Ho concluso da poco la mia prima crociera post Covid, nonché la prima esperienza "lunga" su MSC (alcuni anni fa avevo fatto una mini crociera nel mare adriatico, ma era piuttosto atipica anche per la bassa stagione).
Non ho il tempo di scrivere un vero diario come feci alcuni anni fa, ma scriverò almeno alcuni giudizi su questa crociera, avendo anche presente il confronto con le compagnie americane con cui ho viaggiato più spesso in passato (3 Royal Caribbean, 1 Celebrity, 1 Norwegian).
Nave: 5
MSC Orchestra è una nave piuttosto datata e si vede, ma questo per me non è un problema: non sono uno che usufruisce delle attrazioni da luna park e ho avuto ottime esperienze sulle classi Vision di Royal Caribbean che sono ancora più vecchie e più piccole. Il problema principale di questa nave è l'affollamento veramente eccessivo, tanto che sui ponti esterni bisognava quasi scavalcare i corpi sulle sdraio e al buffet era difficilissimo trovare posto nelle ore più frequentate. Certo il ferragosto ha fatto la sua parte (nave sold out), ma comunque ho verificato che il rapporto stazza/passeggeri è decisamente minore non solo rispetto a Celebrity Reflection, su cui avevo fatto la mia ultima crociera prima del Covid, ma anche alle piccola e vecchia Rhapsody of the Seas, la mia prima crociera nel Mediterraneo di anni fa.
Ho sentito anche la mancanza di uno spazio tranquillo e interdetto ai bambini (numerosissimi!) come ad esempio il solarium presente anche sulle piccole classi Vision della Royal.
Itinerario: 7
Genova, Marsiglia, Malaga, Cadice, Lisbona, Alicante, Minorca, Olbia, Genova, con due giorni di navigazione. Un buon itinerario sulla carta, diverso dal solito giro del Tirreno, anche se avrei preferito sostituire Alicante con Gibilterra e avrei evitato Olbia che conosco fin troppo bene perché ho una casa in Gallura (infatti non sono sceso). Purtroppo però la sosta a Lisbona era decisamente troppo breve: tutti a bordo alle 15:30 nella città più importante dell'itinerario, che avrebbe meritato un overnight! Decisamente fastidioso anche il vizio tutto italiano di imbarcare e sbarcare passeggeri ad ogni porto: valige nei corridoi, via vai, continui messaggi relativi alle esercitazioni di sicurezza... Le navi americane imbarcano in un unico porto e non per questo rimangono vuote, non capisco perché MSC non possa fare lo stesso (o al limite lasciare 2 porti di imbarco, farne 6 su 8 è assurdo, diventa un traghetto).
Servizio: 7
Ottimo e rapido il ristorante a cena, meno bene a pranzo e colazione. Malino invece il cabinista, che più di una volta ha dimenticato di lasciare il programma del giorno dopo e che bussava spesso quando mi stavo preparando per la cena, anche se avevo detto quali erano i miei orari. Il personale in generale era molto indaffarato sempre a causa dell'affollamento della nave, ma si impegnavano al massimo. Ho notato la mancanza di camerieri in teatro, sempre presenti per esempio su Royal Caribbean, per chi volesse ordinare un drink mentre guarda lo spettacolo. Piccola nota sulla lingua italiana: a parte l'animazione e il servizio clienti, l'equipaggio "comune" come camerieri, cabinisti eccetera non capiva una parola della nostra lingua. Non un problema per me, ma chi non sa l'inglese non si troverebbe granché meglio rispetto a una compagnia americana. Quando viaggiai su Costa nel 2015 mi era sembrato che l'italiano lo capissero un po' tutti.
Ristorazione: 6 -
Appena sufficiente la ristorazione, con un ristorante principale non esattamente memorabile e un unico ristorante extra (un orientale fusion che non ho provato, troppo simile ai tanti cinesi simil-giapponesi che si trovano in ogni angolo anche da noi).
Buono il fatto che il ristorante fosse sempre aperto a pranzo (Royal Caribbean e Celebrity lo aprono solo nei giorni di navigazione), evidentemente per decongestionare il buffet già sovraffollato. Anche il buffet comunque era praticamente sempre uguale e relativamente mediocre, nonostante la grande estensione. Non c'erano poi altri luoghi dove trovare del cibo, mentre ricordo sulle navi americane diversi posti "secondari" che distribuivano snack, hamburger, dolci quasi a tutte le ore. La peggiore nota negativa va all'acqua dei distributori gratuiti, imbevibile senza riempirla di ghiaccio e limone. Sulle altre navi, ho sempre trovato tè freddo e acqua aromatizzata gratuita.
