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Le crociere ripartono zoppicando

Rodolfo

Super Moderatore
Come già discusso in altri argomenti la carenza di equipaggi pone gravi problemi alle compagnie di crociera per mantenere il livello di servizio previsto a bordo.
Navi ferme, compagnie che riducono il numero degli ospiti ed ora chiusura di servizi.
Carnival si è vista costretta alla temporanea chiusura di due famosi ristoranti di specialità a causa della carenza di personale.


Anche Royal sta soffrendo analoghe difficoltà che vanno da scarsa assistenza e servizi nei confronti degli ospiti in caso di eventi "eccezionali", poi non tanto eccezionali, a causa di numerosi casi di contagi covid, come avvenuto a bordo di Explorer of the Seas, incapacità di offrire un buon servizio alla superata limitazione del numero degli ospiti, fino ad arrivare a problemi di approvvigionamenti venendo a mancare prodotti di consueto uso.

 

Nancy71

Well-known member
Sicuramente il fermo del settore avrà portato tanti a cercarsi altre occupazioni se a questo uniamo il fatto che i paesi dai quali proveniva la maggior parte del personale a basso costo sono in Asia dove ancora sono alle prese con vari loockdown ecco la tempesta perfetta. In ogni caso credo che il covid prima e la guerra ora abbiamo messo in evidenza tutti i limiti e le illusioni della CD. Globalizzazione. Per superare questa crisi bisognerà rivedere tutti quei principi e dogmi che gli economisti avevano sancito come irreversibili ed oggi stanno cadendo uno dopo l'altro.
 

capricorno

Super Moderatore
Aggiungerei anche al fattore di mancata ripartenza, come ci si auspicava con la decadenza delle limitazioni che hanno frenato sulle prenotazioni, il rincaro più o meno giustificato del costo di una crociera. Una famiglia media formata da quattro persone se prima riteneva congrua l'offerta ora si vede costretta a scegliere con più oculatezza la sua vacanza. Lo si vede a bordo , pur essendo in periodo in cui negli anni passati si faceva fatica a trovare sistemazione, ora le navi, ancora non hanno consistenti prenotazioni.
 

Nancy71

Well-known member
In più bisogna aggiungere il fatto che anche tra chi può permettersi questa vacanza la permanenza di restrizioni unicamente per salire a bordo sta frenando molti dal prenotare soprattutto chi non ha completato il ciclo vaccinale senza contare che anche la richiesta del tampone viene considerata una scocciatura inutile. Più in generale da quanto sento in giro mentre in passato le persone cercavano la sicurezza oggi nessuno ha più paura del covid e tutti ritengono pressoché inutile qualsiasi restrizione. Al di là di ogni polemica credo che a questo punto sarebbe meglio uniformarsi alle norme governative e basta. D'altra parte se posso capire la scelta di fare salire solo vaccinati, che limita notevolmente il rischio di eventi gravi, ciò non vale per il tampone negativo, che ad oggi sembra più uno specchietto per le allodole, che uno strumento di prevenzione sanitaria.
 

tiziano

Well-known member
Io penso che non sia per le "restrizioni" ma per l'aumento del costo della crociera. Ho fatto un paragone tra la crociera che ho fatto l"anno scorso su Smeralda stessa tipologia di cabina stessi giorni di crociera stesso periodo sempre Mediterraneo occidentale costo in più circa 500 euro.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
E anche la qualità del personale disponibile non risulta essere eccelsa.
Molti si saranno riciclati in altri settori; ad esempio la ristorazione "a terra" ha ripreso la sua attività molto presto per cui è possibile che coloro che risultano disponibili sul mercato adesso non siano proprio delle cime.
( E' un discorso "Cicero pro domo sua", dopo 14 giorni di cuoco Sudafricano...:ROFLMAO:
:ROFLMAO::ROFLMAO:)
 

Nancy71

Well-known member
Il problema del personale adesso è frequente purtroppo credo che la pandemia abbia prosciugato tutte le risorse di alcune fasce di popolazione che complici gli aumenti, che si stanno verificando in tutto il mondo, soprattutto per i generi alimentari e di prima necessità non riescono a sopravvivere con le paghe per covid . L'aumento dei costi di manodopera rende difficile per le compagnie erogare i servizi promessi senza andare ulteriormente in perdita. Come ho già detto è necessario che tutti capiscano che il mondo è cambiato e bisogna adattarsi.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Non tanti anni fa, diciamo una trentina, le navi da crociera erano relativamente poche e la vita media di una nave ra molto lunga.
Poi l'economia si è accorta che investire in navi da crociera era un buon affare e siamo arrivati al punto che ci sono molte navi rispetto ai potenziali clienti, e mentre i clienti con la crisi economica diminuiranno le navi aumentano le dimensioni. Non so come andrà a finire ma non credo che ci saranno i ritorni preventivati prima della pandemia e l'ammortamento sarà più lungo del previsto. Con questo non credo che gli azionisti di Carnival o Rccl faranno la fame...guadagneranno un po' meno, ma non sempre splende il sole.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Credo siamo solo agli inizi di un cambiamento più o meno radicale. Continuiamo ad assistere a difficoltà da parte delle compagnie in un po' tutta l'attività.
Anni fa avevo scritto che il mondo delle crociere era un gigante dai piedi di argilla e che sarebbe bastato un evento fuori dell'ordinario per farlo crollare; un attentato, una pandemia o qualsiasi altro grave incidente. Non dico sia destinato crollare, ma ridimensionarsi, sì.
Le compagnie si son dissanguate in questi ultimi due anni e le sbandierate ripartenze ci sono, ma i flussi di clientela, quando riprenderanno ai livelli prepandemia?
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Credo siamo solo agli inizi di un cambiamento più o meno radicale. Continuiamo ad assistere a difficoltà da parte delle compagnie in un po' tutta l'attività.
Anni fa avevo scritto che il mondo delle crociere era un gigante dai piedi di argilla e che sarebbe bastato un evento fuori dell'ordinario per farlo crollare; un attentato, una pandemia o qualsiasi altro grave incidente. Non dico sia destinato crollare, ma ridimensionarsi, sì.
Le compagnie si son dissanguate in questi ultimi due anni e le sbandierate ripartenze ci sono, ma i flussi di clientela, quando riprenderanno ai livelli prepandemia?
Concordo totalmente. Consideriamo poi che la clientela di due anni fa ha vissuto per più di venti anni senza l'incubo dell'inflazione, senza ritrovarsi il mese dopo con lo stipendio o il capitale con minor potere di acquisto. Oggi andiamo incontro ad una crisi economica legata a tante variabili, con in primo piano i problemi dell'energia.
 

