capricorno
Super Moderatore
Ci sono molti motivi per viaggiare, necessità, lavoro, scoperta. C'è chi ha voglia di emozionarsi davanti alla natura e chi davanti alla bellezza del lavoro dell'uomo.
Esistono luoghi che coniugano perfettamente entrambe queste esigenze. Luoghi ricchi di storia, cultura e che sanno stupire. Il Lazio vanta così tante meraviglie tra borghi antichi e bellezze naturali che racchiude in sè la promessa di una continua e stupefacente sorpresa: Benvenuti nella Tuscia.
CAPRAROLA
A soli 70 km.da roma, la vera meraviglia da non perdere è Palazzo Farnese, un gioiello tardo cinquecentesco che vi stupirà. Insieme al palazzo dovete visitare gli Orti farnesiani, per poi perdervi tra le stradine senza tempo del nucleo più antico di Caprarola. Arroccato su uno sperone di tufo compreso tra due profondi burroni, lo scenario di questi paesini è pressochè uguale, molti di loro sorgono come contrafforti su alti speroni di tufo a strapiombo sulle vallate.
Questo è un territorio vulcanico e in passato al posto dei laghi, quello di Vico è vicinissimo, esistevano le bocche infuocate dei vulcani.
Poco più in là...Bolsena.
BOLSENA
Affacciata al suo placido lago, si trova Bolsena , il suo borgo lungo la via Francigena, a circa 30 km.da Viterbo. Il borgo è noto come " La città del Miracolo Eucaristico", il Corpus Domini a cui è dedicata l'infiorata omonima. Così ci si può perdere tra le sue stradine, nel centro storico troverete vestigia antiche: lo storico cinquecentesco Palazzo Cozza Crispo oggi palazzo del Dago, la fontana di San Rocco, commissionata da Giovanni de Medici ritenuta miracolosa, la Cappella barocca del Miracolo.
La cittadella per eccellenza della Tuscia simbolo oramai conosciuto da molti , la più scenografica specie quando è avvolta nella nebbia è ancora più magica. Sospesa tra terra e cielo, austera nella sua bellezze è.....
CIVITA DI BAGNOREGGIO
Civita è il suo nome proprio, piccola frazione del comune di Bagnoreggio.
Aggrappata ad uno sperone di tufo è un luogo felice, isolato dal resto del mondo che conserva i colori, i profumi di un tempo. Vista da lontano appare come un'isola immersa nel mare chiaro dei calanchi, la valle che la circonda. Un ambiente in costante mutazione per la conformazione delle rocce che lo compongono fatte in prevalenza di tufo, che tende a sgretolarsi. I due torrenti che scorrono alla base dello sperone tufaceo su cui sorge Civita hanno determinato la lenta erosione proprio dello sperone e Civita è destinata pian piano a scomparire. Sono stati posti in atto numerosi interventi per contenere il fenomeno e al momento la cristallizzazione della roccia ha fermato i crolli, il futuro?...è tutto da scoprire.
Vanta antenati etruschi, come del resto la maggioranza dei luoghi in questo territorio che anticamente era il Regno degli Etruschi. La fondarono circa 2500 anni fa in questo luogo felicemente posizionato sull'antica via che univa il Lago di Bracciano al Tevere.
Cosa visitare: Civita è un balcone affacciato su una dirompente natura. Raggiungibile attraverso un ponte pedonale lungo 300 metri è la prima località europea per crescita della popolazione turistica, suscitando grande interesse per la suggestione della location. Come da migliore tradizione dei borghi, si entra nel centro storico da una porta rinascimentale e si va in cerca della Cattedrale che protegge al suo interno la Bibbia miniata e il Santo Braccio di San Rocco, con le reliquie di San Bonaventura, il teologo medievale che qui nacque. Il borgo merita una visita lenta per assaporarne tutti i suoi aspetti.
VITORCHIANO
Immerso in un paesaggio naturale e caratteristico Vitorchiano è un piccolo borgo medievale vicino a Viterbo, adagiato su un banco di roccia a strapiombo su fossi scavati da fiumi. Perdersi è d'obbligo tra le sue stradine, scoprirete piazzette, palazzi con le scale esterne e balconcini fioriti, è una continua scoperta.