Animazone: 8
L'animazione era onnipresente e varia, con musica quasi in tutte le sale fino a tardi, spettacoli diversi con artisti professionali, serate a tema e varie attività per ragazzi / bambini. Unici nei la ripetizione di ogni singola frase in 5 lingue, che dopo un po' diventa esasperante e l'orario eccessivamente tardo delle attività serali, che non cominciavano mai prime delle 23:30 (anche quelle per i ragazzi!), per non parlare della discoteca che non si animava fino all'una di notte. Decisamente troppo per una crociera con 8 porti in 10 giorni, nemmeno su Norwegian ai Caraibi nella settimana dello spring break dei college ho trovato orari così tardi!
Escursioni: 6
Le escursioni organizzate con la nave sono sempre un po' un terno al lotto, nel senso che possono essere molto belle oppure dei flop e comunque costano molto rispetto a quello che offrono. Quest'anno però non ho avuto molto tempo per organizzarmi in autonomia e così ne ho prenotate 4 con MSC. Bene Malaga (a Mijas) e Minorca (quest'ultima senza guida italiana), malino Avignone da Marsiglia e male Lisbona, vista quasi solo dal pullman.
In generale, MSC mi ha dato l'idea di una compagnia molto "di massa", con un servizio proporzionato al prezzo piuttosto conveniente. Paragonata a Celebrity è un po' come un albergo a 3 stelle rispetto a un 5 stelle, tuttavia mi è sembrata un pochino meglio rispetto a Costa Serena che ho provato nel 2015 (tuttavia ho sentito dire che Costa adesso è migliorata, dopo essersi ripresa economicamente dal disastro Concordia). La quantità di bambini piccoli poi era davvero eccessiva, tra passeggini in ascensore e pianti ogni sera al ristorante; francamente non consiglieri mai una crociera finché i figli non hanno almeno l'età per il mini club. Quest'anno in effetti avevo un budget un po' ristretto, ma per l'anno prossimo punto a Celebrity Edge e mi aspetto una differenza abissale.
Non ho il tempo di scrivere un vero diario come feci alcuni anni fa, ma scriverò almeno alcuni giudizi su questa crociera, avendo anche presente il confronto con le compagnie americane con cui ho viaggiato più spesso in passato (3 Royal Caribbean, 1 Celebrity, 1 Norwegian).
Nave: 5
MSC Orchestra è una nave piuttosto datata e si vede, ma questo per me non è un problema: non sono uno che usufruisce delle attrazioni da luna park e ho avuto ottime esperienze sulle classi Vision di Royal Caribbean che sono ancora più vecchie e più piccole. Il problema principale di questa nave è l'affollamento veramente eccessivo, tanto che sui ponti esterni bisognava quasi scavalcare i corpi sulle sdraio e al buffet era difficilissimo trovare posto nelle ore più frequentate. Certo il ferragosto ha fatto la sua parte (nave sold out), ma comunque ho verificato che il rapporto stazza/passeggeri è decisamente minore non solo rispetto a Celebrity Reflection, su cui avevo fatto la mia ultima crociera prima del Covid, ma anche alle piccola e vecchia Rhapsody of the Seas, la mia prima crociera nel Mediterraneo di anni fa.
Ho sentito anche la mancanza di uno spazio tranquillo e interdetto ai bambini (numerosissimi!) come ad esempio il solarium presente anche sulle piccole classi Vision della Royal.
Itinerario: 7
Genova, Marsiglia, Malaga, Cadice, Lisbona, Alicante, Minorca, Olbia, Genova, con due giorni di navigazione. Un buon itinerario sulla carta, diverso dal solito giro del Tirreno, anche se avrei preferito sostituire Alicante con Gibilterra e avrei evitato Olbia che conosco fin troppo bene perché ho una casa in Gallura (infatti non sono sceso). Purtroppo però la sosta a Lisbona era decisamente troppo breve: tutti a bordo alle 15:30 nella città più importante dell'itinerario, che avrebbe meritato un overnight! Decisamente fastidioso anche il vizio tutto italiano di imbarcare e sbarcare passeggeri ad ogni porto: valige nei corridoi, via vai, continui messaggi relativi alle esercitazioni di sicurezza... Le navi americane imbarcano in un unico porto e non per questo rimangono vuote, non capisco perché MSC non possa fare lo stesso (o al limite lasciare 2 porti di imbarco, farne 6 su 8 è assurdo, diventa un traghetto).
