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Psicologia della Fidelizzazione....

capricorno

Super Moderatore
Per chi volesse approfondire e capire cosa sta dietro alle varie raccolta punti, tesseramenti ecc.ecc.



 
.... è uno studio interessante che ho letto volentieri, ma la fidelizzazione ad una società nel mio caso non è perché ho più punti, salgo di livello ecc.ecc. ma perché sino ad oggi mi sono trovato"benissimo "negli anni '90, "bene" negli anni sino al 2015, "benino" dal 2016 ad oggi, spero di essere stato esaustivo!!!
 
Tutta la mia ultima laurea, tesi compresa si basa su servizio Clienti e fidelizzazione clientela. Devo dire che se il Costa Club degli anni 2016-2019 aveva centrato alcuni "must" di un buon programma di fidelizzazione, mancandone tanti altri oggi è veramente lontano.

anche MSC ha molto moltissimo da imparare ed implementare in ambito customer care/fidelizzazione.
 
A mio avviso i punti sono specchi per le allodole, non solo in campo crocieristico ma anche in campo alimentare, nota catena di supermercati.E' un modo, poco carino permettetemi il termine, di far attirare il cliente o pseudo nella rete.

Io viaggio in crociera anche senza punti.
 
"Mantenere i clienti fedeli è anche più conveniente che acquisirne di nuovi, poiché i clienti fedeli richiedono meno sforzi di marketing e vendita e generano flussi di entrate più prevedibili e stabili. Ad esempio, uno studio condotto da Bain & Company ha rilevato che l’aumento del tasso di fidelizzazione dei clienti del 5% può aumentare i profitti dal 25% al 95%."

Più che noi, dovrebbero leggerlo certe compagnie che hanno fatto l'esatto contrario!

"(...) fornire un servizio clienti eccezionale e affrontare tempestivamente i problemi è essenziale per la soddisfazione del cliente. Ascoltando attivamente il feedback dei clienti, risolvendo i problemi e facendo il possibile, le aziende possono migliorare la fidelizzazione e il sostegno dei clienti."

Amazon docet.

La fidelizzazione vera si fa rispettando il cliente. Altro che punti e benefit ridicoli...
I cosiddetti "programmi fedeltà" servono solo a procurare alle aziende una gigantesca banca dati di nomi e indirizzi (magari da rivendere).
 
I cosiddetti "programmi fedeltà" servono solo a procurare alle aziende una gigantesca banca dati di nomi e indirizzi (magari da rivendere).
Esatto io la penso come te. Oramai anche il fruttivendolo sotto casa ha la fidelity card è un business in cui sono di mezzo i nostri dati personali.
 
Io ero contrario ad Amazon, specie al Prime, (ma anche a E-Price e simili) in quanto ritenevo (e ritengo) che la microeconomia sia il motore che fa girare i Paesi come l'Italia.
Questo fino a quando non ho scoperto che lo Stato stesso acquisti su quella piattaforma o su altre dedicate (Leggi Consip), ossia siti dove il minimo offerente a parte casi particolari la spunta. Per legge.
E poco importa se ad intonacare un muro o a fornire un servizio sia una ditta italiana con dipendenti italiani, italiana con dipendenti extraeuropei, o subappaltatori groenlandesi.
Quindi, è vero che le rivoluzioni si fanno dal basso ma è anche vero che se dall'alto gli stimoli sono opposti non vedo perché il pirla debba essere io.

Questo pippone per dire che qualsiasi piattaforma "a premi" alla fine può essere una valida alternativa alla strada normale se porta più benefici (gira e rigira leggasi money) che svantaggi (tipo il conferimento dei miei dati, che comunque ho fornito a priori per viaggiare ad una Compagnia, e non al cinese di turno).

E devo dire che il Prime funziona, oh, se funziona; magari MSC e Costa, per indicare le più "quotate" in Italia, funzionassero così!
Heldesk con risposta quantificabile in ore e non mesi!

A confronto (indico chiaramente il nome per far capire che torniamo nel mondo del viaggio per piacere e perché in questo caso ammesso dalla Netiquette) Alpitour è un bijou:
Mi han dato al rientro 200€ di voucher per un secondo viaggio se il totale SCONTISTICA COMPRESA era superiore ai 2000€ (erano 400 se superiore ad un altro importo che non ricordo) e in più una sequela di punteggi dal chiaro calcolo con i quali ho upgradato il volo (!!!) sempre per il secondo viaggio in Classe Premium. Per due.

Con MSC e Costa siamo qua a ragionare su una percentuale risibile di sconto sulla sola cabina tasse e volo esclusi per due; possono far di meglio se vogliono, eppure la spillina, un giro di sauna e un paio di calici di santorsola ci fanno stravedere! Ah, magia del marketing...
 
