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MSC debutta con il "Cold Ironing"

Rodolfo

Super Moderatore
MSC Virtuosa da Southampton e MSC Poesia da Warnemunde, per tutta la corrente stagione estiva inizieranno ad utilizzare in modo continuativo durante le soste in porto il "Cold Ironing" .

Un ulteriore passo in avanti per il raggiungimento entro il 2050 dell'"inquinamento zero" unitamente all'installazione su tutte le navi degli apparati per servirsi dell'alimentazione da terra.

 

Rodolfo

Super Moderatore
Ma certo, non è che MSC sia la prima in assoluto, e dipende soprattutto dalle disponibilità portuali. Anche le navi Costa hanno tecnicamente la possibilità di farlo ma le strutture portuali per realizzarlo son davvero limitate per ora.
 

Blueyes

Well-known member
Ma solo io pensavo ad un metodo di stiratura a freddo????

Anyway, ben venga... anche se bisogna vedere come viene generata la corrente (fonti rinnovabili?), altrimenti è silo uno spostamento del problema.
 

Dani97

Well-known member
Qualcuno lo usava gia’ da tempo!
Non é mica una gara... come diceva Rodolfo, dipende dalle strutture portuali e Southampton il cold ironing è stato inaugurato da poco.
Credo che abbiano introdotto il cold ironing su Poesia da non molto, probabilmente dal drydock dello scorso anno.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Ma certo, non è che MSC sia la prima in assoluto, e dipende soprattutto dalle disponibilità portuali. Anche le navi Costa hanno tecnicamente la possibilità di farlo ma le strutture portuali per realizzarlo son davvero limitate per ora.
Alla fine se l’energia prodotta non deriva da fonti “ pulite “ non ha alcun senso, si sposta solo il problema da una parte ad un’altra. A Warnemunde mi sembra ci sia un parco eolico, a Southampton non saprei.
Poi mi sembra che qualcuno dicesse che si deve avere almeno un minimo energia di bordo per operazioni d’emergenza, tipo azionare i trusthers, per non trovarsi in difficolta’ e dover attendere i tempi di riavvio generatori.
 

Blueyes

Well-known member
Alla fine se l’energia prodotta non deriva da fonti “ pulite “ non ha alcun senso, si sposta solo il problema da una parte ad un’altra. A Warnemunde mi sembra ci sia un parco eolico, a Southampton non saprei.
Poi mi sembra che qualcuno dicesse che si deve avere almeno un minimo energia di bordo per operazioni d’emergenza, tipo azionare i trusthers, per non trovarsi in difficolta’ e dover attendere i tempi di riavvio generatori.
Certo che si, il problema è lo switching del carico da linea di terra a linea dei generatori e la gestione della qualità della corrente in ingresso.

