il_Generale_71
Fondatore & Forum Master
Qualche notizia in più su questo virus "endemico" sulle navi da crociera.
da http://www.epicentro.iss.it
Isolati e scoperti nel 1972, i norovirus, appartengono alla famiglia dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di Rna, e rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare. Sono anche comunemente noti come virus di Norwalk, dal nome della città dell’Ohio centro di una epidemia di gastroenterite nel 1968. Le infezioni causate da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o, tipicamente, in ambienti confinati, come ad esempio le navi da commercio e da crociera. Non coltivabili, i norovirus hanno posto qualche problema diagnostico in passato. Fino a qualche anno fa, infatti, era possibile identificarli solo con l’osservazione al microscopio elettronico, date le minuscole dimensioni, o misurando la presenza di anticorpi nel sangue. Da una decina d’anni sono stati sviluppati test diagnostici rapidi con l’uso di marcatori molecolari su campioni di feci. Ad oggi, sono noti quattro genotipi di norovirus, da GI a GIV, sottodivisi in almeno 20 cluster.
Sintomi e decorso
Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso, si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni, senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. In particolare, la disidratazione può rappresentare una complicazione più seria per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio, è può quindi richiedere una certa attenzione medica.
Non esiste un trattamento specifico contro il norovirus né un vaccino preventivo. I meccanismi di immunizzazione contro il norovirus sono poco conosciuti, e secondo i Cdc l’immunità dura solo alcuni mesi: lo stesso individuo quindi può essere infettato dal virus più volte nel corso della vita.
Trasmissione del virus
Il virus è altamente infettivo e bastano 10 particelle virali a dare vita a una infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente, che permette una loro replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale, i norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure sanitarie per prevenirli e contenerli. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via oro-fecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate. Nella maggior parte dei casi documentati, la trasmissione è avvenuta per contaminazione di cibi da parte di un alimentarista, produttore o distributore, subito prima del consumo. Frequentemente, le epidemie sono associate al consumo di insalate, cibi freddi, sandwich, prodotti di panetteria. Il cibo potrebbe essere contaminato alla fonte, da acque infette, sia nel caso di frutti di mare che di verdure fresche o di frutti di bosco. In molti casi, la contaminazione è stata attribuita alle cisterne di raccolta dell’acqua o a piscine e fontane.
Misure di prevenzione
L’unica forma di controllo efficace del norovirus è l’attuazione di rigorose misure igieniche nella manipolazione e distribuzione di cibi e bevande. I norovirus sono piuttosto resistenti nell’ambiente, sopravvivono a temperature sopra i 60°C e anche in presenza di cloro, normalmente utilizzato per disinfettare le acque potabili. Inoltre, rimangono nelle feci delle persone infette per almeno 72 ore dopo la guarigione.
E’ quindi evidente che solo misure molto stringenti, a partire da una accurata igiene personale degli addetti alla manipolazione e distribuzione dei cibi, possono prevenirne la diffusione. Vale in questo caso la serie di norme e consigli tipici della prevenzione di qualsiasi tossinfezione alimentare:
-lavarsi le mani molto bene prima di toccare i cibi
-non lavorare e soprattutto non stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite, e fino a tre giorni dopo la guarigione
- lavare e disinfettare accuratamente tutti i materiali e le superfici (dalle tovaglie e tovaglioli ai grembiuli e i teli da lavoro fino agli utensili) che possano essere venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus
- utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco, come i frutti di mare o le verdure fresche
- eliminare tutte le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate da un addetto infetto e/o da altre fonti di norovirus
- tenere separati i soggetti che portano pannolini e pannoloni, soprattutto in asili e case di riposo, dalle aree dove viene preparato e distribuito il cibo
da http://www.cdc.gov
I Norovirus sono un gruppo di virus (noti in precedenza come virus Norwalk-simili) che possono attaccare lo stomaco e l’intestino. Questi virus possono causare la gastroenterite, un’infiammazione dello stomaco e dell’intestino crasso. La gastroenterite talvolta è chiamata infezione da calicivirus o intossicazione alimentare, pur non essendo sempre imputabile al consumo di alimenti.
