Rodolfo
Super Moderatore
MITSUBISHI SAREBBE VICINA A CHIUDERE UN ORDINE PER UNA NAVE PASSEGGERI (da Avvisatore Marittimo)
Crociere, in campo anche il Giappone
Le ultime unità costruite nel Paese sono state consegnate nel 2004
Secondo la stampa nipponica, una compagnia del gruppo Carnival sta trattando coi cantieri Mitsubishi Heavy Industries (Mhi) per la costruzione di una grande nave da crociera. Lo riporta l'agenzia francese Afp, che rilancia una notizia apparsa sul quotidiano economico Nikkei.
"Mhi - scrive il giornale di Tokyo - è in trattativa con un potenziale cliente europeo per una grande nave da crociera, il che potrebbe tradursi in un ordine". La fonte della notizia è un dirigente della stessa Mhi, che ne ha parlato durante una presentazione dell'attività del gruppo che si è svolta nei giorni scorsi a Nagasaki. E' dallo scorso autunno che il cantiere Mitsubishi ha manifestato l'intenzione di ritentare l'avventura nel settore delle navi da crociera, finora incontrastato monopolio dei concorrenti europei. I giapponesi hanno già costruito, in passato, navi da crociera, ma l'affare finora gli si è sempre ritorto contro. Nel 1990 la costruzione della Crystal Harmony era stato un fiasco finanziario, anche se tecnicamente il cantiere aveva dimostrato di possedere le capacità. Un secondo tentativo aveva portato alla consegna nel 2004 delle unita Diamond Princess e Sapphire Princess. Lunghe 285,6 metri per una stazza di 116.000 tonnellate, hanno una capacità di 1.335 cabine. Tuttavia un grosso incendio durante la costruzione di queste navi, nel 2002, aveva causato un nuovo stop negli ordinativi. Oggi le condizioni sembrano tornate propizie. Coi cantieri europei che lavorano a pieno ritmo e l'euro sempre più forte rispetto al dollaro, compagnie statunitensi come Carnival sono portate a cercare alternative. Anche i cantieri di Giappone e Corea hanno un disperato bisogno di diversificare la loro attività, sotto la spinta crescente della concorrenza cinese. Il governo di Pechino non fa mistero di voler raggiungere la leadership del mercato cantieristico navale mondiale. D'altro canto, il settore delle navi da crociera è in espansione. Nei prossimi tre o quattro anni si prevede la costruzione di almeno trenta navi di grandi dimensioni.
Sebbene la stampa nipponica non citi il nome della compagnia che partecipa alla trattativa, specifica che si tratta di un marchio britannico di Carnival ed è quindi probabile che a rivolgersi ai cantieri Mitsubishi sia ancora una volta Princess. Fra l'altro, si sa che questa ha in programma la costruzione di nuove unità. Attualmente la compagnia ha una nave in costruzione in Italia. Si tratta della Ruby Princess, che verrà consegnata da Fincantieri nel prossimo novembre. La nave che sta per essere ordinata nel Sol Levante avrà una capacità di 1.000 cabine e il costo si aggirerebbe sui 600 milioni di euro.
L'ingresso dei giapponesi in questo mercato è un altro segnale preoccupante per l'industria europea, già alle prese con il caso dell'acquisto da parte dei coreani di Stx della maggioranza relativa (39%) di Aker Yards. Oggi il mercato delle crociere è suddiviso fra Fincantieri (41%), Aker Yards (29%) e Meyer Werft (26,5%). L'arrivo di Stx è visto come un "cavallo di Troia" perché si teme che l'obiettivo dei coreani sia trasferire tecnologie sofisticate dal Vecchio Continente al Far East. Per questo in Francia, dove Aker controlla i cantieri di Saint Nazaire, i sindacati hanno già annunciato una forte opposizione, chiedendo al governo di intervenire e riportare l'attività sotto gestione pubblica. Anche l'Unione europea si è interessata al caso, ma per un altro motivo: Stx era un potenziale concorrente che avrebbe potuto rendere più aperto il mercato. Entrando in Aker, rafforza invece il monopolio. A maggio è atteso il verdetto della Commissione e la discesa in campo di Mitsubishi potrebbe influire sulla scelta.
