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Razzismo, pima Torino - ora Firenze

RIC

Well-known member
ciao a tutti, prima di tutto un pensiero alle vittime della follia di Firenze...apro questo argomento perchè mi sembra giusto riflettere sul razzismo che non solo in Italia ma anche in altri stati sta dilagando negli ultimi anni... (aiutato da alcune correnti politiche). Ora non voglio parlare di politica ma il futuro si prospetta come un mondo sempre più misto e penso che l'unica cosa che i paesi occidentali possano fare per migliorare la situazione sia risolvere i problemi dei paesi poveri. MI rattrista quando incontro persone che pensano che i reati siano fatti solo da stranieri (invece se guardiamo i dati non è vero...), mi rattrista vedere che purtroppo il passato non ha insegnato niente e mi rattrista vedere giovani in atti di ritorsione come quelli di Torino...Non so come la pensiate e se ho scritto bene ma in tutto questo io provo un grande sconforto....la società dovrebbe migliorare e invece non sappiamo amare il prossimo, pensiamo solo a noi stessi, siamo cattivi e ormai lo stress ci rende aggressivi...sto esagerando, il mio è un po' uno sfogo...La soluzione? ma...penso che una buona istruzione nelle scuole sia la nostra unica salvezza...speriamo che i giovani ascoltino e non dimentichino.
 
Ultima modifica:

La76

New member
Io direi che prima della scuola, dovrebbe venire la famiglia. O si delega sempre tutto agli altri?

Sacrosante parole Rodolfo!
Per di più in una società in cui ormai il "potere" educativo della scuola è ridotto rispetto a quello che era qualche decennio fa...

Il problema più grave è che oggi i ragazzi nella maggior parte dei casi sono lo specchio di quelli che sono i genitori...quindi la vedo difficile che l'educazione possa venire dalle famiglie.

Ormai è un mondo dove sta diventando difficile e brutto vivere :(
 

Rodolfo

Super Moderatore
Già, il problema però è quello; cosa possiamo aspettarci dagli insegnamenti che dovrebbero essere compito della famiglia?
 

pmanlio

Active member
A parte che in questo caso il razzista la scuola la vista l'ultima volta trenta anni fa, ma qui c'è un errore di base..

A scuola l'approccio è giocoforza multiculturale, perchè le classi sono ormai tutte miste, quindi la scuola fa eccome il suo dovere..

Chi non lo fa è la televisione, che a seconda dei momenti si lancia in campagne anti Rumeni, anti Zingari, anti questo e quest'altro, spesso spalleggiata da certa politica..

Se si guardano le statistiche si vede che la televisione mente spudoratamente: ogni giorno ci sono violenze su violenze, di cui una parte fatta da Rumeni, un'altra da Zingari, un'altra da Italiani ecc. ma ovviamente le comunità di base sono sane, pur avendo le loro mele marcie..

Solo che se voglio far passare un messaggio sfrutto i dati come mi pare e ti rifilo addosso il 'periodo dei Rumeni' quello degli zingari, quello dei drogati ecc...

Nella Roma di Alemanno le violenze che gli hanno fatto vincere le elezioni avvengono ancora, solo che o spariscono del tutto o appaiono in terza/quarta pagina in un trafiletto di un giornale locale..

Dare un 'nemico' alla popolazione su cui farla sfogare per raggiungere determinati scopi è una tecnica inventata dai Romani, dopo duemila anni funziona esattamente come allora, ma funziona da noi soprattutto per chi ha dai quaranta anni in su, perchè lo ripeto, i ragazzi spesso e volentieri studiano e fanno amicizia con coetanei di altra etnia, e non hanno i nostri problemi e le nostre chiusure..

Un saluto (amaro)
Manlio
 

RIC

Well-known member
concordo con quello che dite, la famiglia è importantissima...Al giorno d'oggi la TV è una cosa che ha un potere enorme, andrebbe sfruttata per educare nel modo corretto...ma purtroppo i programmi di educazione sono pochissimi...
 
T

tano

Guest
Per me la penso come La e Rodolfo, anche é la famiglia.
Comunque lascerei a parte il problema razzismo ( ci sará sempre , ma peggio sono i fanatismi di religione ) che secondo come evolve il mondo per me va in migloria, lo metterei nei casi di demenza umana.
Sicuramente la scuola , la televisione, il PC hanno una grande influenza anche sul negativo nelle persone.
Io cerco con i miei figli a che facciano sport.

Un saluto.
 

