Energetika
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No, non ho sbagliato, voglio proprio raccontarvi la crociera dell'anno scorso. Come mai così tardi? Ma perchè non vi conoscevo e poi, mettiamola così, invece delle descrizioni a caldo, proverò a descrivervi cosa resta di una crociera, la prima, un anno dopo. Mi soffermerò più sulle sensazioni che su "cosa fare o cosa vedere".
Mettetevi comodi che a volte, se comincio a scrivere, mi dilungo un po' troppo..
Da bambina, sul sussidiario (chi se lo ricorda?!?mitico) in terza elementare ho visto la foto di un fiordo. Lì ho deciso, li mi sono innamorata, altro che Cupido! Nella mia piccola grande mente ho pensato "Qui ci devo andare da grande, voglio farlo in crociera e non mi voglio accontentare. A rischio di non farlo mai quando sarà, sarà alla grande, voglio la suite e non voglio limitazioni".
Era un grande sogno, irrealizzabile, figurarsi fin lassù?!? Ma quando mai, eravamo stati al massimo in Svizzera.
Passano gli anni di scuola, arriva il lavoro e i fiordi restavano lì, in un angolino della memoria, un cassetto nascosto e un po' impolverato.
Arriva il fidanzato, la convivenza, i preparativi del matimonio. TLINN!! All'improvviso si apre un cassetto, è lui, quello che custodisce il mio fiordo/sussidiario, e il dubbio su dove andare in viaggio di nozze è sparito. Mio marito era contento, a lui bastava andare a nord, è tutt'altro che freddoloso.
Bene, andiamo in agenzia. "Scusi posso avere i catolighi delle crociere 2010?" (mancava ancora quasi un anno)
Prendiamo tutto, portiamo a casa e lì comincio a sfogliare, parto da MSC. C'erano più crociere che toccavano i fiordi ma ho pensato che se andavo fin là tanto valeva arrivare sempre più su. Decisione presa, si va fino ad Honningsvåg, vogliamo arrivare a Capo Nord, vogliamo vedere il mitico sole a mezzanotte nel più a nord dell'europa continenale.
Ritorniamo in agenzia, la tipa non mi piace dopo la prima battuta.
io "scusi, vorremmo prenotare la crociera tal dei tali"
lei "si, bisogna decidere la tipologia di cabine, interna per risparmiare"
io "no guardi, vogliamo la suite"
Ha fatto una faccia..mamma mia, ha strabuzzato gli occhi.
Già qui me ne sarei dovuta andare invece la voglia di realizzare il sogno ha prevalso.
Il volo era previsto da Milano, io abito a Verona, avrei preferito il Catullo, al massimo al Marco Polo ma lei ha detto che non si poteva fare; ho insistito, c'era scritto sul catalogo cribbio! (si può dire cribbio?!?)
Ma lei "potete partire da Verona ma fate scalo a Milano e prendete l'aereo previsto". Ho desistito.
"Scusi ma almeno possiamo, al ritorno, fermarci un paio di giorni ad Amsterdam?!"
Indovinate? No, non si poteva. Peccato che in nave abbiamo conosciuto una coppia di Padova partita da Venezia (senza scali!) e una di Milano che al ritorno si è fermata 2gg ad Amsterdam. Beh, peggio per la "gentile signorina", la crociera che farò ad Ottobre l'ho prenotata on-line.
Comunque arriva il fatidico giorno e ci imbarchiamo sull'aereo (perchè non si dice inaneriamo?)
Compagnia olandese, passano con la colazione, apple juice (non ho rischiato col caffè) e una specie di brioches...all'aglio!! Ci facciamo una risata cominciando a rimpiangere espresso e cornetto!
