Guizzo90
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Il 22 Maggio 2012, martedì scorso, un pezzo importante della storia del traghettamento ferroviario tra Sicilia e Calabria ha lasciato per sempre lo Stretto di Messina.
Sto parlando della nave traghetto "Rosalia", mitica nave traghetto delle Ferrovie dello Stato.
Per chi non la conosce, penso in molti qui, ripercorriamo la sua lunga storia....
Costruita nei Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti di Ancona, fu varata intorno alle ore 12 del 22 Maggio 1972. All'epoca, densa di difficoltà economiche per tutta l'Italia, il traffico sullo Stretto subì una contrazione. Le Ferrovie dunque, durante la costruzione della stessa, cercarono di vendere la nave, ci furono addirittura delle trattative con la Libia, ma non andarono in porto. Entrò dunque in servizio tra Messina e Villa San Giovanni il 23 Dicembre 1972 al comando di Angelo Soraci, andando ad affiancare le gemelle "Iginia" (classe 1969) e "Sibari" (classe 1970). Le tre navi divennero così le ammiraglie dello Stretto: lunghe 141,52 metri, larghe 18,82 metri e capaci di trasportare 1660 passeggeri alla velocità di 18,8 nodi. Molto apprezzati furono gli accoglienti saloni, paragonabili a quelli dei liners dell'epoca, i ponti passeggiata con pavimenti in teak e passamano in legno ed ottone. Da allora la Rosalia ha effettuato migliaia di traversate tra Messina e Villa San Giovanni, divenendo un simbolo per chi lasciava la Sicilia nella speranza di trovare fortuna nelle fabbriche del Nord, e anche per chi tornava, impaziente di riabbracciare i propri cari. Treni, auto, passeggeri, ognuno con un suo dialetto, una sua storia, un suo perchè: tanti hanno affollato nel corso degli anni i ponti del "ferry-botti". Il 31 Dicembre 2010 segna la fine per questa nave. Scadono tutte le certificazioni necessarie per poter continuare a navigare, e dal 1 Gennaio 2011 la "Rosalia" viene posta in disarmo nell'invasatura 1 del porto di Messina. Viene posta in vendita, e finalmente (purtroppo per lei....) viene acquistata dai demolitori turchi. Il nome viene accorciato, diventando "Lia", il tricolore sull'albero viene sostituito dalla bandiera della Sierra Leone, a poppa il porto di registro (che durante la vita della nave è passato da quello di Messina, a quello di Reggio Calabria e infine a quello di Catania) diventa Freetown. La mattina di lunedì 21 Maggio 2012 in porto a Messina arriva un piccolo rimorchiatore greco di nome "Aegean Pelagos": toccherà a lui trainare la nave fino alla morte sulla spiaggia turca di Aliaga, che a fine 2009 ha già visto arrivare la gemella "Sibari" per subire la stessa fine. Cominciano i preparativi per il viaggio, viene saldata la celata di prua del traghetto, fino a pochi anni prima vorace bocca che ingurgitava quotidianamente lunghi convogli ferroviari. Grosse catene compaiono sulla prua, lunghi cavi corrono lungo le fiancate. E' fatta...
Intorno alle 11.30 accanto alla nave si trova ormeggiata la gemella "Iginia": è l'ultima volta che 2 navi di questa classe si troveranno insieme a Messina. L'"Iginia" parte in silenzio, congedandosi dalla scena. Va a fare delle prove in mare, per lei infatti si prospettano ancora alcuni mesi di navigazione. Sono circa le 12 del 22 Maggio 2012 (ironia della sorte, stessa ora e stesso giorno del varo...) quando i rimorchiatori portuali "Macistone" e "Città di Messina" arrivano ad aiutare l'"Aegean Pelagos" nelle manovre. Vengono tolte le ultime cime che legavano il traghetto alla banchina, comincia l'uscita dall'invasatura, accompagnata da un fastidioso venticello che cresce. La "Lia" comincia a ruotare a 360°, e inizia il momento più commovente. Tutti i traghetti FS presenti in porto e in avamporto cominciano a suonare le sirene, dando l'addio alla collega che per 38 anni ha solcato le acque dello Stretto insieme a loro. Il saluto più energico lo dà la "Logudoro", tornata a nuova vita dopo lunghi lavori di ristrutturazione che le faranno prendere il posto dell'anziana collega. Ecco che la nave sfila per l'ultima volta davanti alla stele della Madonna della Lettera all'uscita del porto: addio Rosalia!