La76

New member
Solo che se voglio far passare un messaggio sfrutto i dati come mi pare e ti rifilo addosso il 'periodo dei Rumeni' quello degli zingari, quello dei drogati ecc...

Concordo nel dire che la televisione trasmetta ormai solo del "falso"...

E poi succede, come nel caso di pochi giorni fa, che si da fuoco ad un campo nomadi perchè una ragazzina (demente) per coprire ai genitori un rapporto sessuale ha incolpato a caso la "bestia mediatica" del momento...:(
ma questo è purtroppo un altro triste argomento...

Nel caso specifico io credo che il razzismo c'entri davvero poco...il problema per conto mio ormai è parte della società intera e dei "falsi" valori che trasmette.

Veri valori, in tante famiglie, se ne trasmettono ormai davvero pochi...il risultato è che ormai manca quasi totalmente il rispetto del prossimo, dei suoi diritti e della sua vita.
Ormai esiste in troppe persone solo l' IO e non più il NOI...con tutte le conseguenze che questo apparentemente insignificante cambio di prospettiva genera.
 
F

Felix73

Guest
I tristi eventi di Torino e di Firenze sono profondamente diversi.
Quello di Firenze è opera di un pazzo, che non ha esitato a togliersi la vita dopo aver mietuto le sue povere vittime.
A Torino è accaduto qualcosa di più complesso. Al dì là del comportamento della ragazzina "demente", c'è stata una vera e propria operazione collettiva di "epurazione" e di vendetta oltre ogni regola, oltre ogni legge, direi anche fortemente anacronistica (la voglia di farsi giustizia da se, ancor più in forma collettiva, non dovrebbe più appartenere nè al nostro tempo nè ad una società che si reputa "civile" come la nostra).
Questo, a mio parere, è sinonimo di un'intolleranza diffusa e neanche tanto latente ed, inoltre, rappresenta una sfiducia di fondo nei confronti di chi è a garanzia dell'ordine pubblico (Polizia, Carabinieri etc.)
Entrambi gli aspetti sono fortemente pericolosi.
Il primo, è un fenomeno culturale che nasce dalla percezione negativa e pregiudiziale del "diverso" (concetto che spesso và al di la della razza..), portata all'estremo anche da come alcuni eventi di cronaca vengono rappresentati nelle televisioni e nei giornali.
Attenzione però a non metterci le fettine di salame negli occhi, una situazione di disagio esiste al di là dei pregiudizi, ed esiste una criminalità che deriva dall'immigrazione clandestina (io abito a Milano, questo fenomeno qui è molto sentito).
Altra cosa è ovviamente generalizzare, radicalizzare, o tentare il linciaggio. La condanna deve essere forte e condivisa.
La seconda, è anch'essa un problema, perchè l'efficacia delle leggi, delle regole che disciplinano una società, hanno la propria radice sia in un senso di "punibilità" verso chi compie reati, sia in un senso di "tutela" garantito da Polizia etc. che tutti i cittadini devono sentire vivendo nelle proprie case e quartieri. oggi, ci sentiamo sicuri?
Scuola e Famiglia.
In passato si passava più tempo in famiglia, e meno tempo a scuola. Ad esempio, si tornava più spesso a casa per pranzo dal lavoro rispetto ad oggi.
Si trascorreva più tempo insieme.
La scuola oggi è chiamata a sopperire alla maggior assenza della famiglia, dovuta ai cambiamenti della società, anche in termini educativi.
Mi chiedo, soprattutto quella primaria, è in grado di farlo?
Ed aggiungo: si chiede alla scuola di farlo, ma quando le insegnanti cercano di sopperire , in termini di educazione, alla mancanza della famiglia, e magari sgridano un loro allievo, oggi che succede?
Che il genitore si presenta a scuola il giorno dopo e fa le proprie rimostranze direttamente al preside.
Ai miei tempi, se la maestra mi sgridava a scuola, dopo, a casa, di sgridate dai miei genitori, ne avevo perlomeno altrettante...se non di più.
Il mio può sembrare un discorso troppo generico, ma voglio sottolineare che quando si parla di educazione in famiglia, educazione a scuola, non possiamo non prescindere dal fatto che entrambe nel tempo sono notevolmente cambiate.