Il Norovirus talvolta è chiamato “influenza dello stomaco”, pur non essendo connesso all’influenza (una comune malattia respiratoria causata dal virus dell’influenza).
Sintomi causati dai norovirus
Sintomi comuni: vomito, diarrea e crampi allo stomaco
Sintomi meno comuni: febbre bassa, brividi, cefalea, dolori muscolari, nausea e spossatezza
Questa malattia spesso insorge improvvisamente e la persona infetta potrebbe sentirsi molto male. Di solito la malattia dura 1 o 2 giorni. I bambini spesso vomitano più degli adulti.
Dove si trovano i norovirus
I Norovirus si trovano nelle feci o nel vomito di persone infette e su superfici infette che sono state toccate da persone malate. I focolai epidemici si verificano più spesso in presenza di gruppi folti di persone in un’area ristretta, come case di cura, ristoranti, eventi organizzati e a bordo di navi da crociera.
Ragioni per cui i norovirus sono associati alle navi di crociera
I funzionari sanitari identificano la malattia sulle navi da crociera. Pertanto, i focolai epidemici vengono individuati e denunciati più rapidamente su una nave da crociera che sulla terraferma.
La vicinanza degli alloggi potrebbe accrescere le occasioni di contatto di gruppo.
L’arrivo di altri passeggeri potrebbe causare il contagio di altri passeggeri e membri dell’equipaggio.
Come si diffondono i norovirus
Il virus può essere contratto:
- consumando alimenti o bevande infetti da norovirus
- toccando superfici o oggetti infetti da norovirus e poi toccandosi la bocca, il naso o gli occhi
- tramite il contatto da persona a persona (con una persona infetta con norovirus)
- in presenza di una persona che vomita
- condividendo cibo o utilizzando gli stessi utensili
- prendendosi cura ad una persona malata
- per stretta di mano
- trascurando di lavarsi le mani dopo aver usato i servizi igienici o aver cambiato un pannolino e prima di mangiare o preparare del cibo.
Le infezioni da Norovirus di solito non sono gravi
I Norovirus sono altamente contagiosi ma le infezioni di solito non sono gravi. Le persone potrebbero sentirsi molto male e vomitare spesso o avere diarrea, disidratandosi se i fluidi persi non vengono sostituiti. La maggior parte delle persone si ristabilisce entro 1 o 2 giorni e non conserva effetti indesiderati a lungo termine.
Cosa fare se si contrae un norovirus
- Informarne il personale medico.
- Bere molto.
- Lavarsi spesso le mani.
Come prevenire la contrazione e la diffusione dei norovirus
- Lavarsi spesso le mani.
- Lavarsi le mani dopo aver usato i servizi igienici o aver cambiato un pannolino e prima di mangiare o di preparare del cibo.
- Lavarsi le mani più spesso in presenza di qualcuno malato in casa propria.
- Evitare strette di mani durante focolai epidemici.
- Usare un disinfettante per le mani a base di alcool oltre a lavarsi le mani.
Consigli sulla pulizia delle mani
L’attività più importante che un passeggero di crociera possa compiere per evitare la diffusione del Norovirus (virus Norwalk-simile) consiste nel lavarsi le mani spesso ed accuratamente.
Lavarsi le mani dopo:
- Aver usato i servizi igienici
- Aver tossito o starnutito nelle mani
- Aver compiuto qualsiasi attività che possa aver contaminato le mani
Lavarsi le mani prima di:
- toccare cibo
- Mangiare o bere
- Fumare
- Lavarsi i denti
- Compiere qualsiasi attività che coinvolga il contatto delle mani con la bocca.
Lavarsi le mani al rientro nella propria cabina.
Lavarsi le mani spesso durante il giorno anche se si ritiene che non ce ne sia bisogno.
