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NeoRomantica oltre il circolo polare artico

  • Autore discussione Autore discussione prof
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prof

Staff Member
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Ghiacciai e cascate, laghi e foreste, cetacei e lupi. Se questi ingredienti vi solleticano il palato, questa è la crociera che fa per voi. Dodici giorni con la NeoRomantica, partenza da Amburgo e prua verso Nord con 5 porti mai toccati da questa nave, rotta oltre il Circolo Polare artico fino alle isole Lofoten. E per me e mia moglie che già ci eravamo innamorati del profondo Nord con la crociera in Groenlandia (questo il link all'altro diario
http://forum.crocieristi.it/showthr...ia-2010-ai-confini-del-mondo-con-la-Luminosa?
è stata un’esperienza ampiamente positiva. Ecco diario e foto, con qualche premessa.
Giorno Itinerario Arr. Par.
mer 20/05 Amburgo (Germania) - 17.00
gio 21/05 In Navigazione - -
ven 22/05 Haugesund (Norvegia) 6.00 18.30
sab 23/05 Kristiansund (Norvegia) 13.30 21.30
dom 24/05 In Navigazione - -
lun 25/05 Bodo (Norvegia) 7.00 18.00
mar 26/05 Sortland (Norvegia) 8.00 19.00
mer 27/05 Narvik (Norvegia) 8.00 21.00
gio 28/05 Leknes - Isola di Lofoten
(Norvegia)
7.00 17.00
ven 29/05 In Navigazione - -
sab 30/05 Olden (Norvegia) 7.00 17.00
dom 31/05 In Navigazione - -
lun 01/06 Amburgo (Germania) 8.00

COSA E’ LA NEOCOLLECTION. Un modo nuovo per andare in crociera e vivere in pieno una vacanza particolare: soste più lunghe nei porti, itinerari inediti nel Mediterraneo o nel Nord Europa, uniti all’alta qualità della gastronomia a bordo. Sono le crociere “slow” della nuova linea di Costa, nata l’anno scorso ma ancora poco conosciuta, una offerta che si affianca a quella classica ma sulla quale la compagnia punta molto, tanto da aver stampato un catalogo a parte. Tre le navi destinate a queste crociere: NeoRomantica (secondo noi, la più elegante), NeoClassica (di recente uscita dal restyling) e NeoRiviera.
LE NOVITA’. Scali lunghi per godere in pieno delle soste. Oppure per scegliere le escursioni prolungate chiamate “experience” create ad hoc solo per questa linea di crociere, che si affiancano nelle possibilità di scelta ai tour più tradizionali. E se c’è un pranzo previsto, la scelta della “location” è particolarmente accurata. La novità della linea NeoCollection è rappresentata anche dalla gastronomia a bordo: vengono servite infatti (oltre ai normali piatti) ricette regionali italiane selezionate in collaborazione con l’Università delle Scienze gastronomiche di Pollenzo e abbinate a importanti vini locali. Un viaggio nel gusto, diverso per ogni porto: baste seguire le “farfalline” sui menu. L’atmosfera rilassata e informale sulla nave è anche incrementata dalla cena a orario libero, senza essere obbligati a turni nel ristorante principale. Una novità che abbiamo molto apprezzato perché rende liberi di organizzarsi la serata a piacimento.
Nella foto la NeoRomantica a Olden
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Con l’itinerario della NeoRomantica che abbiamo vissuto si può “entrare” letteralmente nei fiordi e conoscere da vicino le meraviglie della natura selvaggia che la Norvegia custodisce gelosamente. Le tappe sono quasi tutte nel Nord del Paese e meno conosciute rispetto ai tour tradizionali (quelli che toccano Bergen, i fiordi del Sud come Hellesylt-Geiranger e dintorni, una crociera che avevamo già fatto anni fa con la Magica).
Anche nel nostro caso le escursioni “experience” ci hanno offerto delle chicche originali, come un giro in mare sulla ricostruzione di un’autentica nave vichinga (da Kristiansund). Oppure era possibile prenotare una gita a bordo di un gommone per ammirare un fenomeno naturale unico, il vortice di Saltstraumen, considerato il più grande del mondo. Oppure cercare di osservare i cetacei nel mare a nord-ovest di Andanes, particolarmente ricco di sostanze nutritive e quindi popolato da grandi capodogli. E anticipiamo (come avete visto dalla foto iniziale) che siamo riusciti non solo a vederli ma anche a immortalarli.