Un saluto
 
Ultima modifica:

schiaccia

New member
concordo con quello che dite, la famiglia è importantissima...Al giorno d'oggi la TV è una cosa che ha un potere enorme, andrebbe sfruttata per educare nel modo corretto...ma purtroppo i programmi di educazione sono pochissimi...
La cultura non fa audience, molto meglio la violenza e i vari "grandi fratelli".....Io provo a parlare molto con mio figlio, spero serva a farlo crescere correttamente.
Anche l' aria che si respira in questo momento in Italia ed Europa non aiuta certo la cultura della pacifica convivenza, purtroppo il denaro governa il mondo ed a qualcuno fa sicuramente comodo che ci siano tensioni continue.....
Mah quanto sono diventato moralista.....
 

pmanlio

Active member
Felix, io credo che la scuola faccia eccome, il problema non nasce da lì.. e non è un problema di ragazzi, lo ribadisco, è molto più un problema da adulti..

Sulla percezione di mancata sicurezza sono d'accordo, e non è una percezione, è una realtà..

Non dipende dalle forze dell'ordine, ma dallo stato, che queste forse le impiega solo per farci le multe, e che non le mette (giudici compresi) in grado di proteggere la gente..

Non è un problema di oggi, è un problema vecchio, legato al fatto che un delinguente in carcere ci costa, mentre uno in libertà costa solo a chi ne subisce le angherie..

in più il delinguente fuori permette al politico di starnazzare (scusa il termine ma ci sta tutto) contro i giudici (che fino a prova contraria applicano le leggi) e contro una tale popolazione più di un'altra..

Non parlo solo di destra sia chiaro, il mio non è un discorso di partito.. basta pensare che Prodi ha tolto anche lui fondi alla sicurezza (Prodi due), ed ha chiesto alla polizia (Prodi uno) di fare multe, multe, multe..

Appena caduto il Prodi abbiamo avuto l'inversione dei ruoli, la destra starnazzava sui tagli alla sicurezza, ed ha subito fatto lo stesso, la sinistra ha subito iniziato a protestare..

Qui da me in un mese e mezzo una edicola ha subito tre rapine, sempre dalla stessa persona, che tutti sapevano chi fosse, ma che il giudice non poteva incarcerare per una serie di pastoie burocratiche..

E di cose di questo tipo ne succedono tutti i giorni in tutta Italia..

In una situazione di crisi economica ed in una situazione in cui mancano la politica e lo stato questa reazione è prevedibilissima, sia da parte di una comunità che da parte, per assurdo, dell'altra, quella che si sente fuori posto e viene trattata come se fosse composta da una massa di ladri..

Violenza in questi ultimi tre anni ne abbiamo vista eccome: abbiamo visto popolazioni distruggere i camion della mondezza, guerre civili a Roma e nei cantieri della Tav, rivolte al Sud, caccia al negro e viceversa, caccia ai caporali che sfruttano i negri..

Ma in tutto questo abbiamo affrontato dilemmi quali la Rai o altre cose che conosciamo tutti invece che cercare di ridurre il precariato, arginare la crisi, dare un minimo di garanzie civili ai giovani..

A casa mia due più due fa quattro e quello che è successo era prevedibile, e risuccederà, contro i politici, contro gli stranieri, contro qualcuno, basta che ci sia qualcuno da odiare..

Speriamo che qualcuno lo capisca..

Un saluto (amaro)
Manlio
 
F

Felix73

Guest
Manlio, si, volevo precisare a scanso di equivoci che la mancata percezione di sicurezza da parte dei cittadini non è di certo causata da eventuali colpe di polizia, carabinieri etc.
Se poi non hanno neanche i soldi per mettere la benzina alle volanti...
In merito a quello che dici, hai ragione, di violenza ne abbiamo visto tanta. Ma non posso, nonostante tutto , restare indifferente o non stupirmi ancora davanti a "reazioni collettive" che sanno di spedizioni punitive senza regole da vecchio far west o del peggior KKK.
Non ne voglio assolutamente fare una questione politica per il semplice fatto che muoversi al di fuori delle leggi trasformandosi in giustizieri "fai da te" dovrebbe essere condannato trasversalmente da destra,sinistra e centro etc etc.. Anche in quei casi ove "emotivamente" riusciamo con più facilità a giustificare.
Qui si parla di convivenza "civile", che non è un concetto solo di sinistra o di destra, ma dovrebbe esserlo di tutti.

Sulla scuola, anche io credo che possa fare molto, ma non può fare tutto.
Vivere poi in un ambiente di sani principi condivisi (a partire dal rispetto per il prossimo, chiunque esso sia, e per le cose altrui...) sin da piccoli, a scuola come in famiglia, non può che aiutare ad avere una forma mentis più tollerante ed aperta da adulti.
Per rispetto non intendo cancellare la propria cultura e le proprie radici ( o renderle neutre) solo per il fatto che oggi si vive in una realtà multietnica e multireligiosa (mi fanno sorridere quei docenti che per farsi "fighi" ed in maniera abbastanza ipocrita aboliscono le canzoncine di Natale in nome di un fantomatico rispetto verso il compagno islamico presente in classe).
Il rispetto è convivenza, non autoannullamento. Il rispetto è accettazione reciproca, con le proprie diversità.