Arriviamo ad Amsterdam ballando un po' e troviamo nel terminal un assembramento, ci avviciniamo e scopriamo che siamo in lista. Ci caricano sui bus e ci portano al porto dove scopriamo che ci vorranno ancora 3 o 4 ore così decidiamo di fare una visitina a piedi per la città. Torniamo al porto e dopo poco è ora di varcare la linea immaginaria realtà/sogno.Dopo la passerella, trasparente, ci troviamo una fila di filippini tutti impettiti in gunati bianchi. Uno di loro ci accompagna nella nostra suite al 12 ponte, si presenta, ci dice che per qualsiasi esigenza lui c'è ma che nel frattempo potevamo gustare lo champagne e il cesto di frutta di benvenuto. (n.d.r. lo champagne era banalissimo spumante da pacchi natalizi)
Cabina pulitissima, balcone, salottino, sì, saremmo stati magnificamente.
Il giorno dopo facciamo scalo a Dover, alle escursioni non avevamo dato peso così ci siamo ritrovati a partecipare ad una in lingua inglese/tedesca. Mentre la guida parlava anche inglese non c'era male, riuscivo a capire, allora il mio attestato Cambridge school preso in tempi remoti non era stato inutile!
Accidenti!! No!! Siamo gli unici 2 italiani, c'è una coppia spagnola e tutti tedeschi!!!! Inglesi: zero! La guida se ne accorge e da quel momento parla solo tedesco. Vabbè pazienza!
Abbiamo fatto tutte escursioni organizzate, non vi conoscevo ed era la prima volta. Se tornassi indietro penso che farei solo quella di capo Nord.
A cena fortunatamente abbiamo il secondo turno 20.30 così per tutti e 12 i giorni ce la prendiamo con calma. Non ho messo l'orologio, sono talmente ossessionata da quell'aggeggio quando lavoro che anche in viaggio di nozze non lo volevo. Tanto per dare un'occhiata sporadica basta il cellulare. Lo guardo. Cosa?!?! Le 20.20?!? Ma se devo ancora lavarmi e cambiarmi!! Via!!
Da lì in poi non ho più potuto regolarmi col sole, c'era sempre chiaro. Che bello! Un tramonto che durava ore. Immaginate la romanticheria, due novelli sposi, che guardano sul balcone un tramonto infinito!!
Finalmente superiamo il circolo polare artico. La sensazione? Di essere fuori dal mondo, magnifico. Una tale pace, un relax incredibile, uno stato di beatezza (concedetemi il "neologismo"). Arriviamo ad Honningsvåg e li ci sembra di essere dove hanno girato 30GIORNI DI BUIO, se l'avete visto, avete visto anche Honningsvåg. Ma niente vampiri li fuori solo pullman che aspettano solo di portarci a Capo Nord, quella specie di mappamondo su un promontorio che si vede in tutte le cartoline. Tra l'altro non ne ho comprate perchè le nostre foto erano delle cartoline!
Stradina stretta e piena di tornanti, autisti mitici che quando si incontravano le corriere ti facevano pensare che uno dei due sarebbe caduto nel burrone.
Iniziamo a vedere greggi di pecore, ma quanti!! In lontananza ma ce n'erano veramente tante di pecore. Sosta al solito negozietto di souvenir e l'è c'è una di quelle pecore ..ehm...è una renna!! Ma come? su quei monti allora erano tutte renne!! Ma se nei film di babbo natale sono marroni perchè qui sono bianche?! Bene, nei film usano le alci..
Arriviamo a Capo Nord, non c'è nulla. Non è vero, ci saranno stati 20 pullman e un mega negozio, sempre di souvenir. Acquistiamo un troll, è così brutto, che sembra bello. Arriviamo alle 23, c'è il sole, è giorno. Arriviamo là, proprio sull'ultimo cm di terra, si proprio lui, siamo nel punto più a nord d'Europa, che sensazione ragazzi, indescrivibile, ma che freddo, sto congelando. Non importa, mezzanotte è vicina, si stanno tutti prendendo un pezzo di ringhiera, meglio che ci sbrighiamo a trovarne uno anche noi. Appostamento riuscito, ci vuole l'orologio, è vecchio, è brutto e di plasticona ma i numeri sono grandi servirà allo scopo. Via, foto all'orizzonte con orologio compreso nello scatto ore 23.59, foto 00.00 e foto 00.01. Wow, il sole in pochi minuti tramonta, lambisce il mare e torna sù dall'altra parte...e noi c'eravamo, noi l'abbiamo visto. Mi viene la pelle d'oca, è così tanto che aspetto quel momento!!