IL COMANDANTE.
Salvatore Donato di Messina: lo abbiamo conosciuto nel 2006 quando era ancora comandante in seconda ed è stato subito chiaro l’alto grado di preparazione e di professionalità. E ricordiamo con piacere nel 2008 quando a bordo della “Allegra” – avendo attraccato per la prima volta nel porto di Tianjin, che è quello più vicino a Pechino, ed avendo avuto problemi burocratici con le autorità cinesi per i visti dei passeggeri – il Comandante Donato è rimasto tra noi crocieristi per dare spiegazioni, rassicurare e nel frattempo cercare una soluzione (poi trovata) per assicurare la discesa a terra di tutti. Insomma, averlo ritrovato sulla NeoRomantica è stata una piacevolissima sorpresa. Ci ha invitato a cena sia al ristorante club che al ponte 10 nella stanza da pranzo con gli altri ufficiali. Ci sembra giusto dedicargli queste righe per sottolineare come il Comandante Donato riesca ad essere un punto di riferimento non solo per i passeggeri, ma, cosa molto più importante, per tutto l’equipaggio, che trova in lui un interlocutore attento e preparato. Non è difficile trovarlo in cucina a parlare con gli chef, si può incontrare nei vari ponti mentre si intrattiene con gli ospiti, non disdegna di pranzare con gli altri ufficiali e non resta rinchiuso al ponte di comando. Persona schietta, dice apertamente quello che pensa e trova sempre una soluzione ai problemi che si presentano. Senza dimenticare un pizzico di orgoglio siciliano.
 
Ultima modifica:
LE TAPPE. Prima di questo viaggio NeoRomantica aveva attraccato solo a Olden e alle Lofoten. Le altre cinque tappe erano assolutamente nuove: cercheremo quindi di descrivere l’itinerario, le escursioni scelte da noi ma anche di dare riferimenti ampi dei luoghi e degli altri tour possibili (anche su crocieristi.it su molte cittadine norvegesi toccate durante la crociera non abbiamo trovato notizie, quindi ci sembra opportuno dare qualche informazione in più).
Dopo la partenza da Amburgo, la prima tappa è Haugesund. L’inizio del viaggio è stato purtroppo contraddistinto da forte vento e una pioggia insistente che ha condizionato anche la scelta delle escursioni. Poi, fortunatamente, il tempo si è rimesso al bello: temperature tra 5 e 10 gradi (anche oltre il Circolo Polare Artico) affrontabili con giacca a vento e cappello di lana. Niente pioggia e in più di una occasione anche il sole.
Ad Haugesund l’attrazione più nota è il “Pulpito”: uno sperone di roccia squadrato a 600 metri sul livello del mare con una spianata alla sommità che permette una vista mozzafiato, raggiungibile dopo un’ora e mezzo a piedi. Il tempo nebbioso (ma anche la lunga camminata!) ci ha sconsigliato la scelta e abbiamo optato per l’escursione “experience” chiamata “Le bellezze del fiordo Akrafjorden”. In bus si attraversa la cittadina diretti verso la campagna, passando davanti al celebre municipio, considerato il più bello di tutta la Norvegia (in stile neoclassico, da queste parti una rarità).
L'Åkrafjorden vanta, secondo una classifica stilata dalla CNN, una delle dieci cascate più suggestive al mondo: Langfoss (nella foto).
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Si sale a bordo di una piccola imbarcazione e si fa la conoscenza del capitano Knut. Lungo il fiordo si naviga per circa 45 minuti arrivando proprio sotto la cascata. L’acqua di questa meraviglia della natura, secondo la leggenda, avrebbe poteri “energetici” e stimolerebbe la fertilità. Una sorta di viagra naturale liquido…In realtà arriviamo sotto la cascata sotto la pioggia fitta e quindi è un po’ difficile stabilire quale acqua ci innaffia abbondantemente da tutte le parti…è l’acqua del temporale o l’acqua della cascata? Ai posteri (e alle mogli) l’ardua sentenza….
Una delle soste previste è Ølen, per un breve visita all'Unni Marie Rosemaling, un edificio che ospita un centro informazioni turistiche, un negozietto e un laboratorio. Unni Marie è un'artista riconosciuta a livello internazionale specializzata in "rosemaling" (o pittura di rose), un'arte decorativa tradizionale norvegese che si può ammirare sia all'esterno dell'edificio sia nel negozio, dove sono in vendita numerosi articoli. Unni Marie è anche appassionata di giardinaggio, come dimostra l'incantevole giardino alle spalle della casa, dove non mancano le statue dei troll, i protagonisti della mitologia norvegese. Foto d’obbligo.

