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Pescaggio ed opera viva

fandelmare

New member
Mi piacerebbe sapere qualcosa di più su questi argomenti, in realtà sono stato incuriosito dal fatto che, osservando le previsioni di attracco nel sito del porto di Lisbona dove dovrei giungere prossimamente, ho notato che è riportato il pescaggio delle navi e, se ho ben compreso, la piccola Costa Marina viene riportata con un pescaggio di m. 8,2, quindi superiore a quello di navi di stazza ben maggiore come Classica, Atlantica, Victoria ecc. Mi chiedo ad esempio se una nave con pescaggio maggiore, a parità di altre variabili, abbia maggiore stabilità :roll: . Quella misura di 8.2 metri mi ha un pò meravigliato, considerando l'altezza della Costa Marina dalla linea di galleggiamento, altezza certamente ridotta rispetto alle navi Costa arrivate dopo. Inoltre mi sembra di poter dire che nelle moderne navi da crociera il pescaggio, a parità delle altre variabili, vada riducendosi sempre di più rispetto ai transatlantici del passato, certamente per garantire maggiore accessibilità ai porti. Comunque, spero che l'argomento possa interessare soprattutto a chi ne sa più di me :oops:.
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Tempo fa, in risposta a certe valutazioni sulla stabilità della nave, mi ero riproposto di scrivere qualche cosa sull'argomento, accompagnato da qualche disegno, poi avevo rinunciato perchè ho pensato non potesse interessare: magari i prossimi giorni lo riprendo, se può far piacere.
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Rodolfo ha detto:
Tempo fa, in risposta a certe valutazioni sulla stabilità della nave, mi ero riproposto di scrivere qualche cosa sull'argomento, accompagnato da qualche disegno, poi avevo rinunciato perchè ho pensato non potesse interessare: magari i prossimi giorni lo riprendo, se può far piacere.

Ciao Rodolfo, credo invece che l'argomento sia estremamente interessante, capire le motivazioni che hanno spinto i progettisti a lasciare di fatto invariato il pescaggio pur costruendo navi di grandi dimensioni. La prima cosa che mi viene in mente potrebbe essere messa in relazione con i consumi, avendo minor immersione il mezzo dovrebbe teoricamente consumare meno; un pò più di perplessità sulla relazione tra pescaggio e altezza della nave e ,di conseguenza, la stabilità. Di fatto l'altezza delle navi è aumentata in maniera notevole e il pescaggio è rimasto praticamente lo stesso.
Chiaramente sono le considerazioni di una persona che non è esperta, ma la curiosità è tanta.
Saluti
Leo
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Anche io sarei interessata all'argomento, di questa cosa del pescaggio si era già accennato, ma vorrei capire meglio, grazie Ro.
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Ciao a tutti.

Aspettando una risposta piú tecnica da parte di Rodolfo, penso a caldo che sulle navi di crociera si cerca un pescaggio minore per potere entrare nei porti in cui c´é poca profonditá pero con grande interesse turistico.
Marina ed Allegra hanno maggior pescaggio perche sono nate come navi portaconteiners.
Credo anche che un maggior pescaggio, una maggior larghezza e una minor altezza aiutano moltissimo alla stabilitá, pero sono dei punti in dove devono giocare gli ingegneri pre accontentare croceristi e attrazione nei porti difficile d´andare.

Un saluto
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Anch'io invito Rodolfo ad illuminarci in proposito. Mi viene da pensare che probabilmente la stabilità sia prioritaria, dato che il mercato impone di riempire le navi 12 mesi su 12 non solo cambiando area di operatività come le compagnie facevano un tempo (estate-Europa, inverno-Caraibi), ma assicurando una navigazione il più possibile tranquilla anche nel Mediterraneo d'inverno. Con questa premessa, fino a quanto potrebbe crescere il pescaggio?
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Ciao Gabriele.

A non confondere. Una nave é piú stabile quando si sente...che si muove di piú .

Un saluto.
 
Re: Pescaggio ed opera viva

tano ha detto:
A non confondere. Una nave é piú stabile quando si sente...che si muove di piú .