Servizio: 7
Ottimo e rapido il ristorante a cena, meno bene a pranzo e colazione. Malino invece il cabinista, che più di una volta ha dimenticato di lasciare il programma del giorno dopo e che bussava spesso quando mi stavo preparando per la cena, anche se avevo detto quali erano i miei orari. Il personale in generale era molto indaffarato sempre a causa dell'affollamento della nave, ma si impegnavano al massimo. Ho notato la mancanza di camerieri in teatro, sempre presenti per esempio su Royal Caribbean, per chi volesse ordinare un drink mentre guarda lo spettacolo. Piccola nota sulla lingua italiana: a parte l'animazione e il servizio clienti, l'equipaggio "comune" come camerieri, cabinisti eccetera non capiva una parola della nostra lingua. Non un problema per me, ma chi non sa l'inglese non si troverebbe granché meglio rispetto a una compagnia americana. Quando viaggiai su Costa nel 2015 mi era sembrato che l'italiano lo capissero un po' tutti.
Ristorazione: 6 -
Appena sufficiente la ristorazione, con un ristorante principale non esattamente memorabile e un unico ristorante extra (un orientale fusion che non ho provato, troppo simile ai tanti cinesi simil-giapponesi che si trovano in ogni angolo anche da noi).
Buono il fatto che il ristorante fosse sempre aperto a pranzo (Royal Caribbean e Celebrity lo aprono solo nei giorni di navigazione), evidentemente per decongestionare il buffet già sovraffollato. Anche il buffet comunque era praticamente sempre uguale e relativamente mediocre, nonostante la grande estensione. Non c'erano poi altri luoghi dove trovare del cibo, mentre ricordo sulle navi americane diversi posti "secondari" che distribuivano snack, hamburger, dolci quasi a tutte le ore. La peggiore nota negativa va all'acqua dei distributori gratuiti, imbevibile senza riempirla di ghiaccio e limone. Sulle altre navi, ho sempre trovato tè freddo e acqua aromatizzata gratuita.
Animazone: 8
L'animazione era onnipresente e varia, con musica quasi in tutte le sale fino a tardi, spettacoli diversi con artisti professionali, serate a tema e varie attività per ragazzi / bambini. Unici nei la ripetizione di ogni singola frase in 5 lingue, che dopo un po' diventa esasperante e l'orario eccessivamente tardo delle attività serali, che non cominciavano mai prime delle 23:30 (anche quelle per i ragazzi!), per non parlare della discoteca che non si animava fino all'una di notte. Decisamente troppo per una crociera con 8 porti in 10 giorni, nemmeno su Norwegian ai Caraibi nella settimana dello spring break dei college ho trovato orari così tardi!
Escursioni: 6
Le escursioni organizzate con la nave sono sempre un po' un terno al lotto, nel senso che possono essere molto belle oppure dei flop e comunque costano molto rispetto a quello che offrono. Quest'anno però non ho avuto molto tempo per organizzarmi in autonomia e così ne ho prenotate 4 con MSC. Bene Malaga (a Mijas) e Minorca (quest'ultima senza guida italiana), malino Avignone da Marsiglia e male Lisbona, vista quasi solo dal pullman.
In generale, MSC mi ha dato l'idea di una compagnia molto "di massa", con un servizio proporzionato al prezzo piuttosto conveniente. Paragonata a Celebrity è un po' come un albergo a 3 stelle rispetto a un 5 stelle, tuttavia mi è sembrata un pochino meglio rispetto a Costa Serena che ho provato nel 2015 (tuttavia ho sentito dire che Costa adesso è migliorata, dopo essersi ripresa economicamente dal disastro Concordia). La quantità di bambini piccoli poi era davvero eccessiva, tra passeggini in ascensore e pianti ogni sera al ristorante; francamente non consiglieri mai una crociera finché i figli non hanno almeno l'età per il mini club. Quest'anno in effetti avevo un budget un po' ristretto, ma per l'anno prossimo punto a Celebrity Edge e mi aspetto una differenza abissale.