Un’altra escursione, per gli appassionati del genere, va alla scoperta dell'area a est della città costiera di Haugesund con visita al Museo storico della guerra Arquebus (Arquebus Krigshistorisk Museum). Situato nella parte più interna del Førresfjord, questo museo offre una ricostruzione delle vicende legate alla Seconda guerra mondiale: la vita quotidiana degli abitanti locali, il contributo dei marinai allo sforzo bellico, i fatti della liberazione, le operazioni di difesa, l'invasione del 1940, le postazioni nemiche lungo la costa, la caduta di Berlino nel 1945 e la vittoria degli Alleati nel teatro di guerra europeo. L'area espositiva, di oltre 2.000 metri quadri, si trova in un'antica fattoria e la collezione comprende manichini in uniformi e abiti autentici. Arquebus deriva dal nome in codice utilizzato da un partigiano locale durante le comunicazioni tramite un radiotrasmettitore clandestino.


KRISTIANSUND.

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L’escursione scelta (“experience”) in questa città è “Alla scoperta della strada dell’Atlantico con tour su nave vichinga”

Questa escursione di un'intera giornata, con spostamenti via terra e via mare, è un'occasione unica per scoprire il passato vichingo di Kristiansund. Al molo si sale a bordo del nostro pullman per un giro panoramico di circa 35 minuti alla volta dell'isola di Frei. Qui si attraversa il tunnel sottomarino di collegamento con l'isola di Bergsøy e si prosegue seguendo il profilo del Kvernesfjord e del Kornstadfjord, diretti verso la Atlanterhavsveien (o strada dell'Atlantico), aperta al traffico il 7 luglio 1989, che si snoda lungo isolotti disabitati e scogli, collegati da una serie di ponti dalle architetture avveniristiche, con l'oceano sempre in vista. E panorami indimenticabili.
Raggiunta l'isola di Geitøya, si sale a bordo di un'imbarcazione per una breve crociera all'isola di Håholmen, compresa in un piccolo arcipelago di 20 isole e isolotti. L’escursione si svolge a bordo della Saga Siglar, una riproduzione di una nave vichinga.
E’ l’occasione per riscoprire la storia di Ragnar Thorseth, noto esploratore norvegese che si autodefinisce “l’ultimo vichingo”, autore di numerose imprese in giro per il mondo. Sull’isola c’è una sorta di museo sulle sue avventure con diverse foto, un interessante filmato sui suoi viaggi e sulle tre navi vichinghe tutte in legno da lui ricostruite secondo il modello di quelle trovate sotto terra (si possono ammirare al museo di Oslo). Si assiste alla proiezione del video seduti tra i resti di una delle tre imbarcazioni che fece naufragio nel Mediterraneo, al largo delle coste spagnole.
Altre escursioni fanno pure gustare la strada dell’Atlantico con i suoi ponti e la vista sui “faraglioni” conducendo alla visita della storica “stavkirke” di Kvernes. Costruita nel 1432, questa tipica chiesa lignea norvegese ha subito svariate modifiche nel corso degli anni e vanta dei bellissimi interni con decorazioni seicentesche. Le pareti del coro sono impreziosite da scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, mentre il tetto e i muri della navata recano decorazioni floreali riscoperte durante recenti lavori di restauro.
Un’altra escursione ancora (in barca) porta al villaggio di Grip che è su una minuscola isola: al centro del paesino, a circa 8 metri di altitudine sul livello del mare, sorge un'incantevole testimonianza del passato: una piccola “stavkirke” con la facciata dipinta di rosso, risalente al 1470-1500. Gli ultimi residenti permanenti abbandonarono Grip nel 1974, ma le case sorgono praticamente intatte e tornano a rianimarsi ogni estate, all'arrivo degli ex residenti e delle loro famiglie. E adesso anche dei crocieristi “NeoCollection”.

