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Nassiryia - dieci anni dopo

no_nov

New member
Oggi ricorre il decimo anniversario dalla strage di Nassiryia dove hanno perso la vita 19 italiani, tra militari e civili. Mi domando cosa ha insegnato questa tragedia al nostro Stato, o se, come spesso capita, e' piu' facile "dimenticare".
Un pensiero alle famiglie delle vittime, il tempo passa ma le ferite e il vuoto restano.
Per chi vuole approfondire:
http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_di_Nasiriyya
 
Ricordo benissimo questa strage.
Ero alle medie, è un parente di una ragazza che era nella mia scuola era tra le vittime.
Ora non ricordo bene il nome, ricordo solo che abitava a Sondrio.
Non sò se questa tragedia abbia insegnato qualcosa al nostro Stato, ma non penso che si sia dimenticato ciò che è accaduto.
Un pensiero alle famiglie delle vittime
 
Oggi ricorre il decimo anniversario dalla strage di Nassiryia dove hanno perso la vita 19 italiani, tra militari e civili.

Ti ringrazio di aver aperto questo post..

Se l'attentato fosse avvenuto il giorno prima avrei di sicuro perso un nipote che era di guardia esattamente nel punto dell'impatto.. impatto che con tutte le precauzioni del caso era comunque inevitabile..

Mio nipote dopo essersi messo ad aiutare gli altri ha cercato immediatamente un telefono per rassicurare i suoi e soprattutto la nonna (persona che poteva davvero avere un infarto nell'apprendere la notizia) prima che la televisione desse la notizia dell'attentato, questo ovviamente non sarà successo solo a lui..

Non so cosa abbia davvero imparato il nostro governo da quella lezione, posso dire che da tutto ciò che è successo, ovvero la guerra con l'Iraq ed il seguito, c'era da imparare per tutti, Americani ed Italiani compresi..

La guerra è stata 'voluta' anche se da molti era considerata un errore, ed il dopoguerra poteva comunque essere un successo se lo si fosse gestito come si doveva, e come gli stessi comandi militari, anche Americani, dicevano che si dovesse fare..

Purtroppo il timone è stato preso in mano da altri, e ne vediamo le conseguenze oggi, come allora purtroppo ne vedemmo quelle sui nostri soldati..

Un saluto ed ancora grazie..
Manlio
 
Manlio, concordo in pieno con le tue parole.. Hai colto nel segno.. E ringrazio io te per la testimonianza che hai portato.. Purtroppo credo che i cosiddetti "potenti" che fanno e disfano guerre come se stessero giocando a risiko, spesso non si rendono conto delle migliaia di vite che mettono in bilico e che dipendono solo ed esclusivamente dalle loro decisioni.
 
Purtroppo credo che i cosiddetti "potenti" che fanno e disfano guerre come se stessero giocando a risiko, spesso non si rendono conto delle migliaia di vite che mettono in bilico e che dipendono solo ed esclusivamente dalle loro decisioni.

Forse (anche se è triste) neanche gli interessa più di tanto..

Un saluto!
Manlio
 
Avevo scritto un lungo messaggio ma è scomparso.
Cerco di sintetizzare: questo episodo tristissimo lo ricordo perfettamente perchè lo stesso giorno di dieci anni fa accaddero due fatti spiacevoli per me, un pò più che spiacevoli.
E ieri in tv, quando ho visto i vari servizi dedicati, mi sono commossa come allora..
 
Anche io ricordo benissimo quel giorno di 10 anni fa e oggi come allora mi riempie il cuore di tristezza!!! Un pensiero per le vittime e per le famiglie sperando che i nostri giovani non debbano mai trovarsi in situazioni del genere....la guerra fa bene solo ai potenti!!!!!
 
La strage in oggetto è una ferita ancora aperta in ogni persona con un po' di coscienza e, purtroppo, non è l'unico episodio di perdite di nostri connazionali in "missioni di pace". La gestione del "ritorno alla normalità" in paesi in uscita da un conflitto armato è stata abbastanza approssimativa in ogni parte del mondo ( ex Yugoslavia, Somalia, Etiopia, Iraq, Afganistan...).
Il mio ricordo sta nelle lacrime di un amico fraterno che, poco più di un mese prima, era tornato a Roma per fine incarico.
 
Io capisco benissimo il dolore delle famiglie per la perdita dei loro cari, quei ragazzi che hanno sacrificato la loro vita alla patria. Non è facile vivere accanto a persone che rischiano, per lavoro e per vocazione, la loro vita tutti i giorni. Sono questi giovani i veri simboli della nostra Italia.
 
Ultima modifica:
L'impressione che ebbi allora è che noi Italiani siamo partiti con lo spirito della missione di pace in Somalia o quella del Libano.
Missione di Pace in un paese che la Pace ancora non sa cosa sia, una vera tragedia per quei poveretti che erano partiti con la volontà di aiutare e non di uccidere.
 
Ricordo bene, purtroppo, quella vicenda.
Un Carabiniere caduto abitava qui, di fronte casa mia. La figlia, un anno dopo, ha frequentato il liceo nella stessa classe di mio figlio.
Nel quartiere in cui abito, la vicenda lasciò tutti sconvolti e addolorati, anche se pochi conoscevano di persona il carabiniere, proprio perché era spesso in missione all'estero, lontano dalla famiglia.

... Purtroppo credo che i cosiddetti "potenti" che fanno e disfano guerre come se stessero giocando a risiko, spesso non si rendono conto delle migliaia di vite che mettono in bilico e che dipendono solo ed esclusivamente dalle loro decisioni.

Sono sempre più convinto che, come sostiene anche papa Francesco, gran parte dei conflitti siano alimentati dai mercanti che producono e vendono armi, e che alimentano focolai di tensioni tra popoli proprio per quello scopo.
Mi fermo qui per non violare la netiquette, ma il ricordo di quelle persone decedute e il rispetto per le loro famiglie, oggi è dovuto.
 
Ultima modifica:
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