Ciao!!
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Felix, su quello che hai scritto non avevo dubbi, ci mancherebbe, volevo solo dire che la mancata sicurezza non è una 'percezione' ma una realtà, che avvilisce ovviamente anche chi quella sicurezza la dovrebbe garantire..

Basti pensare che dalle mie parti è all'ordine delle due settimane la rapina alla farmacia, all'edicola, alla posta, e nessuno muove un dito.. non è che il ladro sia così difficile da identificare..

Per assurdo ci guadagna chi quella sicurezza non la fa garantire, i politici, che ti mettono in testa che loro devono stare al governo, o essere eletti, proprio per far cambiare le cose..

Per la questione dei 'giustizieri' una bella colpa la do ai mass media che, lo ripeto, sono ben stati supini ai poteri politici ed hanno orchestrato campagne contro una determinata popolazione.. non ho alcun pelo sulla lingua a dire (poi se volete rimuovete il post) con una logica da propaganda nazista..

Porto esempi precisi: Yara ed il Marocchino, di fronte alla totale e chiarissima innocenza del ragazzo i giornalisti hanno trasformato le parole di un inquirente (''Per rispondervi ufficialmente occorre aspettare la fine delle indagini, finora tutti gli indagati non li puoi escludere per via della procedura'') nella dichiarazione che ''Si questo sembra innocente, ma vai a vedere..'' ..

Tempo fa un Rumeno ha preso un ladro Italiano che aveva fatto del male ad una vecchietta e lo ha consegnato alla polizia, la stampa ha messo tutto su un trafiletto Ansa, qualche giornale ha scritto 'Polizia arresta ladro Rumeno..''

A Roma prima delle elezioni del Sindaco hanno esaltato la tragica (ed innegabile) violenza di un Rumeno, dopo una settimana è successo lo stesso, tutti zitti..

Passato il periodo 'Rumeno' abbiamo avuto quello degli Zingari (ed i Rumeni ora sono diventati tutti santi) che addirittura hanno rapito un bambino dalle mie parti.. peccato che non era assolutamente vero.. ma di questo..

I Zingari sono tutti uguali? Non è vero, qui in Italia ce ne sono di tre Etnie, con usi e costumi diversi, come non è vero che siano tutti ladri: ne ho conosciuti alcuni, ed altri mandano i figli a studiare nella classe delle figlie di una mia amica: sono i più bravi, i più educati, i più puliti..

Ma questo la stampa lo ha ben nascosto, e siamo arrivati al 'Commissario per i Rom' (facciamo quello per gli ebrei allora)

Ne ho centinaia di questi esempi.. per non parlare di partiti e politici che ti incitano davvero alla violenza..

A quel punto tutta la differenza tra vendetta, giustizieri e giustizia, che io stesso ho spiegato tante volte (nel vecchio diario di viaggio di Vic e non in questo, lo spiegai con il racconto degli Ateniesi della nascita del tribunale e della giustizia) dove va a finire, con il politico che cavalca l'onda della rabbia, il giornalista che fa la sua bella campagna di diffamazione, la gente che ha perso gli insegnamenti civili che gli dovrebbero venire (ed una volta gli venivano, poi la politica ha pensato bene di abolirli) dalla scuola?

Però ripeto, non accuserei i giovani di essere violenti, a questo gioco non ci sto: conosco una massa di quarantenni/cinquantenni, per assurdo anche brave persone, ma razzisti, intolleranti, pronti a bersi qualunque servizio televisivo ed a colpevolizzare gli stranieri o i politici della parte avversa (quale che sia) o una categoria di cittadini (commercianti, statali, banchieri) di tutti i mali del mondo..

Ma di ragazzi così non ne conosco uno che è uno.. e non è che non conosco ragazzi..