CALCATA
I l borgo degli artisti, a meno di 50 km. da Roma. E' forse il più suggestivo, una piccola città fortificata con stradine spesso affacciate a incredibili strapiombi su panorami che i picchi di tufo rossastro regala. abbandonato agli inizi del '900 e successivamente riscoperto e occupato da artisti attratti da questo borgo fermo nel tempo. Dagli anni 60 un numero sempre maggiore di artisti, artigiani ha contribuito al ripopolamento del borgo fantasma di Calcata. Abitata in epoca preistorica l'area costituiva un importante avamposto. Falisci , popolo che abitava queste terre prima dei romani e considerati ancor più antichi degli Etruschi, attorno a Calcata sono stati rinvenuti numerosi resti di questa civiltà antica.
La rupe di Calcata invece non presenta reperti così antichi, di questo luogo si ha notizia nel VIII secolo d.C. e di certo nel XII sec: era feudo della famiglia degli Anguillara, ai quali si devono la cinta muraria e il castello.
Chi arriva a Calcata è attratto dalle suggestioni di una vita tranquilla, lontana dalla frenesia e dal frastuono. Si accede al centro storico di Calcata Vecchia ( da non confondere con la parte nuova) attraverso un'unica porta che si trova nell'antico perimetro della cinta muraria. superata questa porta, l'aspetto caratteristico medievale che appare all'esterno delle mura, scompare per lasciare spazio ad un ambiente molto creativo, un luogo indefinito dove ogni abitante ha apportato la propria creatività.
L'abitato si raccoglie attorno alla sua piccola piazza sulla quale si affacciano il Castello degli Anguillara, la Chiesa del Santissimo nome di Gesù, le sole architetture storiche, tutt'attorno è un labirinto di viuzze, vicoli, arcate buie che conducono ad uno scenario di luce al limite dello sperone tufaceo, da cui si possono ammirare gli strapiombi sulla valle sottostante ricca di vegetazione.
Se avete tempo a disposizione visitate il Parco Nazionale Regionale Valle del Treja, Calcata è immersa in questo paesaggio di straordinaria bellezza paesaggistica solcato dal fiume Treja, di origine vulcanica che forma una serie di affascinanti cascate come quella del Monte Gelato.
Esistono luoghi che coniugano perfettamente entrambe queste esigenze. Luoghi ricchi di storia, cultura e che sanno stupire. Il Lazio vanta così tante meraviglie tra borghi antichi e bellezze naturali che racchiude in sè la promessa di una continua e stupefacente sorpresa: Benvenuti nella Tuscia.
CAPRAROLA
A soli 70 km.da roma, la vera meraviglia da non perdere è Palazzo Farnese, un gioiello tardo cinquecentesco che vi stupirà. Insieme al palazzo dovete visitare gli Orti farnesiani, per poi perdervi tra le stradine senza tempo del nucleo più antico di Caprarola. Arroccato su uno sperone di tufo compreso tra due profondi burroni, lo scenario di questi paesini è pressochè uguale, molti di loro sorgono come contrafforti su alti speroni di tufo a strapiombo sulle vallate.
Questo è un territorio vulcanico e in passato al posto dei laghi, quello di Vico è vicinissimo, esistevano le bocche infuocate dei vulcani.
Poco più in là...Bolsena.
BOLSENA
Affacciata al suo placido lago, si trova Bolsena , il suo borgo lungo la via Francigena, a circa 30 km.da Viterbo. Il borgo è noto come " La città del Miracolo Eucaristico", il Corpus Domini a cui è dedicata l'infiorata omonima. Così ci si può perdere tra le sue stradine, nel centro storico troverete vestigia antiche: lo storico cinquecentesco Palazzo Cozza Crispo oggi palazzo del Dago, la fontana di San Rocco, commissionata da Giovanni de Medici ritenuta miracolosa, la Cappella barocca del Miracolo.
La cittadella per eccellenza della Tuscia simbolo oramai conosciuto da molti , la più scenografica specie quando è avvolta nella nebbia è ancora più magica. Sospesa tra terra e cielo, austera nella sua bellezze è.....
CIVITA DI BAGNOREGGIO
Civita è il suo nome proprio, piccola frazione del comune di Bagnoreggio.
