diver67
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Cari amici del forum, è passato già del tempo dal mio ritorno. Ma la situazione, che si è venuta a creare, a Sharm e specialmente nelle grandi città dell’Egitto, la settimana dopo il mio rientro, mi hanno portato a rimandare, la stesura di questo breve diario di vacanza. Spero in poche righe e foto, di fare vedere a chi non ha mai solcato il mar Rosso, quello che in un certo modo, chi era al potere stava cercando di almeno limitare.
Forse perché me lo sentivo, ho deciso di getto di effettuare questa vacanza a Sharm, in un periodo per me nuovo, si parte il 16 giugno. Anche per questo tipo di partenze, ci dobbiamo spostare di 300 km. E dato che il volo è presto al mattino, decidiamo, come prassi di pernottare a Catania. Il vettore aereo è quello delle poste Mistral air, senza lode e senza infamia, naturalmente lontano anni luce dalla Neos.
Qualcuno ci osserva, mentre “fuma”
La visione del canale di Suez, ci suggerisce, che siamo quasi arrivati.
Partenza e arrivo in perfetto orario, e trasferimento in hotel il Coral beach Tiran, nella baia di Shark bay. Come per le navi, anche qui il personale, è molto affettuoso, con chi lo merita, e appena arrivati iniziamo con i saluti, e addirittura un ragazzo ci conosce da lontano, e inizia a correre, come se avesse visto un parente.
Dopo pranzo attrezzatura al diving, e pianificazione della settimana, con due uscite in barca e immersioni anche in hotel.
La qualità del cibo, con l’avvento dei russi, non è più quella di una volta, e la presenza massiccia di egiziani, che si preparavano al ramadan, con conseguente caciara, mal digerita anche dai loro conterranei lavoratori, mi hanno portato a lamentarmi con il personale. Risultato, la sera ci preparano una zona privata, con arredamento particolare, solo per italiano ed inglesi, con trattamento da VIP.
No ci siamo fatti mancare, anche se non è la prima volta che andiamo, un salto al locale, “mille e una notte” con cena tipica e spettacoli locali.
E’ inutile rimarcare, che il bello di questi posti è sotto il pelo dell’acqua, di incontri sperati, purtroppo nessuno, lo squalo martello, lo hanno visto, il giorno dopo che ci sono stato io, ma qualcosa di bello sono riuscito a vedere e a fotografare.
Ma l’incontro più emozionante, è stato con questo muro di carangidi, che ha oscurato per buona parte la luce del sole, semplicemente uno spettacolo.
Durante l’uscita a Ras Mohammed, complice il mare spettacolare, il Rais, si è convinto a portarci all’isola che non c’è, e dopo pranzo, ci siamo tuffati per raggiungerla, e camminarci sopra, prima che le acque del mar Rosso, ne riprendessero possesso.
Per quanto riguarda l’hotel, sempre nella media, abbastanza pulito, e coreografico, soprattutto la sera.
A questo punto, chiudo il racconto, con la speranza di poter ritornare a trovare i miei amici, contenti di lavorare e orgogliosi di appartenere, ad una stirpe che ha dato al mondo intero, esempi di civiltà.
Vi lascio e anch’io ritorno al mondo delle crociere. Se vi capita, naturalmente appena i tempi lo permetteranno, visitate questa terra, lo merita e lo merita anche chi la abita.
Dino
Forse perché me lo sentivo, ho deciso di getto di effettuare questa vacanza a Sharm, in un periodo per me nuovo, si parte il 16 giugno. Anche per questo tipo di partenze, ci dobbiamo spostare di 300 km. E dato che il volo è presto al mattino, decidiamo, come prassi di pernottare a Catania. Il vettore aereo è quello delle poste Mistral air, senza lode e senza infamia, naturalmente lontano anni luce dalla Neos.
Qualcuno ci osserva, mentre “fuma”
La visione del canale di Suez, ci suggerisce, che siamo quasi arrivati.
Partenza e arrivo in perfetto orario, e trasferimento in hotel il Coral beach Tiran, nella baia di Shark bay. Come per le navi, anche qui il personale, è molto affettuoso, con chi lo merita, e appena arrivati iniziamo con i saluti, e addirittura un ragazzo ci conosce da lontano, e inizia a correre, come se avesse visto un parente.
Dopo pranzo attrezzatura al diving, e pianificazione della settimana, con due uscite in barca e immersioni anche in hotel.
La qualità del cibo, con l’avvento dei russi, non è più quella di una volta, e la presenza massiccia di egiziani, che si preparavano al ramadan, con conseguente caciara, mal digerita anche dai loro conterranei lavoratori, mi hanno portato a lamentarmi con il personale. Risultato, la sera ci preparano una zona privata, con arredamento particolare, solo per italiano ed inglesi, con trattamento da VIP.
No ci siamo fatti mancare, anche se non è la prima volta che andiamo, un salto al locale, “mille e una notte” con cena tipica e spettacoli locali.
E’ inutile rimarcare, che il bello di questi posti è sotto il pelo dell’acqua, di incontri sperati, purtroppo nessuno, lo squalo martello, lo hanno visto, il giorno dopo che ci sono stato io, ma qualcosa di bello sono riuscito a vedere e a fotografare.
Ma l’incontro più emozionante, è stato con questo muro di carangidi, che ha oscurato per buona parte la luce del sole, semplicemente uno spettacolo.
Durante l’uscita a Ras Mohammed, complice il mare spettacolare, il Rais, si è convinto a portarci all’isola che non c’è, e dopo pranzo, ci siamo tuffati per raggiungerla, e camminarci sopra, prima che le acque del mar Rosso, ne riprendessero possesso.
Per quanto riguarda l’hotel, sempre nella media, abbastanza pulito, e coreografico, soprattutto la sera.
A questo punto, chiudo il racconto, con la speranza di poter ritornare a trovare i miei amici, contenti di lavorare e orgogliosi di appartenere, ad una stirpe che ha dato al mondo intero, esempi di civiltà.
Vi lascio e anch’io ritorno al mondo delle crociere. Se vi capita, naturalmente appena i tempi lo permetteranno, visitate questa terra, lo merita e lo merita anche chi la abita.
Dino
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