Rodolfo
Super Moderatore
Sistemando alcune riviste ho "riscoperto" la storia del Piroscafo Roma.
Gemello dell'Augustus la nave di una eleganza straordinaria per quei tempi, salpò da Genova per New York il 21 settembre del 1926 suscitando all'arrivo una fastosa accoglienza e un apprezzamento da parte dell'opinione pubblica.
Ma assieme alle altre splendide navi di quei tempi come la gemella Augustus, il Conte Grande, il Conte Biancamano, il Saturnia e Vulcania, la storia del Roma ad un certo punto cambiò completamente.
Individuato dalla Regia Marina come adatto ad essere trasformato nella prima portaerei italiana, venne requisito e nel 1941 sottoposto a radicali interventi per la sua profonda trasformazione.
Tuttavia, praticamente ultimata, la Portaerei battezzata Aquila, non prese mai servizio per sopravvenute vicende e nel 1952 demolita a La Spezia.
Una immagine del Roma in navigazione: di progressi in tema di inquinamento ne son stati fatti tanti
Più sotto due profili del prima e dopo: come riportato dalla didascalia, difficile pensare sia la stessa nave
E alla fine una immagine dell'Aquila
Immagini, riprese da allegato 5/95 di Tecnologie del Mare, di Maurizio Eliseo e Paolo Piccione
Gemello dell'Augustus la nave di una eleganza straordinaria per quei tempi, salpò da Genova per New York il 21 settembre del 1926 suscitando all'arrivo una fastosa accoglienza e un apprezzamento da parte dell'opinione pubblica.
Ma assieme alle altre splendide navi di quei tempi come la gemella Augustus, il Conte Grande, il Conte Biancamano, il Saturnia e Vulcania, la storia del Roma ad un certo punto cambiò completamente.
Individuato dalla Regia Marina come adatto ad essere trasformato nella prima portaerei italiana, venne requisito e nel 1941 sottoposto a radicali interventi per la sua profonda trasformazione.
Tuttavia, praticamente ultimata, la Portaerei battezzata Aquila, non prese mai servizio per sopravvenute vicende e nel 1952 demolita a La Spezia.
Una immagine del Roma in navigazione: di progressi in tema di inquinamento ne son stati fatti tanti
Più sotto due profili del prima e dopo: come riportato dalla didascalia, difficile pensare sia la stessa nave
E alla fine una immagine dell'Aquila
Immagini, riprese da allegato 5/95 di Tecnologie del Mare, di Maurizio Eliseo e Paolo Piccione
Ultima modifica: