Sette "nuove" navi entreranno in servizio negli U.S.

[Rodolfo]

Entro la fine di quest'anno sette nuove navi debutteranno sul mercato U.S. Alcune, consegnate in questi ultimi mesi, hanno cominciato il servizio in Europa e saranno quindi una novità per il mercato americano.

Seven Newbuilds Are Set to Arrive in the U.S. - Cruise Industry News | Cruise News

Seven new cruise ships are set to debut in U.S. market by the end of 2022. While some of the newbuilds are leaving the shipyard and heading straight to North America, other vessels have initially entered service in Europe before arriving in the U.S. for the winter season. Here’s the…

www.cruiseindustrynews.com

 

[tiziano]

Ma il "mercato" crocieristico è in crisi solo in Europa? Ma queste nuove navi da chi verranno "riempite" se quelle "vecchie" viaggiano al 50%?

 

[Gabriele C.]

Mi auguro che per queste sette nuove unità il mercato americano possa offrire maggiori opportunità di quello europeo, che come sappiamo sta attualmente stentando in termini di riempimento navi.

I posti letto a disposizione sono veramente tanti, in aggiunta alle navi già operative. Non avrò certo tutti gli elementi per comprenderlo, ma questa differenza di domanda crocieristica nell'attuale periodo tra i mercati di America e di Europa non me la spiego, salvo ovviamente le già note proporzioni storiche.

 

[Rodolfo]

Bisogna avere dati esatti per poter fare ragionamenti concreti e corretti (e forse non bastano egualmente). Io non so come viaggino le navi in servizio nell'area Europea; per sentito dire, il mercato americano sembra soffrire meno che non quello europeo. Sarà poi da vedere nei prossimi mesi come si comporterà quello sudamericano. Per quel poco è dato a sapere agosto ha registrato in certi casi valori di "tutto esaurito", ma settembre sembra "trascinarsi" per ovvi motivi; flessione che c'è sempre stata, anche in passato, a seconda dei mesi, e dei periodi di vacanza, ma bisognerebbe capire se fisiologica o anomala.

 

[tiziano]

Rodolfo se noi "guardiamo' come vengono "colpite" dalle vendite le società crocieristiche a N.Y. tutte non solo Carnival significa che tutti i mercati non danno profitti. La settimana scorsa Carnival ha perso "solo" il 17%.

 

[Rodolfo]

Anche quello può essere un sintomo della situazione. A sentire più di una compagna le prenotazioni han superato i livelli del 2019; ma bastano le prenotazioni? Quanto spendono a bordo i passeggeri? Quanto incidono gli aumenti delle materie prime? Quanto incide il costo dei carburanti?
Lo sai, che i prezzi di questi ultimi sono più che raddoppiati? Senza parlate dell'LNG che Costa non usa più per il costo "impossibile" che ha raggiunto (quello da trazione è quintuplicato passando da meno di un euro a cinque).
Possono aumentare le prenotazioni, ma i ricavi e di conseguenza i guadagni a quanto ammontano?
Agli azionisti poco importa se le prenotazioni aumentano, se il resto non va per la via giusta; ed è così che le quotazioni scendono, oscillano, su valori bassi. Senza contare gli enormi debiti che le Compagnie si son accollate, degli interessi che devono pagare e dei capitali che devono rimborasare; da qualche parte dovranno "pur uscire sti soldi".

 

[tiziano]

Rodolfo descrizione perfetta della situazione economica/finanziaria.

 

[Leonardo Carboni]

Negli usa c'è inflazione ma hanno stipendi e disponibilità di gran lunga superiore alla media europea ( mi riferisco alla classe media).
Il costo dei carburanti ( gas a parte) negli usa non è aumentato, non più di tanto.
L'Europa, sia con la pandemia che con la politica energetica che con la situazione della guerra ha molti più problemi degli usa. Si comprendono sia lo spostamento delle "forze" oltre oceano sia la "internazionalizzazione" a tappe forzate di Msc.

 

[tiziano]

Negli usa c'è inflazione ma hanno stipendi e disponibilità di gran lunga superiore alla media europea ( mi riferisco alla classe media).
Il costo dei carburanti ( gas a parte) negli usa non è aumentato, non più di tanto.
L'Europa, sia con la pandemia che con la politica energetica che con la situazione della guerra ha molti più problemi degli usa. Si comprendono sia lo spostamento delle "forze" oltre oceano sia la "internazionalizzazione" a tappe forzate di Msc.

Leonardo che negli USA gli stipendi siano più alti è vero, ma la "vita quotidiana" è più cara che da noi europei. Le famiglie americane sono più indebitate di noi perciò non è che vivano nell'oro come negli anni 70/80/90.

 

[Leonardo Carboni]

Leonardo che negli USA gli stipendi siano più alti è vero, ma la "vita quotidiana" è più cara che da noi europei. Le famiglie americane sono più indebitate di noi perciò non è che vivano nell'oro come negli anni 70/80/90.

In realtà gli unici che non sono indebitati in occidente siamo noi italiani. Abbiamo il debito pubblico ma non quello privato, anzi...
Ho amici che vivono in usa, per quel che mi dicono la vita, nel senso di quello che si spende per vivere, è più o meno come in Italia, le case costano molto, soprattutto quelle "vere" in muratura e ca all'interno del centro urbano.
Di fatto credo abbiano più disponibilità, sicuramente, come dici tu, non come gli anni 80/90.

 

[tiziano]

Infatti noi "italiani" siamo formichine, purtroppo sono stato i politici a rovinare l'Italia (comunque votati)

 

[tiziano]

Una curiosità per gli sperti del forum ma una nave il Toscana che viene alimentato dal LNG ho visto che nel 2021 costava 0,95 al kg adesso 2022 al kg 2,40 quanto consuma in una settimana il classico giro nel Mediterraneo. Quanto viene in più a Costa il tragitto?

 

[Rodolfo]

Non usa il gas, l'ho scritto più volte. Son mesi che le due navi navigano a combustibile normale.

 

[tiziano]

Non usa il gas, l'ho scritto più volte. Son mesi che le due navi navigano a combustibile normale.

Scusa ma non lo sapevo/letto, ma se erano navi innovative le più ecologiche ecc. adesso a cosa vanno?

 

[capricorno]

Negli usa c'è inflazione ma hanno stipendi e disponibilità di gran lunga superiore alla media europea ( mi riferisco alla classe media).
Il costo dei carburanti ( gas a parte) negli usa non è aumentato, non più di tanto.
L'Europa, sia con la pandemia che con la politica energetica che con la situazione della guerra ha molti più problemi degli usa. Si comprendono sia lo spostamento delle "forze" oltre oceano sia la "internazionalizzazione" a tappe forzate di Msc.

Completamente d'accordo, è un po' che lo dico specie per chi continua ad asserire l'italianità di MSC Crociere che nemmeno più sulla carta c'è. Oltre che aver completamente sostituito come prima lingua l'italiano a bordo per l'inglese, la sua flotta, giustamente ci mancherebbe, sta sempre di più approdando verso nuovi mercati più redditizi lasciando le " briciole" in ambito Mediterraneo.