardo verso la Romania, dove ha individuato un complesso cantieristico, eventualmente da acquisire, cinque volte più grande, del più grande in Italia, quello di Monfalcone.
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Tano potrà pure avere ragione, ma mica possiamo ricorrere a misure protezionistiche per la cantieristica ! Del resto gli Asiatici puntano a far fruttare al massimo i capitali investiti. Il Giappone ha realizzato navi da crociera sin dalla fine degli anni '80. La Guida Berlitz a proposito della Diamond e della Sapphire Princess, costruite in Giappone, parla di un prodotto qualitativamente migliore rispetto alle navi di classe Grand e ci classe Caribbean costruite in Italia da Fincantieri.

Certo bisognerebbe trovare le misure giuste per evitare in futuro la chiusura di cantieri in Europa per aprirne di nuovi in Estremo Oriente. Ma questo purtroppo è un problema che interessa l'intero settore industriale.
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Il mercato é sempre stato libero.É una vita che i cinesi invertono-copiano-e construiscono nel loro paese con una mano d´opera a buon prezzo,lavorando le ventiquattro ore e pure la notte,senza nessun sindacato e senza pagare contributi etc,ect,ect.
La Diamond e la Sapphire,ordinate dalla P&O,sono meglio come construzione che la classe a cui appartengono ? Un 10 e lode a Micki Arison che ha riportato di nuovo questa classe a Fincantieri !!!!
Scusate ma la mia famiglia é da tre generazioni che emmigrano.....non voglio un´altra volta dover andar via...e meno in Cina.

Un saluto
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

tano ha detto:
Il mercato é sempre stato libero.É una vita che i cinesi invertono-copiano-e construiscono nel loro paese con una mano d´opera a buon prezzo,lavorando le ventiquattro ore e pure la notte,senza nessun sindacato e senza pagare contributi etc,ect,ect.
La Diamond e la Sapphire,ordinate dalla P&O,sono meglio come construzione che la classe a cui appartengono ? Un 10 e lode a Micki Arison che ha riportato di nuovo questa classe a Fincantieri !!!!
Scusate ma la mia famiglia é da tre generazioni che emmigrano.....non voglio un´altra volta dover andar via...e meno in Cina.

Un saluto

Purtroppo sono le dure leggi del mercato. Credo che Arison abbia riportato la costruzione delle navi Princess in Italia principalmente a ragione del rapporto consolidato con Fincantieri, dove incidenti, come l'incendio di cui è stata protagonista la prima delle unità Princess costruite in Giappone, non sono mai successi, non in quelle proporzioni. Paradossalmente, secondo i dati riportati dalla Guida Berlitz ed. 2005 La Caribbean Princess è costata 100 milioni di dollari in più rispetto alla Diamond Princess.
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

A questo passo qui,anno per anno 100 milioni in piú saranno pochi,perche i cinesi si stanno portando via tutto l´acciaio.Giovedí scorso sono stato al cantiere di Papenburg e la guida diceva che questo era uno dei grossi problemi,l´aumento di questo materiale.
Chissá fra qualche decenio....noi faremo i camerieri ed i filippini i croceristi.
Sinceramente non so perché Arison abbia riportato le navi in Fincantieri,peró le ha riportate.Io credo che Arison ami l´Italia,ami l´Italiani.Ama i transatlantici,la QM2 é un progetto único,solo un´amante delle navi puó finanziare un progetto cosí.Assieme a Kloster sono stati i primi a rivoluzionare il mercato,e non bisogna dimenticare che le sue navi erano transatlantici transformati molto conosciuti nel suo tempo,come la Empress of Canada,Empress of Britain,Transval Castle.
RCCL,Royal Viking Line ed Kloster progetti tutti nuovi,tranne il France.
Sarebbe interessante,lasciando un po i scherzi a parte che sono sempre forti,cosa porta ad Arison vedere il perche gli arredamenti Costa sono targati Farcus,stile poco apprezzato da noi.
Sicuramente ci saranno delle ragioni,non credo a quei livelli lá,faranno le cose a dispetto nostro.

Un saluto.
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Non so se Arison ami l'Italia, ma nel caso una Costa più italiana nello stile sarebbe stata molto più gradita dell'attuale.
Condivido le tue osservazioni sul rischio di una colonizzazione forzata dell'industria europea da parte dei Cinesi.
Sullo stile Farcus di Costa ho espresso più volte le mie opinioni. Evidentemente Arison scelse questo stile perché probabilmente nutriva dei dubbi sulle potenzialità di Costa sul mercato. Se Atlantica non avesse avuto successo sarebbe stato facilissimo con operazioni minime integrarla nella flotta Carnival. Vero che la maggior parte dei vecchi clienti non ha gradito lo stile Farcus, ma la quasi totalità dei nuovi, sui quali Costa punta e non poco, ha apprezzato invece. Quindi Farcus è rimasto.