Riferito all'Andrea Doria? :wink:

Da parte mia non sono un esperto, ma alcune considerazioni alla bella e buona si possono fare..
Se una nave è una 'scatola' allora ha il fondo piatto, e questo la porta a diminuire in proporzione il pescaggio rispetto al più filante del velieri, inoltre, ma non ci scommetto, è probabile che abbia meno tendenza ad oscillare..

L'altezza delle navi moderne è ottenuta tramite materiali leggerissimi, per cui dovrebbe influenzare fino ad un certo punto il baricentro, ma questo non è l'unico problema..

1) Le piscine sono in alto, e l'acqua un suo peso ed un effetto leva lo avrà o no? Infatti sulle navi queste megapiscine non mi pare si vedano..

2) Il vento che colpisce la nave al fianco (pensate idealmente a 90°) genera una spinta che la inclina, più la nave è alta e lunga più questa spinta si sentirà

Nell'ultimo viaggio che ho fatto abbiamo avuto vento contrario e mare mosso (ma proprio mosso) per giorni, alla fine la Victoria ha navigato inclinata per un bel tratto, sembrava una nave a vela..
Per me è stato un piacere, ma stare al ponte 11 e vedere una nave inclinata ti fa pensare che una nave di sette ponti forse sarebbe stata meglio..
Sbaglio? :?:

Le Michelangelo e Raffaello pescavano, se non sbaglio, nove metri, ed erano molto lunghe, come la Fortuna, ed alte un terzo di questa che di metri ne pesca 8.5, si tratta di una bella rivoluzione. In parte è imputabile alla forma a scatola dello scafo, in parte ai materiali, ma in parte, mi chiedo, anche al fatto che la Fortuna può permettersi di evitare certe condizioni di mare (vento di lato ad esempio) che le gemelle dovevano affrontare per forza perchè percorso e velocità erano necessità più stringenti di oggi?

Salutoni
Manlio
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Ho letto tutto con interesse, grazie. Forse sarebbe interessante poter comparare il pescaggio delle navi che più frequentemente compaiono su questo sito, sui cataloghi ed altrove questo dato tecnico non risulta mai. Comunque mi sembra di capire oltretutto che un maggior pescaggio dovrebbe diminuire anche il beccheggio, forse la nave si impenna meno o sbaglio :oops: ?
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Ciao Pmanlio

Piú che riferito all´Andrea Doria ad una considerazione fatta da Unochenaviga che mi ha fatto un po´riflettere.( Adesso non mi ricordo in che tema).
Penso che la stabilitá di cui noi croceristi parliamo é molto differente alla vera stabilitá che ha una nave.
Noi crediamo che una nave é stabile quando con un mare mosso si muove il meno possibile.
Per quello che ho capito una nave é stabile quando si muove con dolcezza.
Le tue considerazione sono tutte condivise dal mio punto di vista.
Aggiungo che Raffaello e Michelangelo sono nate come transatlantici, navi fatte per raggiungere il maggior numero di nodi, pronte per affrontare l´oceano Atlantico in tempesta. Poco alte, con un bel pescaggio in rapporto all´altezza ed anche una bella larghezza ( 31 metri ).
Fortuna é alta, questo rompe quando c´é vento, pero é molto larga che aiuta alla stabilitá.Non é una nave da velocitá elevate neanche per affrontare l´Atlantico tre volte alla settimana.
La bellissima Queen Mary 2 ha un pescaggio di 10 metri.Sicuramente avrá un óttima stabilitá in navigazione perche é anche molto larga ( 41 metri) peró l´ho vista ai Caraibi, in tanti porti rimanere in rada !!! Questo rompe ai croceristi.

Un saluto.
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Pur non sapendo nulla di ingegneria navale pensavo di fare due conti (la fisica è fisica) partendo da quattro casi limite, una sezione rettangolare di una scatola in acqua zavorrata con un certo peso, la stessa sezione, ma più alta ed ugual peso, una sezione triangolare del peso della scatola e una identica ma più alta, tutte investite lateralmente dallo stesso vento per unità superficie esposta.
Putroppo ho poco tempo in queti giorni, ma se lo trovo la cosa si chiarifica al volo..

