elidia
New member
Solo oggi trovo il tempo per raccontarvi la mia prima e sicuramente non ultima crociera.
Siamo contagiati.
Non sarà un vero diario di bordo, è stata una crociera tranquilla e dei porti toccati se ne è parlato molto.
Due parole le spendo però per il fiordo di Kotor; mi rimarrà nel cuore, le foto non rendono quello che gli occhi hanno visto, spero solo che il turismo di queste navi non provochi in quelle coste scempi di urbanizzazione selvaggia che rovinerebbero l’incanto.
Io e tutta la mia famiglia (marito e due bambine di 10 e 11 anni) ci siamo innamorati del mare. Io che porto le bambine al mare (vicino casa) solo perché “fa bene” e mio marito che viene in spiaggia forse una volta in tutta l’estate!
Sì, ci siamo innamorati di quel Mare, quello aperto, quei colori, il suono delle onde che non si infrangono, il rumore frizzante della scia… tutto questo dalla spiaggia nemmeno si immagina.
Che incanto i piloti che saltavano in nave al volo .
Quante foto ho fatto a tutte le navi che abbiamo incontrato nei porti, un mondo di cui quasi ignoravo l'esistenza e che mi ha conquistato.
Io, prima di partire ero terrorizzata al pensiero del mare mosso…ma la sera in cui la nave, ripartita da Dubrovnik, dondolava tanto da far aprire e chiudere i cassetti delle posate al ristorante, mi divertivo a guardare i camerieri che cercavano di bloccarli con i tovaglioli. E le signore che, vestite di gala, con tacchi vertiginosi, perdevano l’equilibrio sulle scale del teatro, dove un sipario ondeggiava da far venire la nausea (provvidenziale una gomma di Travelgum). Mi incuriosiva il personale che assecondava il dondolio spostando il proprio peso da una gamba all’altra senza scomporsi minimamente. Mi tranquillizzava la loro indifferenza al fenomeno e mi dicevo “se non hanno paura loro è tutto nella norma”.
Ero partita titubante dopo aver letto tante lamentele sulla compagnia, ma ritengo che molta gente sia incontentabile. Non è un servizio da cinque stelle? Me ne vanno bene anche quattro o tre, ma quale altra vacanza mi dà la possibilità di avere chi, cucina per me, mi serve a tavola, rassetta per me, mi pulisce il bagno …. tutto questo… svegliandomi ogni mattina in un posto diverso senza dover guidare e fare ogni volta i bagagli!!!
La nave è bella, sobria, vivibile. C’è uno spazio per tutti; noi non amiamo l’affollamento che si creava nella zona delle piscine, ci godevamo quindi la tranquillità dei balconi di poppa, semi deserti, ipnotizzati dalla scia.
Ci piaceva il ponte 6, quello delle scialuppe, sempre deserto. Essendo noi fumatori, ci siamo intrattenuti spesso in piacevoli chiacchierate con alcuni ragazzi del personale che facevano qualche minuto di pausa per una sigaretta.
L’animazione era curata da un gruppo di ragazzi simpatici, mai invadenti, e noi ce la godevamo la sera, all’Armonia Lounge.
I fotografi non erano fastidiosi, molto più sgradevoli erano quei passeggeri che solo a vederseli comparire davanti li trattavano con sgarbo. Le foto bellissime, ma troppo care, non le abbiamo comprate.
I prezzi ai bar non sono così alti, provate ad andare in un qualsiasi locale delle città di mare della nostra riviera marchigiana e vediamo quando si spende per un thè freddo o una coppa di gelato.
Al ristorante le porzioni non sono abbondanti, ma non c’era limite al numero delle porzioni da ordinare. Insopportabile quella signora che, al ristorante, ha trattato male un cameriere “colpevole” di aver invertito le portate dei suoi due bambini.
C’era sempre il menù per i bambini che comprendeva anche la pizza (sembra che per qualcuno sia di vitale importanza). Per quel che mi riguarda ho sempre cercato di far capire alle mie figlie, che quando si viaggia, si incontrano persone nuove con usi diversi dai nostri, si visitano posti nuovi e si mangiano pietanze nuove. Possono anche non piacerci… ma tutte??? !!!
Io mi alzavo prestissimo al mattino, mi piaceva godermi gli arrivi ai porti, sempre puntualissimi o in anticipo e quelle squadre di operai che pulivano le vetrate, riparavano, riverniciavano, aprivano i lettini, spostavano tavoli… tutto quel lavoro che rende la nave impeccabile… tutto quel lavoro che la maggior parte dei passeggeri non vede e che forse, se lo vedesse, si lamenterebbe un po’ meno.
Ho letto che altre compagnie “coccolano” di più, può darsi e forse proveremo in futuro, ma io devo dire che ho gradito molto la discrezione di tutto il personale MSC, mai invadente, ma sempre presente quando avevamo bisogno di qualcosa.
Un racconto un po’ confusionario? Per i dettagli potete chiedere, ho conservato ogni minimo scontrino, today e volantini, anche se ora la nave è diretta in Brasile (mi pare).