Un salutone!!
Manlio
 
F

Felix73

Guest
Manlio, che dire, ho parlato di percezione, ma concordo con te nel sottolineare che la mancata sicurezza è realtà.
Concordo anche sull'atteggiamento dei media, che cavalcano le notizie a modo loro, creando periodicamente dei tormentoni a seconda della presa che questi possono avere sul loro pubblico. Ma questo è un modo di fare notizia che riguarda non solo fenomeni come il razzismo, ma anche, come ben sai, ben altri argomenti.
La questione dei media non è però l'origine del problema, ma, a mio parere, una sua manifestazione.
C'è comunque alla base un conflitto più o meno diffuso nel tessuto sociale. Il problema esiste.
Io scrivo da una città che negli ultimi anni ha vissuto la rivolta dei cinesi di Via Sarpi, quella africana di Via Padova, le vicende dell'Imam Abu Imad e della moschea di viale Jenner etc. etc.
Ciò genera estremismi da una parte, ed un conseguente "rigetto intollerante" dall'altra, e questo spesso prescinde dai media.
La convivenza "civile" è un sottile equilibrio che sta in piedi solo quando tutti i soggetti e le culture coinvolte sono portate alla moderazione, ad accettarsi ed a rispettarsi nella loro diversità.
Manlio, tu citi quarantenni e cinquantenni, ed è vero ciò che dici. Vorrei pensarla come te anche per quanto riguarda i giovani. Fatti un giro nelle curve da stadio di qualche città (anche nella mia e nella tua città) e vedrai ragazzi appartenenti ad una fascia d'età compresa fra i 16 ed i 30 anni che fanno dell'intolleranza e del razzismo quasi una ragione di vita. Per non parlare di luoghi di ritrovo e circolini vari diffusi nei quartieri periferici delle grandi città. Per arrivare al bullismo scolastico...
Però, non voglio neanche far passare il messaggio che l'italia, dal mio punto di vista, sia un paese razzista.
Io lavoro nella sede italiana di una multinazionale straniera. Solo in Italia abbiamo circa 10.000 dipendenti, di tutte le etnie.
Ti assicuro che convivono benissimo, abbiamo veramente pochissimi casi di intolleranza reciproca, e mi sembra giusto sottolinearlo, anche se, capisco, questo non fa "notizia".

Un saluto
 

pmanlio

Active member
Felix, hai centrato il punto, non fa notizia..

Se giro le curve degli stadi trovo i giovani violenti, come li trovavo venti anni fa, quaranta anni fa ecc. E quelli pur di menare le mani vanno ad ammazzare il tifoso dell'altra squadra, i poliziotti, gli stranieri ecc.

E' nella loro natura, sono violenti, cercano solo il 'nemico' su cui sfogarsi.. poi possiamo mille discorsi sociali sul perchè lo sono, ma è altra storia..

Ma se vado nelle scuole superiori, e poi nell'Università, tra giovani della stessa età la cosa è ben diversa.. allora, cento violenti, che peraltro ci sono sempre stati, possono mettere in discussione centinaia di migliaia di bravi ragazzi?

Fanno notizia, questo si, ma è altra storia.. non sono la gioventù..

Invece, ti assicuro, che la mia generazione e quella precedente sono diverse, non sarà una generazione di razzisti sia chiaro, ma è diversa dai figli..

Il conflitto sociale dovuto all'immigrazione c'è questo è ovvio, e c'è in tutti i paesi che sono comunque vittime di certi fenomeni, probabilmente c'è ancora in America.. ma chi sia più forte tra i media ed il conflitto sociale è una bella guerra.. l'uovo o la gallina? Bhò..

Ora per i media non è il momento degli immigrati, ma quello dei parlamentari, e stranamente tutti quelli che sentivo inveire contro i Rumeni (tutti con bravissima badante Rumena a casa ndr) ora sono contro la politica..

L'antipolitica, ci scommetto, sarà la nuova cordata da lanciare da parte di politici che a Roma ci stanno da decenni.. personalmente potrei persino essere totalmente d'accordo, ma fa pena che la gente abbocca, poi abbocca, poi abbocca..

Tempo fa era il periodo degli statali, ed io quasi dovetti alzare le mani perchè dopo essermi alzato alle cinque di mattina per essere il primo alle analisi del sangue (dovevo poi lavorare ininterrottamente dalle otto alle sette di sera ndr) la gente pretendeva che gli cedessi il posto in quanto 'statale e fannullone', ci sarà un disagio lo ammetto, ma solo un anno prima non sarebbe successo.. il detonatore era la televisione ed un famoso ministro..

Il problema è che certe cose attendono alla politica, deve essere la politica ad affrontare i disagi sociali, a capire i problemi dell'integrazione, a mettere giustizia in un settore (quello degli statali) dove il lavoro, i risultati e la carriera sono mondi totalmente diversi..

Ma la politica in venti anni ha parlato solo di Rai..

Anzi, la politica da venti/trenta anni non esiste proprio.. ;)

Un saluto (amaro)
Manlio
 
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