Aggrappata ad uno sperone di tufo è un luogo felice, isolato dal resto del mondo che conserva i colori, i profumi di un tempo. Vista da lontano appare come un'isola immersa nel mare chiaro dei calanchi, la valle che la circonda. Un ambiente in costante mutazione per la conformazione delle rocce che lo compongono fatte in prevalenza di tufo, che tende a sgretolarsi. I due torrenti che scorrono alla base dello sperone tufaceo su cui sorge Civita hanno determinato la lenta erosione proprio dello sperone e Civita è destinata pian piano a scomparire. Sono stati posti in atto numerosi interventi per contenere il fenomeno e al momento la cristallizzazione della roccia ha fermato i crolli, il futuro?...è tutto da scoprire.
Vanta antenati etruschi, come del resto la maggioranza dei luoghi in questo territorio che anticamente era il Regno degli Etruschi. La fondarono circa 2500 anni fa in questo luogo felicemente posizionato sull'antica via che univa il Lago di Bracciano al Tevere.
Cosa visitare: Civita è un balcone affacciato su una dirompente natura. Raggiungibile attraverso un ponte pedonale lungo 300 metri è la prima località europea per crescita della popolazione turistica, suscitando grande interesse per la suggestione della location. Come da migliore tradizione dei borghi, si entra nel centro storico da una porta rinascimentale e si va in cerca della Cattedrale che protegge al suo interno la Bibbia miniata e il Santo Braccio di San Rocco, con le reliquie di San Bonaventura, il teologo medievale che qui nacque. Il borgo merita una visita lenta per assaporarne tutti i suoi aspetti.
VITORCHIANO
Immerso in un paesaggio naturale e caratteristico Vitorchiano è un piccolo borgo medievale vicino a Viterbo, adagiato su un banco di roccia a strapiombo su fossi scavati da fiumi. Perdersi è d'obbligo tra le sue stradine, scoprirete piazzette, palazzi con le scale esterne e balconcini fioriti, è una continua scoperta.
CALCATA
I l borgo degli artisti, a meno di 50 km. da Roma. E' forse il più suggestivo, una piccola città fortificata con stradine spesso affacciate a incredibili strapiombi su panorami che i picchi di tufo rossastro regala. abbandonato agli inizi del '900 e successivamente riscoperto e occupato da artisti attratti da questo borgo fermo nel tempo. Dagli anni 60 un numero sempre maggiore di artisti, artigiani ha contribuito al ripopolamento del borgo fantasma di Calcata. Abitata in epoca preistorica l'area costituiva un importante avamposto. Falisci , popolo che abitava queste terre prima dei romani e considerati ancor più antichi degli Etruschi, attorno a Calcata sono stati rinvenuti numerosi resti di questa civiltà antica.
La rupe di Calcata invece non presenta reperti così antichi, di questo luogo si ha notizia nel VIII secolo d.C. e di certo nel XII sec: era feudo della famiglia degli Anguillara, ai quali si devono la cinta muraria e il castello.
Chi arriva a Calcata è attratto dalle suggestioni di una vita tranquilla, lontana dalla frenesia e dal frastuono. Si accede al centro storico di Calcata Vecchia ( da non confondere con la parte nuova) attraverso un'unica porta che si trova nell'antico perimetro della cinta muraria. superata questa porta, l'aspetto caratteristico medievale che appare all'esterno delle mura, scompare per lasciare spazio ad un ambiente molto creativo, un luogo indefinito dove ogni abitante ha apportato la propria creatività.
L'abitato si raccoglie attorno alla sua piccola piazza sulla quale si affacciano il Castello degli Anguillara, la Chiesa del Santissimo nome di Gesù, le sole architetture storiche, tutt'attorno è un labirinto di viuzze, vicoli, arcate buie che conducono ad uno scenario di luce al limite dello sperone tufaceo, da cui si possono ammirare gli strapiombi sulla valle sottostante ricca di vegetazione.
Se avete tempo a disposizione visitate il Parco Nazionale Regionale Valle del Treja, Calcata è immersa in questo paesaggio di straordinaria bellezza paesaggistica solcato dal fiume Treja, di origine vulcanica che forma una serie di affascinanti cascate come quella del Monte Gelato.
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