Salutoni
Manlio
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Nemmeno io sono ingegnere navale, ma per tutte e quattro le ipotesi che hai individuato, penso bisognerà calcolare l'altezza metacentrica del galleggiante. E' questa misura che viene individuata quale elemento primario della stabilità di una nave, che deriva dai rispettivi centri di gravità e di spinta.
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Rodolfo ha detto:
Nemmeno io sono ingegnere navale, ma per tutte e quattro le ipotesi che hai individuato, penso bisognerà calcolare l'altezza metacentrica del galleggiante. E' questa misura che viene individuata quale elemento primario della stabilità di una nave, che deriva dai rispettivi centri di gravità e di spinta.

E' così che occorrerebbe procedere, si tratta della schematizzazione di due casi limite, due geometrie semplici che estremizzano le considerazioni.
Poi da quel punto, dopo aver trovato relazioni semplici (lunghezza, altezza, larghezza) si potrebbe allargare la cosa ad un caso più vicino alla realtà (sempre scatole, ma di lunghezza, altezza, larghezza e peso paragonabili ad una nave, con aggiunta la forza reale del vento in funzione della velocità oltre che della superficie esposta).
Ripeto nulla di difficile, ma ci vuole quella mezza giornata che oggi mi è negata..

Salutoni
Manlio
 
Re: Pescaggio ed opera viva

Come promesso ho scritto qualche cosa a proposito della stabilità. Premetto che non sono un ingegnere, nè un tecnico, ma quanto più sotto esposto è solo frutto della passione. Sono solo dei cenni essenziali che riguardano la stabilità della nave in condizioni statiche e in condizioni dinamiche, cenni che con l'aiuto e le osservazioni degli altri possono essere ampliate ed arricchite. Nei disegni ho volutamente amplificato alcuni punti, per evidenziare meglio la rappresentazione. Ma ripeto, sono cenni: la materia è molto, molto più complessa.

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Re: Pescaggio ed opera viva

Forse un esempio di tipo diverso può chiarire ancor meglio quanto esposto da Rodolfo, che è però chiarissimo ed estremamente corretto: lo aggiungo solo per completezza.

I concetti di stabilità statica/dinamica sono alla base di molte applicazioni dell'ingegneria moderna, si pensi che esistono aerei e automobili che senza l'ausilio dell'elettromeccanica non potrebbero neanche volare o (le auto) sbanderebbero ad ogni curva.

La stabilità statica presuppone che in mancanza di sollecitazioni tutto rimanga fermo, è il caso di un pendolo, che ha due punti di stabilità statica, quello con il peso in giù e quello con il peso in sù, quest'ultimo è stabile solo finchè una qualunque forza (anche una vibrazione) non fa cadere il peso in basso.
Invece il peso in basso, se mosso, tende a riportarsi al suo posto, questa è la stabilità dinamica..

L'oscillazione del pendolo è caratterizzata da due parametri, l'ampiezza ed il tempo in cui oscilla rispetto al punto di equilibrio, l'ampiezza la misuriamo ad esempio, in gradi, il tempo (periodo) ad es. in secondi.

se ora pensassimo di prolungare l'asta del pendolo e, superato il punto in cui è incenierato su un supporto, gli associamo un peso, allora a seconda dell'ampiezza di oscillazione, della lunghezza dell'asta, dei due pesi applicati, il pendolo potrebbe essere stabile, ribaltarsi, andare in equilibrio indifferente ecc.

In questi casi varia, al variare dei pesi e delle lunghezze, anche il tempo di oscillazione..

Lo scafo non è un caso identico (peso e spinta sono forze contrapposte) ma similare si, per cui ci si può fare un'idea proprio con questa similitudine con un caso conosciuto..

Salutoni
Manlio
 
QUOTE=messico06;525715]ciao,
un dubbio con i colelghi e sul web non troviamo la risposta:

in proporzione rispetto alla parte esposta, qual'è la parte sommersa di una nave da crociera?

grazie mille![/QUOTE]

non e' una proporzione fissa in quanto la parte sommersa non e' uno dei criteri piu' importanti per valutare la stabilita' ma lo e' l'impronta che la nave fa sulla superficie dell'acqua, la distribuzione dei pesi..... Navi moderne con altezze diu 60 metri hanno pescaggi prossimi ai 8,5 metri.

Saluti
 
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