Torniamo in nave, ora si ricomincerà ad andare verso sud, si torna a casa oramai. Non siamo tristi, c'è ancora qualche giorno di crociera e magari qualche altra sorpresa. Detto fatto, il giorno seguente piove, la prima volta da quando siamo partiti, la nave balla un po', ma tanto noi il mal di mare non lo soffriamo, tutti gli altri si mi sa, a giudicare dalle facce, poche per la verità, ch si vedono in giro.
Ci mettiamo in balcone.
"Amore!!! Guarda là" gli dico, e lui "ma dove? cosa c'è?"
"Le baleneeeee". "Ma va là che te si fora" (ma va la che non hai tutte le rotelle a posto)
Io ero sicura, beh non che fossero balene ma pesci grossi si e così ho fatto le foto. Non ho una macchinetta professionale ma speravo una volta casa di ricavarci qualcosa. Ebbene, erano capodogli!! Almeno così mi han detto, io non sono una grande conoscitrice di pesci e affini.
Mi fermo qui, siamo tornati a casa vivi e vegeti e con la voglia di un'altra crociera, ci siamo sentiti dei pascià (non siamo per le vacanze avventurose tipo zaino in spalla). Siamo stati felici di aver scelto quell'itinerario e anche quella compagnia, nulla da eccepire.
Il diario emozionale tardivo lo dedico a tutti voi che mi avete accolta nella vostra comunity senza dirmi che con le interne si risparmia! [smilie=saltare_03[:
E soprattutto a chi, senza sapere a quale lungaggine andava incontro, mi ha chiesto di scrivere il diario, senza il suo imput non ci avrei mai pensato.
Un'ultima cosa, ho anche il dono della sintesi se occorre!
Mettetevi comodi che a volte, se comincio a scrivere, mi dilungo un po' troppo..
Da bambina, sul sussidiario (chi se lo ricorda?!?mitico) in terza elementare ho visto la foto di un fiordo. Lì ho deciso, li mi sono innamorata, altro che Cupido! Nella mia piccola grande mente ho pensato "Qui ci devo andare da grande, voglio farlo in crociera e non mi voglio accontentare. A rischio di non farlo mai quando sarà, sarà alla grande, voglio la suite e non voglio limitazioni".
Era un grande sogno, irrealizzabile, figurarsi fin lassù?!? Ma quando mai, eravamo stati al massimo in Svizzera.
Passano gli anni di scuola, arriva il lavoro e i fiordi restavano lì, in un angolino della memoria, un cassetto nascosto e un po' impolverato.
Arriva il fidanzato, la convivenza, i preparativi del matimonio. TLINN!! All'improvviso si apre un cassetto, è lui, quello che custodisce il mio fiordo/sussidiario, e il dubbio su dove andare in viaggio di nozze è sparito. Mio marito era contento, a lui bastava andare a nord, è tutt'altro che freddoloso.
Bene, andiamo in agenzia. "Scusi posso avere i catolighi delle crociere 2010?" (mancava ancora quasi un anno)
Prendiamo tutto, portiamo a casa e lì comincio a sfogliare, parto da MSC. C'erano più crociere che toccavano i fiordi ma ho pensato che se andavo fin là tanto valeva arrivare sempre più su. Decisione presa, si va fino ad Honningsvåg, vogliamo arrivare a Capo Nord, vogliamo vedere il mitico sole a mezzanotte nel più a nord dell'europa continenale.