Per chi preferisce non allontanarsi occorre sapere che l'incantevole cittadina di Kristiansund si estende su tre isole che costellano un porto naturale lungo la costa atlantica. Si può passeggiare per il Vågen, l'antico porto e si può visitare il Mellemvaerftet, un museo navale con una collezione di rottami nautici e barche in legno in fase di riparazione, oppure il Norsk Klippfiskmuseum, il museo del baccalà norvegese, con sede all'interno del magazzino Milnbrygga, un edificio la cui parte più antica fu fatta costruire dallo scozzese William Gordon nel 1749. Furono i mercanti stranieri che si stabilirono a Kristiansund a introdurre la salatura e l'essiccazione del merluzzo nel 1690; la produzione del klippfisk (baccalà) diventò un'attività produttiva così importante per la cittadina che, secondo un noto proverbio, Kristiansund è stata fondata proprio sul klippfisk. Nulla di sorprendente, per la verità, e vedremo che qualcosa del genere si può dire anche a proposito delle isole Lofoten.
 
Ultima modifica:
Bodø

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Con questa tappa siamo già oltre il Circolo Polare Artico, nella selvaggia Norvegia del Nord, dove i fiordi non sono stretti e ricoperti dalla vegetazione come nel Sud ma larghi e “protetti” da montagne scoscese, brulle e innevate.
L’escursione che abbiamo scelto è la “Visita al ghiacciaio Svartisen”: è un tour panoramico in bus dalla cittadina di Bodø (si legge Budu) a Engen, localita’ che si trova a sud-ovest rispetto a Bodø.La costa tra le due citta’, come tutta quella della Norvegia del nord, ospita innumerevoli e pittoreschi fiordi. Si arriva infine allo Svartisen, conosciuto dalla gente del posto come il “Black Ice Glacier” (Ghiacciaio Nero), il secondo piu’ grande del paese. Ad appena 20 metri sul livello del mare, e’ anche il ghiacciaio piu’ profondo dell’Europa continentale, il che lo rende facilmente accessibile per escursioni a piedi e esperienze a diretto contatto con la natura. Ci sono diverse controversie sul perche’ Svartisen venga chiamato “Black Ice Glacier”. Non e’ esattamente nero, ma presenta piuttosto sfumature di blu. Quanto piu’ la neve e’ compressa, tanto piu’ diventa scura – prima blu chiaro e poi con tonalita’ via via piu’ profonde. Il pranzo è previsto in un delizioso ristorante con vista spettacolare su questo ghiacciaio che sembra cambiare colore da un momento all’altro. Viene anche servito un salmone dal sapore tutto particolare che vive solo nel lago sottostante al ghiacciaio.

Anche in questa tappa (come per il “Pulpito”) l’attrazione più nota richiede prestanza, bel tempo e un pizzico di fortuna: si tratta dell’escursione, a bordo di un gommone a scafo rigido, verso un fenomeno naturale unico: il vortice di Saltstraumen, considerato il più grande del mondo. Prima di salire a bordo dei gommoni da 12 posti, si viene forniti di tuta nautica termoprotettiva e giubbotto di salvataggio nonché di casco, guanti e occhiali protettivi. Di che si tratta? Quattro volte al giorno, per azione delle maree, più di 400 milioni di metri cubi d'acqua defluiscono attraverso un passaggio che misura 150 metri di larghezza, 3 chilometri di lunghezza e 25 metri di profondità, creando correnti che raggiungono una velocità massima di circa 15 nodi. In caso di meteo avverso o di orari non rispettati il vortice di Saltraumen può anche non esser raggiungibile (ad esempio durante il picco di marea). Noi – serafici - osserviamo il fenomeno in una fase iniziale passando in bus su un ponte soprastante.
Un’altra escursione porta a un Centro visitatori in cui si può assistere a filmati sul fenomeno e alla fine ci si affaccia in un punto panoramico nella speranza di vedere il vortice in una delle fasi di picco.

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Una ulteriore escursione naturalistica di “bird watching” porta invece nel regno dell'aquila di mare europea. La contea di Nordland ospita ben il 35% della popolazione di aquile di mare della Norvegia e il 20% circa della popolazione mondiale; non a caso, gli avvistamenti di questo rapace, strettamente imparentato con l'aquila di mare testabianca (o aquila calva americana), sono molto più frequenti a Bodø e nelle sue immediate vicinanze che in qualsiasi altra località norvegese. L'aquila di mare ha un'apertura alare di circa due metri e mezzo ed è una specie protetta in Norvegia già dal 1968. Negli ultimi anni, il numero di esemplari è cresciuto, consentendo il trasferimento di colonie di pulcini in Scozia. L’escursione avviene su un gommone a scafo rigido. L'avvistamento non è garantito ma le probabilità sono elevate.
 