....ehhh Blu come hai ragione, ma purtroppo il marketing "studia" sulla psicologia delle persone e basta un paio di calici di Sant'Orsola (3 euro) alla bottiglia oppure 50 euro di bonus al casinò e il gioco è fatto!!!! Ciaoo
 
Certamente la fidelizzazione ad una azienda viene data dalla qualita’ dei prodotti che offre, almeno per me, indipendentemente dal programma che offre ed infatti non ho ne’ tessere e ne’ ho mai aderito a programmi ( alcuni sono automatici ), se non di VISA e Costa Crociere!
Parlando di Costa Crociere, ma anche per MSC in modo piu’ soft, il programma di fidelizzazione non mi sembra poi cosi’ debole, perche’, al di la dei gadget che vengono dati, che possono essere risibili, gli sconti che vengono applicati, su un terzo delle crociere, non sono bassi…fino al 20%+10% che su certe cifre sono migliaia di Euro!
 
Buongiorno Blue,
scusa se mi permetto di correggerti su due punti.

1) In nessun caso lo Stato può comprare da Amazon, perché Amazon - al contrario dei fornitori Consip, piattaforma obbligatoria della PA - non consente pagamenti a posteriori; per le norme anticorruzione, nessuna PA può effettuare pagamenti all'ordine, perché dopo aver ricevuto la conferma d'ordine deve richiedere all'ANAC (autorità anticorruzione) di emettere il CIG (codice identificativo di gara) collegato a quel preciso ordine e per quel preciso importo, codice che poi il fornitore dovrà inserire in fattura per poterla mandare in pagamento. Senza numero di ordine e importo preciso l'ANAC non emette il CIG, e senza CIG in fattura la PA può procedere al pagamento. Dunque se Amazon non ha cambiato politiche commerciali di recente, risulta impossibile per la PA acquistare su Amazon.

2) Prime non è un programma fedeltà, ma un prodotto specifico creato e venduto da Amazon (precisamente un abbonamento) che include per gli abbonati una serie di servizi: consegne veloci e gratuite, accesso a audio, video, musica, film, serie tv, libri, etc. In occasioni speciali anche alcuni sconti. Si può benissimo comprare su Amazon senza avere Prime, e ugualmente senza costi di consegna (ai punti di ritiro); e per gli sconti, non solo è consentito (e legittimato) da Amazon utilizzare Prime per un periodo di prova gratuita e poi cancellarsi, ma quegli stessi sconti a periodi vengono estesi a tutti: basta starci un po' dietro. Quindi un cliente compra l'abbonamento Prime se i servizi offerti gli servono, altrimenti può benissimo farne a meno e godere ugualmente dei vantaggi di Amazon. Più che Prime, quella che funziona benissimo è proprio tutta l'organizzazione Amazon! Piattaforma semplice, chiarissima, perfettamente funzionale, servizio veloce, e quel servizio clienti inarrivabile...
Perciò il paragone con i programmi fedeltà a punti e piccoli premi non mi pare calzante.

In teoria sono d'accordo con te che la concorrenza di una multinazionale finisca per uccidere il piccolo commercio locale.
Ma quando cerchi un prodotto e vedi che su Amazon quello stesso prodotto costa la metà rispetto ai negozi sotto casa... ma come si fa a non prenderlo su Amazon? Dispiace, ma a me è successo più di una volta.
Al commerciante locale mi rivolgo quando ho anche bisogno di aiuto e consulenza, perché la piattaforma online quella non te la dà (e le recensioni non sempre bastano). E' evidente che è su quel servizio di cura personalizzata che il commercio locale deve puntare, perché se pensa di fronteggiare la concorrenza del commercio online con gli stessi strumenti... può già chiudere bottega.
D'altra parte bisogna anche stare attenti, perché a volte lo stesso articolo su Amazon costa più che al supermercato. Non c'è una via migliore in assoluto, bisogna confrontare le offerte (in termini di costi, comodità, assistenza, affidabilità) e scegliere di volta in volta. Ma da che mondo è mondo è così!
 
Wow, hanno trovato la soluzione! Un ente intermedio con pagamento a 7 giorni.
Grazie Blue, questa mi era proprio sfuggita.
Nel 2023 sicuramente il Comune di Firenze ancora non poteva comprare su Amazon.
Siccome notoriamente Giustizia è sempre l'ultimo ad adeguarsi alle novità (la rete ce l'hanno aperta da ultimo e per forza solo quando il Tesoro gliel'ha imposto, vedi mai ci si divertisse troppo...), è anche possibile che a noi ancora non ce lo facciano fare... Domani per curiosità m'informo.
Grazie.
 