Detto questo vedremo gli sviluppi della vicenda Aker Yards. Speriamo bene !!! :twisted:
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

insomma la msc avrà navi costruite in francia da una ompagnia capitale quasi koreano battenti bandiera panamense o liberiana. e pou cos'altro più?? mi dimentico qualcosa???
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

persistenzaretiniKa ha detto:
insomma la msc avrà navi costruite in francia da una ompagnia capitale quasi koreano battenti bandiera panamense o liberiana. e pou cos'altro più?? mi dimentico qualcosa???

Riguardo a MSC, Coreani o no, non credo che sceglieranno mai la bandiera italiana. Del resto Aponte ormai più che Italiano è Svizzero !
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

ecco cos ami dimenticavo compagnia italian di stanza in ch


Italian Cruiser ha detto:
Del resto Aponte ormai più che Italiano è Svizzero !

italian crù , come s ric a napoli: MA QUANN MAAAAAAAAAJJJJE ma tu lo sai che a ginevra le riunioni si vvolgono tutte in napoletabo? mi disse uno che ponte lo conosceva bene che ci stavano degli olandesi che furono costretti ad imparare delle basi di napoletano. io direi che a bordo delle msc la lingua ufficiale è davvero il napoletano, tanti camerieri o cabinisti stranieri non capiscono magari bene l'italiano ma il nap si. almeno fino a quando ci andavo io era così.mo nn so
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

E le conseguenze dell'operazione non si sono fatte attendere. La possibilità che l'entrata della cantieristica asiatica nel gruppo europeo possa portare ad un "prelievo" di tecnologie per la futura costruzione di navi da crociera nell'estremo oriente, è molto più che un rischio, direi una certezza come, del resto, si era detto in questo post con l'amico Tano.

30 ottobre 2007
La Francia teme i coreani «Vogliono rubarci il lavoro» (da IL SECOLO XIX)
Francesco Ferrari

Allarme e paura, nella cantieristica navale francese, dopo l’annunciata operazione che ha portato il colosso coreano Stx Shipbuilding ad acquisire il 39,2% del capitale di Aker Yards, il gruppo norvegese principale concorrente dell’italiana Fincantieri che controlla, fra l’altro, gli storici stabilimenti “de l’Atlantique” di Saint-Nazaire, nel sud della Bretagna.

È proprio da qui che sta muovendo i primi passi una protesta sindacale concentrata sul pericolo che l’Asia stia cercando, con l’ingresso di Stx in Aker, di soffiare all’Europa il primato mondiale nel settore dei traghetti e delle navi da crociera. «Esiste un evidente pericolo coreano», dicono i responsabili del Cgt, la più importante sigla sindacale francese. «L’intenzione di Stx è chiara: impossessarsi del nostro know-how tecnologico per esportarlo in Asia, dove la manodopera costa molto meno rispetto all’Europa. Quella effettuata su Aker non è un’operazione finanziaria come altre: è un tentativo di sostituirsi ai nostri cantieri».

Tremila occupati diretti, almeno novemila nell’indotto, un fatturato che supera il miliardo di euro: per la Francia, i cantieri di Saint-Nazaire rappresentano un’eccellenza nazionale alla quale nessuno intende rinunciare. «Intervenga il presidente Sarkozy – suggeriscono i sindacati – perché il rischio è doppio: oltre al “furto” della tecnologia crocieristica, c’è il pericolo di affossare il progetto di rilancio del settore militare». Nonostante le barricate del sindacato, per il momento da Parigi arrivano solo inviti a non drammatizzare. Per Christine Lagarde, ministro dell’Economia, «non esistono rischi tangibili per i lavoratori francesi. Stx Shipuilding ha acquisito una quota minoritaria del gruppo Aker, e non ha in progetto nessuna delocalizzazione della produzione. Oltretutto, stiamo parlando di una società già attiva nella navalmeccanica, e non di un avido fondo pensionistico».

Parole che non hanno affatto smorzato la polemica. Stx Shipbuilding, spiegano i sindacati, ha evitato l’Opa rinunciando a detenere più del 40% del capitale di Aker Yards, «ma, curiosamente, non ha ritenuto opportuno illustrare i propri progetti ai Paesi interessati dall’operazione: Norvegia, Francia, Germania, Finlandia e Romania».

Ma non è tutto. Ancora oggi non si conoscono i nomi degli azionisti che hanno deciso di vendere a Stx: di loro si sa solamente che hanno incassato 12,6 euro per azione, contro un valore di mercato di 8,7 euro. Alla vigilia dell’ingresso di Stx, gli azionisti principali di Aker Yards erano Ubs (7,97%), Bnp Paribas (7,49%) e Deutsche Bank (6,51%).