SORTLAND

Partendo da questa cittadina si può vivere una delle attrazioni principali dell’intera crociera, il “whale watching” nella regione artica. Il mare a nord-ovest di Andanes, particolarmente ricco di sostanze nutritive, è popolato da grandi capodogli; inoltre, in nessun altro luogo in Norvegia la piattaforma continentale si trova tanto vicina alla costa come nei pressi di Andanes. Grazie a queste due caratteristiche peculiari, questo è l'unico luogo nel Nord Europa in cui esistono ottime probabilità di avvistare i grandi cetacei anche durante escursioni molto brevi.
Arrivati al porto, scendiamo dalla NeoRomantica e saliamo sull’imbarcazione ormeggiata proprio accanto. Si parte a tutta velocità verso il mare aperto, passando prima accanto a un’isoletta frequentata anche dalle aquile di mare. Si tratta di Bleiksøya, una riserva ornitologica protetta che ospita 80.000 coppie di pulcinelle di mare in nidificazione. Tra le altre specie aviarie che popolano la riserva, ci sono gabbiani tridattili, gazze marine, urie, procellarie artiche, marangoni dal ciuffo e uccelli delle tempeste.

Si prosegue molto speditamente e occorre sottolineare che il tour non va consigliato a chi soffre il mal di mare. Nel grande salone sottocoperta ci sono i sacchettini ma il consiglio è comunque di stare all’aperto con la giacca a vento impermeabile, un cappello di lana e la macchina fotografica pronta a scattare a raffica. L’inizio dell’escursione è deludente: all’altoparlante si annunciano un paio di avvistamenti, ma talmente lontani che restano invisibili a tutti tranne che ai fortunati di prua. Dopo circa un’ora di sobbalzi niente male tra le onde e spruzzi d’acqua di mare dappertutto, l’imbarcazione spegne i motori. E si attende.
Dopo vari minuti senza novità, il comandante annuncia che purtroppo è ora di tornare in porto e invita tutti a tornare sottocoperta per motivi di sicurezza. A malincuore, i circa 80-100 passeggeri stanno per ridiscendere le scale quando, proprio al rumore dell’accensione del motore, a sinistra della nave compare un intero branco.

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L’emozione è fortissima, torniamo tutti indietro, in equilibrio precario e in gran fretta si cerca di mettere a fuoco gli obiettivi. Si tratta di 5 o 6 esemplari che si divertono placidamente a giocare in superficie, a poche decine di metri dalla nostra nave. Vediamo, sgranando gli occhi e col fiato sospeso, le grandi pinne dorsali nere e le maestose code che sembrano salutarci prima di immergersi, gli spruzzi d’aria che segnano il respiro di questi giganti del mare. Messi in fila, sembrano formare una catena di forza ed eleganza che senza timori solca il mare secondo geometrie insondabili. Davvero uno spettacolo da tenere nel cuore per tutta la vita (foto per gentile concessione di Fulvio Conoscenti).



Per chi preferisce altre escursioni, c’è da segnalare il tour verso il Museo dell'Hurtigruten, istituito nel 1989: si trova nei pressi del molo di Stokmarknes, la cittadina dove fu originariamente istituito il servizio. Si tratta del famoso traghetto che copre innumerevoli tappe lungo le coste della Norvegia ed è utilizzato per spostarsi sia dai residenti che dai turisti. Un battello postale MS Finnmarken, entrato in servizio nel 1956 e in ottimo stato di conservazione, è ormeggiato al molo ed è raggiungibile dal museo percorrendo un cavalcavia. Quadri, fotografie, diorami, cimeli e documenti risalenti all'Ottocento ricostruiscono nel dettaglio la storia della linea Hurtigruten e la tradizione marinaresca della Norvegia del nord.

Per chi nutre invece interessi antropologici una escursione consente di visitare l'Inga Sami Siida, un villaggio sami permanente dove, oltre a osservare con i propri occhi la vita quotidiana di una famiglia appartenente alla popolazione indigena norvegese, si possono anche avvistare le renne e dar loro da mangiare. Comodamente seduti su panche ricoperte da pelli di renna all'interno di una "lavvo" (tradizionale tenda in legno), si scopre di più su questo popolo e sul suo stile di vita sorseggiando una bevanda calda. Oltre agli aneddoti sui Sami, si ha l’occasione di ascoltare lo joik, una sorta di canto tradizionale.
 
