capricorno
Super Moderatore
Ogni anno, a dicembre, le principali metropoli globali s’illuminano in vista del Natale. Uno spettacolo luminoso che si rinnova di anno in anno e che affascina miliardi di persone., grandi e piccoli senza distinzione. Molti meno sono quelli che conoscono le lontane origini di questa tradizione che ha una storia che parla, soprattutto, d’inclusione e riscatto.
La diffusione dell’usanza di decorare ambienti e alberi con le luci in occasione della principale festività cristiana si deve a un migrante adolescente. Il suo nome era Albert Sadacca e, quando prese la decisione che avrebbe cambiato il volto di tutte le città del mondo durante il Natale, aveva solamente 15 anni. La vera storia di Sadacca, però, comincia in Turchia, a Çanakkale, sulla sponda asiatica dello stretto dei Dardanelli, dove nacque nel 1901. Immigrato in America con la famiglia, Albert aveva altri cinque fratelli.
Nel 1917, mentre in Europa infuriava la Prima guerra mondiale, un tragico incendio scoppiato a New York provocato dalle candele posizionate su un albero di Natale (come era costume fare, visto che le luci elettriche, sebbene già esistenti, avevano un prezzo troppo elevato per la maggior parte delle persone) ispirò il giovane Albert, allora adolescente, ad adattare le economiche lampadine vendute in un negozio dai suoi genitori agli abeti natalizi, realizzando delle vere e proprie corde di luci. Il primo anno furono vendute solo circa 100 corde, ma una volta che Sadacca dipinse i bulbi di rosso, verde e di altri colori, l'attività decollò. Nel 1926 Sadacca fondò un gruppo commerciale composto da diverse piccole imprese che divennero poi la più grande azienda di illuminazioni natalizie al mondo fino alla metà degli anni Sessanta.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e le tecnologie sono avanzate e avanzano di anno in anno. Ciò che resta è la magia che queste luci riescono a donare, trasformando con il loro incanto ogni città. Nascono intere vallate solcate da cieli stellati sulle facciate dei palazzi; corrono veloci personaggi fantastici lungo i ponti sui fiumi...luci, colori e suoni fanno vibrare l'aria ed i cuori delle persone che si immergono in queste atmosfere....
Tempo di attesa da qui al Natale ....vogliamo farci compagnia così?
La diffusione dell’usanza di decorare ambienti e alberi con le luci in occasione della principale festività cristiana si deve a un migrante adolescente. Il suo nome era Albert Sadacca e, quando prese la decisione che avrebbe cambiato il volto di tutte le città del mondo durante il Natale, aveva solamente 15 anni. La vera storia di Sadacca, però, comincia in Turchia, a Çanakkale, sulla sponda asiatica dello stretto dei Dardanelli, dove nacque nel 1901. Immigrato in America con la famiglia, Albert aveva altri cinque fratelli.
Nel 1917, mentre in Europa infuriava la Prima guerra mondiale, un tragico incendio scoppiato a New York provocato dalle candele posizionate su un albero di Natale (come era costume fare, visto che le luci elettriche, sebbene già esistenti, avevano un prezzo troppo elevato per la maggior parte delle persone) ispirò il giovane Albert, allora adolescente, ad adattare le economiche lampadine vendute in un negozio dai suoi genitori agli abeti natalizi, realizzando delle vere e proprie corde di luci. Il primo anno furono vendute solo circa 100 corde, ma una volta che Sadacca dipinse i bulbi di rosso, verde e di altri colori, l'attività decollò. Nel 1926 Sadacca fondò un gruppo commerciale composto da diverse piccole imprese che divennero poi la più grande azienda di illuminazioni natalizie al mondo fino alla metà degli anni Sessanta.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e le tecnologie sono avanzate e avanzano di anno in anno. Ciò che resta è la magia che queste luci riescono a donare, trasformando con il loro incanto ogni città. Nascono intere vallate solcate da cieli stellati sulle facciate dei palazzi; corrono veloci personaggi fantastici lungo i ponti sui fiumi...luci, colori e suoni fanno vibrare l'aria ed i cuori delle persone che si immergono in queste atmosfere....
Tempo di attesa da qui al Natale ....vogliamo farci compagnia così?
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