Lavarsi le mani attenendosi alla seguente procedura:
1. Bagnare le mani con acqua calda.
2. Dopo aver applicato una generosa quantità di sapone sulle mani, lavarle bene.
3. Strofinare per 20 secondi, prestando particolare attenzione alla zona infraditale e la pelle sotto le unghie.
4. Sciacquare le mani accuratamente con acqua calda.
5. Asciugare le mani con una salvietta monouso.
6. Usare la salvietta monouso per chiudere il rubinetto e aprire la porta.
da http://www.epicentro.iss.it
Isolati e scoperti nel 1972, i norovirus, appartengono alla famiglia dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di Rna, e rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare. Sono anche comunemente noti come virus di Norwalk, dal nome della città dell’Ohio centro di una epidemia di gastroenterite nel 1968. Le infezioni causate da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o, tipicamente, in ambienti confinati, come ad esempio le navi da commercio e da crociera. Non coltivabili, i norovirus hanno posto qualche problema diagnostico in passato. Fino a qualche anno fa, infatti, era possibile identificarli solo con l’osservazione al microscopio elettronico, date le minuscole dimensioni, o misurando la presenza di anticorpi nel sangue. Da una decina d’anni sono stati sviluppati test diagnostici rapidi con l’uso di marcatori molecolari su campioni di feci. Ad oggi, sono noti quattro genotipi di norovirus, da GI a GIV, sottodivisi in almeno 20 cluster.
Sintomi e decorso
Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso, si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni, senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. In particolare, la disidratazione può rappresentare una complicazione più seria per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio, è può quindi richiedere una certa attenzione medica.
Non esiste un trattamento specifico contro il norovirus né un vaccino preventivo. I meccanismi di immunizzazione contro il norovirus sono poco conosciuti, e secondo i Cdc l’immunità dura solo alcuni mesi: lo stesso individuo quindi può essere infettato dal virus più volte nel corso della vita.
Trasmissione del virus
Il virus è altamente infettivo e bastano 10 particelle virali a dare vita a una infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente, che permette una loro replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale, i norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure sanitarie per prevenirli e contenerli. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via oro-fecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate. Nella maggior parte dei casi documentati, la trasmissione è avvenuta per contaminazione di cibi da parte di un alimentarista, produttore o distributore, subito prima del consumo. Frequentemente, le epidemie sono associate al consumo di insalate, cibi freddi, sandwich, prodotti di panetteria. Il cibo potrebbe essere contaminato alla fonte, da acque infette, sia nel caso di frutti di mare che di verdure fresche o di frutti di bosco. In molti casi, la contaminazione è stata attribuita alle cisterne di raccolta dell’acqua o a piscine e fontane.
Misure di prevenzione
L’unica forma di controllo efficace del norovirus è l’attuazione di rigorose misure igieniche nella manipolazione e distribuzione di cibi e bevande. I norovirus sono piuttosto resistenti nell’ambiente, sopravvivono a temperature sopra i 60°C e anche in presenza di cloro, normalmente utilizzato per disinfettare le acque potabili. Inoltre, rimangono nelle feci delle persone infette per almeno 72 ore dopo la guarigione.
E’ quindi evidente che solo misure molto stringenti, a partire da una accurata igiene personale degli addetti alla manipolazione e distribuzione dei cibi, possono prevenirne la diffusione. Vale in questo caso la serie di norme e consigli tipici della prevenzione di qualsiasi tossinfezione alimentare:
-lavarsi le mani molto bene prima di toccare i cibi
-non lavorare e soprattutto non stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite, e fino a tre giorni dopo la guarigione
- lavare e disinfettare accuratamente tutti i materiali e le superfici (dalle tovaglie e tovaglioli ai grembiuli e i teli da lavoro fino agli utensili) che possano essere venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus
- utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco, come i frutti di mare o le verdure fresche
- eliminare tutte le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate da un addetto infetto e/o da altre fonti di norovirus
- tenere separati i soggetti che portano pannolini e pannoloni, soprattutto in asili e case di riposo, dalle aree dove viene preparato e distribuito il cibo
da http://www.cdc.gov
I Norovirus sono un gruppo di virus (noti in precedenza come virus Norwalk-simili) che possono attaccare lo stomaco e l’intestino. Questi virus possono causare la gastroenterite, un’infiammazione dello stomaco e dell’intestino crasso. La gastroenterite talvolta è chiamata infezione da calicivirus o intossicazione alimentare, pur non essendo sempre imputabile al consumo di alimenti.
Il Norovirus talvolta è chiamato “influenza dello stomaco”, pur non essendo connesso all’influenza (una comune malattia respiratoria causata dal virus dell’influenza).