NARVIK
In questa tappa abbiamo scelto l’escursione “experience” con la visita al “Polar Park” il parco naturale più settentrionale del mondo. Partiti dal molo, si fa un tour panoramico del centro di Narvik, una cittadina fondata nel 1902, in concomitanza con l'apertura della linea ferroviaria di collegamento tra la Svezia (il confine è vicinissimo) e il porto, libero dai ghiacci 365 giorni all'anno. In sostanza gli svedesi hanno utilizzato il paesino di Narvik per trasportare ed esportare minerali di ferro, approfittando del fatto che la corrente del Golfo concede alla Norvegia i suoi benefici, mentre i porti sul Baltico d’inverno sono ghiacciati (l’acqua dei fiordi invece non ghiaccia mai). Situata lungo il profilo dell'Ofotfjord, Narvik è incorniciata da imponenti vette innevate. Si attraversa un ponte sospeso lungo 600 metri, ammirando una splendida veduta del fiordo che fu teatro di aspre battaglie durante la Seconda guerra mondiale. Si prosegue il tragitto per circa un'ora attraverso un tipico paesaggio montano, punteggiato di betulle e graziose capanne di tronchi, in un'area molto frequentata dalla gente del posto sia in estate sia in inverno.
Lo zoo che si raggiunge è unico al mondo, situato a 69° di latitudine nord, ed è una delle attrazioni più visitate nella Norvegia settentrionale. Attraversato da una strada asfaltata della lunghezza di quattro chilometri, questo autentico santuario della natura ospita lupi, linci, orsi e ghiottoni (wolverine) — i quattro predatori delle regioni polari — nonché buoi muschiati, alci, renne, volpi di montagna e tassi nel loro habitat naturale.
Un lupo tra le nevi del parco

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Un orso albino

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Una lince

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Si possono ammirare questi animali in libertà, nel cuore della natura selvaggia e tra le nevi. Il percorso è agevole perché la strada centrale è appunto asfaltata e si può consigliare anche a famiglie con bambini. All’ingresso si può scegliere di visitare il parco autonomamente o (consigliabile) seguire gli addetti che danno il cibo agli animali: attirati dagli spuntini, vedrete lupi e linci avvicinarsi o gli orsi disputarsi il boccone più succulento.

Una delle escursioni alternative a Narvik prevede un tour alla volta di Skjolmen, località che sorge a poche centinaia di chilometri a nord del Circolo polare artico e ospita il Narvik Golf Club, uno dei campi da golf a 18 buche più a nord del mondo, dominato dal Frostisen, tra i ghiacciai d'altopiano più vasti della Norvegia. A seguire si fa ritorno a Narvik per sperimentare una delle attrazioni più amate della cittadina: l'ascesa al monte Narvikfjellet in funivia, un percorso inaugurato il 1° giugno 1995, che conduce a un ristorante situato a 656 metri di altitudine sul livello del mare con una straordinaria veduta dall'alto.
 
ISOLE LOFOTEN
LEKNES

Le isole Lofoten sono formate da 190 km di montagne a strapiombo sul mare. Navigando vicino a queste mura di granito è difficile immaginare la ricca vegetazione delle vallate interne e i villaggi dei pescatori. Che si possono invece scoprire con le escursioni. La NeoRomantica attracca a Leknes, sull’isola di Vestvågøy, la più estesa dell’arcipelago.