Scusatemi, ma i pensieri si affollano e non ho l’abitudine di scriverli. A presto.
Siamo contagiati.
Non sarà un vero diario di bordo, è stata una crociera tranquilla e dei porti toccati se ne è parlato molto.
Due parole le spendo però per il fiordo di Kotor; mi rimarrà nel cuore, le foto non rendono quello che gli occhi hanno visto, spero solo che il turismo di queste navi non provochi in quelle coste scempi di urbanizzazione selvaggia che rovinerebbero l’incanto.
Io e tutta la mia famiglia (marito e due bambine di 10 e 11 anni) ci siamo innamorati del mare. Io che porto le bambine al mare (vicino casa) solo perché “fa bene” e mio marito che viene in spiaggia forse una volta in tutta l’estate!
Sì, ci siamo innamorati di quel Mare, quello aperto, quei colori, il suono delle onde che non si infrangono, il rumore frizzante della scia… tutto questo dalla spiaggia nemmeno si immagina.
Che incanto i piloti che saltavano in nave al volo .
Quante foto ho fatto a tutte le navi che abbiamo incontrato nei porti, un mondo di cui quasi ignoravo l'esistenza e che mi ha conquistato.
Io, prima di partire ero terrorizzata al pensiero del mare mosso…ma la sera in cui la nave, ripartita da Dubrovnik, dondolava tanto da far aprire e chiudere i cassetti delle posate al ristorante, mi divertivo a guardare i camerieri che cercavano di bloccarli con i tovaglioli. E le signore che, vestite di gala, con tacchi vertiginosi, perdevano l’equilibrio sulle scale del teatro, dove un sipario ondeggiava da far venire la nausea (provvidenziale una gomma di Travelgum). Mi incuriosiva il personale che assecondava il dondolio spostando il proprio peso da una gamba all’altra senza scomporsi minimamente. Mi tranquillizzava la loro indifferenza al fenomeno e mi dicevo “se non hanno paura loro è tutto nella norma”.
Ero partita titubante dopo aver letto tante lamentele sulla compagnia, ma ritengo che molta gente sia incontentabile. Non è un servizio da cinque stelle? Me ne vanno bene anche quattro o tre, ma quale altra vacanza mi dà la possibilità di avere chi, cucina per me, mi serve a tavola, rassetta per me, mi pulisce il bagno …. tutto questo… svegliandomi ogni mattina in un posto diverso senza dover guidare e fare ogni volta i bagagli!!!
La nave è bella, sobria, vivibile. C’è uno spazio per tutti; noi non amiamo l’affollamento che si creava nella zona delle piscine, ci godevamo quindi la tranquillità dei balconi di poppa, semi deserti, ipnotizzati dalla scia.
Ci piaceva il ponte 6, quello delle scialuppe, sempre deserto. Essendo noi fumatori, ci siamo intrattenuti spesso in piacevoli chiacchierate con alcuni ragazzi del personale che facevano qualche minuto di pausa per una sigaretta.
L’animazione era curata da un gruppo di ragazzi simpatici, mai invadenti, e noi ce la godevamo la sera, all’Armonia Lounge.
I fotografi non erano fastidiosi, molto più sgradevoli erano quei passeggeri che solo a vederseli comparire davanti li trattavano con sgarbo. Le foto bellissime, ma troppo care, non le abbiamo comprate.
I prezzi ai bar non sono così alti, provate ad andare in un qualsiasi locale delle città di mare della nostra riviera marchigiana e vediamo quando si spende per un thè freddo o una coppa di gelato.
Al ristorante le porzioni non sono abbondanti, ma non c’era limite al numero delle porzioni da ordinare. Insopportabile quella signora che, al ristorante, ha trattato male un cameriere “colpevole” di aver invertito le portate dei suoi due bambini.
C’era sempre il menù per i bambini che comprendeva anche la pizza (sembra che per qualcuno sia di vitale importanza). Per quel che mi riguarda ho sempre cercato di far capire alle mie figlie, che quando si viaggia, si incontrano persone nuove con usi diversi dai nostri, si visitano posti nuovi e si mangiano pietanze nuove. Possono anche non piacerci… ma tutte??? !!!
Io mi alzavo prestissimo al mattino, mi piaceva godermi gli arrivi ai porti, sempre puntualissimi o in anticipo e quelle squadre di operai che pulivano le vetrate, riparavano, riverniciavano, aprivano i lettini, spostavano tavoli… tutto quel lavoro che rende la nave impeccabile… tutto quel lavoro che la maggior parte dei passeggeri non vede e che forse, se lo vedesse, si lamenterebbe un po’ meno.
Ho letto che altre compagnie “coccolano” di più, può darsi e forse proveremo in futuro, ma io devo dire che ho gradito molto la discrezione di tutto il personale MSC, mai invadente, ma sempre presente quando avevamo bisogno di qualcosa.
Un racconto un po’ confusionario? Per i dettagli potete chiedere, ho conservato ogni minimo scontrino, today e volantini, anche se ora la nave è diretta in Brasile (mi pare).
Scusatemi, ma i pensieri si affollano e non ho l’abitudine di scriverli. A presto.