Rodolfo
Super Moderatore
Nel panorama di provvedimenti e contestazioni, talora comprensibili, contro le grandi navi, io farei un distinguo circa le motivazioni che portano alle proteste.
Le ricorrenti motivazioni sono soprattutto di due tipi: inquinamento e sovraffollamento delle comunità che ospitano le navi.
Direi che nel primo caso, enormi passi avanti siano stati fatti per quanto riguarda le emissioni nocive delle navi dell'ultimo decennio e nelle strutture di terra che le ospitano.
LNG, impianti lavaggio fumi, combustibile a basso tenore di zolfo, biocombustibili, idrogeno, celle a combustibile ed altri tipi di propellenti, unitamente alla nascita e diffusione di alimentazione da terra in molti porti, (l'Italia con il maggior numero di navi movimentate in grande ritardo), hanno portato e porteranno ad una sostanziale riduzione delle emissioni. Si tratta, quindi, di un processo, che nell'immediato futuro, dovrebbe portare ad un esaurimento di questo tipo contestazione, peraltro usato al momento in maniera di comodo.
Naturalmente non sto ad affermare che il problema non esista.
Le ricorrenti motivazioni sono soprattutto di due tipi: inquinamento e sovraffollamento delle comunità che ospitano le navi.
Direi che nel primo caso, enormi passi avanti siano stati fatti per quanto riguarda le emissioni nocive delle navi dell'ultimo decennio e nelle strutture di terra che le ospitano.
LNG, impianti lavaggio fumi, combustibile a basso tenore di zolfo, biocombustibili, idrogeno, celle a combustibile ed altri tipi di propellenti, unitamente alla nascita e diffusione di alimentazione da terra in molti porti, (l'Italia con il maggior numero di navi movimentate in grande ritardo), hanno portato e porteranno ad una sostanziale riduzione delle emissioni. Si tratta, quindi, di un processo, che nell'immediato futuro, dovrebbe portare ad un esaurimento di questo tipo contestazione, peraltro usato al momento in maniera di comodo.
Naturalmente non sto ad affermare che il problema non esista.