Ritorniamo in agenzia, la tipa non mi piace dopo la prima battuta.
io "scusi, vorremmo prenotare la crociera tal dei tali"
lei "si, bisogna decidere la tipologia di cabine, interna per risparmiare"
io "no guardi, vogliamo la suite"
Ha fatto una faccia..mamma mia, ha strabuzzato gli occhi.
Già qui me ne sarei dovuta andare invece la voglia di realizzare il sogno ha prevalso.
Il volo era previsto da Milano, io abito a Verona, avrei preferito il Catullo, al massimo al Marco Polo ma lei ha detto che non si poteva fare; ho insistito, c'era scritto sul catalogo cribbio! (si può dire cribbio?!?)
Ma lei "potete partire da Verona ma fate scalo a Milano e prendete l'aereo previsto". Ho desistito.
"Scusi ma almeno possiamo, al ritorno, fermarci un paio di giorni ad Amsterdam?!"
Indovinate? No, non si poteva. Peccato che in nave abbiamo conosciuto una coppia di Padova partita da Venezia (senza scali!) e una di Milano che al ritorno si è fermata 2gg ad Amsterdam. Beh, peggio per la "gentile signorina", la crociera che farò ad Ottobre l'ho prenotata on-line.
Comunque arriva il fatidico giorno e ci imbarchiamo sull'aereo (perchè non si dice inaneriamo?)
Compagnia olandese, passano con la colazione, apple juice (non ho rischiato col caffè) e una specie di brioches...all'aglio!! Ci facciamo una risata cominciando a rimpiangere espresso e cornetto!
Arriviamo ad Amsterdam ballando un po' e troviamo nel terminal un assembramento, ci avviciniamo e scopriamo che siamo in lista. Ci caricano sui bus e ci portano al porto dove scopriamo che ci vorranno ancora 3 o 4 ore così decidiamo di fare una visitina a piedi per la città. Torniamo al porto e dopo poco è ora di varcare la linea immaginaria realtà/sogno.Dopo la passerella, trasparente, ci troviamo una fila di filippini tutti impettiti in gunati bianchi. Uno di loro ci accompagna nella nostra suite al 12 ponte, si presenta, ci dice che per qualsiasi esigenza lui c'è ma che nel frattempo potevamo gustare lo champagne e il cesto di frutta di benvenuto. (n.d.r. lo champagne era banalissimo spumante da pacchi natalizi)
Cabina pulitissima, balcone, salottino, sì, saremmo stati magnificamente.
Il giorno dopo facciamo scalo a Dover, alle escursioni non avevamo dato peso così ci siamo ritrovati a partecipare ad una in lingua inglese/tedesca. Mentre la guida parlava anche inglese non c'era male, riuscivo a capire, allora il mio attestato Cambridge school preso in tempi remoti non era stato inutile!
Accidenti!! No!! Siamo gli unici 2 italiani, c'è una coppia spagnola e tutti tedeschi!!!! Inglesi: zero! La guida se ne accorge e da quel momento parla solo tedesco. Vabbè pazienza!
Abbiamo fatto tutte escursioni organizzate, non vi conoscevo ed era la prima volta. Se tornassi indietro penso che farei solo quella di capo Nord.
A cena fortunatamente abbiamo il secondo turno 20.30 così per tutti e 12 i giorni ce la prendiamo con calma. Non ho messo l'orologio, sono talmente ossessionata da quell'aggeggio quando lavoro che anche in viaggio di nozze non lo volevo. Tanto per dare un'occhiata sporadica basta il cellulare. Lo guardo. Cosa?!?! Le 20.20?!? Ma se devo ancora lavarmi e cambiarmi!! Via!!
Da lì in poi non ho più potuto regolarmi col sole, c'era sempre chiaro. Che bello! Un tramonto che durava ore. Immaginate la romanticheria, due novelli sposi, che guardano sul balcone un tramonto infinito!!