Pochi sanno che in nave ci sono UPS anche di 400.000VA (per dare l'ordine delle cose, un UPS domestico serio attiva si e no a 500VA reali, un CED serio tranquillamente sui 100.000VA); certamente ci sono linee a "alta priorità" su continuità assoluta (per thrusters, apparati di emergenza, le stesse sale comando, ecc); un generatore non è che passi dal minimo a velocità di esercizio in un lampo (da spento, poi....), e un intervento in più di 15ms è già una sconfitta.
Presumo che avere un generoso generatore di emergenza acceso "al minimo" ma non sotto carico sia di rigore, mentre la tecnologia per le linee prioritarie potrebbe essere del tipo "on line" (ossia son sempre a batterie ma ricaricandole da terra, e nel caso riattaccare al generatore rimesso in esercizio).
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Alla fine è sempre la solita storia, tutto dipende da come viene prodotta l'energia e questo vale per le navi come per le auto, i monopattini e i cellulari.
Se la nave si approvvigiona di energia prodotta da solare, idroelettrico, geotermico o eolico, va bene, altrimenti tutto il resto produce carbonio.
Discorso a parte il nucleare che io continuo a ritenere l'unica forma di futuro possibile in attesa che si realizzi la fusione.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Alla fine è sempre la solita storia, tutto dipende da come viene prodotto l'energia e questo vale per le navi come per le auto, i monopattini ei cellulari.
Se la nave si approvvigiona di energia prodotta da solare, idroelettrico, geotermico o eolico, va bene, altrimenti tutto il resto produce carbonio.
Discorso a parte il nucleare che io continuo a ritenere l'unica forma di futuro possibile in attesa che si realizzi la fusione.
Verissimo. Però qualche beneficio ne può derivare come diminuire le emissioni in aree congestionate, diminuire rumori e vibrazioni in insediamenti vicini.
P.e. a Venezia quando le navi ormeggiavano in banchina Isonzo, quella di MSC, trasmettevano vibrazioni alle abitazioni prospicenti del quartiere di S.Marta.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Alla fine è sempre la solita storia, tutto dipende da come viene prodotta l'energia e questo vale per le navi come per le auto, i monopattini e i cellulari.
Se la nave si approvvigiona di energia prodotta da solare, idroelettrico, geotermico o eolico, va bene, altrimenti tutto il resto produce carbonio.
Discorso a parte il nucleare che io continuo a ritenere l'unica forma di futuro possibile in attesa che si realizzi la fusione.
Infatti c’e’ ancora gente che pensa di far fronte a tutta la richiesta di energia ( peraltro in aumento di anno in anno ) con pale eoliche e pannelli solari! Butteremo centinaia di miliardi di Euro nella transizione energetica in fonti che non potranno mai coprire il fabbisogno energetico.
 

capricorno

Super Moderatore
Ma da qualche parte bisogna pure iniziare altrimenti saremo sempre il fanalino di coda su tutto. Si è perso del tempo prezioso in tutti questi anni spesi solo in discussioni, mentre gli altri Stati hanno fatto fatti
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Verissimo. Però qualche beneficio ne può derivare come diminuire le emissioni in aree congestionate, diminuire rumori e vibrazioni in insediamenti vicini.
P.e. a Venezia quando le navi ormeggiavano in banchina Isonzo, quella di MSC, trasmettevano vibrazioni alle abitazioni prospicenti del quartiere di S.Marta.
Da questo punto di vista sono in pieno accordo con te. È però una "soluzione" locale e falsamente ecologista, si sposta il problema altrove.
Quando parlano di emissioni zero è solo una presa in giro, non c'è la tecnologia per le emissioni zero. Qualsiasi forma di energia implica, nella realizzazione dell'impianto, nello stoccaggio dell'energia e nel riciclaggio dei materiali esausti, la produzione di scarti. Si può essere più efficienti nell'uso delle risorse e meno deficenti nell'attuare un piano energetico che fa acqua da tutte le parti.
Spero sempre che le cose cambino ma, come diceva mia madre, chi vive di speranza, muore disperato.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Da questo punto di vista sono in pieno accordo con te. È però una "soluzione" locale e falsamente ecologista, si sposta il problema altrove.
Quando parlano di emissioni zero è solo una presa in giro, non c'è la tecnologia per le emissioni zero. Qualsiasi forma di energia implica, nella realizzazione dell'impianto, nello stoccaggio dell'energia e nel riciclaggio dei materiali esausti, la produzione di scarti. Si può essere più efficienti nell'uso delle risorse e meno deficenti nell'attuare un piano energetico che fa acqua da tutte le parti.
Spero sempre che le cose cambino ma, come diceva mia madre, chi vive di speranza, muore disperato.
Nell’86 abbiamo buttato il 20% del fabbisogno energetico bloccando il nucleare (oggi saremmo stati oltre il 70%, spendendo meno soldi ), nel 2000 hanno diminuito l’estrazione del nostro gas, passando dal 20% del fabbisogno al 4%…oggi vediamo i risultati.
Da noi in Piemonte non possiamo neppure dire: piove, governo ladro…perche’ da 4 mesi non piove!
 
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