Sintomi causati dai norovirus
Sintomi comuni: vomito, diarrea e crampi allo stomaco
Sintomi meno comuni: febbre bassa, brividi, cefalea, dolori muscolari, nausea e spossatezza
Questa malattia spesso insorge improvvisamente e la persona infetta potrebbe sentirsi molto male. Di solito la malattia dura 1 o 2 giorni. I bambini spesso vomitano più degli adulti.
Dove si trovano i norovirus
I Norovirus si trovano nelle feci o nel vomito di persone infette e su superfici infette che sono state toccate da persone malate. I focolai epidemici si verificano più spesso in presenza di gruppi folti di persone in un’area ristretta, come case di cura, ristoranti, eventi organizzati e a bordo di navi da crociera.
Ragioni per cui i norovirus sono associati alle navi di crociera
I funzionari sanitari identificano la malattia sulle navi da crociera. Pertanto, i focolai epidemici vengono individuati e denunciati più rapidamente su una nave da crociera che sulla terraferma.
La vicinanza degli alloggi potrebbe accrescere le occasioni di contatto di gruppo.
L’arrivo di altri passeggeri potrebbe causare il contagio di altri passeggeri e membri dell’equipaggio.
Come si diffondono i norovirus
Il virus può essere contratto:
- consumando alimenti o bevande infetti da norovirus
- toccando superfici o oggetti infetti da norovirus e poi toccandosi la bocca, il naso o gli occhi
- tramite il contatto da persona a persona (con una persona infetta con norovirus)
- in presenza di una persona che vomita
- condividendo cibo o utilizzando gli stessi utensili
- prendendosi cura ad una persona malata
- per stretta di mano
- trascurando di lavarsi le mani dopo aver usato i servizi igienici o aver cambiato un pannolino e prima di mangiare o preparare del cibo.
Le infezioni da Norovirus di solito non sono gravi
I Norovirus sono altamente contagiosi ma le infezioni di solito non sono gravi. Le persone potrebbero sentirsi molto male e vomitare spesso o avere diarrea, disidratandosi se i fluidi persi non vengono sostituiti. La maggior parte delle persone si ristabilisce entro 1 o 2 giorni e non conserva effetti indesiderati a lungo termine.
Cosa fare se si contrae un norovirus
- Informarne il personale medico.
- Bere molto.
- Lavarsi spesso le mani.
Come prevenire la contrazione e la diffusione dei norovirus
- Lavarsi spesso le mani.
- Lavarsi le mani dopo aver usato i servizi igienici o aver cambiato un pannolino e prima di mangiare o di preparare del cibo.
- Lavarsi le mani più spesso in presenza di qualcuno malato in casa propria.
- Evitare strette di mani durante focolai epidemici.
- Usare un disinfettante per le mani a base di alcool oltre a lavarsi le mani.
Consigli sulla pulizia delle mani
L’attività più importante che un passeggero di crociera possa compiere per evitare la diffusione del Norovirus (virus Norwalk-simile) consiste nel lavarsi le mani spesso ed accuratamente.
Lavarsi le mani dopo:
- Aver usato i servizi igienici
- Aver tossito o starnutito nelle mani
- Aver compiuto qualsiasi attività che possa aver contaminato le mani
Lavarsi le mani prima di:
- toccare cibo
- Mangiare o bere
- Fumare
- Lavarsi i denti
- Compiere qualsiasi attività che coinvolga il contatto delle mani con la bocca.
Lavarsi le mani al rientro nella propria cabina.
Lavarsi le mani spesso durante il giorno anche se si ritiene che non ce ne sia bisogno.
Lavarsi le mani attenendosi alla seguente procedura:
1. Bagnare le mani con acqua calda.
2. Dopo aver applicato una generosa quantità di sapone sulle mani, lavarle bene.
3. Strofinare per 20 secondi, prestando particolare attenzione alla zona infraditale e la pelle sotto le unghie.
4. Sciacquare le mani accuratamente con acqua calda.
5. Asciugare le mani con una salvietta monouso.
6. Usare la salvietta monouso per chiudere il rubinetto e aprire la porta.