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Riprogrammazione crociere

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Sospese le crociere di tutta la flotta fino al 12 maggio.
Dovrebbero ricominciare ottimisticamente con Alaska, Canada e New England.
 
Ma per "riprogrammazione" cosa intendete?
Che tutto il calendario annuale verrà rivisto?

Capisco che è un po' un azzardo prevederlo, ma in considerazione dei nuovi posizionamenti delle navi e la diffusione del virus nelle varie regioni del mondo, credo non sia una scelta sbagliata rivedere il calendario.
 
Sono d'accordo con Rodolfo, aggiungendo proprio che una buona "riprogrammazione", nel senso che scrivevo io cioè che tenga conto del nuovo posizionamento delle navi e della diffusione del virus nelle aree giografiche, può solo che favorire la ripresa.
 
Secondo me oltre, dopo la commercializzazione di un vaccino.
La paura, ma la scarsa liquidita di imprese e famiglie, porterà il settore turismo ad una ripresa tra circa 12 mesi.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
In attesa del vaccino è sufficiente un antivirale buono, che arriverà (si spera) entro l'autunno, quindi si, entro la fine dell'anno si potrebbe ricominciare.

Ma senza andare off topic, i cataloghi vanno stracciati fino all'inverno 2020/21
 
Più o meno siamo lì, in ogni caso tempi molto lunghi, che vanno di gran lunga oltre i tempi ottimistici momentaneamente fissati dalle Compagnie.
 
I tempi erano ottimistici da parte di tutti fino a un mese fa.

Oggi lo sanno loro, lo sanno tutti che se si riesce a salvare il salvabile di un pezzo di estate è già un miracolo... ma i miracoli li fa solo il padreterno.

Gli antivirali arriveranno molto prima del vaccino, il quale è atteso nella prossima primavera, non prima. Ecco perchè le sperimentazioni degli antivirali sono la nostra speranza.

Sogno di fare la mia prossima crociera a novembre...
 
Probabilmente avete ragione, ma le compagnie devono essere pronte a qualunque situazione possa presentarsi. Commercialmente non possono prepararsi al fatto che si riprenda a novembre o dicembre, anche se potrebbe essere la realta’, perche’ se per caso si dovessero anticipare i tempi, devono essere gia’ organizzate. Certo e’ sicuro che 8/10 mesi di fermo porteranno sconvolgimenti nel settore.
Per tornare ad un flusso normalizzato temo ci vorranno 12/15 mesi e fondamentale potrebbe essere la scoperta di una cura efficace o di un vaccino.
 
Giusto per tornare in topic, se foste nel direttivo delle compagnie, cosa fareste rispetto alla programmazione futura?

Perchè credo che l'importanza di questa fase è cruciale per il futuro delle compagnie. Non so se qualcuno ha già notizie o sentori al riguardo.
 
Giusto per tornare in topic, se foste nel direttivo delle compagnie, cosa fareste rispetto alla programmazione futura?

Perchè credo che l'importanza di questa fase è cruciale per il futuro delle compagnie. Non so se qualcuno ha già notizie o sentori al riguardo.

La vedrei molto triste, perché non si sa quando finirà questa epidemia, è a livello mondiale tocca tutti i settori economici.
 
Giusto per tornare in topic, se foste nel direttivo delle compagnie, cosa fareste rispetto alla programmazione futura?

Perchè credo che l'importanza di questa fase è cruciale per il futuro delle compagnie. Non so se qualcuno ha già notizie o sentori al riguardo.

Rima di tutto manderei un questionario a tutti i propri Clienti per sondare quando Essi si sentirebbero sicuri ad imbarcarsi e navigare
Inutile riprogrammare se poi le navi non si riempiono di pax


Inviato da Old iPad carbonella munito
 
diciamo che per le compagnie che soppavviveranno potrebbe essere gia' un successo avere almeno un 50/60% di pax a bordo. Per lo meno incasserebbero per far fronte agli impegni economici imminenti.
Io credo che assisteremo a dei cambiamenti e le crociere potrebbero tornare ad essere un bene di lusso, ma potrebbe anche succedere il contrario: imbarcare tutti pur di fatturare ed incassare, progredendo poi nell'aumentare i prezzi fino a riportarli a livelli di mercato. Comunque a risentirne di piu' saranno certamente le compagnie mass market: per le premium e luxury una volta acquisita una certa sicurezza sotto il profilo sanitario non credo dovranno sottostare al discorso economico della propria clientela.
molto differente potrebbe essere il discorso per chi ha nella clientela anche un ceto con reddito medio/basso, sulla quale mesi di inattività potrebbero far cambiare le prospettive di spesa, almeno nel breve e medio termine.
 
Rima di tutto manderei un questionario a tutti i propri Clienti per sondare quando Essi si sentirebbero sicuri ad imbarcarsi e navigare
Inutile riprogrammare se poi le navi non si riempiono di pax


Inviato da Old iPad carbonella munito

non sarebbe male come approccio, riuscire a capire le intenzioni future della clientela potrebbe essere un buon punto di partenza



diciamo che per le compagnie che soppavviveranno potrebbe essere gia' un successo avere almeno un 50/60% di pax a bordo. Per lo meno incasserebbero per far fronte agli impegni economici imminenti.
Io credo che assisteremo a dei cambiamenti e le crociere potrebbero tornare ad essere un bene di lusso, ma potrebbe anche succedere il contrario: imbarcare tutti pur di fatturare ed incassare, progredendo poi nell'aumentare i prezzi fino a riportarli a livelli di mercato. Comunque a risentirne di piu' saranno certamente le compagnie mass market: per le premium e luxury una volta acquisita una certa sicurezza sotto il profilo sanitario non credo dovranno sottostare al discorso economico della propria clientela.
molto differente potrebbe essere il discorso per chi ha nella clientela anche un ceto con reddito medio/basso, sulla quale mesi di inattività potrebbero far cambiare le prospettive di spesa, almeno nel breve e medio termine.


Sono d'accordo sul fatto che la politica dei prezzi farà la differenza, ma secondo me anche quella delle cancellazioni.
Anzi, io comincerei a ragionare sull'introduzione di politiche di cancellazioni nuove, sulla scorta di quelle che esistono per le prenotazioni degli hotel.
In altre parole, soprattutto per le mass-market, aggiungere una tariffa NON RIMBORSABILE molto bassa, potrebbe aiutare nel periodo di transizione, magari affiancandola ad altre tariffe gradatamente più alte con il variare della scadenza della cancellazione.
Le persone adesso e nei prossimi due tre mesi iniziano a prenotare se abbassi i prezzi, anche per il medio-lungo periodo.
Poi una volta tornati a livelli di mercato precedenti alla crisi si potrebbe mantenere in toto o una parte delle politiche introdotte.
 
Ma cosi' facendo le compagnie presterebbero il fianco a tutti quelli che si lamenterebbero immediatamente dei prezzi aumentati dopo solo qualche mese e tutto il resto. Potrebbero invece fare un discorso a lungo termine , tralasciando per qualche anno il miraggio di un utile "monstre" per i loro azionisti ed accontentarsi di galleggiare. Per uscire da questa situazione occorre uomini e decisioni saggie.
 
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