Alberto Ghiara
Crociere, in campo anche il Giappone
Le ultime unità costruite nel Paese sono state consegnate nel 2004
Secondo la stampa nipponica, una compagnia del gruppo Carnival sta trattando coi cantieri Mitsubishi Heavy Industries (Mhi) per la costruzione di una grande nave da crociera. Lo riporta l'agenzia francese Afp, che rilancia una notizia apparsa sul quotidiano economico Nikkei.
"Mhi - scrive il giornale di Tokyo - è in trattativa con un potenziale cliente europeo per una grande nave da crociera, il che potrebbe tradursi in un ordine". La fonte della notizia è un dirigente della stessa Mhi, che ne ha parlato durante una presentazione dell'attività del gruppo che si è svolta nei giorni scorsi a Nagasaki. E' dallo scorso autunno che il cantiere Mitsubishi ha manifestato l'intenzione di ritentare l'avventura nel settore delle navi da crociera, finora incontrastato monopolio dei concorrenti europei. I giapponesi hanno già costruito, in passato, navi da crociera, ma l'affare finora gli si è sempre ritorto contro. Nel 1990 la costruzione della Crystal Harmony era stato un fiasco finanziario, anche se tecnicamente il cantiere aveva dimostrato di possedere le capacità. Un secondo tentativo aveva portato alla consegna nel 2004 delle unita Diamond Princess e Sapphire Princess. Lunghe 285,6 metri per una stazza di 116.000 tonnellate, hanno una capacità di 1.335 cabine. Tuttavia un grosso incendio durante la costruzione di queste navi, nel 2002, aveva causato un nuovo stop negli ordinativi. Oggi le condizioni sembrano tornate propizie. Coi cantieri europei che lavorano a pieno ritmo e l'euro sempre più forte rispetto al dollaro, compagnie statunitensi come Carnival sono portate a cercare alternative. Anche i cantieri di Giappone e Corea hanno un disperato bisogno di diversificare la loro attività, sotto la spinta crescente della concorrenza cinese. Il governo di Pechino non fa mistero di voler raggiungere la leadership del mercato cantieristico navale mondiale. D'altro canto, il settore delle navi da crociera è in espansione. Nei prossimi tre o quattro anni si prevede la costruzione di almeno trenta navi di grandi dimensioni.
Sebbene la stampa nipponica non citi il nome della compagnia che partecipa alla trattativa, specifica che si tratta di un marchio britannico di Carnival ed è quindi probabile che a rivolgersi ai cantieri Mitsubishi sia ancora una volta Princess. Fra l'altro, si sa che questa ha in programma la costruzione di nuove unità. Attualmente la compagnia ha una nave in costruzione in Italia. Si tratta della Ruby Princess, che verrà consegnata da Fincantieri nel prossimo novembre. La nave che sta per essere ordinata nel Sol Levante avrà una capacità di 1.000 cabine e il costo si aggirerebbe sui 600 milioni di euro.
L'ingresso dei giapponesi in questo mercato è un altro segnale preoccupante per l'industria europea, già alle prese con il caso dell'acquisto da parte dei coreani di Stx della maggioranza relativa (39%) di Aker Yards. Oggi il mercato delle crociere è suddiviso fra Fincantieri (41%), Aker Yards (29%) e Meyer Werft (26,5%). L'arrivo di Stx è visto come un "cavallo di Troia" perché si teme che l'obiettivo dei coreani sia trasferire tecnologie sofisticate dal Vecchio Continente al Far East. Per questo in Francia, dove Aker controlla i cantieri di Saint Nazaire, i sindacati hanno già annunciato una forte opposizione, chiedendo al governo di intervenire e riportare l'attività sotto gestione pubblica. Anche l'Unione europea si è interessata al caso, ma per un altro motivo: Stx era un potenziale concorrente che avrebbe potuto rendere più aperto il mercato. Entrando in Aker, rafforza invece il monopolio. A maggio è atteso il verdetto della Commissione e la discesa in campo di Mitsubishi potrebbe influire sulla scelta.
Alberto Ghiara