L’escursione scelta da noi è “Trollfjord in battello e bus”. Anche qui si tratta di una delle attrattive principali di tutta la crociera: la spettacolare bocca (nella foto) del Trollfjord é infatti larga solo 100 metri,
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con una larghezza massima all’interno di 800 metri, e le montagne che lo circondano vanno dai 600 ai 1100 metri di altezza. Da secoli, la sua ricchissima fauna affascina migliaia di visitatori, e se siete fortunati potrete scorgere aquile, foche, e una grande varietà di uccelli. Superata la strettoia d’ingresso, si entra con l’imbarcazione come in una grande, calmissima insenatura protetta da altissime cime a strapiombo: in una atmosfera incantata vedrete una cascata spettacolare che vi riempirà gli occhi e il cuore.
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Il battello si avvicina poi sino a pochissimi metri dalla roccia e dall’acqua che precipita verso il basso.
Dopo aver visitato il fiordo, si arriva nella cittadina di Svolvaer, le cui pescherie di merluzzo rappresentano da sempre le fondamenta economiche della zona. Messo ad essiccare all’aperto e poi lavorato, diventa il famoso stoccafisso che viene esportato in mezza Europa (lo si vende anche nei market locali e i norvegesi lo mangiano come noi facciamo con le patatine in busta).
Il pranzo è in uno dei migliori hotel con un gustoso e abbondante buffet mentre nella sala una pianista accompagna il nostro pasto con la musica classica. In piazza varie bancarelle dove si può acquistare anche la carne di balena (ha il sapore di una bresaola molto “selvaggia”) o il salame di alce o di renna (per chi ha questi gusti). A Svolvaer c’è anche l’Ice Bar tutto di ghiaccio.
Tra ripide montagne e affacciandoci sulla ruvida costa ventosa si fa una sosta a Vikten, nella fabbrica di una coppia di artisti, Åse e Åsvar Tangrand, dove si può ammirare l’arte di soffiare il vetro (e fare shopping).
Durante il tragitto in battello ci si accosta anche a Nusfjord, uno dei villaggi di pescatori meglio preservati delle Lofoten. Fu una delle tre cittadine selezionate per rappresentare la Norvegia per l’anno dell’architettura europea nel 1975. A Nusfjord si può infatti osservare l’architettura tradizionale delle case dei pescatori. Oggigiorno queste case sono usate come alloggi per i turisti che partecipano alle attività organizzate nella regione.
Un simbolo che incontrerete spesso è il cormorano, l'uccello che ha reso famoso in tutta la Norvegia Hans Gjertsen - un fabbro ferraio - e che è la “mascotte” dei pescatori in questa zona.
L’escursione alternativa (in bus) prevede tappe a Henningsvaer, uno dei villaggi di pescatori più pittoreschi incorniciato dalle vette delle montagne circostanti. Un tempo, fino al 1962, al culmine della prosperità dell'industria ittica nelle Lofoten, più di 6.000 pescatori stazionavano qui da gennaio ad aprile. Molti artisti hanno ritratto queste isole colpiti dalla luce e dalla bellezza della natura. Si visita la Galleria Lofoten Hus, dove si assiste a uno spettacolo multimediale incentrato sull'industria della pesca, sulla natura e la gente delle Lofoten attraverso il susseguirsi delle stagioni. Vi si trova inoltre una collezione fotografica che comprende una rassegna sulle aquile di mare e alcuni scatti delle isole Lofoten del famoso fotografo Wilse, risalenti a 70, 90 anni orsono. L'escursione procede poi alla volta di Svolvær.
 
OLDEN

A differenza delle altre crociere programmare in estate, la nostra prevedeva una tappa a Olden (le altre invece approdano a Flam). Per noi un’ottima sorpresa perché non conoscevamo questo incantevole paesino, mentre siamo già stati a Flam.

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Come escursione, scegliamo quella che va verso il ghiacciaio di Briksdal (nella foto) che si affaccia su un lago che è tra i più belli della Norvegia. Dopo un tratto in bus, si prosegue a piedi con un percorso di circa 45 minuti in salita. Per chi volesse abbreviare la fatica ci sono delle macchinine elettriche che vi portano su in pochi minuti (si paga a parte il biglietto). L’ultimo percorso (circa dieci-quindi minuti) è comunque da compleare a piedi. Vale la pena arrivare fino in cima perché lo spettacolo è assicurato, anche se negli anni per via dei cambiamenti climatici, il ghiacciaio si è man mano ritirato. Per i più avventurosi si può anche arrivare sotto il ghiacciaio con gommone e pagaie.
Olden giace sulla cima dell’ Innvikfjord, un prolungamento del Nordfjord. Situata in una posizione favorevole, in mezzo a gigantesche montagne, stupende cascate e numerosi ghiacciai, Olden é una località popolare sia per i residenti che per i turisti. Il ghiacciaio Jostedalsbree é il più grande ghiacciaio nell’ Europa continentale, con una superficie di 487 km2. Il ghiacciaio ha 22 sbocchi, ognuno dei quali ha un nome, o braccia o lingue di ghiaccio, molti dei quali sono accessibili da Olden. L’area offre uno scenario spettacolare, modellato per migliaia di anni dall’erosione dei ghiacci. Faglie e spaccature al di sotto del ghiacciaio hanno scavato vallate e passi di montagna.

L’escursione alternativa porta al ghiacciaio Bøya, un braccio dell'imponente ghiacciaio Jostedal, il più grande dell'Europa continentale, che scende ripido dalla montagna. Qui è prevista una sosta, con possibilità di raggiungere a piedi il lago del ghiacciaio e scattare fotografie. La rigogliosa valle pianeggiante di Fjærland, circondata da imponenti rilievi su tre lati, ospita anche il Centro norvegese dei ghiacciai, che fornisce informazioni esaustive su queste spettacolari formazioni naturali, trasmette filmati di escursioni e consente addirittura di vivere in prima persona l'esperienza grazie alla simulazione di grotte e crepacci di ghiaccio all'interno del museo.