Sto parlando della nave traghetto "Rosalia", mitica nave traghetto delle Ferrovie dello Stato.
Per chi non la conosce, penso in molti qui, ripercorriamo la sua lunga storia....
Costruita nei Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti di Ancona, fu varata intorno alle ore 12 del 22 Maggio 1972. All'epoca, densa di difficoltà economiche per tutta l'Italia, il traffico sullo Stretto subì una contrazione. Le Ferrovie dunque, durante la costruzione della stessa, cercarono di vendere la nave, ci furono addirittura delle trattative con la Libia, ma non andarono in porto. Entrò dunque in servizio tra Messina e Villa San Giovanni il 23 Dicembre 1972 al comando di Angelo Soraci, andando ad affiancare le gemelle "Iginia" (classe 1969) e "Sibari" (classe 1970). Le tre navi divennero così le ammiraglie dello Stretto: lunghe 141,52 metri, larghe 18,82 metri e capaci di trasportare 1660 passeggeri alla velocità di 18,8 nodi. Molto apprezzati furono gli accoglienti saloni, paragonabili a quelli dei liners dell'epoca, i ponti passeggiata con pavimenti in teak e passamano in legno ed ottone. Da allora la Rosalia ha effettuato migliaia di traversate tra Messina e Villa San Giovanni, divenendo un simbolo per chi lasciava la Sicilia nella speranza di trovare fortuna nelle fabbriche del Nord, e anche per chi tornava, impaziente di riabbracciare i propri cari. Treni, auto, passeggeri, ognuno con un suo dialetto, una sua storia, un suo perchè: tanti hanno affollato nel corso degli anni i ponti del "ferry-botti". Il 31 Dicembre 2010 segna la fine per questa nave. Scadono tutte le certificazioni necessarie per poter continuare a navigare, e dal 1 Gennaio 2011 la "Rosalia" viene posta in disarmo nell'invasatura 1 del porto di Messina. Viene posta in vendita, e finalmente (purtroppo per lei....) viene acquistata dai demolitori turchi. Il nome viene accorciato, diventando "Lia", il tricolore sull'albero viene sostituito dalla bandiera della Sierra Leone, a poppa il porto di registro (che durante la vita della nave è passato da quello di Messina, a quello di Reggio Calabria e infine a quello di Catania) diventa Freetown. La mattina di lunedì 21 Maggio 2012 in porto a Messina arriva un piccolo rimorchiatore greco di nome "Aegean Pelagos": toccherà a lui trainare la nave fino alla morte sulla spiaggia turca di Aliaga, che a fine 2009 ha già visto arrivare la gemella "Sibari" per subire la stessa fine. Cominciano i preparativi per il viaggio, viene saldata la celata di prua del traghetto, fino a pochi anni prima vorace bocca che ingurgitava quotidianamente lunghi convogli ferroviari. Grosse catene compaiono sulla prua, lunghi cavi corrono lungo le fiancate. E' fatta...
Intorno alle 11.30 accanto alla nave si trova ormeggiata la gemella "Iginia": è l'ultima volta che 2 navi di questa classe si troveranno insieme a Messina. L'"Iginia" parte in silenzio, congedandosi dalla scena. Va a fare delle prove in mare, per lei infatti si prospettano ancora alcuni mesi di navigazione. Sono circa le 12 del 22 Maggio 2012 (ironia della sorte, stessa ora e stesso giorno del varo...) quando i rimorchiatori portuali "Macistone" e "Città di Messina" arrivano ad aiutare l'"Aegean Pelagos" nelle manovre. Vengono tolte le ultime cime che legavano il traghetto alla banchina, comincia l'uscita dall'invasatura, accompagnata da un fastidioso venticello che cresce. La "Lia" comincia a ruotare a 360°, e inizia il momento più commovente. Tutti i traghetti FS presenti in porto e in avamporto cominciano a suonare le sirene, dando l'addio alla collega che per 38 anni ha solcato le acque dello Stretto insieme a loro. Il saluto più energico lo dà la "Logudoro", tornata a nuova vita dopo lunghi lavori di ristrutturazione che le faranno prendere il posto dell'anziana collega. Ecco che la nave sfila per l'ultima volta davanti alla stele della Madonna della Lettera all'uscita del porto: addio Rosalia!