Parlando di Costa Crociere, ma anche per MSC in modo piu’ soft, il programma di fidelizzazione non mi sembra poi cosi’ debole, perche’, al di la dei gadget che vengono dati, che possono essere risibili, gli sconti che vengono applicati, su un terzo delle crociere, non sono bassi…fino al 20%+10% che su certe cifre sono migliaia di Euro!
Salvo che il cliente fedele per vedersi riconoscere i propri "diritti" deve sempre chiedere, discutere, puntualizzare... e poi invece, per promuovere vendite stagnanti, ti accorgi che anche l'ultimo arrivato alla fine l'ha pagata uguale o meno di te, e magari con più benefit di te: gli danno la suite pagando l'interna garantita ultrascontata, mentre te la suite te la sei pagata tutta, e a me in 20 anni (e un centinaio di crociere a prezzo pieno) non m'hanno mai upgradato nulla.
Le strategie di sconto in realtà non dipendono affatto dai punti e dalla fedeltà del cliente, ma dal mercato e dall'andamento delle vendite del singolo prodotto. Quindi il programma fedeltà serve a poco e non garantisce nulla (almeno ai clienti).
 
Ultima modifica:
Salvo che il cliente fedele per vedersi riconoscere i propri "diritti" deve sempre chiedere, discutere, puntualizzare... e poi invece, per promuovere vendite stagnanti, ti accorgi che anche l'ultimo arrivato alla fine l'ha pagata uguale o meno di te, e magari con più benefit di te: gli danno la suite pagando l'interna garantita ultrascontata, mentre te la suite te la sei pagata tutta, e a me in 20 anni non m'hanno mai upgradato nulla.
Le strategie di sconto in realtà non dipendono affatto dai punti e dalla fedeltà del cliente, ma dal mercato e dall'andamento delle vendite del singolo prodotto. Quindi il programma fedeltà serve a poco e non garantisce nulla (almeno ai clienti).
Sulla giungla dei prezzi sono d’accordo anch’io, come d’altronde eliminerei tutti gli upgrade gratuiti.
Gli sconti, su determinate crociere, sono solo in base al tuo livello del Club, a null’altro, quindi dipende solo da qunti punti accumuli. Gli sconti e le offerte riguardanti il mercato non c’entrano nulla con il programma di fidelizzazione.
Gli upgrade o i superupgrade dovuti al regolamento Costa Club sono sempre stati dati e vengono ancora dati ( seppur in modo piu’ parco, ed a tutti, con il nuovo regolamento e con nuove modalita’: alla 2ª crociera un upgrade, quindi step by step: alla 4ª un super upgrade…si paga un’esterna e si avra’ la miglior sistemazione disponibile su quella crociera ): gli upgrade casuali non dipendono dal programma di affiliazione ma da altri fattori.
 
Gli sconti e le offerte riguardanti il mercato non c’entrano nulla con il programma di fidelizzazione.
Appunto! Quindi c'è chi ottiene un trattamento pari o addirittura migliore pur senza nessun programma fedeltà.
Bel modo di premiare il cliente fedele.

Gli upgrade o i superupgrade dovuti al regolamento Costa Club sono sempre stati dati e vengono ancora dati ( seppur in modo piu’ parco, ed a tutti, con il nuovo regolamento e con nuove modalita’: alla 2ª crociera un upgrade, quindi step by step: alla 4ª un super upgrade…si paga un’esterna e si avra’ la miglior sistemazione disponibile su quella crociera ): gli upgrade casuali non dipendono dal programma di affiliazione ma da altri fattori.
A me no, perché facendo crociere di due mesi nella stessa cabina in B2B da novembre a fine dicembre/gennaio, upgradarmi solo il pezzo previsto dal regolamento CC (esclusi i periodi festivi etc etc) diventava scomodo. Piuttosto che trasferirmi in suite per la traversata di 15 giorni e poi tornare nel mio balcone (con 2 traslochi), ho preferito rinunciare.
Altri upgrade casuali, mai capitati in 20 anni.
 
In teoria sono d'accordo con te che la concorrenza di una multinazionale finisca per uccidere il piccolo commercio locale.
Ma quando cerchi un prodotto e vedi che su Amazon quello stesso prodotto costa la metà rispetto ai negozi sotto casa... ma come si fa a non prenderlo su Amazon? Dispiace, ma a me è successo più di una volta.

sono d'accordo, ma non è solo una questione di costo.
A volte è molto più pratico per comprare un prodotto che semplicemente non hai tempo di cercare.
Ormai siamo totalmente occupati dal lavoro e da mille impegni, cercare una cosa nel piccolo negozietto sotto casa (sempre se non abiti in un quartiere dormitorio sprovvisto di tutto) è complicato.
 
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