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  • Autore discussione Autore discussione unochenavigaverament
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unochenavigaverament

Guest
Nel nostro ambiente e' ormai radicato il seguente detto:

"L'umanità si divide in tre categorie
i vivi, i morti e i naviganti.
Dei primi tutti parlano e si preoccupano,
dei secondi pochi parlano e si preoccupano,
dei terzi nessuno parla e nessuno si preoccupa."

Questo a indicare quanto, come categoria, siamo tenuti in considerazione e tutelati....Tanto non abbiamo il diritto di voto.....


Qualcuno lo conosceva?!?! E' buffo ma e' veramente cosi'
Vi prego di non aprire commenti di stampo politico che non rispettino la netiquette.
 
no, non la conoscevo...è dire che mio padre ha navigato una vita, era marconista sulle navi mercantili.
Ma non è mai tardi per imparare qualcosa.
 
Attenzione, la citazione che faccio non è politica, ma storica, c'è una differenza sostanziale, racconterò tre storie (che sono storia vera ndr)..

I naviganti vennero attaccati negli anni d'oro della marina da, se non sbaglio, La Malfa padre..

Costui li attaccò mettendoli in cattiva luce dal punto di vista umano e lavorativo (cose tipo 'scansafatiche'), tanto che alcuni di loro gli scrissero privatamente e lo invitarono a provare a lavorare come facevano loro, ripagandolo con apprezzamenti simili..

Pare che questa cosa avvenne dopo un viaggio in America.. (ma su questo non ci scommetto ndr)

Sempre ad un viaggio in America della stessa persona si fa risalire la nascita dello scandalo Ippolito, di cosa si tratta?

Felice Ippolito, presidente del CNEN si era lanciato (anni cinquanta) nella sfida nucleare Italiana, aveva creato il Comitato Nazionale Energia Nucleare, con il preciso scopo di svolgere ricerche nel settore finalizzate alla costruzioni di centrali nucleari di tecnologia Italiana..
A questo scopo manovrava naturalmente molti soldi, fu accusato di rubarci sopra e si fece anni di carcere, unico caso Italiano se, con cattiveria, lo paragoniamo a che ha costruito una diga ben sapendo che poteva provocare la morte di duemila persone..
Nel processo sembrò evidente che Ippolito non era colpevole, ma tanto è..

Terza storia: viene varato il sommergibile Toti..
La nuova unità della marina italiana è un gioiello, ha prestazioni molto maggiori del previsto, costa relativamente poco..
Diverse nazioni chiedono di poterne acquistare un gemello, tanto lavoro per la nazione..
L'Italia rifiuta: il Toti è coperto da segreto militare..

Quale filo lega queste tre vicende?

La flotta di linea Italiana del dopoguerra è stata una grande concorrente, spesso anzi la migliore, delle flotte dei paesi 'vincitori' (Francia, America, Inghilterra)
La tecnologia nucleare Italiana era in prospettiva superiore a quella americana: Ippolito era in contatto con diversi paesi ben pronti a pagare per averla, e soprattutto a preferirla alla tecnologia americana che gli USA volevano vendere a tutti..
Il Toti era il diretto concorrente delle unità americane, e le flotte europee sembravano preferire il modello Toti all'altro proposto dagli Usa..

Il legame è implicito ma evidente, la guerra persa e la dipendenza dai vincitori è costata all'Italia molto più di quello che si pensa normalmente..

Il CNEN, oggi Enea, è uscito a pezzi da quell'evento, tanto che oggi, cinquanta anni dopo, ne porta le ferite..
Eppure girando per le sue sedi si vede ancora dove erano arrivati i vecchi colleghi, e si rimane stupiti da quel lavoro e da quei risultati..

La riproposizione di questi logica si vede in alcuni episodi: Mattei voleva portare l'Eni in Iraq (a Nassiria c'è l'Eni), che sia morto per incidente o no, la cosa diede fastidio, l'Iraq ha una disponibilità di Petrolio paragonabile all'Arabia Saudita. Il PSI indicava di votare si al Nucleare fino ad un viaggio fatto da Martelli in America, poi divenne 'verde'..

Che si sia favorevoli o contrari al nucleare, il senso economico di questa scelta è evidente (ripeto, a prescindere dal fatto che sia giusto o sbagliato averlo)..

Torniamo agli uomini di mare: sono su una nave, non li vedi e non li senti in terra.. è normale che la politica li scordi..

Ho un solo rimprovero da fare: negli anni settanta, dopo una serie di lotte giustificatissime e durissime fatte per ottenere un minimo di decenza di vita, hanno passato il confine dall'altra parte..

Non puoi dire a dei crocieristi, stranieri per di più, che oggi non si mangia perchè c'è sciopero.. avete presente il costo di una crociera sulla Michelangelo/Raffaello?
Puoi bloccare la nave prima di partire, ma non questo, senza preavviso, in mezzo al mare..

Così ti fabbrichi il laccio con il quale ti toglieranno il respiro..

Ma questo non vale solo per i marinai, era un malcostume diffuso, in una lotta che aveva senso, ma combattuta in modo discutibile..

Un salutone!!
Manlio
 
A proposito, 'rompo' la netiquette per aggiungere il 'perchè' dei tre racconti..
L'episodio di La Malfa mi fu raccontato da un Hotel Director Costa partendo dalla frase:

"L'umanità si divide in tre categorie
i vivi, i morti e i naviganti.
Dei primi tutti parlano e si preoccupano,
dei secondi pochi parlano e si preoccupano,
dei terzi nessuno parla e nessuno si preoccupa."


Ed io ripresi il filo raccontando del CNEN.. ;)

Salutoni!
Manlio
 
Nel nostro ambiente e' ormai radicato il seguente detto:

"L'umanità si divide in tre categorie
i vivi, i morti e i naviganti.
Dei primi tutti parlano e si preoccupano,
dei secondi pochi parlano e si preoccupano,
dei terzi nessuno parla e nessuno si preoccupa."

Questo a indicare quanto, come categoria, siamo tenuti in considerazione e tutelati....Tanto non abbiamo il diritto di voto.....


Qualcuno lo conosceva?!?! E' buffo ma e' veramente cosi'
Vi prego di non aprire commenti di stampo politico che non rispettino la netiquette.

Verissimo, caro Uno, ma la situazione non si limita ai naviganti, anche se non so se questo può essere di conforto. E' il mondo che va così e aggiorno il post con un pensierino: guarda oggi; anche se mezzi morti, si direbbe che i più "vivi" di tutti siano i calciatori italiani visto che tutti parlano di loro. Quanto ai naviganti, poi, essi non stanno compattati in una fabbrica ma sono sparpagliati e dispersi nei mari.
 
La conoscevo Uno, la conoscevo. Ed è anche scritta i non so quale libro che adesso no ricordo. Quando la lessi non vi prestai attenzione, poi con il tempo ho scoperto quanto è vera..
 
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