Nancy71

Well-known member
Purtroppo il settore crocieristico sta pagando il prezzo di scelte economiche errate che sono state fatte negli ultimi 20 anni e che la pendemia ha solo evidenziato. Ma aggiungerei che il problema dell'assenza di una politica economica e industriale seria è il male che attanaglia tutto il paese . Per anni si è vissuto di rendita mangiando e distruggendo tutto quello che era stato costruito e adesso non sanno cosa fare prigionieri come sono delle regole che si sono dati e che ora hanno fallito. Il covid non ha fatto altro che togliere ogni velo alla precarietà di una società sul lavoro precario e sottopagato. Nel prossimo futuro dovranno cambiare molte cose, magari ci ritroveremo una società migliore.
 
Sull'argomento riporto un estratto da GV Guida Viaggi

Crociere a prezzi da saldo nella seconda metà del 2022 e nel 2023?

"Secondo lo studio, le prenotazioni cumulative del settore del cruise sono molto indietro rispetto al 2019, e la necessità di riempire le navi potrebbe essere un fattore rilevante in relazione al pricing nei prossimi 18 mesi.
omissis
E poi c’è il 2023. Nella sua analisi, Scholes scrive che per il momento i prezzi per l’anno prossimo stanno tenendo, ma che al giro di boa mancano ancora sette lunghi mesi, con le attuali curve di prenotazione che non eccellono per performance. Così, il ritmo del booking per il 2023 “continua a decelerare ed è significativamente al di sotto dei livelli comparabili del 2019″.
Pertanto, le compagnie di crociera potrebbero decidere di agire sulla leva del pricing anche nel 2023, in modo simile a quanto sta accadendo quest’anno. “I prezzi spesso non sono omogenei, nemmeno tra il momento della prenotazione iniziale a quello del pagamento finale a un mese dalla partenza – rileva Scholes -. Alcuni prezzi calano del 20% o del 30% tra i due momenti del booking”.
omissis
Una estesa politica di sconti assumerebbe una rilevanza anche sul medio periodo, giacché “la storia ha dimostrato che ci vogliono anni prima che i prezzi tornino ai livelli pre-promozionali”. Gli adv interrogati dall’analista di Truist hanno spiegato che “le compagnie non hanno aggiunto supplementi carburante perché non hanno la possibilità di farlo senza esercitare al contempo ancora più pressione sulle prenotazioni”. Anche l’eccesso di offerta potrebbe diventare “un fattore di calo del pricing, dal momento che è di circa il 12% sopra i livelli del 2019 e di un altro 6%-7% nel 2023”, osserva Scholes.

L’ultimo elemento preso in considerazione dall’analisi riguarda più direttamente la gestione del post-pandemia. “La domanda aumenterà notevolmente nel mass market quando le compagnie di crociera abbandoneranno i requisiti di vaccinazione Covid – spiega il rapporto -, ma ciò non dovrebbe accadere quest’anno. Il Cdc ha recentemente ridotto la soglia di vaccinazione raccomandata dal 95% al 90%, ma la mossa “non ha spostato l’ago della domanda”, secondo gli adv citati da Scholes, mentre per far tornare in crociera le persone sembra molto più decisiva la possibile futura rimozione dei test Covid obbligatori."

Quanto sopra mi sembra confermato osservando qui e là l'andamento del numero di cabine libere e dei prezzi. Crociere che hanno molto aumentato i prezzi nelle ultime settimane mi sembra non stanno proprio vendendo, e ci sono crociere che se si parte fra qualche giorno scontate alla metà o meno !!
 
Ultima modifica:

Nancy71

Well-known member
Analisi lucida e rispondente alla realtà le difficoltà economiche post pandemia uniti ai protocolli covid ancora richiesti sulle navi fanno la tempesta perfetta. D'altra parte devo essere sincera anche io se non avessi prenotato la crociera prima della pandemia , nonostante sia vaccinata con tre se dovessi scegliere oggi di andare in crociera con la spada di Damocle del tampone a rischio di perdere soldi e rovinarmi la vacanza quando ormai posso girare tutta Europa senza alcun vinco, non lo farei. Polemiche a parte credo che nella situazione attuale i protocolli covid si siano trasformati in una palla al piede.
 
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