Il gruppo Aker, secondo al mondo alle spalle di Fincantieri nel settore navi da crociera, è proprietario di 18 stabilimenti in 5 Paesi europei, ha 20.000 dipendenti e ha registrato, lo scorso anno, un fatturato di 3,2 miliardi di euro.

Stx Shipbuilding, oltre a traghetti e navi da crociera, realizza portacontainer, metaniere, bulk-carrier, navi cisterna e unità militari. Nel 2006 il gruppo coreano vantava un portafoglio ordini di 13,5 miliardi di dollari.
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

Ciao Rodolfo

Spero che i sindacati francesi,che credo siano piú forti e si fanno sentire piú che gli Italiani e tedeschi,intervengano e riescano ad ottenere il meglio,per il bene dell´Europa.

Un saluto
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

08 novembre 2007
Coreani in Francia? (da IL SECOLOXIX)
Sindacati
sulle barricate
F. Fe.

Meglio tornare all’antico. Ne sono convinti i principali sindacati francesi (Fo, Cgt, Cfe-Cgc, Cftc e Cfdt), che hanno indetto una serie di manifestazioni contro la vendita del 39,2% dei cantieri Aker Yards ai coreani di Stx Shipbuilding.

Non meno di cinquecento persone hanno protestato martedì a Saint-Nazaire contro un’operazione definita senza mezzi termini «scellerata per l’economia del Paese». Secondo le previsioni dei rappresentanti dei lavoratori, l’ingresso dei coreani nella cantieristica europea «costituisce una seria minaccia, sia nel settore della difesa che in quello delle costruzioni mercantili e da crociera». Il sindacato insiste, quindi, nel chiedere al governo di bloccare la vendita ai coreani, sulla base delle clausole della privatizzazione dei Chantiers de l’Atlantique con la vendita al gruppo Aker Yards, avvenuta nel 2006, che garantivano il mantenimento dell’occupazione e dell’autonomia dei cantieri. Per il sindacato, il mancato rispetto delle clausole contrattuali dovrebbe riportare i cantieri alla proprietà pubblica. «Nessuno è stato in grado di fornirci garanzie sulle reali intenzioni dei coreani – denunciano i lavoratori– Il governo continua a dirci di stare tranquilli, ma non capiamo perché dovremmo farlo». Perentoria la risposta del ministro dell’Economia Christine Lagarde: «Non esistono minacce di delocalizzazione, si tratta di una partecipazione minoritaria che non deve impensierire i lavoratori. Stx Shipbuilding è un gruppo solido, che non viene in Europa per speculare ma per investire».

Il gruppo Aker Yards, intanto, ha archiviato un trimestre difficile, con gli utili scesi dai 39 milioni di euro dello stesso periodo del 2006 ai 25 milioni di quest’anno. A incidere fortemente sui bilanci Aker, secondo gli analisti, sarebbero stati principalmente i costi delle materie prime. «È una situazione che non possiamo definire preoccupante», hanno spiegato i manager del gruppo. «Le buone previsioni per gli anni 2007 e 2008 rimangono invariate. I bilanci sono fondamentalmente sani, non è il caso di fare allarmismi».

Fincantieri. In Italia, intanto, Fincantieri ha sottoscritto un protocollo di trasparenza per lo stabilimento di Monfalcone. Obiettivo: garantire la massima trasparenza sulle politiche di selezione e gestione delle ditte che operano in appalto per Fincantieri. A margine dell’evento, l’amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Bono, ha spiegato che «preoccuparsi del futuro sarebbe delittuoso». Pur senza mai nominare la quotazione di Fincantieri, Bono ha ribadito che «in un mondo caratterizzato da una globalizzazione spinta l’azienda deve organizzarsi su un arco temporale lungo per cercare di prevenire e capire le tendenze del mercato». Bono ha infine ribadito che «quelle attuali sono condizioni molto buone per Fincantieri».
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

27-11-2007.
PRODI AL VARO DI QUEEN VICTORIA: E' IN CORSO UN ATTACCO ALLA NAVALMECCANICA EUROPEA (da L'Avvisatore Marittimo)
"Fincantieri in Borsa contro i coreani"
Bono: Stx in Aker cambia lo scenario, dobbiamo accelerare
Dal nostro inviato

Francesco Ferrari

MARGHERA - E' in corso un "attacco coreano" all'industria navalmeccanica europea, un pericolo tangibile dal quale un'azienda come Fincantieri può difendersi solamente "reperendo risorse finanziarie sul mercato", ovvero quotandosi in Borsa.