Finalmente superiamo il circolo polare artico. La sensazione? Di essere fuori dal mondo, magnifico. Una tale pace, un relax incredibile, uno stato di beatezza (concedetemi il "neologismo"). Arriviamo ad Honningsvåg e li ci sembra di essere dove hanno girato 30GIORNI DI BUIO, se l'avete visto, avete visto anche Honningsvåg. Ma niente vampiri li fuori solo pullman che aspettano solo di portarci a Capo Nord, quella specie di mappamondo su un promontorio che si vede in tutte le cartoline. Tra l'altro non ne ho comprate perchè le nostre foto erano delle cartoline!
Stradina stretta e piena di tornanti, autisti mitici che quando si incontravano le corriere ti facevano pensare che uno dei due sarebbe caduto nel burrone.
Iniziamo a vedere greggi di pecore, ma quanti!! In lontananza ma ce n'erano veramente tante di pecore. Sosta al solito negozietto di souvenir e l'è c'è una di quelle pecore ..ehm...è una renna!! Ma come? su quei monti allora erano tutte renne!! Ma se nei film di babbo natale sono marroni perchè qui sono bianche?! Bene, nei film usano le alci..
Arriviamo a Capo Nord, non c'è nulla. Non è vero, ci saranno stati 20 pullman e un mega negozio, sempre di souvenir. Acquistiamo un troll, è così brutto, che sembra bello. Arriviamo alle 23, c'è il sole, è giorno. Arriviamo là, proprio sull'ultimo cm di terra, si proprio lui, siamo nel punto più a nord d'Europa, che sensazione ragazzi, indescrivibile, ma che freddo, sto congelando. Non importa, mezzanotte è vicina, si stanno tutti prendendo un pezzo di ringhiera, meglio che ci sbrighiamo a trovarne uno anche noi. Appostamento riuscito, ci vuole l'orologio, è vecchio, è brutto e di plasticona ma i numeri sono grandi servirà allo scopo. Via, foto all'orizzonte con orologio compreso nello scatto ore 23.59, foto 00.00 e foto 00.01. Wow, il sole in pochi minuti tramonta, lambisce il mare e torna sù dall'altra parte...e noi c'eravamo, noi l'abbiamo visto. Mi viene la pelle d'oca, è così tanto che aspetto quel momento!!
Torniamo in nave, ora si ricomincerà ad andare verso sud, si torna a casa oramai. Non siamo tristi, c'è ancora qualche giorno di crociera e magari qualche altra sorpresa. Detto fatto, il giorno seguente piove, la prima volta da quando siamo partiti, la nave balla un po', ma tanto noi il mal di mare non lo soffriamo, tutti gli altri si mi sa, a giudicare dalle facce, poche per la verità, ch si vedono in giro.
Ci mettiamo in balcone.
"Amore!!! Guarda là" gli dico, e lui "ma dove? cosa c'è?"
"Le baleneeeee". "Ma va là che te si fora" (ma va la che non hai tutte le rotelle a posto)
Io ero sicura, beh non che fossero balene ma pesci grossi si e così ho fatto le foto. Non ho una macchinetta professionale ma speravo una volta casa di ricavarci qualcosa. Ebbene, erano capodogli!! Almeno così mi han detto, io non sono una grande conoscitrice di pesci e affini.
Mi fermo qui, siamo tornati a casa vivi e vegeti e con la voglia di un'altra crociera, ci siamo sentiti dei pascià (non siamo per le vacanze avventurose tipo zaino in spalla). Siamo stati felici di aver scelto quell'itinerario e anche quella compagnia, nulla da eccepire.
Il diario emozionale tardivo lo dedico a tutti voi che mi avete accolta nella vostra comunity senza dirmi che con le interne si risparmia! [smilie=saltare_03[:
E soprattutto a chi, senza sapere a quale lungaggine andava incontro, mi ha chiesto di scrivere il diario, senza il suo imput non ci avrei mai pensato.
Un'ultima cosa, ho anche il dono della sintesi se occorre!