LA NAVE E I SERVIZI
A bordo avevamo la suite 1121, nata con la ristrutturazione della Romantica insieme con altre cabine e i balconi creati al centro della nave. Molto ampia, dispone di doccia e vasca con idromassaggio e di un bel balcone purtroppo poco utilizzabile per via del freddo pungente, ma dal quale si può ammirare il sole di mezzanotte. In sostanza, salendo verso e oltre il Circolo Polare, la luce non manca mai, per 24 ore al giorno: di notte – dopo abbaglianti tramonti (nella foto)-

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c’è un chiarore lattiginoso, mentre l’alba arriva poi con una luce accecante. Uno spettacolo della natura nello spettacolo dei fiordi.
A bordo abbiamo potuto apprezzare il buon livello del ristorante principale (come detto, a turno libero) con le chicche dei piatti con la “farfallina”. Ma una nota di merito va data al ristorante Samsara: per gusto e qualità per nulla inferiore al Ristorante Club che, dal canto suo, è forse il più bello dell’intera flotta e dove si può provare sia dell’ottimo caviale che una insalata di astice ragguardevole. Nei momenti di punta, a pranzo, il buffet soffre per spazi a volte congestionati.
L’animazione, rispetto all’avvio l’anno scorso della linea NeoCollection, ci è sembrata comunque alla pari con le altre navi e progettata sulle consuete attività, con feste (Carnevale-Serata tricolore), giochi, karaoke, elezione di mister macho etc (nulla di meno insomma rispetto ad altre crociere).
Con la ristrutturazione della Romantica è stato eliminato il teatro, sostituito dalla Samsara: questo centro benessere è ampio e dotato di ogni comfort, con due belle piscine. Abbiamo acquistato un ingresso giornaliero durante la navigazione e vale senz’altro la pena provarlo. Gli spettacoli sono ospitati nella lounge al ponte 9 e si tengono su ben tre turni per accontentare tutti. Il consiglio è di arrivare per tempo, se ci tenete a vedere bene dai primi posti. I consueti ottimi standard di pulizia ed efficienza e cordialità del personale si coniugano con le qualità di una nave elegante e non troppo grande, con i ponti del passeggio (8 e 9) dritti e senza interruzioni. Senza troppe attese si scende a terra e si risale più volte.
L’itinerario delle Lofoten si ripete per tutta l’estate, tranne due crociere ancora più lunghe che vanno a Capo Nord e oltre, fino alle isole Svalbard. Dal punto di vista naturalistico – sapendo ben valutare le escursioni - sono davvero il fiore all’occhiello dei cataloghi Costa.

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...eccomi in prima fila pronto a leggere e gustarmi questo bel diario di una magnifica crociera...

inizio strepitoso... ti seguo con moltissimo interesse!

grazie....

bombardaci di foto !! :D
 
Bellissimo diario !
La nave la conosco bene, sono appena scesa ma da un itinerario diverso.
Mi trovi molto d'accordo con le tue impressioni sia sulla nave che sulla tipologia Neo , come esperienza di crociera....mi sono trovata benissimo.

Questo diario dalle prime battute si preannuncia fantastico !!!!!
 
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Non mi perderei un tuo diario per nulla al mondo!
Pochi riescono a catturare la mia attenzione e a stimolare la mia fantasia come fai tu......
 
Come sempre è un piacere seguire i tuoi diari Prof e anche questo non è da meno, mi accomodo in prima fila pronto a seguirti con grande interesse!! :-)
 
... splendido...!!! ma ora mi vado a vedere anche quello in Groenlandia...... !! ehhhh

... si e' capito che il grande e profondo nord mi affascina non poco !!!
 
Che meraviglia................queste foto trasmettono serenità e pace .
Quanto mi piacerebbe una crociera così . Immersa nella natura estrema e suggestiva .
 
Complimenti Prof,
come sempre i tuoi diari sono pura poesia.... (leggendario quello sulla Groenlandia).
Le tue foto sanno trasmettere l'emozione dei luoghi da te visitati, e chi ti legge è come se si trovasse veramente in loco; non mi soffermo sulla quantità di preziose informazioni che fornisci durante il tuo racconto perchè è cosa ormai nota..:D

Grazie ancora e continua a deliziarci!

Davide
 
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