Romano Prodi lo ha detto sabato, a Marghera, a margine della cerimonia di consegna della nave da crociera Queen Victoria all'armatore Cunard (gruppo Carnival). E' stata, quella del premier, una risposta indiretta all'ennesimo grido d'allarme lanciato dall'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, che poco prima, dal palco del teatro della nave, aveva ricordato il caso del gruppo coreano Stx Shipbuilding, che alla fine di ottobre, con un investimento di 800 milioni di euro, ha acquisito il 39,2% dell'europea Aker Yards. "Io non vivo con l'ansia della Borsa, il problema non è mio - è il pensiero di Bono - Faccio solo notare che i segnali che arrivano dai mercati non fanno sperare nulla di buono. L'ultimo studio dei cantieri Samsung parlava di un possibile ingresso nel settore crociere nel 2017. L'arrivo di Stx in Europa anticipa di almeno cinque anni quella data".

L'operazione di Stx è effettivamente destinata a sconvolgere nuovamente gli equilibri del settore delle costruzioni navali, ma anche, secondo diversi osservatori, a impoverire l'industria occidentale (di cui Fincantieri è leader assoluta) a vantaggio di quella asiatica. Proprio a questo pericolo ha fatto riferimento, nel suo incontro con i giornalisti, Romano Prodi: "Ho iniziato a preoccuparmi diverso tempo fa - ha detto il premier - quando, parlando con il presidente e con l'amministratore di Fincantieri, ho paventato il rischio dell'ingresso dei coreani nel settore crociere. Oggi non si tratta più di essere preoccupati: i coreani sono arrivati in Europa, hanno già iniziato a lavorare. Siamo in presenza di un vero attacco, che ci obbliga a difenderci. Come? Prima di tutto investendo in competitività in materia di innovazione, qualità e costi. E poi reperendo risorse sui mercati, anche ricorrendo alla fiducia dei risparmiatori. Questo è un impegno preciso del governo". In merito al progetto di quotazione del 49% di Fincantieri, Prodi ha ribadito di non volersi occupare "in prima persona di questioni tecniche": "Deve essere chiara una cosa: quando parlo di Borsa non parlo di una cosa magica. Ne parlo come di uno strumento che oggi è essenziale per raggiungere certi obiettivi; se ce ne sono degli altri, per carità, esaminiamoli tutti. L'ipotesi delle obbligazioni convertibili? Certo, ma sono pur sempre convertibili in azioni. La verità è che c'è massima fiducia negli amministratori di questa azienda: sceglieranno loro lo schema di riferimento".

Fincantieri, ha detto ancora Prodi, "non può perdere i primati che ha raggiunto". "Devo anche dire che sono particolarmente felice di avere partecipato, ai tempi dell'Iri, al piano di rilancio dell'azienda. Quella delle crociere, all'epoca, fu una scelta molto difficile e contestata. Ma alla fine fu la scelta giusta". Ma come sarà possibile, oggi, convincere il fronte sindacale più duro, quello della Fiom, della necessità di quotare Fincantieri in Borsa? "Serve un forte messaggio di fiducia - ha detto il premier -. E poi, fatemelo dire, questa vicenda è un po' strana: nessuno, mi pare, ha mai detto di volere privatizzare la maggioranza dell'azienda. Su questo aspetto non esistono problemi politici".

Resta da capire entro quali termini l'operazione Borsa potrà andare in porto. E se, soprattutto, l'ipotesi primavera 2008 resta percorribile. "Dovrà accadere il più presto possibile - ha commentato Prodi -. Non c'è tempo da perdere. L'attacco è in corso: i coreani stanno già lavorando in Europa".
 
Re: L'Asia "entra" nel mondo delle navi da crociera.

L'operazione non sembra proprio conclusa.


20 dicembre 2007

Bruxelles avvia un'indagine sull'acquisizione del 39,2% di Aker Yards da parte di STX (da INFORMARE)

Secondo la Commissione Europa, il gruppo sudcoreano potrebbe essere prossimo all'ingresso nel mercato delle navi da crociera

La Commissione Europea ha avviato un'indagine sull'acquisizione di una rilevante quota azionaria del gruppo navalmeccanico Aker Yards da parte della sudcoreana STX (inforMARE del 23 ottobre 2007). L'indagine - ha spiegato Bruxelles - «consentirà alla Commissione di valutare se l'eliminazione della STX quale nuovo arrivato nel mercato delle navi da crociere potrebbe avere effetti anticoncorrenziali e pertanto danneggiare i consumatori». «Le indagini preliminari su tale mercato - ha precisato la Commissione - hanno indicato che un know-how specialistico costituisce una notevole barriera all'ingresso in questo mercato. Inoltre l'indagine ha rivelato che STX potrebbe essere prossima all'ingresso in questo mercato e potrebbe diventare concorrente degli attuali operatori. Pertanto la transazione proposta potrebbe eliminare un nuovo potenziale operatore del mercato ed avere potenzialmente effetti anticoncorrenziali che potrebbero arrecare danno ai consumatori del settore del mercato in espansione delle navi da crociera».

La Commissione dovrà assumere una decisione sull'operazione entro il prossimo 15 maggio.
 
Top